Gruppo Botanico AMINT

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Gennaio 2011 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2010 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2010 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2010 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2010 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2011 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2011 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2011 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Vèla) Kreutz, Regione Liguria, Dicembre 2011 - Foto di Antonia e Massimo Puglisi

Ophrys sphegodes subsp. massiliensis (Viglione & Véla) Kreutz Sinonimi Ophrys massiliensis Viglione & Véla Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Ofride di Marsiglia Etimologia l nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglie o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglie. Il nome specifico deriva dal greco sphekòs=vespa. Il nome subspecifico da Massilia, antico nome latino della città di Marsiglia. Descrizione Pianta alta fino a 35 cm., a portamento solitamente più gracile della specie tipo, di colore verde biancastro. Foglie Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, le cauline guainanti il fusto. Fiori Infiorescenza portante da 3 a 10 fiori; sepali da verde biancastri a verdi, petali più scuri e stretti, spesso con sfumatura ocra. Labello corto ( 6-10 mm.), in genere munito di gibbosità ben pronunciate; pelosità submarginale da porpora chiaro a grigiastra; bordo del labello giallo o rossastro; macula a forma di H , da grigiastra a bluastra, spesso contornata da una sottile linea chiara, abbastanza complessa ed estesa, a volte dotata di ramfiicazioni inglobanti la parte interna delle gibbosità basali. Campo basale sovente rossastro e più chiaro del centro del labello; pseudoocchi grigio verdastri. Tipo corologico Mediterraneo occidentale Periodo di fioritura Da Gennaio a Marzo. Territorio di crescita Nel nostro paese è presente in Liguria, nelle province di Savona ed Imperia. Habitat Soprattutto a mezz'ombra, su terreno calcareo e fresco, in litorali protetti dal gelo e pendii esposti a nord, pinete chiare, fino a 600 mt. Somiglianze e varietà Entità assai simile alla specie tipo, da cui si distingue principalmente per la fioritura più precoce e temporalmente separata da quella diOphrys sphegodes subsp. sphegodes, presenza di gibbe spesso ben pronunciate, esposizione prevalentemente in ombra, taglia generalmente un po' più gracile. Note Riproduzione entomofila, ad opera degli Imenotteri Andrena bicolor e Andrena nigroaenea, appartenenti alla famiglia delle Apidae. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Ophrys passionis subsp. majellensis (Helga & Daiss & Herm. Daiss) Romolini & Soca, Regione abruzzo, giugno 2012 - Foto e commento di Bruno Ballerini. Ophrys passionis subsp. majellensis del locus classicus. Aspetto della pianta, alta e slanciata, con fiori di taglia grande e posti in alto sullo scapo (come molte orchidee tardive per sopravanzare le erbe alte). Numerosi esemplari ad inizio fioritura con una variabilità di colori e forme molto pronunciata (petali e sepali con tutte le combinazioni di colore possibili). Caratteristiche abbastanza stabili sono la macchia biancastra nella cavità stimmatica (a volte "sporcata" di scuro) e le striature verdastre dei sepali. Pseudocchi scuri, spesso cerchiati di giallo verdastro.

Ophrys passionis subsp. majellensis (Helga Daiss & Herm. Daiss) Romolini & Soca Sinonimi Ophrys sphegodes subsp. majellensis Helga & Herm. Daiss. Ophrys majellensis (Helga & Herm. Daiss) P. Delforge Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Ofride della Maiella. Etimologia Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia. Il nome specifico con allusione alla Passione di Cristo e alle feste pasquali, periodo di fioritura del taxon. Il nome subspecifico da quello del massiccio della Maiella, sul quale è stata trovata in origine. Descrizione Pianta molto slanciata, alta da 30 a 70 (90) cm. , a fusto esile. Foglie Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, spesso già disseccate al momento dell'antesi. Brattee lunghe come l'ovario. Fiori Infiorescenza pauciflora e lassa, portante da 3 a 7 fiori piuttosto grandi. Sepali verdi, verde-biancastri, rosati, a volte rossastri, i laterali oblunghi e più o meno appuntiti, il mediano a sommità tronca e a bordi arrotolati all'infuori; petali più scuri dei sepali, con sfumature ocra o bruni, più corti dei sepali, larghi alla base, a bordi ondulati e ciliati. Labello intero, più o meno rotondeggiante o trapezoidale, da bruno scuro a nerastro; gibbosità assenti o arrotondate e poco evidenti; pelosità marginale più marcata del resto del labello. Macula a forma di H, di colore grigiastro-scuro, leggermente listata di grigio pallido, abbastanza complessa ed estesa, a volte dotata di ramificazioni che si estendono fino agli pseudoocchi che sono grigiastri o nerastri e, a volte, cerchiati di giallo-verdastro pallido. Cavità stigmatica larga, strangolata alla base, con al centro una macchia bianco verdastra, dal contorno netto e più chiaro. Rostro acuminato e diretto verso il basso. Tipo corologico Endem. Periodo di fioritura Giugno, Luglio. Territorio di crescita Segnalata in diverse regioni italiane Habitat Soprattutto in piena luce, su terreno calcareo e fresco, prati e boscaglie dei pendii collinari e montani, da 200 a 1300 mt. Somiglianze e varietà Ophrys sphegodes subsp. sphegodes Miller , da cui si differenzia per essere pianta più slanciata ed alta, per i fiori più grandi e scuri e sopattutto per la fioritura molto tardiva. Note Riproduzione entomofila, ad opera dell'ape Andrena toracica. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Sardegna; Settembre 2010; Foto di Gian Battista Pau.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Sardegna; Settembre 2010; Foto di Gian Battista Pau.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Emilia Romagna; Settembre 2010; Foto di Annamaria Bononcini.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Emilia Romagna; Settembre 2010; Foto di Annamaria Bononcini.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Emilia Romagna; Settembre 2011; Foto di Gianni Bonini.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Emilia Romagna; Settembre 2011; Foto di Gianni Bonini.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Emilia Romagna; Settembre 2011; Foto di Gianni Bonini.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Liguria; Settembre 2011; Foto di Antonia e Massimo Puglisi.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Liguria; Settembre 2011; Foto di Antonia e Massimo Puglisi.

Spiranthes spiralis (L.) Chevall. (1827); Regione Liguria; Settembre 2011; Foto di Antonia e Massimo Puglisi.

Serapias vomeracea subsp. vomeracea (Burm. F.) Briq. (1910); Regione Toscana; Maggio 2010; Foto di Gianni Bonini.

Serapias vomeracea subsp. vomeracea (Burm. F.) Briq. (1910); Regione Toscana; Maggio 2010; Foto di Gianni Bonini.

Serapias vomeracea subsp. vomeracea (Burm. F.) Briq. (1910); Regione Liguria; Maggio 2010; Foto di Emilio Pini.