Gruppo Botanico AMINT

Teucrium capitatum L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.

Teucrium capitatum L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure. Particolare della tomentosità ragnatelosa che ricopre i capolini prima dell'antesi.

Teucrium capitatum L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.

Teucrium capitatum L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.

Teucrium capitatum L. (1753); Regione Liguria, 150 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Marika Ligure.

Teucrium capitatum L. (1753) Sinonimi Chamaedrys capitata (L.) Raf. (1837) Polium capitatum (L.) Mill. (1768) Teucrium achaemenis Schreb. (1774) Teucrium album Poir. (1812) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Lamiales Famiglia: Lamiaceae Nomi italiani Camedrio capitato; Camedrio polio Etimologia L'epiteto generico deriva dal greco τεύκριον (teúcrion), termine che indicava una pianta descritta sia Dioscoride che da Plinio il Vecchio. L'epiteto specifico, capitatus, è aggettivo latino = munito di testa; deriva dal latino cáput, cápitis = testa; in riferimento alla inflorescenza a capolino. Descrizione Pianta erbacea suffruticosa, a volte aromatica. Ha alla base dei brachiblasti svernanti della stagione precedente; i fusti sono eretti o ascendenti, gracili o tortuosi a volte decombenti, fogliosi e di colore grigiastro o biancastro. Le foglie sono opposte, in verticilli variabili, di forma oblunga o lineare, sono eretto-patenti e frequentemente densamente fascicolate. L'infiorescenza è ramificata, eccezionalmente semplice o in racemi densi di tre capolini contratti, le brattee sono sessili e oblungo-lanceolate, ondulate nel terzo superiore e revolute, le bratteole basali ovato-lanceolate, intere e piane; il calice è tubolare-campanulato e irregolare, la corolla è unilabiata di colore bianco, crema, raramente rosata o porpora, i lobi latero-posteriori sono oblunghi e stretti, rotondeggianti e ciliati, i lobi laterali ovati e il lobo centrale è lobulato, eretto o deflesso ma mai spatolato. Gli stami con le antere introrse fuoriescono dalla corolla e sono ripiegati verso il lobo centrale del labbro inferiore. Il frutto è una nocula ovoide, reticolata, di colore castano chiaro. Fiorisce da aprile ad agosto, da 0 a 1600 m s.l.m., in pinete, campi abbandonati e pascoli. Presente in tutta Italia ad esclusione di Lombardia e Trentino Alto Adige. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Teucrium capitatum L. (1753); Regione Lazio, 30 m s.l.m.; Giugno 2006; Foto di Mauro Cittadini.

Papaver dubium L., Regione Liguria, 700 m s.l.m., giugno 2007, foto di Giorgio Venturini. Capsule claviformi e con lievi striature chiare.

Papaver dubium L., Regione Liguria, 700 m s.l.m., giugno 2007, foto di Giorgio Venturini.

Papaver dubium L., Regione Liguria, 700 m s.l.m., giugno 2007, foto di Giorgio Venturini.

Papaver dubium L. = Papaver obtusifolium Desf. (incl.) Tassonomia Ordine: Papaverales Famiglia: Papaveraceae Nome italiano Papavero a clava. Foto e descrizione Pianta erbacea annuale, alta fino a 60 cm, fusto eretto, di colore verde, glauco, semplice o poco ramificato, con peli patenti nella parte inferiore e appressati nella metà superiore; foglie glaucescenti, pennatopartite, a segmenti lanceolati-acuti, incisi-dentati e aristati all’apice, le superiori sessili con segmento terminale meno sviluppato; bocciolo setoloso, all’inizio pendulo, eretto in antesi, portato da un lungo peduncolo ricoperto da peli applicati bianchi; fiori attinomorfi, di colore rosso lucente, petali ovati o suborbicolari non embricati, numerosi filamenti staminali filiformi scuri portano antere di colore violaceo, più raramente giallastre, il frutto è una capsula claviforme, glabra, lievemente striata, sormontata da un disco stimmatico a 4-12 raggi, con lobi poco marcati, sinuati, la capsula contiene numerosi semi scuri e reniformi. Cresce in terreni solatii, culture, boschi chiari, bordi di strade e prati. Fiorisce da aprile a luglio, presente su tutto il territorio italiano da 0 a 1700 m s.l.m.. Regione Liguria, 700 m s.l.m., giugno 2007, foto di Giorgio Venturini.

