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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Portulaca oleracea L. Tassonomia Ordine: Caryophyllales Famiglia: Portulacaceae Nome italiano Porcellana comune. Foto e descrizione Pianta erbacea annuale, glabra, strisciante, alta fino a 40 cm; radice biancastra a fittone; fusto arrossato, grosso, carnoso, ramificato fin dalla base, rami generalmente adagiati al terreno, a volte ascendenti o eretti; foglie spesse, papillose, alterne, subsessili, lucenti, generalmente obovate o oblunghe, intere, retuse all’apice, le superiori verticillate; fiori dialipetali, attinomorfi, solitari o raggruppati in 2-5 alla sommità dei rami, avvolti dalle foglie superiori, 2 sepali ineguali, ottusi, carenati; 4-6 petali gialli patenti; 6-12 stami, stilo con 4-6 branche, ovario seminifero; il frutto è una capsula ovoidale, contenente numerosi semi neri e lucenti. Pianta nitrofila, invasiva e infestante, cresce nei coltivi e negli orti. Presente su tutto il territorio italiano; fiorisce da maggio a ottobre, da 0 a 1700 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m., agosto 2011, foto di Giomalvi.
  2. Phyteuma spicatum subsp. spicatum L. Regione Friuli Venezia Giulia, 800 m s.l.m., giugno 2010, foto di Nicolò Parrino.
  3. Phyteuma spicatum subsp. spicatum L. Regione Friuli Venezia Giulia, 800 m s.l.m., giugno 2010, foto di Nicolò Parrino.
  4. Phyteuma spicatum subsp. spicatum L. Regione Friuli Venezia Giulia, 800 m s.l.m., giugno 2010, foto di Nicolò Parrino.
  5. Phyteuma spicatum subsp. spicatum L. Regione Friuli Venezia Giulia, 800 m s.l.m., giugno 2010, foto di Nicolò Parrino.
  6. Phyteuma spicatum subsp. spicatum L. Tassonomia Ordine: Campanulales Famiglia: Campanulaceae Nome italiano Raponzolo spigato. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, a volte finemente pelosa alla base, alta fino a 100 cm; radice rizomatosa fusiforme, dalla quale nasce un solo fusto; fusto generalmente robusto, eretto e angoloso; foglie basali e del caule di dimensione e forma molto variabile, le basali con picciolo lungo fino a 15 cm, generalmente ovali, cordiformi, irregolarmente dentate, a volte con una macchia scura, le caulinari superiori quasi sessili e lanceolate; infiorescenza a spiga, prima della fioritura di forma oblunga, poi cilindrica, formata da numerosi fiori gamopetali, brattee lineari-lanceolate, intere o finemente dentate; calice con denti strettamente triangolari, glabri; corolla con petali di colore variabile, bianca, giallastra, più raramente azzurra o azzurro-violetta; 5 stami, stilo lungo circa 16 mm, stimma bifido; il frutto è una capsula cilindrica. Cresce nei boschi di latifoglie umidi, megaforbieti e nelle praterie. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, non più segnalata in Liguria; fiorisce da maggio a luglio, da 700 a 2300 m s.l.m.. Regione Friuli Venezia Giulia, 800 m s.l.m., giugno 2010, foto di Nicolò Parrino.
  7. Potamogeton natans L. Regione Veneto, 1440 m s.l.m., giugno 2011, foto Massimo Scandola.
  8. Potamogeton natans L. Regione Veneto, 1440 m s.l.m., giugno 2011, foto Massimo Scandola.
  9. Potamogeton natans L. = Potamogeton caulini Konig Tassonomia Ordine: Najadales Famiglia: Potamogetonaceae Nome italiano Brasca comune. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, acquatica; radice rizomatosa, giallastra, con piccole macule rosse; fusto ramificato, sommerso, lungo fino a 120 cm, con internodi, verdastro; foglie sommerse lineari, semicircolari, flaccide e caduche in antesi; foglie superiori di colore verde-bruno, poste all’apice dei fusti, picciolo scanalato, flottanti, coriacee, opache, di forma ovata o ellittica, mucronate all’apice e cordate alla base; infiorescenza a spiga, cilindrica, con peduncoli rossastri eretti, densa di fiori poco appariscenti; fiori tepaloidi, verdastri, con 4 brattee; 4 stami con antere ellissoidali, ovario supero; il frutto è una nucula asimmetrica e mucronata. Cresce in stagni, laghi e in acque ferme o lente di fiumi. Presente su tutto il territorio italiano; fiorisce da giugno ad agosto, da 0 a 2000 m s.l.m.. Regione Veneto, 1440 m s.l.m., giugno 2011, foto Massimo Scandola.
