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Vicia sativa L. 1753
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Vicia sativa L. (1753) s.l.; Regione Liguria; Aprile 2011; Foto di Marika Ligure. -
Vicia sativa L. 1753
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Vicia sativa L. (1753) s.l.; Regione Liguria; Aprile 2011; Foto di Marika Ligure. Pianta cresciuta a livello del mare; particolari del fiore. -
Vicia sativa L. 1753
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Vicia sativa L. (1753) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Nome italiano Veccia comune Etimologia L'epiteto generico, Vicia, deriva dal verbo latino vincìre = legare, avvincere. In riferimento alla maggior parte delle specie di questo genere che, tramite i propri cirri o viticci terminali, si avvinghiano a sostegni di varia natura. L'epiteto specifico deriva dal latino sativus = seminato, coltivato. Descrizione Pianta erbacea annuale a radice fascicolata; fusto prostrato-ascendente, provvisto di peli; rami con viticci terminali; foglie con 10-16 segmenti, pressoché lineari, 2×10 (12) mm; stipole dentate; fiori isolati, accoppiati, subsessili, posti alle ascelle delle foglie superiori; calice gamosepalo, corolla rossastra-violacea con 5 petali; il frutto è un baccello bruno-nerastro compresso ai lati, più o meno pubescente, lungo 3-8 cm e contenente 5-10 (12) semi; fiorisce da marzo a luglio (settembre); in Italia è presente su tutto il territorio fino a 1500 m s.l.m. Note: pianta polimorfa, autoibridantesi con estrema facilità, comprendente molte subspecie e varietà difficilmente distinguibili tra loro; si tratta di una pianta invasiva, coltivata per sovesci e per foraggio e, in passato, anche per alimentazione umana; un tempo le contadine passavano sistematicamente nei campi di grano e, con delle strette zappettine, la troncavano sotto la radice; queste zappette erano munite di un lungo manico ed avevano sull’altro lato una specie di minirastrello a due soli denti, utile per tirare a sè le piantine di veccia ed altre infestanti. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Vicia sativa L. (1753) s.l.; Regione Emilia Romagna; Aprile 2008; Foto di Gianni Bonini. -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
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Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
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Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
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Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
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Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
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Ophrys argentaria Devillers.Tersch. & Devillers, Regione Toscana, Aprile 2011 - foto di Antonia e Massimo Puglisi -
Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers
Gruppo Botanico AMINT ha postato un topic nell'area Schede delle Orchidee Italiane
Ophrys argentaria Devillers-Tersch. & Devillers Sinonimi Ophrys araneola subsp. argentaria (Devillers-Tersch. & Devillers) Kreutz Ophrys sphegodes var. argentaria (Devillers-Tersch. & Devillers) Faurh. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Ofride del Monte Argentario. Etimologia Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perché questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia. Il nome specifico da quello del Monte Argentario. Descrizione Pianta piuttosto gracile, alta da 15 a 40 cm. Foglie Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, le cauline guainanti il fusto. Fiori Infiorescenza lassa, portante da 3 a 10 piccoli fiori; sepali verde pallido, ovali-lanceolati, coi bordi revoluti all’infuori; sepali più scuri, da glabri a leggermente vellutati, di forma variabile da stretti e oblunghi a lanceolati, a bordi ondulati, a bordo tronco, lunghi meno della metà dei sepali. Labello piccolo, intero, bruno, scarsamente convesso trasversalmente, talvolta munito di due piccole gibbosità,; pelosità submarginale bruno rossastra, più chiara che il centro del labello; bordo del labello a margine glabro e stretto, da bruno chiaro a giallastro. Macula da grigiastra a bruna, poco brillante, listata di biancastro, generalmente a forma di H più o meno complessa, a volte occellata e ramificata, spesso raggiungente gli pseudoocchi. Che sono verdastri e dotati di un bordo biancastro più o meno completo, apicolo molto ridotto. Campo basale concolore al centro del labello o poco più chiaro. Cavità stigmatica grande rispetto a labello, ginostemio piccolo, rostro beve e acuminato. Tipo corologico Endem. Periodo di fioritura Marzo, aprile. Territorio di crescita Specie endemica, presente del nord della Toscana al Lazio. Habitat Su terreno da calcareo a sabbioso, in piena luce o a mezz’ombra: prati, garighe, bordi di boschi chiari, pinete e querceti, fino a 600 mt. di altitudine. Somiglianze e varietà Nel territorio di crescita questa specie si sviluppa insieme ad altre Ophrys appartenenti alla stessa sezione ( O. classica, O. Tarquinia, ecc. )e con le quali spesso forma degli ibridi di difficile determinazone. Note La specie è impollinata dall’Imenottero Andrena fulvata. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica -
Stachys sylvatica L. 1753
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Stachys sylvatica L. (1753); Regione Marche; Luglio 2008; Foto di Pietro Curti. -
Stachys sylvatica L. 1753
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Stachys sylvatica L. (1753); Regione Marche; Luglio 2008; Foto di Pietro Curti. -
Stachys sylvatica L. 1753
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Stachys sylvatica L. (1753); Regione Emilia Romagna; Giugno 2006; Foto di Gianni Bonini. -
Stachys sylvatica L. 1753
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Stachys sylvatica L. (1753); Regione Emilia Romagna; Giugno 2006; Foto di Gianni Bonini. Le spighe all'ascella fogliare. -
