Gruppo Botanico AMINT

Solidago gigantea Aiton (1789); Regione Emilia Romagna; Agosto 2008; Foto di Gianni Bonini. Il fusto glabro nella parte apicale.

Solidago gigantea Aiton (1789) Sinonimi Solidago somesii Rydb. (1931) Solidago pitcheri Nutt. (1834) Aster latissimifolius var. serotinus (Aiton) Kuntze (1891) Solidago cleliae DC. (1836) Doria dumetorum (Lunell) Lunell (1917) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Verga d'oro maggiore Etimologia L'epiteto generico, Solidagus, è di origine incerta; probabilmente deriva dal verbo latino solidare = unire, saldare, consolidare. In riferimento alle sue proprietà medicamentose-cicatrizzanti. L'epiteto specifico deriva dal greco γιγάνειος (gigánteios) = gigantesco; in riferimento alle dimensioni, sia in senso assoluto sia in senso relativo, cioè rispetto ad altre specie congeneri. Descrizione Erbacea perenne, munita di lungo rizoma orizzontale; fusto glabro, rossastro, che può superare l’altezza di 2 metri; foglie lanceolate-acute, più sottili e a margine intero le superiori, più spesse e a margine seghettato quelle inferiori; fiori riuniti in capolini di 3-4 mm di diametro, posti in grandi racemi; i fiori più esterni sono gialli, ligulati e più lunghi di quelli centrali; fiorisce da luglio a ottobre; il frutto è un achenio di colore brunastro; pianta alloctona originaria americana, in Italia è presente al Nord e al Centro, fino all’Abruzzo; cresce lungo i corsi d’acqua, al margine delle strade fino a 800 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Solidago gigantea Aiton (1789); Regione Emilia Romagna; Agosto 2008; Foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Emilia-Romagna, luglio 2008, foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Emilia-Romagna, luglio 2008, foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Emilia-Romagna, luglio 2008, foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Emilia-Romagna, luglio 2008, foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Emilia-Romagna, luglio 2008, foto di Gianni Bonini.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. - Regione Veneto, luglio 2008, foto di Giuliano Gnata.

Ranunculus trichophyllus Chaix s.l. Tassonomia Ordine Ranunculales Famiglia Ranunculaceae Foto e Descrizioni Pianta acquatica perenne a radice rizomatosa, alta fino a 100 cm, caratterizzata da foglie capillari completamente immerse nell’acqua: i rami sottili e teneri non riescono a sostenere il peso e si piegano, dando luogo a cuscini estesi anche oltre 2 metri; le foglie sono peduncolate, esclusivamente filiformi, capillari e in acqua assumono una posizione allargata ma, estraendole, si dispongono come a formare delle morbide spazzole; i fiori, situati all’apice dei rami, sono ermafroditi, attinomorfi (a simmetria raggiata), dialipetali (cioè petali separati e non sovrapposti); le dimensioni fiorali sono 15-25 mm; corolla con 5 petali di colore bianco a base gialla; cresce nei fossi con acque lente o stagnanti e fiorisce da maggio a settembre; in Italia è presente in tutte le regioni, fino a oltre 2700 m. s.l.m.; il frutto è un achenio, pubescente in gioventù e poi glabro, munito di picciolo 1-6 cm. Note: in Italia sono presenti due subspecie, molto simili: - Ranunculus trichophyllus Chax subspecie trichophyllus che possiede fusti robusti, radicanti solo ai nodi più bassi e vive in acque lente o stagnanti a quote 0-1300 m s.l.m.; presenza accertata in tutte le regioni, tranne Puglia e Calabria. - Ranunculus trichophyllus Chax subspecie eradicatus (Laest.) Cook, classico abitante dei laghetti e stagni di alta montagna, che possiede fusti sottili e radicanti ai nodi; cresce a quote elevate (1500-2700 m s.l.m.) ed è presente nelle regioni della fascia alpina, esclusa la Liguria. Regione Veneto, luglio 2008, foto di Giuliano Gnata.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Maggio 2011, foto di Marika. Vessillo frontale.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Maggio 2011, foto di Marika. Macro sui denti calicini.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Maggio 2011, foto di Marika. Le stipole sagittate.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Maggio 2011, foto di Marika. I viticci.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2006, foto di Marika. Frutti in formazione.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Marika.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Marika.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Marika.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Marika.

Lathyrus latifolius L., Regione Liguria, Giugno 2009, foto di Marika.

Lathyrus latifolius L., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.

Lathyrus latifolius L., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.

Lathyrus latifolius L., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.

Lathyrus latifolius L., Regione Toscana, Giugno 2007, foto di Luigi Franchini.

Lathyrus latifolius L. Tassonomia Ordine Fabales Famiglia Fabaceae Foto e Descrizioni Pianta erbacea perenne rizomatosa, dal rizoma ogni anno si sviluppano i nuovi getti ermafroditi, il fusto è rampicante e alato, le foglie sono picciolate con un paio di foglioline, generalmente opposte, le superiori raramente con 3-4 foglioline opposte o alterne terminanti con un viticcio ramificato, le stipole sono ovali-lanceolate, acuminate e semisaggittate, con un dente basale talvolta rosso al bordo. L'infiorescenza è peduncolata e porta fino a 12 elementi fioriferi, il peduncolo è lungo e robusto, le brattee sono erbacee, lineari-lanceolate, il calice ha 10 nervi alla base e lobi disuguali, la corolla ha i petali rosa scuro o violetto, con il vessillo grande e largo, ali più piccole e carena biancastra. Lo stilo è di forma cilindrica inferiormente mentre la parte superiore è piana e diritta, il frutto è un legume con 3 coste con la centrale che sporge oltre le 2 laterali, contenente fino a 22 semi di forma subsferica con una faccia piana e rugosa e di colore marroncino. Fiorisce da maggio ad agosto, da 0 a 1200 m s.l.m., in prati umidi, bordi stradali e boschivi, in ogni posto dove può arrampicarsi coi viticci, presente in tutta Italia ma è dubbio in Valle d'Aosta. Regione Marche, Maggio 2005, foto di Pietro Curti.

Dianthus pavonius Tausch, Regione Liguria, Luglio 2008, foto di Marika.