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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Paliurus spina-christi Miller = Paliurus australis Gaertner, Paliurus aculeatus Lam., Ziziphus vulgaris Lam. Tassonomia Ordine: Rhamnales Famiglia: Rhamnaceae Nome italiano Marruca, Cappellini. Foto e descrizione Pianta legnosa, perenne, arbustiva, con corteccia bruno-rossastra, alta fino a 3 m; numerosi fusti glabri, zigzaganti e flessuosi, 2 spine stipolari per nodo ineguali fra loro, una lunga ritta e ascendente, l’altra corta e arcuata; foglie alterne, caduche, brevemente picciolate, trinervie, di forma ovata o ellittica, margine dentellato o intero; infiorescenza formata da piccole cime ascellari; fiori ermafroditi, pentameri, di colore verde-giallastro, portati da un corto pedicello; calice con 5 lobi spatolati, acuti all’apice; corolla con petali revoluti; 6 stami posti sui petali, 2-3 stili, ovario pluricarpellare, incluso nel ricettacolo; il frutto è una samara indeiscente, simile ad un piccolo ombrello, formata da una cupola centrale circondata da un’ala ondulata e membranosa. Arbusto tipico della macchia mediterranea, e dei boschi termofili, preferibilmente con substrato calcareo. Presente su tutto il territorio nazionale, in modo spontaneo o naturalizzata, non più rinvenuta nella regione Valle d’Aosta. Fiorisce da maggio a giugno, da 0 a 800 m s.l.m.. Regione Calabria, 300 m s.l.m., Dicembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  2. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2300 m s.l.m.; Agosto 2010; foto di Giovanni Malvicino.
  3. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2300 m s.l.m.; Agosto 2010; foto di Giovanni Malvicino.
  4. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2300 m s.l.m.; Agosto 2010; foto di Giovanni Malvicino.
  5. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2300 m s.l.m.; Agosto 2010; foto di Giovanni Malvicino.
  6. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Giovanni Malvicino.
  7. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 500 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Giovanni Malvicino.
  8. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Giugno 2012; foto di Giovanni Malvicino.
  9. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Giugno 2012; foto di Giovanni Malvicino.
  10. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Giugno 2012; foto di Giovanni Malvicino.
  11. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Giugno 2012; foto di Giovanni Malvicino. Fusti fioriferi eretti.
  12. Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970) Sinonimi Thymus alpigenus (A.Kern. ex Heinr.Braun) Ronniger (1931) Thymus agoustensis Formánek (1899) Thymus amoenus Sennen (1935) Thymus balcanus Borbás (1890) Thymus kerneri Borbás (1890) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Lamiales Famiglia: Lamiaceae Nomi italiani Timo precoce, Timo alpino Etimologia Il nome del genere deriva dal greco θύμον (thýmon), termine che già Teofrasto (371 a.C.- 287 a.C.) impiegava per indicare queste piante, descritte come molto profumate e pertanto impiegate per emanare effluvi aromatici durante i sacrifici. Praecox è aggettivo latino dal significato di precoce, prematuro; in riferimento al periodo di fruttificazione. L'epiteto della sottospecie, polytrichus, deriva dal greco πολύς (polýs) = molto, numeroso; e dal greco ϑρίξ, τριχóϛ (thríx, trichόs) = pelo. Quindi, alla lettera: molto peloso. Descrizione Pianta perenne, suffruticosa, aromatica, vellutata-grigiastra, alta fino a 30 cm. Radice spessa, legnosa, con radici secondarie ai nodi del fusto. Fusti striscianti, prostrato-ascendenti, robusti, legnosi nella porzione basale, erbacei nella parte superiore; fusti fioriferi eretti, quadrangolari, con peli su due facce opposte. Foglie lunghe 6-13 mm, di grandezza crescente dalla base verso l’infiorescenza, opposte, ovali o ellittiche, bruscamente ristrette alla base, più o meno pelose, margine intero e ciliato alla base. Infiorescenze su verticilli fogliari, capituliformi o spiriformi, contratte, formate da 20-30 fiori; corolla con lobuli di 2-3 mm, gamopetala, zigomorfa, di colore rosa; calice gamosepalo, rossastro, ciliato, lobo superiore trifido con denti triangolari-acuminati. 2 stami, ovario seminifero. Il frutto è uno schizocarpo con 4 nucule. Cresce in ambienti xerofili, prati magri alpini, tende a ricoprire i massi e le rocce affioranti, indifferente al substrato. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Molise. Fiorisce da luglio a settembre, da 700 a 2700 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Thymus praecox subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Jalas (1970); Regione Valle d'Aosta, 2000 m s.l.m.; Giugno 2012; foto di Giovanni Malvicino.
