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Gruppo Botanico AMINT

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Tutti i contenuti di Gruppo Botanico AMINT

  1. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, 1100 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Matteo Chialva.
  2. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, 1100 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Matteo Chialva.
  3. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, 1100 m s.l.m., Giugno 2011, foto di Matteo Chialva.
  4. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Mottarone, 1350 m s.l.m., 30 giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa
  5. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Mottarone, 1350 m s.l.m., 30 giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa
  6. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Mottarone, 1350 m s.l.m., 30 giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa
  7. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val d'Otro (Valsesia), 1850 m s.l.m., 30 luglio 2009, foto di R.M.Fondi ... e infine il frutto!
  8. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val d'Otro (Valsesia), 1850 m s.l.m., 30 luglio 2009, foto di R.M.Fondi
  9. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val d'Otro (Valsesia), 1600 m s.l.m., 13 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  10. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val Vogna (Valsesia), 1450 m s.l.m., 3 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  11. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val Vogna (Valsesia), 1450 m s.l.m., 3 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  12. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val Vogna (Valsesia), 1450 m s.l.m., 3 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  13. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val Vogna (Valsesia), 1450 m s.l.m., 3 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  14. Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni Sinonimi Liliastrum album Link Paradisia liliastrum (L.) Bertol. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Asparagales Famiglia: Asparagaceae Nome italiano Giglio di San Giovanni, giglio di monte, paradisia, giglio di San Bruno. Etimologia Il nome generico, Paradisea, ricorda il conte Giovanni Paradisi (1760-1826, Modena), al quale per riconoscenza venne dedicata questa pianta dal botanico G. Mazzucato, che per primo la individuò nelle Alpi Giulie. L'attributo specifico, liliastrum, allude alla – ingannevole – somiglianza con le piante del genere Lilium. Descrizione Classificata dal Pignatti come "Geofita bulbosa", ossia pianta dotata di bulbo sotterraneo, e indicata dallo stesso Pignatti, nelle chiavi analitiche, come pianta rizomatosa, questa erbacea perenne è dotata in realtà di un piccolo bulbo da cui origina una radice fascicolata. Da un ciuffo di foglie radicali emerge uno scapo eretto, cilindrico glabro ed afillo, lungo 30-60 cm, che reca un lasso racemo di 5-10 grandi fiori candidi. Foglie Le foglie, in numero variabile da 6 a 8, sono tutte radicali, glabre, lineari di tipo graminiforme; larghe da 3 a 9 mm e lunghe almeno 15 cm, possono raggiungere la lunghezza di 40 cm. Fiori L'infiorescenza è un lasso racemo terminale, con 5-10 fiori lungamente peduncolati, nutanti ed equiorientati; i peduncoli, lunghi 10-15 mm, sono disposti all'ascella di una piccola brattea lunga all'incirca il doppio. Il perianzio ha la forma di uno stretto imbuto, costituito da due verticilli per complessivi sei tepali candidi, lanceolati ed acuti, lunghi 4-5 cm. Gli stami sono 6, con i lunghi filamenti candidi ricurvi verso l'alto e recanti antere giallo-dorate, lunghe 6 mm; lo stilo filiforme e con stimma capitato è pure candido e ricurvo e supera in lunghezza gli stami. Frutti Il frutto, eretto sullo scapo, è una capsula ovale, triloculare con semi numerosi, lunga circa 15 mm. Periodo di fioritura Giugno-Luglio Territorio di crescita Paradisea liliastrum (L.) Bertol. è pianta delle regioni sud-occidentali dell'Europa, estendendosi dal Portogallo ai Pirenei, al Giura e a tutto l'Arco alpino, dove è piuttosto comune nel settore centrale e meridionale dalle Alpi Giulie alle