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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Campanula glomerata L., Regione Trentino, 1000 m s.l.m., Luglio 2008, foto di Gianni Bonini.
  2. Campanula glomerata L., Regione Piemonte, Valsesia, 1100 m s.l.m., 16 luglio 2009, foto di R.M. Fondi.
  3. Campanula glomerata L., Regione Marche, Agosto 2008, 700 m s.l.m., foto di Pietro Curti.
  4. Campanula glomerata L., Regione Liguria, 1250 m s.l.m., Luglio 2007, foto di Marika.
  5. Campanula glomerata L., Regione Marche, Agosto 2008, 700 m s.l.m., foto di Pietro Curti.
  6. Campanula glomerata L. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Campanulales Famiglia: Campanulaceae Nome italiano Campanula agglomerata. Etimologia Campanula diminutivo di Campana per l'evidente forma che caratterizza la corolla delle specie appartenenti a questo genere; tale nome fu dato dal fisico e botanico tedesco Leonhart Fuchs-Fuchsius (1501-1566) ad una pianta appartenente sicuramente a questo genere, poi ripreso da Tournefort e da Linneo; l'attributo specifico dal disporsi dei fiori in capolini densi (glomeruli). Descrizione Pianta erbacea perenne, alta da 10 a 60 cm, dotata nel primo anno di un fusto semplice, eretto, emergente da una rosetta di foglie basali; negli anni successivi si originano i nuovi fusti, anche più di uno da gemme prodotte a livello del terreno o appena sopra. I fusti sono variamente pelosi; i fiori sono numerosi e sono disposti in un capolino apicale e in eventuali capolini ascellari. Foglie Tutte le foglie, basali e cauline, sono irregolarmente dentellato-crenate e con margine ondulato, le basali a base cordata e con picciolo alato, le cauline sessili. Le basali e cauline inferiori, di forma oblanceolato-spatolata, misurano fino a 4 cm in larghezza e 12 cm in lunghezza; le cauline superiori, alquanto più piccole (fino ad 1,5 cm di larghezza e 5 cm di lunghezza), sono amplessicauli e di forma approssimativamente triangolare. Fiori I fiori sono usualmente riuniti in capolino apicale, ma spesso si presentano ulteriori fiori singoli o in capolino all'ascella delle foglie cauline superiori. I capolini sono sorretti da brattee. I fiori, di forma tipicamente campanulata, sono per lo più rivolti verso l'alto; il calice si compone di un tubo lungo circa 5 mm con 5 denti triangolari, acuti e provvisti di ciglia, lunghi fino a 6 mm; nella corolla gamopetala, di colore azzurro-violaceo, si distinguono un tubo di 9-12 mm e cinque lobi triangolari acuti larghi circa 4 mm e lunghi 8-10 mm, con un diametro complessivo che raggiunge i 3 cm. Stami 5, con antere libere; ovario infero, uno stilo, 3 stimmi revoluti. Frutti Il frutto è una capsula triloculare poricida, ossia deiscente per pori laterali posti all'altezza del tubo calicino e contiene numerosi semi. Periodo di fioritura Giugno-settembre. Territorio di crescita Campanula glomerata L. è pianta eurasiatica, presente in tutte le regioni italiane eccettuate le isole. Habitat Presente lungo il bordo dei sentieri, sui pascoli, al margine dei boschi, predilige terreni aridi, dove si stia instaurando una flora pioniera. Dal piano basale fino a circa 1500 m s.l.m. (in Val Venosta segnalata fino a 2000 m s.l.m.). Somiglianze e varietà Pianta alquanto variabile, in passato è stata distinta in varie sottospecie, oggi ritenute prive di valore tassonomico. Esemplari particolarmente ricchi di capolini addensantisi lungo il fusto potrebbero essere a prima vista confusi conCampanula spicata L., con la quale condividono forma, dimensione e colore dei singoli fiori; quest'ultima però, oltre ad una diversa disposizione dei fiori lungo il fusto, può essere ben distinta per l'apice acuto dell'infiorescenza, carattere che manca in Campanula glomerata L. La forma delle foglie, mai a base cordata, e la tomentosità del fusto distinguono Campanula cervicaria L., le cui infiorescenze sono molto simili a quelle di Campanula glomerata L. Nell'Appennino centro-meridionale, limitatamente ai piani montani e subalpini, è presente, benché rara, Campanula foliosa Ten., d'aspetto simile a Campanula glomerata L., dalla quale si distingue per la forma più tozza delle foglie e per avere i denti del calice lesiniformi anziché lanceolati. Specie protetta La specie risulta tutelata presso: Regione Friuli Venezia Giulia - L.R. N. 9 Del 29-04-2005 "Norme regionali per la tutela dei prati stabili naturali". Regione Lombardia - L.R. 27 Luglio 1977, N. 33 (Campanula, tutte le specie). Regione Calabria - L.R. N. 30 Del 26-11-2001. Costituenti chimici Come altre congeneri questa specie contiene antocianine, glicosidi flavonoidici e acidi fenolici. Uso Alimentare Foglie e fiori sono commestibili. Le foglie si consumano cotte o crude nelle insalate ed hanno un gusto delicato e gradevole. I fiori, dal sapore dolce, costituiscono un ingrediente assai decorativo per le insalate. Uso Cosmetologico Non si conoscono usi cosmetici per questa specie. Uso Farmacologico Il Leningrad Institute of Pharmaceutical Chemistry ha isolato nella specie vari flavonoidi, in particolare quercetina, di potenziale interesse farmacologico. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella medicina popolare russa, esiste un uso tradizionale di preparati, ricavati da questa specie, per trattare disturbi nervosi, epilessia, tosse, reumatismi ed infiammazioni. Note Campanula glomerata L. si ibrida con Campanula trachelium L. e l'ibrido è noto come Campanula x pechlaneri J. Murr ex Dalla Torre & Sarnth. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Campanula glomerata L., Regione Trentino, 1000 m s.l.m., luglio 2008, Foto di Gianni Bonini-