  13. Tozzia alpina L. (1753); Regione Lombardia, 1400 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Alessandro Federici.
  14. Tozzia alpina L. (1753); Regione Lombardia, 1400 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Alessandro Federici.
  15. Tozzia alpina L. (1753); Regione Lombardia, 1400 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Alessandro Federici.
  16. Tozzia alpina L. (1753); Regione Lombardia, 1400 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Alessandro Federici.
  17. Tozzia alpina L. (1753) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Scrophulariales Famiglia: Orobanchaceae Nomi italiani Tozzia alpina; Tozzia Etimologia Il nome del genere, Tozzia, è un omaggio al botanico e micologo, nonché monaco Vallombrosano, Bruno Tozzi (1656 -1743). L'epiteto specifico si riferisce all'ambiente di crescita, anche se non esclusivamente riferendosi alle Alpi in senso stretto ma in relazione all'altezza in cui questa specie vegeta. Descrizione Pianta erbacea perenne, alta fino a 50 cm; radice rizomatosa, base del fusto ricoperta di scaglie imbricate, carnose; fusto prostrato-eretto, ramoso sin dalla base, di sezione quadrangolare, angoli muniti di peli sericei riflessi; foglie opposte, semiamplessicauli, glabre e molli, di forma ovale-ottusa con alcuni denti posti alla base; infiorescenza formata da fiori solitari o corti racemi ascellari alle foglie superiori; fiori gamopetali, zigomorfi, con corto pedicello, corolla bilabiata, gialla, labro superiore leggermente bilabiato, labro inferiore trilobo, maculato di rosso purpureo, tubo obconico ed esile; calice campanulato con 4-5 denti corti e ineguali; 4 stami curvi all’apice, antere con mucrone alla base, stilo persistente sul frutto, ovario supero; il frutto è una capsula contenente un solo seme, globoso e scuro. Pianta rara, cresce in luoghi umidi e ombrosi, radure, cespuglieti e margini di ruscelli. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, dubbia in Valle d'Aosta. Fiorisce da maggio a luglio, da 1000 a 2200 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Tozzia alpina L. (1753); Regione Lombardia, 1400 m s.l.m.; Maggio 2011; foto di Alessandro Federici.
  18. Viola bertolonii Pio emend. Merxm. et W. Lippert (1813); Regione Liguria; Giugno 2014; Foto di Marika Ligure. Il frutto, vista "macro".
  19. Potentilla tabernaemontani Asch., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m., Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi. = Potentilla neumanniana Rchb.
  20. Globularia cordifolia L., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m., Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi. Il fiore e particolare dell'apice foliare.
  21. Globularia cordifolia L., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m., Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi.
  22. Globularia cordifolia L., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m., Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi.
  23. Narcissus poeticus L., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m, Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi.
  24. Narcissus poëticus L., Regione Lombardia, 1300 m s.l.m, Maggio 2014, foto di Massimo Biraghi. Le piante.
  25. Malva sylvestris L., Regione Liguria, 100 m s.l.m., Maggio 2014, foto di Marika. Macro sul frutto maturo.
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