Gruppo Botanico AMINT

Corylus avellana L., Regione Lombardia, Febbraio 2010, foto di Massimo Biraghi.

Corylus avellana L., Regione Liguria, Febbraio 2010, foto di Marika.

Corylus avellana L., Regione Liguria, Febbraio 2010, foto di Marika.

Corylus avellana L., Regione Lombardia, Febbraio 2009, foto di Vittorio Verri. Macro sui fiori maschili.

Corylus avellana L., Regione Lombardia, Febbraio 2009, foto di Vittorio Verri. Fiori maschili e sugli apici i fiori femminili.

Corylus avellana L., Regione Lombardia, Febbraio 2009, foto di Giovanni Baruffa.

Corylus avellana L., Regione Lombardia, Febbraio 2009, foto di Giovanni Baruffa.

Corylus avellana L., Regione Liguria, Luglio 2007, foto di Marika. Macro sulle brattee fogliacee.

Corylus avellana L., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti. Foglie e frutti immaturi.

Corylus avellana L., Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti. Il tronco.

Corylus avellana L. Tassonomia Ordine Fagales Famiglia Betulaceae Foto e Descrizioni Alberello o arbusto perenne, alto fino a 5 metri, con radici molto espanse, il fusto legnoso è diritto oppure contorto con vari polloni alla base, la corteccia è liscia e di colore marrone rossiccio, poi cinerea e con l'età si fessura e diventa squamosa, la chioma ha rami eretti; le foglie di colore verde hanno un corto picciolo, la forma è da suborbicolare ad ampiamente ovata, con le nervature della pagina inferiore evidenti e leggermente pubescenti, mentre la pagina superiore è ruvida e forma delle onde fra le nervature, il bordo è dentato irregolarmente. L'infiorescenza è divisa in fiori maschili e femminili, quelli maschili penduli, di colore verde-giallastro, sono presenti prima delle foglie e perdurano sulla pianta, hanno 4 stami con filamenti bifidi, quelli femminili sono inclusi in una piccola gemma squamosa dalla quale escono appena gli stami rossicci. Il frutto è un achenio semigloboso, racchiuso dentro al pericarpo di consistenza legnosa e avvolto in brattee fogliacee di forma campanulata, incise e dentate ai margini, che perdurano fino alla maturazione. Fiorisce da gennaio ad aprile, da 0 a 1900 m s.l.m., i frutti maturano in tarda estate/autunno. È presente in tutta Italia, nei margini boschivi, sui bordi stradali o nei boschetti radi e freschi. Note: la pianta è coltivata ad uso alimentare. Le nocciole sono frutti commestibili e se ne ricava un olio alimentare molto pregiato, viene usato contro il colesterolo cattivo e ad uso cosmetico per pelli sensibili. Regione Marche, Agosto 2008, foto di Pietro Curti.

Polygala chamaebuxus L., Regione Lombardia, Aprile 2011, foto di Guido Sgherzi.

Polygala chamaebuxus L., Regione Friuli Venezia Giulia, Aprile 2011, foto di Umberto Zanghi.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Emilia Romagna, Aprile 2008 - foto di Gianni Bonini .

Polygala chamaebuxus L. - Regione Emilia Romagna, Aprile 2008 - foto di Gianni Bonini.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Emilia Romagna, Aprile 2008 - foto di Gianni Bonini .

Polygala chamaebuxus L. - Regione Emilia Romagna, Aprile 2008 - foto di Gianni Bonini .

Polygala chamaebuxus L. - Regione Valle d'Aosta, Giugno 2009 - foto di Gianluigi Boerio .

Polygala chamaebuxus L. - Regione Valle d'Aosta, Giugno 2009 - foto di Gianluigi Boerio .

Polygala chamaebuxus L. - Regione Lombardia, marzo 2010 - foto di Alessandro Federici.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Lombardia, Aprile 2007 - foto di Emilio Pini.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Veneto, Aprile 2006 - foto di Giuliano Gnata.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Veneto, Marzo 2008 - foto di Giuliano Gnata.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Veneto, Marzo 2008 - foto di Giuliano Gnata.

Polygala chamaebuxus L. - Regione Veneto, maggio 2010 - foto di Giuliano Gnata.