Graie e meno comune nelle Alpi Cozie e Marittime; presente, ma assai più rara, nell'Appennino Tosco Emiliano. Habitat Predilige i pendii ripidi ed erbosi ben esposti al sole, su terreni neutri o debolmente acidi, da 800 a 1800 metri di altitudine; nella regione dolomitica la sua presenza è segnalata fino a 2400 metri. Somiglianze e varietà Paradisea liliastrum (L.) Bertol. è l'unica specie del suo genere; nonostante esistano numerose altre Liliaceae a fiore bianco, i grandi fiori a forma di stretto imbuto, il racemo lasso e unilaterale rendono insignificanti le possibilità di confusione. Specie protetta La specie è rigidamente tutelata in Emilia Romagna con Legge Regionale n° 2/77; sono posti limiti stringenti alla raccolta in Valle d'Aosta (LR n° 17 del 31/3/1977 "Protezione della flora alpina") e Lombardia (LR n° 10 del 31/3/2008 "Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea"). Costituenti chimici Non si conoscono studi fitochimici su questa specie. Uso Alimentare Non si conoscono usi alimentari per questa specie. Uso Cosmetologico Non si conoscono usi cosmetici per questa specie. Uso Farmacologico In campo farmacologico non è noto alcun utilizzo di questa pianta o di sostanze da essa derivate. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Non risulta un uso medicinale per questa specie, né nella medicina popolare né nella moderna fitoterapia. Note Il giardino botanico di specie alpine Paradisia, in Valle d'Aosta, ha preso il nome da Paradisea liliastrum. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Paradisea liliastrum (L.) Bertoloni, Regione Piemonte, Val d'Otro (Valsesia), 1600 m s.l.m., 13 giugno 2009, foto di R.M.Fondi
  15. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Achillea erba-rotta All. Regione Valle d'Aosta, altitudini varie, foto di Giovanni Malvicino Confronto tra le due specie: a sinistra A. moschata Wulfen subsp. moschata e a destra A. erba-rotta All.
  16. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Valle d'Aosta, 1900 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Giovanni Malvicino. La foglia pennatosetta con apice acuto.
  17. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Valle d'Aosta, 1900 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Giovanni Malvicino.
  18. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Valle d'Aosta, 1900 m s.l.m., Agosto 2011, foto di Giovanni Malvicino.
  19. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Trentino Alto Adige, 2000 m s.l.m., Agosto 2008, foto di Mauro Cittadini.
  20. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Trentino Alto Adige, 2000 m s.l.m., Agosto 2008, foto di Mauro Cittadini.
  21. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Piemonte, Valsesia, Alpe Faller m 2100 s.l.m., 8 luglio 2007, foto di R.M.Fondi.
  22. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Piemonte, Valsesia, Vallone di Olen m 2200 s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M.Fondi.
  23. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Piemonte, Valsesia, Vallone di Olen m 2200 s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M.Fondi.
  24. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata Sinonimi Ptarmica moschata (Wulfen) DC. Achillea moschata Wulfen subsp. moschata var. moschata Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae) Classe: Magnoliopsida (Dicotyledones) Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae (Compositae tubuliflorae) Nome italiano Erba iva, Erba bianca; millefoglio del granito; nota col nome di Taneda in Valtellina, di Ebo-Lebo in Val d’Aosta. Etimologia Già nell’antichità il nome Achillea veniva attribuito alla congenere A. millefolium, ritenendo che quest’ultima, per le sue proprietà vulnerarie, avesse curato le ferite di Achille, l’eroe del poema omerico. L’attributo specifico, moschata, è riferito all’aroma muschiato delle sue parti aeree. Descrizione Pianta erbacea perenne di piccola dimensione (10-20 cm), fortemente aromatica e totalmente glabra, con l’eventuale eccezione di rari peli sulle foglie e sui peduncoli dei capolini. Fornita di fusti legnosi prostrati, da cui originano scapi fiorali eretti e getti sterili, forma solitamente tappeti erbosi di discreta estensione. Foglie Sia le foglie inferiori, che