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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Silene gallica L. (1753); Regione Liguria, 0 m s.l.m.; Marzo 2012; Foto di Marika Ligure. La foglia caulina, vista inferiore.
  2. Silene gallica L. (1753); Regione Liguria, 0 m s.l.m.; Marzo 2012; Foto di Marika Ligure. L'apparato radicale.
  3. Silene gallica L. (1753); Regione Liguria, 0 m s.l.m.; Marzo 2012; Foto di Marika Ligure.
  4. Silene gallica L. (1753); Regione Liguria, 0 m s.l.m.; Marzo 2012; Foto di Marika Ligure.
  5. Silene gallica L. (1753) Sinonimi Silene transtagana Cout. (1921) Silene giraldii Guss. (1855) Silene anglica L. (1753) Lychnis cerastoides (L.) Scop. (1771) Cucubalus sylvestris Lam. (1779) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Caryophyllales Famiglia: Caryophyllaceae Nome italiano Silene di Francia; Silene gallica Etimologia L'epiteto generico, Silene, è di etimo incerto. Potrebbe derivare greco Σειληνός (Seilenós) = Sileno (in latino Silenus), che la mitologia greco-antica ricorda come padre adottivo e compagno di Bacco. Sileno viene spesso raffigurato sotto sembianze umane ma anche con attributi animaleschi come orecchie, coda e zoccoli equini, e coperto di schiuma dovuta alla vinificazione. Forse quest'ultima caratteristica può giustificare la scelta dell'epiteto generico: infatti molte specie di Silene sono cosparse da una tipica secrezione vischiosa che può ricordare una sorta di schiuma. Oppure può derivare sempre da Sileno che viene raffigurato anche con una gran pancia rotonda: in tal caso ricordando la tipica forma a palloncino dei fiori di molte specie di Silene. Altra origine può riscontrarsi nella parola greca σίαλον (sialon) = saliva, sputo; in riferimento alla tipica secrezione vischiosa e attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie di Silene. L'epiteto specifico deriva dall'antico nome romano, Gallia, della Francia. Descrizione Pianta erbacea annuale alta fino a 50 cm, densamente pubescente, con fusti semplici o ramificati fin dalla base, ricoperti da peluria ispida nella metà inferiore mentre in quella superiore la peluria è glandulosa. La radice è un fittone con radichelle laterali. Le foglie sono mucronate, quelle basali sono di forma oblanceolata, quelle superiori ovali-lanceolate e pubescenti. L'infiorescenza è una cima unipara portante fino a 12 fiori con brattee più larghe dei peduncoli che sono di forma ellittica, patenti e ghiandolosi, il calice è rigonfio ma fortemente ristretto all'apice con pelosità larga sulle nervature che sono prominenti, il fiore è di colore rosa o biancastra con petali completamente liberi con lamina intera o dentata e ligule bifide alla fauce, ha 10 stami su filamenti con base pubescente e 3 stili. Il frutto è una capsula conica contenente semi reniformi. Fiorisce da aprile a luglio, da 0 a 1000 m s.l.m., in campi coltivati o incolti, nei bordi dei sentieri, nei prati o su dune sabbiose a livello del mare. Presente in tutta Italia ad esclusione di Valle d'Aosta e non più rinvenuta in Trentino Alto Adige. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Silene gallica L. (1753); Regione Liguria, 0 m s.l.m.; Marzo 2012; Foto di Marika Ligure.
  6. Sedum acre L., Regione Liguria, 1450 m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika
  7. Sedum acre L., Regione Liguria, 1450 m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika
  8. Sedum acre L., Regione Liguria, 1450 m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika
  9. Sedum acre L. Tassonomia Ordine: Saxifragales Famiglia: Crassulaceae Foto e Descrizioni Pianta perenne di colore verde a volte con aspetto procumbente con molte radici e la principale molto sviluppata; i fusti basali sono legnosi e a livello del terreno, i fusti sterili sono molto abbondanti e ordinariamente radicanti; le foglie sono di forma ovata triangolare, oblunghe e quelle dei fusti subsferiche ma tutte con un piccolo mucrone agli apici. L'infiorescenza è cimosa con 1 o 3 rami divergenti e porta fino a 20 fiori che sono pentameri e sessili su corti peduncoli, i sepali sono liberi e lanceolati, i petali sono di dimensione più grandi, lanceolati, aguzzi e di colore giallo carico, hanno 10 stami con antere gialle e 1 stilo largo. Il frutto è un polifollicolo contenente semi reticolati con corte papille e apice acuto. Fiorisce da maggio a luglio, da 0 a 1600 m s.l.m., in terreni poveri, bordi delle strade e luoghi incolti. Presente in tutta Italia. Regione Liguria, 1450 m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika.