  10. Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  11. Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  12. Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  13. Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  14. Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  15. Valeriana celtica L. (1753) Sinonimi Valeriana celtica subsp. norica Vierh. (1925) Valeriana celtica subsp. pancicii (Halácsy & Bald.) Weberling (1971) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Dipsacales Famiglia: Caprifoliaceae Nome italiano Nardo celtico; Nardo celtico di Dioscoride; Spigo celtico Etimologia L'epiteto generico ha etimo incerto. Secondo alcuni deriva semplicemente dal verbo latino valere = godere di buona salute, in riferimento alle proprietà medicamentose di molte specie appartenenti a questo genere. Secondo altri rappresenta una dedica a qualche personaggio in vista della classicità romana: forse in onore all'Imperatore Publius Aurelius Licinius Valerianus che regnò tra dal 253 al 260; forse in omaggio all'Imperatore Gaio Galerio Valerio Massimiano, che fu genero di Diocleziano e che regnò dal 293 al 311, anno della sua morte. L'epiteto specifico deriva da uno degli areali di crescita di questa specie: le Alpi Meridionali, regione a lungo denominata "Terra dei Celti"; ove Celti indica qui, più particolarmente, i Galli, cioè la porzione di quel composito popolo celtico di origine indoeuropea e che si era insediata nella Gallia, odierna Francia. Descrizione Pianta erbacea perenne, interamente glabra, alta fino a 15 cm. Radice rizomatosa, arcuata, fortemente odorosa, avvolta al colletto da resti di foglie appassite. Foglie basali in rosetta, intere, lineari-spatolate, ottuse all’apice e attenuate al picciolo, 1-2 coppie di foglie cauline, di dimensioni minori, lineari, intere, sessili. Fusto fiorifero eretto, a volte ramificato, striato, verde o rossastro; con infiorescenza racemosa, pauciflora. Fiori attinomorfi, gamopetali, ermafroditi, con brattee lineari; corolla pentamera, con tubo conico, rigonfio alla base, lobi triangolari, ottusi all’apice, di colore giallo screziato o porpora, fauce gialla. 3 stami emergenti dalla corolla; ovario infero. Il frutto è una nucula oblunga, glabra o lievemente pubescente, sormontata da un pappo. Cresce nelle praterie sassose, su ghiaioni e detriti morenici, con substrato siliceo. In Italia è presente in Valle d’Aosta e Piemonte; fiorisce da 2000 a 3500 m s.l.m., in luglio-agosto. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Valeriana celtica L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 2200 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  16. Lavatera trimestris L., Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Marzo 2011, foto di Antonio Giacalone.
  17. Lavatera trimestris L., Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Marzo 2011, foto di Antonio Giacalone.
  18. Lavatera trimestris L., Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Maggio 2009, foto di Antonio Giacalone.
  19. Lavatera trimestris L., Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Maggio 2009, foto di Antonio Giacalone.
  20. Lavatera trimestris L., Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Maggio 2009, foto di Antonio Giacalone.
  21. Lavatera trimestris L. = Malva trimestris (L.) Salisb. Tassonomia Ordine: Malvales Famiglia: Malvaceae Foto e descrizione Arbusto o piccolo alberello annuale con fusti eretti o ascendenti ricoperti da peluria stellata; le foglie sono membranacee, quelle basali sono orbicolari, cordate alla base e presentano margine crenato, quelle mediane sono simili ma di dimensione minore con 5-7 lobi acuti, le cauline frequentemente trilobe, tutte picciolate. Le stipole sono ovato-acuminate e caduche. L'infiorescenza è solitaria e spunta all'ascella delle foglie superiori su un picciolo che generalmente è più largo di quello della foglia, l'epicalice ha 3 denti più o meno saldati alla base, di forma ovata, interi o denticolati con apici acuminati, ha 5 sepali con lobi oblungo-lanceolati che alla fruttificazione diventano papiracei, i 5 petali di colore rosa carico sono obovato-cuneiformi, submarginati. Il frutto è policarpellato con i carpelli secchi, indeiscenti, contenente semi. Fiorisce da aprile ad agosto, da 0 a 800 m s.l.m., in campi coltivati e incolti, ambienti ruderali e sabbiosi. Presente solamente in Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna. Regione Sicilia, 200 m s.l.m., Maggio 2009, foto di Antonio Giacalone.
  22. Silene vallesia L. (1759); Regione Valle d'Aosta, 1500 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  23. Silene vallesia L. (1759); Regione Valle d'Aosta, 1500 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  24. Silene vallesia L. (1759); Regione Valle d'Aosta, 1500 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
  25. Silene vallesia L. (1759); Regione Valle d'Aosta, 1500 m s.l.m.; Giugno 2011; Foto di Giovanni Malvicino.
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