Artemisia annua L. Regione Veneto, 400 m s.l.m., settembre 2012, foto Massimo Scandola.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi. Apparato radicale.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi. Calice composto da piccole squame verdi dal bordo ialino.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi. Infiorescenza racemosa con fiori penduli.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi.

Artemisia annua L. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi. Fusto striato.

Artemisia annua L. Tassonomia Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Assenzio annuale. Foto e descrizione Pianta erbacea annuale, alta fino a 150 cm, molto aromatica, radice a fittone con radici laterali e numerose radichette; fusto eretto, glabro, striato, coriaceo, fibroso, di colore bruno rossastro quando maturo, ramoso all'infiorescenza; foglie verdi, lunghe fino a 10 cm, di forma triangolare o largamente ovata, lucide, 2-3 pennatosette con lacinie lievemente revolute; infiorescenza composta da numerosi capolini penduli, disposti in pannocchia terminale, lassa e fogliosa; fiori di colore giallo tenue, molto piccoli (2 mm) attinomorfi, tutti tubulosi, calice composto da piccole squame sovrapposte di colore verde con bordo ialino; stimma profondamente bifido, antere unite tra loro attornianti lo stilo, ovario infero con due carpelli; il frutto è un achenio oblungo, senza pappo, di colore marrone. Cresce, infestante, su suoli preferibilmente umidi, presso ruderi, incolti, scarpate e bordi di strade, indifferente al substrato; fiorisce da agosto a novembre. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Campania e Sicilia; da 0 a 600 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 400 m s.l.m., ottobre 2012, foto Giomalvi.

Helichrysum italicum (Roth) G. Don subsp. italicum, Regione Liguria, 1100 m s.l.m., Luglio 2007, foto di Marika.

Helichrysum italicum (Roth) G. Don subsp. italicum, Regione Liguria, 1100 m s.l.m., Luglio 2007, foto di Marika.

Helichrysum italicum (Roth) G. Don subsp. italicum, Regione Campania, 0 m s.l.m., Maggio 2007, foto di Felice Di Palma.

Helichrysum italicum (Roth) G. Don subsp. italicum Tassonomia Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Elicriso italico, Perpetuini d'Italia. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con aspetto cespuglioso, è ricoperta da una fitta pelosità biancastra che perde durante la crescita, i rami basali sono legnosi, le foglie di colore verde grigiastro sono lineari ed eretto-patenti a volte ricoperte da tomentosità, hanno il bordo revoluto e gli apici arrotondati, i giovani rametti che non sono riproduttivi portano le foglie in fascetti densi fino all'apice. L'infiorescenza è un corimbo apicale che porta numerosi elementi fioriferi, l'involucro è oblungo e con squame di colore giallo, i fiori sono pentameri e con apici triangolari, sono profumati ed hanno forma tubulosa, il frutto è un piccolo achenio bianco lucente che genera un pappo di setole semplici e morbide. Fiorisce da maggio ad agosto, da 0 a 1300 m s.l.m., in garighe, prati aridi e soleggiati, fasce costiere. Presente in tutta Italia ad esclusione di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige. Regione Campania, 0 m s.l.m., Maggio 2007, foto di Felice Di Palma.

Portulaca oleracea L. Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m., agosto 2011, foto di Giomalvi.

Portulaca oleracea L. Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m., agosto 2011, foto di Giomalvi.

Portulaca oleracea L. Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m., agosto 2011, foto di Giomalvi.