Stachys sylvatica L. 1753
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Stachys sylvatica L. (1753); Regione Emilia Romagna; Giugno 2006; Foto di Gianni Bonini. I verticilli. -
Stachys sylvatica L. 1753
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Stachys sylvatica L. (1753) Sinonimi Stachys canariensis Jacq. (1787) Stachys foetida Gueldenst. ex Ledeb. (1849) Stachys glaucescens Muss.Puschk. ex Spreng. (1825) Stachys trapezuntea Boiss. (1859) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Lamiales Famiglia: Lamiaceae Nomi italiani Stregona dei boschi; Matricale Etimologia L'epiteto generico, Stachys, deriva dal greco στᾰχυϛ (stáchys) = spiga; fa riferimento alla disposizione dei fiori lungo il fusto. L'epiteto specifico, sylvatica, significa "dei boschi" e fa esplicito riferimento all'habitat più tipico della specie. Deriva dal latino sylva (o silva) = selva, bosco. Descrizione Pianta erbacea perenne con radici stolonifere, alta fino a 1 metro. Il fusto è ricoperto da peli semplici, frequentemente patenti, di colore biancastro e con aspetto setoso; le foglie inferiori sono picciolate, ovate, con apice appuntito, gradatamente più piccole sul fusto, dentate o seghettate, con lamina superiore pelosa, mentre sulla faccia inferiore i peli sono principalmente sulle nervature; tutte le foglie hanno una caratteristica nervatura. L'infiorescenza è una spiga formata da 6 a 19 verticilli, portanti ognuno fino a 6 fiori, con alla base brattee di forma lanceolata, intere, pelose e ciliate; i fiori sono peduncolati; il calice ha il tubo striato, ricoperto di peli, con denti acuti, ciliati; la corolla è pelosa alla fauce, di colore viola con macchie bianche sul labbro inferiore fino alla fauce, labbro superiore intero, peloso esternamente, diritto, allineato con il tubo, il labbro inferiore perpendicolare al tubo, diviso in 3 lobi, i 2 laterali troncati e il centrale orbicolare. Gli stami escono dal fiore e sono pelosi inferiormente, lo stigma è bifido. Il frutto è una nocula subglobosa, con superficie rugosa e di colore castano scuro. Fiorisce da giugno ad agosto, da 0 a 1700 m s.l.m., in prati incolti, nei margini boschivi freschi, presente in tutta Italia, ad esclusione della Sardegna. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Stachys sylvatica L. (1753); Regione Emilia Romagna; Giugno 2006; Foto di Gianni Bonini. -
Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill 1926
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Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926); Regione Valle d'Aosta, 3 agosto 2010; Foto di Giovanni Malvicino. -
Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill 1926
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Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926); Regione Valle d'Aosta, 3 agosto 2010; Foto di Giovanni Malvicino. -
Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill 1926
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926); Regione Valle d'Aosta, 3 agosto 2010; Foto di Giovanni Malvicino. -
Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill 1926
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926); Regione Valle d'Aosta, 3 agosto 2010; Foto di Giovanni Malvicino. -
Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill 1926
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Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926) Sinonimi Thlaspi rotundifolium subsp. corymbosum (J. Gay) Gremli (1874) Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin (1829) Hutchinsia corymbosa J.Gay (1824) Iberidella rotundifolia (L.) Hook.f. (1869) Noccaea corymbosa (J.Gay) F.K.Mey. (1973) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Capparales Famiglia: Brassicaceae Nomi italiani Erba storna corimbosa Etimologia L'epiteto generico, Thlapsi, deriva dal greco θλάσπις (thláspis), termine già impiegato da Dioscoride Pedanio (primo secolo d.C.) per indicare questo tipo di piante; potrebbe derivare, a sua volta, dal greco θλάω (thláo) = premere, comprimere, schiacciare; in riferimento all'aspetto schiacciato e compresso delle sue silique. L'epiteto specifico è dedicato al botanico svizzero Louis Francois Jules Rodolphe Leresche (1808-1885). Descrizione Pianta perenne, glabra, munita di breve rizoma lignificato, formante dei cuscinetti radi di piantine. Steli striscianti lunghi fino a 15 cm, con foglie carnose; le cauline hanno forma triangolare-acuminata con orecchiette acute, mentre le basali sono ovate, a margine liscio o dentato e raggruppate in rosette. Fiori in racemi disposti ad ombrella-corimbo, di colore rosa con toni più o meno violacei o lillacini; corolla larga circa 1 cm con petali di 8-10 mm. Fiorisce in luglio-agosto. Il frutto è una piccola siliqua ellittica lunga 2-12 mm, stilo 4-5 mm. Cresce tra rocce silicee, mai calcaree, ama esposizioni soleggiate a quote superiori a 1500, fino a oltre 3000 m s.l.m.; Thlaspi lereschianum (Burnat) A. W. Hill in Italia è rinvenibile sulle Alpi occidentali: Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia. Nota Il gruppo di questa specie comprende numerose specie spesso rare, endemiche, esclusive che devono essere assolutamente rispettate. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Thlaspi lereschianum (Burnat) A.W.Hill (1926); Regione Valle d'Aosta, 3 agosto 2010; Foto di Giovanni Malvicino. -
Doronicum columnae Ten.
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Doronicum columnae Ten. - Regione Lombardia, maggio 2010, foto di Marchino. -
Doronicum columnae Ten.
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Doronicum columnae Ten. - Regione Lombardia, maggio 2010, foto di Marchino. -
Doronicum columnae Ten.
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Doronicum columnae Ten. - Regione Lombardia, maggio 2010, foto di Marchino. -
Doronicum columnae Ten.
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Doronicum columnae Ten. - Regione Trentino-Alto Adige, maggio 2007, foto di Giuseppe Lovato.