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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Val d'Otro (Valsesia), 1800 m s.l.m., 2 giugno 2009, foto di R.M. Fondi
  2. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M. Fondi
  3. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M. Fondi
  4. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M. Fondi
  5. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 15 luglio 2008, foto di R.M. Fondi
  6. Gentiana verna L. subsp. verna, Regione Piemonte, Vallone di Olen (Valsesia), 2300 m s.l.m., 5 agosto 2009, foto di R.M. Fondi.
  7. Gentiana verna L. subsp. verna Sinonimi Gentiana aestiva (F.W. Schmidt) Schult Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Gentianales Famiglia: Gentianaceae Nome italiano Genziana primaverile, genziana primaticcia. Etimologia Il nome generico, Gentiana, viene fatto derivare da Gentius, re dell'Illiria nel II secolo a.c., il quale avrebbe fatto conoscere, secondo la leggenda, le proprietà salutari della genziana maggiore (Gentiana lutea L.). L'attributo specifico proviene dal latino vernus = primaverile. Descrizione Pianta erbacea perenne rizomatosa, a portamento nano. Dal rizoma ipogeo si sviluppano fusti fogliosi e monocefali, cioè recanti all'apice un singolo fiore; l'altezza complessiva della pianta non raggiunge i 10 cm. Foglie Le foglie basali sono disposte in rosetta, fortemente decrescenti in lunghezza dal basso verso l'alto; vi sono poi una o due coppie di foglie cauline opposte, anch'esse decrescenti e più piccole delle basali. Tutte le foglie sono sessili, glabre e a margine interissimo e liscio, ed hanno ben visibile la nervatura mediana; le basali inferiori (una o due coppie) sono ellittiche, lunghe circa 2 cm e larghe 1 cm; le ulteriori una o due coppie sono fortemente ridotte, con una lunghezza massima di 8 mm, ovali con apice ottuso; le cauline, carenate, hanno apice acuto. Fiori Il fiore è ermafrodito, pentamero e sessile: privo di peduncolo, emerge dall'ultima coppia di foglie cauline. Il calice è costituito da un tubo angoloso ed alato, lungo 10-15 mm e con ali sporgenti fino a 1,5 mm, che si continua in cinque denti acuti, lunghi 4 mm, eretti e appressati alla corolla. Il tubo corollino, lungo 20-25 mm e con diametro tra 2 e 4 mm, sporge ampiamente dal calice e si prolunga in cinque lobi patenti petaloidei di forma ellittica-romboidale; tubo e lobi sono di colore azzurro intenso. L'insenatura tra i lobi è occupata da piccole appendici laterali erette di forma triangolare; il lato di queste appendici rivolto al centro del fiore è percorso da una linea longitudinale bianca. Gli stami, in numero di 5, sono inseriti nel tubo corollino; i carpelli sono 2, saldati a formare un ovario supero, uniloculare; lo stilo è nullo e lo stimma capitato persiste all'apice della capsula. L'impollinazione è operata da vari tipi di insetti. Frutti Il frutto è una capsula setticida. Periodo di fioritura Il periodo di fioritura varia sensibilmente, data l'ampia distribuzione altitudinale e latitudinale di questa specie. Alle minori altitudini-latitudini la fioritura inizia ad aprile e si protrae fino a giugno; alle maggiori, in zone tipicamente alpino-nivali, inizia tardivamente, verso giugno, e si conclude a luglio. In condizioni climatiche particolari sono stati rinvenuti esemplari fioriti nel mese di novembre. Territorio di crescita Gentiana verna L. subsp. verna è presente nelle aree montuose di tutta l'Italia centro-settentrionale. Per quanto riguarda l'Italia meridionale, le più recenti ricerche ne confermano la presenza in Campania e Calabria, mentre risulta assente in Puglia, Basilicata e Isole. Habitat Specie indifferente al substrato, Gentiana verna L. subsp. verna si trova in gruppi numerosi su prati, pascoli, macereti morenici inerbati, fessure di rupi, sempre in pieno sole, da 