  10. Achillea ptarmica L. Foto Giorgio Venturini
  11. Achillea ptarmica L. Foto Giorgio Venturini
  12. Achillea ptarmica L. Foto Giorgio Venturini
  13. Achillea ptarmica L. Nome italiano Millefoglio palustre Tassonomia Famiglia: Asteraceae Foto e testo di Giorgio Venturini Composita. Rezzoaglio, Agosto. Achille ne avrebbe scoperte le qualità cicatrizzanti. (Rezzoaglio - Luglio). Come in altre Achillea i fiorellini centrali sono evidentemente tubulari, generando un aspetto bucherellato al centro del fiore. Il termine ptarmica deriva dal greco ptarmos, starnuto. La polvere ottenuta da questa pianta, inspirata, provoca forti starnuti che si diceva potessero "liberare la testa", curando vari malanni, tra cui l'emicrania. Pianta perenne, tipica per le foglie lunghe e seghettate. 20-20 cm, ambienti umidi, Italia settentrionale.
  14. Salsola Kali L., Regione Liguria, 0 m s.l.m., Luglio 2012, foto di Marika. Vista dell'apparato radicale.
  15. Salsola Kali L., Regione Liguria, 0 m s.l.m., Luglio 2012, foto di Marika. Le foglie, vista degli apici mucronati e spinosi.
  16. Salsola Kali L., Regione Sicilia, Settembre 2008, foto di Antonio Giacalone.
  17. Salsola Kali L., Regione Liguria, 0 m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika.
  18. Salsola kali L. Tassonomia Ordine: Caryophyllales Famiglia: Amaranthaceae Foto e Descrizioni Pianta erbacea annuale con portamento da eretto a eretto-ascendente, che forma cuscinetti sulla zona di crescita, da glabra a ispida, i fusti sono molto ramificati fin dalla base, a volte con striature di colore violetto o verdastro. Le foglie sono alterne e cilindriche o semicilindriche, dilatate alla base, abbraccianti e a volte decorrenti sui fusti con bordi scariosi e ciliati, gli apici sono mucronati e spinosi. Le brattee sono dimorfiche: una di forma ovale con spina corta che sorregge un fiore bratteolato all'ascella, l'altra è simile alla foglia e sorregge fiori solitari e senza brattee o dei glomeruli; le bratteole sono ampiamente ovate con apice spinoso. I fiori di colore verdastro, sono solitari o riuniti in glomerulidi 4 elementi, la parte periantica è di consistenza variabile, con nervature più o meno impercettibili, che generalmente si sviluppa in un'ala trasversale alla maturazione; il fiore ha 5 stami e 1 stilo. Fiorisce da maggio a agosto, a 0 m s.l.m, sui litorali marini sabbiosi mediterranei. Note: la Salsola kali L. fa parte di quelle specie dette "piante pioniere" che colonizzano zone sabbiose dove altre specie non si adattano facilmente. Regione Liguria, 0 m s.l.m., Luglio 2012, foto di Marika.
  19. Plantago major L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Marika. La foglia, vista delle nervature sulla pagina inferiore.
  20. Plantago major L., Regione Piemonte, 1000 m s.l.m., Luglio 2011, foto di Giovanni Baruffa. La foglia, pagina superiore.
  21. Plantago major L., Regione Piemonte, 1000 m s.l.m., Luglio 2011, foto di Giovanni Baruffa.
  22. Plantago major L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Marika.
  23. Plantago major L., Regione Liguria, 1000 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Marika.
  24. Plantago major L. Tassonomia Ordine: Plantaginales Famiglia: Plantaginaceae Foto e Descrizioni Pianta erbacea perenne priva di fusto, le foglie di colore verde sono tutte basali riunite in rosette a filo terreno, sono portate da un picciolo alato alla base, sono di forma ovata, intere e arrotondate all'apice, con 9 nervature evidenti e parallele che si congiungono verso il picciolo e all'apice. L'infiorescenza è una spiga cilindrica e compatta portata da un peduncolo che può raggiungere i 24-40 cm, i fiori hanno brattee saldate alla base da ovali a oblunghe con margine scarioso e glabro, hanno 4 petali lanceolati di aspetto membranoso, 4 stami su filamenti bianchi e antere giallo chiaro sporgenti. Il frutto è un pissidio contenente semi poliedrici con la faccia interna piana. Fiorisce da marzo a novembre, da 0 a 1800 m s.l.m., sui bordi stradali, luoghi incolti e suoli umidi, presente in tutta Italia. Regione Piemonte, 1000 m s.l.m., Luglio 2011, foto di Giovanni Baruffa
  25. axifraga callosa Sm. subsp. callosa, Regione Liguria, 1450 m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika
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