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È dal 1992 che mi sono particolarmente incuriosito
ed interessato a questa specie, quando fu fatto
un ritrovamento di un unico esemplare nel mese di
luglio, dopo abbondanti piogge, (giugno 13 gg. -
luglio 6 gg. per un totale annuo di gg. 88), nella
riserva forestale del Vesuvio. L'esemplare suscitò
subito in me un notevole interesse perché
mai visto precedentemente durante le mie numerose
escursioni. Allora, ricordo, lo identificai grossolanamente
come Tricholoma acerbum e Tricholoma
tricolor. Negli anni a seguire, fino al
1995, oltre al lavoro di censimento che conducevo
e tuttora conduco, lo cercavo disperatamente tra
Lecci, Pini ecc. Ero certo che prima o poi l'avrei
scovato. Ciò infatti avvenne: un ritrovamento
casuale. Durante uno dei pochi momenti di relax
che di solito ognuno di noi si concede nel corso
delle escursioni, in una giornata dove abbondavano
Tricholoma acerbum, Lepiote, Agaricus silvaticus
e Porcini, fra Lecci e Pini, nascosti sotto
un tappeto di aghi e foglie, notai un notevole rigonfiamento,
ripeto non pensavo minimamente al soggetto
tricolor. Pensavo fosse un Tricholoma
acerbum, o al massimo una Russula
delica. Spesso la loro crescita, in questi
habitat, avviene quasi sempre in questo modo (Ipogea),
perché la coltre di aghi e di foglie è
molto spessa. Scostato con una particolare attenzione
il tutto vidi spuntare subito alcune tonalità
di colori che per appartenere al Tricholoma
acerbum oppure alla Russula delica
tendevano troppo all'ocra. Pensai: forse saranno
esemplari un po' più maturi. Invece erano
sodi e freschi. Disorientato e distratto pensai
al Tricholoma sulphurescens ma non
presentavano sfumature al gambo e macchie solforine
né, tantomeno all'olfatto, si avvertiva odore
di gas e poi le lamelle
Mi resi presto conto
che il grande giorno era arrivato, era il fungo
che cercavo; era esattamente il 22 settembre 1995,
dopo un mese di agosto piovoso per 11 giorni ed
un settembre con ben 13 giorni di precipitazioni
per un totale annuo di 93 giorni.
Nel frattempo lo studio e la ricerca bibliografica,
da parte mia, è stata approfondita e corretta
per una determinazione definitiva. Trattasi infatti
non di Tricoloma ma di Leucopaxillus
per la presenza di spore verrucose ed amiloidi,
contrariamente a quelle dei Tricoloma lisce e non
amiloidi. La cosa che più mi meraviglia di
questo fungo è la poca letteratura che c'è
a riguardo perché molto raro. Ripeto dal
1995 non l'ho più trovato, anche sotto Faggi,
Castagni, Querce ecc. Di una cosa però sono
certo: fa capolino nelle annate piovose estate-
autunno.
Dati scientifici : LEUCOPAXILLUS
tricolor
GENERE |
Leucopaxillus |
SPECIE |
tricolor |
LAMELLE |
da crema a giallognole con riflessi
citrini, porporacee se secche |
GAMBO |
mai radicante, da clavato bulboso
biancastro giallognola anche la base |
CAPPELLO |
5-25 cm, fibroso opaco, orlo appena
solcato, alutaceo pallido, ocra bruno-giallo,
talvolta screpolato |
SPORE |
ruvide 6-8/4-5,5 um, con verruche
amiloidi |
HABITAT |
a gruppi o singoli, prevalentemente
latifoglie |
COMMESTIBILIÀ |
buono |
Raffaele C. (Napoli)
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