misurano 1 × 5 cm circa, sia quelle superiori, sono semplicemente pennatosette, a contorno lanceolato, divise fino alla rachide in segmenti lineari larghi 1-2 mm e ad apice acuto; nelle foglie superiori la rachide si allarga e i segmenti laterali si riducono a 7-10 per lato. Fiori Come in tutte le Asteraceae, i fiori sono riuniti in capolini. Caratteristica di molte specie del genere Achillea è l’infiorescenza corimbosa che riunisce numerosi capolini. In Achillea moschata il corimbo ha peduncoli cilindrici che raggiungono i 2 cm, e conta da 3-4 a 10-15 capolini. I fiori tubulosi del disco sono di colore bianchiccio, ermafroditi, con stami liberi ed antere saldate a manicotto intorno allo stilo; il loro diametro raggiunge un massimo di 3 mm. I fiori periferici, femminili, sono provvisti di una ligula bianca ovale (3 × 4 mm) brevissimamente incisa all’apice da una o due tacche superficiali. Frutti Come nelle congeneri, il frutto è un achenio compresso e privo di pappo. Periodo di fioritura Luglio-Agosto Territorio di crescita Endemica dell’arco Alpino, Achillea moschata Wulfen subsp. moschata ha un areale che si estende dal Monte Bianco alle Caravanche. Habitat Questa specie vegeta nei pascoli sassosi di alta montagna, su terreno siliceo dai 1800 ai 3000 m s.l.m. di altitudine, e diviene progressivamente più rara all’innalzarsi della quota; nelle Alpi Occidentali, dove è presente anche Achillea nana L., il suo limite superiore coincide mediamente con il limite inferiore della congenere, dando luogo ad una vicarianza altitudinale. Somiglianze e varietà Caratteristiche distintive di Achillea moschata Wulfen sono: -l’infiorescenza a corimbo -le dimensioni (da 10 a 20 cm) -le foglie pennatosette -la presenza di pochi peli sparsi lunghi fino a 0,2 mm L’unica congenere che condivide parte di queste caratteristiche e che perciò può dare adito a confusione, è Achillea atrata L., tipica delle montagne calcaree, della quale osserveremo, come caratteri differenziali rispetto ad Achillea moschata Wulfen, l’ulteriore divisione delle lacinie fogliari (foglie bi-pennatosette) e la lanosità dei peduncoli fiorali. Specie protetta Come tutte le piante che vegetano nel difficile ambiente dell’alta montagna, anche Achillea moschata Wulfen, pur non essendo tra le specie protette in senso assoluto, è soggette a limitazioni di raccolta stabilite dalla legislazione locale nei territori di crescita. Costituenti chimici Olio essenziale, sostanze amare ( achilleina ). Uso Alimentare Le parti aeree della pianta sono ampiamente utilizzate in liquoreria per la preparazione di amari a base di erbe. Poste in infusione nella grappa, le conferiscono un piacevole gusto amaro, meno aromatico rispetto alla congenere A. nana. Uso Cosmetologico Non si conoscono usi cosmetici per questa specie. Uso Farmacologico Il genere Achillea è stato ampiamente studiato da un punto di vista farmacologico, a causa dell’ampio spettro di disturbi per i quali trova indicazione nella medicina tradizionale. Gli innumerevoli dati ricavati sono tuttavia in larga parte di difficile valutazione per la variabilità della nomenclatura tassonomica utilizzata dai ricercatori per identificare le oltre 140 specie presenti nell’emisfero a nord dell’equatore. In linea generale si ritiene sufficientemente dimostrata l’azione aperitiva e antidispeptica e, per uso esterno, antinfiammatoria e antibatterica. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità In erboristeria si utilizzano le sommità fiorite Achillea moschata Wulfen per disturbi a carico dell’intestino, dello stomaco e, in genere, degli organi digestivi. E’ quindi indicata come digestivo, analgesico gastrico, antidiarroico. Note Per alcuni autori questa specie viene considerata come subspecie di Achillea erba-rotta All. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini, Giovanni Baruffa - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Achillea moschata Wulfen subsp. moschata, Regione Piemonte, Valsesia, Alpe Vigne m 2300 s.l.m., 13 agosto 2008, foto di R.M.Fondi. Questa pianta forma solitamente tappeti erbosi di discreta estensione.
  25. Epimedium alpinum L., Regione Friuli Venezia-Giulia, 150 m s.l.m., Febbraio 2010, foto di Nicola Parrino.
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