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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  2. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  3. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  4. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  5. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  6. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  7. Astragalus alopecurus Pall. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  8. Astragalus alopecurus Pall. = Astragalus centralpinus Br. Bl. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Astragalo coda di volpe; Astragalo maggiore. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, legnosa alla base, ricoperta da una fine peluria lanosa bianca, alta fino a 100 cm; fusti eretti, semplici, robusti e scanalati; foglie imparipennate, formate da 15-25 paia di segmenti, ellittico-lanceolati, con stipole libere alla base, lanceolato-acuminate; infiorescenza racemosa, ovoidale, densa di fiori subsessili, posta all’ascella delle foglie apicali; calice campanulato, lanoso, con denti calicini lanceolati, leggermente più corti del tubo; corolla papilionacea di colore giallo, con tutti i petali quasi della stessa misura; 10 stami diadelfi; il frutto è un legume ovoidale o globoso, densamente lanoso, con una resta ricurva all’apice, contenente 2-4 semi. Cresce in pascoli ghiaiosi e ai margini di boschi soleggiati, prevalentemente su terreno calcareo. In Italia è presente, rara, in poche stazioni della Valle d’Aosta, non più segnalata in Piemonte. Fiorisce in luglio-agosto, da 1400 a 2400 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 1600 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giomalvi.
  9. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Piemonte; Luglio 2011; Foto di Giovanni Baruffa.
  10. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Piemonte; Luglio 2011; Foto di Giovanni Baruffa.
  11. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Piemonte; Luglio 2011; Foto di Giovanni Baruffa.
  12. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.
  13. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure. Vista dei fiori riuniti in verticilli, il labbro centrale grande e ovale con 2 ali laterali semiacute, 4 stami sporgenti dal tubo.
  14. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure. Vista delle foglie tomentose, ciliate ai margini e dentellate per tutta la lunghezza.
  15. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure. Vista laterale dei fiori e dei calici.
  16. Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.
  17. Teucrium chamaedrys L. (1753) Sinonimi Chamaedrys officinalis (Lam.) Moench (1794) Monochilon rubellus Dulac (1867) Teucrium multiflorum L. (1753) Teucrium officinale Lam. (1779) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Lamiales Famiglia: Lamiaceae Nomi italiani Camedrio comune; Calamandrea; Querciola; Calandrina; Erba querciola Etimologia L'epiteto generico deriva dal greco τεύκριον (teúcrion), termine che indicava una pianta descritta sia Dioscoride che da Plinio il Vecchio. L'epiteto specifico deriva dalla composizione di due parole greche: dal prefisso χᾰμαι (chamai) che significa essere a terra, essere strisciante; e da δρῦς (drys) = quercia. Quindi, alla lettera: simile a una piccola quercia, a una quercia nana. Descrizione Pianta perenne con base legnosa e rami annuali erbacei, ha la radice rizomatosa ramificata, a volte con stoloni e fusti aerei. I fusti sono quadrangolari di colore marrone o verdi-grigiastri con peluria semplice retrorsa o larga e patente, quelli fioriferi ciliati. Le foglie sono oblungo-lanceolate, cuneate, cordiformi o troncate, con 2-3 lobi mucronati, piane o revolute e sono di colore verde o grigiastro sulla pagina superiore con peluria mentre quella inferiore è bianchiccia con peli larghi oppure verde-grigiastro con ghiandole sferoidali, le foglie apicali sono di dimensione maggiore. L'infiorescenza è un racemo denso in 2-15 verticilli che portano 2-6 fiori, le brattee inferiori sono simili alle foglie, sessili e cuneate, le mediane sono ovate, aguzze e dentate nel terzo superiore con il dente apicale cuspidato e largo come il fiore, quelle superiori sono ovate o rotondeggianti, acuto-acuminate con 3-5 denti. I fiori sono su peduncoli di 4-5 mm e ritorti alla fruttificazione, il calice è tubolare-campanulato con denti triangolari, acuti o mucronati, la corolla è unilabiata di colore porpora oppure crema con lobi porpora, quelli laterali-posteriori falcati e coperti da peli ghiandolari, il lobo centrale è ovato, piano-concavo, deflesso e più lungo, gli stami con le antere di colore arancione fuoriescono dai petali, lo stilo ha lo stigma bifido. Il frutto è un pericarpo subgloboso ricoperto da ghiandole sferoidali di colore marrone scuro. Fiorisce da maggio a luglio, da 0 a 1700 m s.l.m., in pendii rocciosi soleggiati, in prati montani e nei boschi chiari. Presente in tutta Italia. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Teucrium chamaedrys L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.
  18. Papaver setigerum (DC.) Regione Sardegna, 100 m s.l.m., aprile 2008, foto di Gian Battista Pau.
  19. Papaver setigerum (DC.) Regione Molise, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Donato Palermo. Foglie superiori amplessicauli.
  20. Papaver setigerum (DC.) Regione Molise, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Donato Palermo.
  21. Papaver setigerum (DC.) Regione Molise, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Donato Palermo.
  22. Papaver setigerum (DC.) Regione Molise, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Donato Palermo.
  23. Papaver setigerum (DC.) Regione Molise, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Donato Palermo.
  24. Papaver setigerum (DC.) Regione Toscana, 300 m s.l.m., maggio 2007, foto di Giorgio Venturini.
  25. Papaver setigerum (DC.) Regione Toscana, 300 m s.l.m., maggio 2007, foto di Giorgio Venturini.
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