Gruppo Botanico AMINT

Echium vulgare L. - Regione Emilia-Romagna, Giugno 2006, foto di Gianni Bonini.

Echium vulgare L. - Regione Emilia-Romagna, Giugno 2006, foto di Gianni Bonini.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa. Pagina superiore ed inferiore della foglia.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa. Rosetta basale.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa. Caule mediano.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa. Particolari dell'infiorescenza.

Echium vulgare L. sl. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa. La pianta.

Echium vulgare L. s.l. Tassonomia Ordine Lamiales Famiglia Borraginaceae Foto e Descrizioni Pianta biennale con fusti fioriferi poco ramificati, che possono raggiungere l'altezza di 90-100 cm; fusti e rami con peli ispidi provvisti di evidenti tubercoli basali, nonché con fitta peluria; foglie basali lineari-lanceolate o, se a rosetta, ovali-lanceolate, lunghe fino a 12 (15) cm e larghe 1-2, leggermente carnose, munite di breve picciolo, mentre quelle cauline sono alterne e sessili; i fiori, raccolti alle ascelle delle foglie superiori, si riuniscono a formare una infiorescenza quasi piramidale; il calice, profondamente peloso e inciso, è composto da 5 sepali lunghi 5-8 mm, lineari-lanceolati; la corolla, talvolta bianca, inizialmente è di colore rosso, poi viola-bluastra, misura fino a 20 mm, con il tubo più lungo del calice; fiorisce da maggio ad agosto; il frutto è costituito da 4 piccole nocule di 1-2 mm, curiosamente somiglianti alla testa di un serpente; in Italia è comune e presente in tutte le regioni fino a 2200 m s.l.m.; vegeta su terreni nitrofili, poveri, ai bordi dei sentieri, nei pendii e persino sui muri. Note: -Contiene tracce dell'alcaloide Equiína (o Cinoglosína) -In Italia sono presenti due subspecie di Echium vulgare L.: Echium vulgare L. subspecie vulgare con caule eretto, monocaule o con ramificazioni secondarie, brattee più lunghe del calice; foglie basali e cauline lineari-lanceolate, corolla lunga al massimo 12 mm con lobi diseguali, stami lungamente sporgenti, acheni rugosi o lievemente tubercolati; accertata la sua presenza in Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Campania e Marche. Echium vulgare L. subspecie pustulatum con numerosi cauli non propriamente eretti e senza ramificazioni, infiorescenza lassa, brattee quasi uguali al calice; foglie basali a rosetta ovali-lanceolate, con evidenti tubercoli e foglie cauline lineari-lanceolate, ispide, revolute, ondulate; corolla 12-19 mm, tubo largo, lobi quasi uguali; stami uguali alla corolla o poco sporgenti, acheni tubercolati; accertata la sua presenza in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, dubbia invece in Umbria e Marche. Regione Piemonte, Giugno 2010, foto di Giovanni Baruffa.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Lazio, Agosto 2008, foto di Mauro Cittadini.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Lazio, Agosto 2008, foto di Mauro Cittadini.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Lazio, Agosto 2007, foto di Mauro Cittadini.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Lazio, Agosto 2007, foto di Mauro Cittadini.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Lazio, Agosto 2007, foto di Mauro Cittadini. La pianta in habitat.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp.acanthifolia, Regione Marche, Agosto 2007, foto di Pietro Curti. Particolare dei tubuli appressati.

Carlina acanthifolia (L.) All. subsp. acanthifolia Tassonomia Ordine Asterales Famiglia Asteraceae Foto e Descrizioni Pianta erbacea annuale o biennale, ha la radice a fittone con radichelle filiformi, il fusto è nullo, le foglie di colore verde sono a rosone fitto attaccato al suolo, sono picciolate con attenuazione alla base, divise in segmenti molto incisi con spine rigide, leggermente pelose e araneose su ambo le facce ma soprattutto su quella inferiore; l'infiorescenza è singola e centrale alla rosa fogliare, l'involucro è grande e ricoperto da squame fogliose esternamente e spinose le centrali che si intersecano fra loro, di colore bruno-nerastro, quelle interne formano il falso fiore che è di grandi dimensioni con ligule esterne diritte, rigide e di colore giallo vivo, il vero fiore è centrale ed è composto da numerosi tubuli appressati, anch'essi di colore giallo. I frutti sono acheni che si trasformano in pappo. Fiorisce da luglio a settembre, da 200 a 1800 m s.l.m., in prati secchi e rocciosi di montagna. Presente in tutta Italia ad esclusione di Veneto, Sicilia e Sardegna, naturalizzato in Trentino Alto Adige e segnalato per errore in Friuli Venezia Giulia. Regione Marche, Agosto 2007, foto di Pietro Curti.

Brithys pancratii ( Cyrillo), Regione Sardegna, Novembre 2007, foto di Tomaso Lezzi. La larva che è ghiotta del Pancratium maritimum L.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Agosto 2008, foto di Antonio Giacalone. Un bel cespo fiorito.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Agosto 2008, foto di Antonio Giacalone.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Giugno 2008, foto di Antonio Giacalone.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Giugno 2008, foto di Antonio Giacalone.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Giugno 2008, foto di Antonio Giacalone.

Pancratium maritimum L., Regione Sicilia, Giugno 2008, foto di Antonio Giacalone.