  7. Linum alpinum Jacq.​ Regione Valle d'Aosta, 1700 m s.l.m., luglio 2012, foto di Giovanni Malvicino.
  8. Linum alpinum Jacq.​ Regione Valle d'Aosta, 1700 m s.l.m., luglio 2012, foto di Giovanni Malvicino.
  9. Linum alpinum Jacq.​ Regione Valle d'Aosta, 1700 m s.l.m., luglio 2012, foto di Giovanni Malvicino.
  10. Linum alpinum Jacq.​ Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m., luglio 2009, foto di Giovanni Malvicino.
  11. Linum alpinum Jacq.​ Regione Valle d'Aosta, 1800 m s.l.m., agosto 2009, foto di Giovanni Malvicino.
  12. Linum alpinum Jacq. Tassonomia Ordine: Linales Famiglia: Linaceae Foto e descrizione Pianta erbacea perenne, esile e glabra alta da 10 a 40 cm con radice fittonante; fusti legnosi alla base eretti o ascendenti, semplici o solo raramente ramificati nell’infiorescenza; foglie sessili a margine intero, lineari lanceolate e acuminate all’apice, lunghe 8-10 mm con una sola nervatura centrale; infiorescenza: all’apice dei fusti fiorieri sbocciano da 2 a 10 fiori larghi 2-3 cm portati da peduncoli provvisti di brattee, arcuati prima della fioritura ed eretti all’antesi, corolla composta da cinque petali lunghi 12-20 mm, attinomorfi, separati tra loro (dialipetali) obovati o spatolati leggermente sovrapposti tra loro, di colore azzurro o violaceo con striature più scure e unghia gialla alla base; calice formato da cinque sepali lanceolati acuti dal margine cartilagineo e aristati all’apice; il frutto è una capsula ovoide o globosa; in Italia risulta assente in Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, presente (rara) nelle restanti regioni; fioritura giugno-agosto in prati e pascoli aridi, ghiaioni e rupi da 1000 a 2000 m s.l.m.. Regione Valle d'Aosta, 1800 m s.l.m., agosto 2009, foto di Giovanni Malvicino.
  13. Medicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 20 m s.l.m., maggio 2006, foto Mauro Cittadini.
  14. Medicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 20 m s.l.m., maggio 2006, foto Mauro Cittadini.
  15. Medicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 20 m s.l.m., maggio 2006, foto Mauro Cittadini.
  16. edicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 20 m s.l.m., maggio 2006, foto Mauro Cittadini.
  17. Medicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 100 m s.l.m., aprile 2009, foto Mauro Cittadini.
  18. Medicago arabica (L.) Hudson. Regione Lazio, 100 m s.l.m., aprile 2009, foto Mauro Cittadini.
  19. Medicago arabica (L.) Hudson Tassonomia Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Foto e descrizione Pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm ramificata sin dalla base, fusti striscianti e angolosi con peli patenti; foglie trifoliate, obcordate, obovate, retuse all’apice generalmente con una macchia scura al centro; stipole pubescenti e profondamente dentate; infiorescenza racemosa con 2-5 fiori sorretta da peduncoli muniti di appendice filiforme (aristati); calice pubescente, a volte purpureo con denti calicini lunghi quanto il tubo; corolla di colore giallo con vessillo più grande della carena; il frutto è un baccello glabro grande, subgloboso, spiralato con 4-6 giri di spire lasse, irto di spine arcuate contenente 2 semi oblunghi aranciati per spira; fiorisce da aprile a giugno in prati umidi, campi, incolti; presente in tutto il territorio Italiano tranne che in Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige da 0 a 600 m s.l.m.. Regione Lazio, 100 m s.l.m., aprile 2009, foto Mauro Cittadini.
  20. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 288 m. s.l.m., Giugno 2010, foto di Marika.
  21. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 288 m. s.l.m., Giugno 2010, foto di Marika.
  22. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 150 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Marika.
  23. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 150 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Marika.
  24. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 150 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Marika.
  25. Linum tenuifolium L., Regione Liguria, 150 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Marika.
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