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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Veronica serpyllifolia L. (1753) Sinonimi Cardia multiflora Dulac (1867) Veronica ruderalis Vahl (1805) Veronica tenella All. (1785) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Plantaginales Famiglia: Plantaginaceae Nome italiano Veronica a foglie di serpillo Etimologia L'origine del nome Veronica, almeno riferito a questo genere di piante, è abbastanza oscura e soggetta a varie attribuzioni controverse. Secondo l'ipotesi più accreditata deriverebbe semplicemente dall'erronea pronuncia, da parte degli antichi studiosi di botanica, di Vetonica e in cui la "t" veniva pronunciata come "r"; il nome Vetonica, o Vettonica, o anche Betonica o Bettonica stava ad indicare la provenienza dalla Vettonia (o Vetonia), antica Regione della Lusitania, l'attuale Portogallo. Altra ipotesi è che invece derivi dall'unione di "vera" e "unica" in riferimento alle presunte proprietà medicinali uniche in alcune di queste specie. L'epiteto specifico deriva dal nome della specie Thymus serpyllum L. e dal latino folium = foglia; in quanto le foglie di questa Veronica sono simili a quelle del "Timo serpillo". Descrizione Pianta erbacea perenne a portamento strisciante, con fini radici, alta fino a 30 cm. Fusto leggermente pubescente, strisciante e radicante ai nodi nella parte basale, eretto, fine, semplice o poco ramificato nella parte superiore. Foglie lievemente pelose, opposte, con corto picciolo o sessili, ovali o oblunghe, ottuse, intere o appena crenulate. Infiorescenza in racemi composti da 8-25 fiori posti all'ascella di brattee fogliari lunghe e lasse. Peduncolo più corto della brattea. Fiori di colore bianco o azzurro pallido venati di blu, corolla leggermente più grande del calice, pubescente all'interno, con 4 petali, il petalo inferiore più ristretto; calice pubescente, persistente anche dopo la fioritura, con 4 sepali oblunghi e ineguali; 1 stilo, 2 stami, ovario supero. Il frutto è una capsula glabrescente, frastagliata, più larga che alta, contenente 20-60 semi di colore castano o marrone scuro. Presente su tutto il territorio italiano, fiorisce da maggio a ottobre, cresce ai margini di ruscelli e sorgenti, in prati e boschi umidi e ombrosi, prevalentemente a carattere nitrofilo, da 0 a 2400 m s.l.m.. Nota Nel territorio italiano sono presenti 2 subspecie: la Veronica serphyllifolia subsp. humifusa (Dicks.) Syme presente a quote montane e la Veronica serphyllifolia subsp. serphyllifolia presente a quote meno elevate o collinari. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Veronica serpyllifolia L. (1753); Regione Emilia Romagna, 700 m s.l.m.; Maggio 2007; Foto di Gianni Bonini. Infiorescenza a grappolo (racemo).
  2. Luzula campestris L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Maggio 2011, foto di Marika.
  3. Luzula campestris L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Maggio 2011, foto di Marika. Foglia a margine intero, munita di lunghe ciglia, inguainante il fusto.
  4. Luzula campestris L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Maggio 2010, foto di Marika.
  5. Luzula campestris L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Maggio 2010, foto di Marika. Glomeruli composti da 4-10 fiori con antere 3 volte più lunghe del filamento.
  6. Luzula campestris L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Maggio 2010, foto di Marika.
  7. Luzula campestris (L.) DC. Regione Liguria, 1000 m s.l.m., aprile 2007, foto di Marika. Infiorescenza con brattea inferiore lanceolata, rossastra e lungamente ciliata.
  8. Luzula campestris (L.) DC. Regione Liguria, 1000 m s.l.m., aprile 2007, foto di Marika. Infiorescenza umbellata, composta da 2-6 glomeruli.