500 a 2600 metri di altitudine. Somiglianze e varietà Può essere confusa con le numerose genziane blu di piccola taglia. Caratteri differenziali ben osservabili sono: la corolla pentamera e l'assenza di ciglia alla fauce, che la distinguono da Gentianella ciliata (L.) Borkh., (che possiede corolla a quattro lobi e ciglia evidenti alla fauce corollina); lo scapo unifloro, che la distingue da tutte le Genziane a fusto ramoso e plurifloro (es. Gentiana utricolosa L., Gentiana nivalisL.,Gentianella germanica (Willd.) Warburg, Gentianella campestris Boerner); il calice alato e la presenza di una rosetta di foglie basali (con le inferiori molto pù grandi delle superiori), che la differenziano da Gentiana bavarica L., Gentiana brachyphylla Vill., Gentiana orbicularis Schur, Gentiana pumila Jacq., Gentiana rostanii Reuter. Oltre alla più comune subsp. verna, descritta in questa scheda, esiste una subsp. tergestina (Beck) Hayek, rara e limitata in Italia al Carso triestino, che si differenzia per la taglia leggermente più grande. Specie protetta La specie risulta protetta in base agli ordinamenti delle seguenti regioni: Calabria Emilia Romagna (LR 2/77) Liguria (Legge Regionale 10 Luglio 2009 n. 28 Regione Liguria, tabella B protezione parziale) Lombardia (LR n° 10 31/3/2008) Molise Umbria (LR 40/78) Veneto (LR 53/74). Costituenti chimici Iridoidi, composti flavonici e xantonici nelle foglie, un triterpene. Uso Alimentare Come per tutte le Gentiane l'uso tradizionale è in liquoristeria , per il sapore amaro delle radici e per le proprietà aperitive e digestive. Uso Cosmetologico Non si conoscono usi cosmetici per questa specie. Uso Farmacologico Gentiana verna , è compresa nelle specie di Gentiana dotate di proprietà medicinali. Gli iridoidi ed il triterpene in essa contenuti esercitano una serie di attività documentate dalla ricerca fitofarmacologica: antinfiammatoria, antireumatica, digestiva, ipotensiva. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella medicina tradizionale le Genzianelle azzurre vengono utilizzate per le loro proprietà antinfiammatorie e febbrifughe. Le foglie, in decotto, possono essere usate per lavare le piaghe e dare sollievo alle infiammazioni.Per uso interno le redici sono utilizzate come amaro-tonico e aperitivo. Note Scheda di proprietà AMINT realizzata da R. M. Fondi, Annamaria Bononcini, Giovanni Baruffa - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica.
  8. Scabiosa columbaria L. - Regione Trentino Alto Adige, 1500 m s.l.m., settembre 2008, foto di Gianni Bonini.
  9. Scabiosa columbaria L. - Regione Trentino Alto Adige, 1500 m s.l.m., settembre 2008, foto di Gianni Bonini.
  10. Scabiosa columbaria L. - Regione Trentino Alto Adige, 1500 m s.l.m., settembre 2008, foto di Gianni Bonini.
  11. Scabiosa columbaria L. - Regione Trentino Alto Adige, 1500 m s.l.m., settembre 2008, foto di Gianni Bonini.
  12. Scabiosa columbaria L. Tassonomia Ordine Dipsacales Famiglia Dipsacaceae Foto e Descrizioni Erbacea perenne alta 20-80 cm, provvista di radice fittonante e dura; fusti eretti, fogliosi e a volte ramificati nella parte superiore; foglie sempre opache, le basali lirate, pelose a margine crenato o dentato, mentre le cauline sono progressivamente pennatosette con lacinie strette, lanceolate e a margine peloso; infiorescenza di circa 3 cm con involucro squamoso e circondato da brattee lanceolate; numerosi fiorellini tubulosi a 5 lobi diseguali tra loro, quelli esterni rosa-violacei; fioritura giugno-settembre; cresce nei prati aridi, spiazzi rocciosi, pendii secchi, al margine dei boschi, dal piano fino a superare 1500 m s.l.m.; in Italia è presente in tutte le regioni, con esclusione delle isole maggiori. Note: specie di non sempre facile identificazione perché facilmente ibridabile. Regione Trentino Alto Adige, settembre 2008, foto di Gianni Bonini.
