Gruppo Botanico AMINT

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Trentino Alto-Adide, m.2200 s.l.m., luglio 2011, foto di Lucy Boschiero. Notare i pennacchi eretti, non ripiegati.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Valle d'Aosta, m.2700 s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Valle d'Aosta, m.2700 s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Valle d'Aosta, m.2700 s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Valle d'Aosta, m.2700 s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe - Regione Valle d'Aosta, m.2700 s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Eriophorum scheuchzeri Hoppe = Eriophorum medium Anderson = Eriophorum chamissonis Ledeb = Eriophoruma capitatum Host Tassonomia Ordine Cyperales Famiglia Cyperaceae Foto e Descrizioni Erbacea perenne rizomatosa con stoloni striscianti, alta 10-30 cm; fusti eretti, cilindrici, robusti, alti fino a 25 cm; le foglie inferiori possiedono una guaina rigonfia, scura, nerastra e sono lisce, lineari, larghe fino a 4 mm; le foglie inferiori sono più corte e la guaina non è rigonfia ma molto aderente al fusto; infiorescenze apicali a spighetta di fiori ermafroditi, lunga circa 1 cm, che, a maturità, sviluppano numerose setole cotonose lunghe fino a 3 cm, di colore bianco, che le conferiscono un aspetto fioccoso; stili 3 e stami 3; fioritura giugno-agosto; vive negli acquitrini, laghetti alpini, zone paludose, rive fluviali, torbiere, da 1500 a oltre 2700 m s.l.m.; in Italia è presente e comune in tutte le regioni della fascia alpina, spingendosi fino all’Appennino Tosco-Emiliano, dove risulta più rara. Note: è specie protetta in molte zone ed in particolare in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige. Regione Valle d'Aosta, 2700 m s.l.m., luglio 2011, foto di Giovanni Malvicino.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Luglio 2011; foto di Giovanni Malvicino.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Luglio 2011; foto di Giovanni Malvicino.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Trentino-Alto Adige, 2000 m s.l.m.; Luglio 2008; foto di Gianni Bonini.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Trentino-Alto Adige, 2000 m s.l.m.; Luglio 2008; foto di Gianni Bonini.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Trentino-Alto Adige, 2000 m s.l.m.; Luglio 2008; foto di Gianni Bonini.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Trentino-Alto Adige, 2000 m s.l.m.; Luglio 2008; foto di Gianni Bonini.

Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812) Sinonimi Anthericum calyculatum L. (1753) Asphodeliris calyculata (L.) Kuntze (1891) Cymba calyculata (L.) Dulac (1867) Hebelia allemanica C.C.Gmel. (1806) Helonias borealis Willd. (1799) Heriteria anthericoides Schrank (1789) Narthecium alpinum Michx. (1803) Scheuchzeria calyculata (L.) Scop. (1777) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Alismatales Famiglia: Tofieldiaceae Nomi italiani Tofieldia comune; Falso asfodelo Etimologia Tofieldia Huds. (1778) è il nome di un genere di piante, introdotto dal botanico e farmacista inglese William Hudson (1730 - 1793); il nome fu scelto per dedicarlo al suo collega e collaboratore Thomas Tofield (1730 - 1779). L'epiteto specifico, calyculata, deriva dal latino caliculus, a sua volta diminutivo di calix = calice. Quindi, alla lettera: dotato di piccolo calice. Descrizione Pianta erbacea perenne alta fino a 25-30 cm; fusto eretto, glabro. Foglie basali lunghe, graminiformi, acuminate, margine liscio bitagliente, dimensioni massime 0,5 × 10 cm; foglie cauline di dimensioni molto ridotte e squamiformi. L’infiorescenza è un racemo apicale di dimensioni 25-60 mm, nel quale sono raccolti numerosi fiori, posti all’ascella di una brattea di circa 1,5 mm e muniti di peduncolo lungo quanto la brattea. Corolla di diametro 4-6 mm, con tepali lineari lunghi 3-4 mm e di colore giallastro. Fioritura in giugno-settembre; cresce in prati molto umidi, torbiere, sorgenti, fino a oltre 2400 m s.l.m.; è specie presente nell’Italia settentrionale fino all’Emilia Romagna compresa, ma in alcune zone molto rara. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. (1812); Regione Trentino-Alto Adige, 2000 m s.l.m.; Luglio 2008; foto di Gianni Bonini.

Rosa pendulina L. - Regione Piemonte, 1700 m s.l.m., settembre 2011, foto di Ezio Sacchi Frutto: notare i sepali ancora attaccati al cinorrodio.

Rosa pendulina L. - Regione Trentino Alto Adige, 1700 m s.l.m., agosto 2008, foto di Gianni Bonini

Rosa pendulina L. - Regione Trentino Alto Adige, 1700 m s.l.m., agosto 2008, foto di Gianni Bonini Fiore.

Rosa pendulina L. - Regione Trentino Alto Adige, 1700 m s.l.m., agosto 2008, foto di Gianni Bonini Fiore di profilo.

Rosa pendulina L. = Rosa alpina L. s.l. = Rosa stenodonta (Borbas) Heinr. Braun = Rosa pyrenaica Gouan, = Rosa tenuiflora (Borbas) Heinr. Braun Tassonomia Ordine Rosales Famiglia Rosaceae Foto e descrizioni Pianta cespugliosa alta fino a 100 cm che, in particolari e rare condizioni, può superare 2 metri; fusti eretti o prostrato-ascendenti, con rade spine aghiformi gracili e diritte; rami rossastri, penduli e praticamente privi di spine; la corteccia dei rami più vecchi è lucida, ricca di lenticelle, con squamature orizzontali a striscioline; foglie opposte, imparipennate, con 7-11 lamine glabre, ovato-ellittiche, con margine ghiandoloso e doppiamente dentato; fiori larghi 4-6 cm, solitari, raramente in coppia, con peduncoli villosi; corolla formata da 5 petali da rosa vivo a rossastri; 5 sepali più lunghi dei petali, formano il calice che, dopo l’antesi, si allunga fino ad assumere una forma ovoide; cinorrodio pendulo, ovoide, talvolta a forma di bottiglia, rosso a maturità e contenente numerosi semi giallastri; fioritura da maggio a luglio; cresce in boschi radi di aghifoglie, faggete e megaforbieti (associazioni arbustive lungo i canaloni umidi, tra 700 e 2500 metri di quota); in Italia è presente sui rilievi dell’arco alpino, più rara sugli Appennini, assente in Puglia, Calabria, e nelle Isole maggiori. Note: nel tempo questa pianta ha subito molte variazioni nomenclatoriali. Regione Trentino Alto Adige, 1700 m s.l.m., agosto 2008, foto di Gianni Bonini

Sedum rupestre L. - Regione Umbria, febbraio 2008 - Foto di Stefano Rocchi.

Sedum rupestre L. - Regione Umbria, febbraio 2008 - Foto di Stefano Rocchi.

Sedum rupestre L. - Regione Trentino Alto Adige, luglio 2008 - Foto di Gianni Bonini.

Sedum rupestre L. - Regione Trentino Alto Adige, luglio 2008 - Foto di Gianni Bonini.

Sedum rupestre L. - Regione Trentino Alto Adige, luglio 2008 - Foto di Gianni Bonini.

Sedum rupestre L. - Regione Trentino Alto Adige, luglio 2008 - Foto di Gianni Bonini.