Spartium junceum L. 1753
Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Nomi italiani
Ginestra comune; Ginestra odorosa
Etimologia
L'epiteto generico, Spartium, deriva dal greco σπάρτον (spárton) = fune, corda, gomena; con tale nome, in antichità, venivano genericamente chiamate quelle piante impiegate per realizzare, tramite intrecci vari di loro parti opportunamente trattate, cordami, reti, stuoie e simili.
L'epiteto specifico, junceum, deriva dal latino iungere = congiungere, legare assieme; in riferimento all'uso che di questa pianta viene fatto per ottenere cordame e simili; da notare che dallo stesso verbo latino ha origine anche l'epiteto specifico (Juncus) del comune "giunco".
Descrizione
Arbusto cespuglioso alto fino a 3 metri con tronco eretto e legnoso, i rami sono giunchiformi di colore verde, con gambi cilindrici e vuoti all'interno, le foglie sono piccole e sessili e presto caduche, l'infiorescenza è raggruppata a mazzetti lungo i fusti, i fiori sono papilionacei e profumati di colore giallo oro, hanno un vessillo grande ed eretto, due ali più piccole e una carena concava, 10 stami saldati alla base. Il frutto è un baccello piatto, di colore verde ricoperto da peluria morbida che a maturità si apre spargendo i numerosi semi. Fiorisce da maggio a giugno, da 0 a 600 m s.l.m. in pianura o nel Nord Italia, ma anche ad altezze assai superiori in Appennino (fino a 1400 m s.l.m.) o sull'Etna (fino a 2000 m s.l.m.), in garighe soleggiate e terreni aridi, presente spontaneo in tutta Italia e naturalizzato in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige.
Note: i baccelli e i semi sono molto tossici. Dai fiori e dai rami si estrae un olio essenziale usato nell'industria farmaceutica. I rami venivano usati per fare funi e corde per le suole delle scarpe, ma anche per legare le colture e fare cesti.
Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza
Spartium junceum L.; Regione Lazio; Maggio 2005; Foto di Mauro Cittadini.