  13. Saxifraga caesia L. = Saxifraga recurvifolia Lap. L. - Regione Toscana, Alpi Apuane, ottobre 2007, foto di Nello Venturini. Splendida compagnia con Campanula cochlearifolia Lam., tra i marmi delle Alpi Apuane.
  14. Saxifraga caesia L. = Saxifraga recurvifolia Lap. L. - Regione Trentino - Alto Adige, Luglio 2010, foto di Giuliano Gnata.
  15. Saxifraga caesia L. = Saxifraga recurvifolia Lap. L. - Regione Trentino - Alto Adige, Luglio 2010, foto di Giuliano Gnata.
  16. Saxifraga caesia L. = Saxifraga recurvifolia Lap. L. - Regione Trentino - Alto Adige, Luglio 2010, foto di Giuliano Gnata.
  17. Saxifraga caesia L. = Saxifraga recurvifolia Lap. L. - Regione Lombardia, Luglio 2010, foto di Alessandro Federici.
  18. Saxifraga caesia L. =Saxifraga recurvifolia Lap. L. Tassonomia Ordine Saxifragales Famiglia Saxifragaceae Foto e Descrizioni Pianta erbacea perenne, pulvinata (aspetto a "cuscino"), con fusto molto ramificato; fusti legnosi alla base, fogliosi, formanti cuscinetti fino a 15 cm di diametro, bassi e aderenti al terreno; rami fioriferi ascendenti o eretti, pressoché glabri; le foglie sono lanceolate, lunghe fino a 5 mm e larghe fino a 1,3 mm, coriacee, punteggiate dal carbonato di calcio assorbito in eccesso, con le basali ricurve e rivolte verso il basso a formare dei piccoli cilindri dai quali si sviluppano gli steli florali; questi sono alti fino a 7-10 cm, pubescenti, con rare, distanziate e minuscole foglioline; infiorescenza con 2-5 fiori 5-meri, quello apicale rivolto perpendicolarmente verso l’alto; 5 sepali ovali e uniti alla base, denti calicini circa 2 mm; 5 petali bianchi, spatolati, lunghi 4-5 mm; fioritura giugno-settembre; il frutto è una capsula; cresce in luoghi sassosi, nelle fessure delle rocce calcaree, a quote 1300-2700 m s.l.m.; specie presente su tutto l’arco alpino e sull' Appennino centrale fino al Molise compreso, dubbia in Emilia Romagna e Umbria. Note: specie rara e protetta quasi ovunque e in particolare Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Molise. Regione Lombardia, Mese Luglio 2010, foto di Alessandro Federici.
  19. Orobanche minor Sm., Regione Emilia Romagna, Giugno 2008, foto di Annamaria Bononcini. Particolare del fiore malva.
  20. Orobanche minor Sm., Regione Emilia Romagna, Giugno 2008, foto di Annamaria Bononcini. Pianta con colori malva.
  21. Orobanche minor Sm., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.
  22. Orobanche minor Sm., Regione Marche, Giugno 2007, foto di Pietro Curti.
  23. Orobanche minor Sm., Regione Liguria, Maggio 2007, foto di Marika. Il fiore alla fauce con stigma raramente giallastro.
  24. Orobanche minor Sm., Regione Liguria, Maggio 2007, foto di Marika. Il fiore, vista laterale.
  25. Orobanche minor Sm., Regione Liguria, Maggio 2007, foto di Marika.
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