  9. Luzula campestris (L.) DC. Tassonomia Ordine: Juncales Famiglia: Juncaceae Nome italiano Erba lucciola comune, Giunco secco. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, cespitosa, alta fino a 30 cm, radice a rizoma orizzontale con stoloni sotterranei lunghi 3-10 cm; fusto semplice, arrossato nella parte superiore; foglie lineari, strette, inguainanti, con margine densamente ciliato; infiorescenza umbellata con 2-6 rami semplici, eretti, ineguali, con brattea inferiore lanceolata; l'infiorescenza è formata da glomeruli fiorali, composti da 4-10 fiori di colore bruno, sessili o con corto peduncolo, antere 3 volte più lunghe del filamento, 2 bratteole bianche, ovate, intere e ciliate all'apice; i tepali che formano il perigonio sono ineguali, lanceolati, mucronati, di colore castano scuro e con apice bianco e scarioso; il frutto è una capsula ovoidale o subsferica, mucronata e di colore scuro, contenente piccoli semi muniti alla base di un appendice conica; fiorisce da aprile a luglio ed è presente su tutto il territorio italiano, cresce in prati magri, soleggiati e ventosi con substrato umido, siliceo e povero; da 0 a 2100 m s.l.m.. Regione Liguria, 1000 m s.l.m., aprile 2007, foto di Marika.
  10. Onobrychis viciifolia Scop., Regione Liguria, 1200 m s.l.m., Luglio 2007, foto di Marika.
  11. Onobrychis viciifolia Scop. Regione Emilia Romagna, 400 m s.l.m., maggio 2007, foto di Emilio Pini.
  12. Onobrychis viciifolia Scop. Regione Emilia Romagna, 400 m s.l.m., maggio 2007, foto di Emilio Pini.
  13. Onobrychis viciifolia Scop. Regione Marche, 500 m s.l.m., maggio 2007, foto di Pietro Curti.
  14. Onobrychis viciifolia Scop. Regione Marche, 500 m s.l.m., maggio 2007, foto di Pietro Curti.
  15. Onobrychis viciifolia Scop. Regione Marche, 500 m s.l.m., maggio 2007, foto di Pietro Curti.
  16. Onobrychis viciifolia Scop. = Onobrychis sativa Lam. Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Lupinella comune, Fieno santo, Erba crocetta. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, eretta, alta fino a 70 cm, con grossa radice a fittone; fusto robusto, poco ramoso, ascendente o eretto, pubescente e arrossato nella parte inferiore, verde e quasi glabro nella superiore; foglie subglabre o leggermente sericee, le inferiori picciolate, le superiori sessili, imparipennate, con 6-12 paia di segmenti oblunghi o lineari; infiorescenza densa, con più di 10 fiori, con brattee lanceolate; fiori di colore rosa striati di rosso, raramente bianchi, grandi, numerosi, in lunghi e serrati racemi spiciformi, sorretti da peduncoli ascellari più lunghi della foglia ascellante, vessillo lungo quanto la carena, ali più corte del calice; calice gamosepalo, subglabro o leggermente tomentoso, con denti calicini strettamente triangolari; il frutto è un legume pubescente, con facce e margini muniti di tubercoli o corte spine, contenente un seme reniforme verdastro; fiorisce da maggio ad agosto; cresce in campi coltivati, prati, scarpate e margini di strade, prevalentemente con substrato basico o calcareo, presente su tutto il territorio italiano da 0 a 2200 m s.l.m.. Regione Marche, 500 m s.l.m., maggio 2007, foto di Pietro Curti.
  17. Vanessa cardui L.; Regione Lazio, Luglio 2012; Foto di Enzo Orgera.
  18. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Veneto, 150 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Giacomo Bommartini.
  19. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Veneto, 150 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Giacomo Bommartini.
  20. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Veneto, 150 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Giacomo Bommartini. Capolino ancora chiuso.
  21. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Veneto, 150 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Giacomo Bommartini.
  22. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Veneto, 150 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Giacomo Bommartini.
  23. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Sicilia, 150 m s.l.m.; Maggio 2010; Foto di Gian Battista Pau.
  24. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Sicilia, 150 m s.l.m.; Maggio 2010; Foto di Gian Battista Pau.
  25. Silybum marianum (L.) Gaertn. (1791); Regione Sicilia, 150 m s.l.m.; Maggio 2010; Foto di Gian Battista Pau.
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