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Gruppo Botanico AMINT

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Tutti i contenuti di Gruppo Botanico AMINT

  1. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Siliqua con i 2 articoli separati.
  2. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Febbraio 2009, foto di Marika. Fiore.
  3. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Ramo con fiori, foglie e silique.
  4. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Apparato radicale.
  5. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Pianta vista da sotto.
  6. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Nascita di nuove piante.
  7. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Piccole piante fiorite in habitat.
  8. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Foglia diseguale.
  9. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika. Foglia inferiore ovata.
  10. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Febbraio 2009, foto di Marika. Fiore.
  11. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Aprile 2008, foto di Marika. Ramo con silique.
  12. Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Aprile 2008, foto di Marika. Fiori e silique non ancora mature.
  13. Cakile maritima Scop.subsp. maritima Sinonimi Bunias cakile L. Cakile maritima subsp. aegyptiaca (Willd.) Nyman Cakile littoralis Jord. Cakile crenata Jord. Cakile cakile (L.) Karst Cakile monosperma Lange Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida (Dicotyledones) Ordine: Capparales (Brassicales) Famiglia: Brassicaceae (Cruciferae) Nome italiano Ravastrello marittimo Radicetta marina Etimologia Secondo De l'Obel* il nome Cakile sarebbe quello con cui il fisico e medico siriano Serapione (Yūhannā Ibn Sarābiyūn - II metà del IX sec. d. C.) denominava la Cakile maritima (e che lo stesso De l'Obel denominava, in onore a quest'autore, Cakile serapionis), e deriverebbe dal greco κήλη (kele) o καλή (kale) = "tumore" in riferimento alla massiccia propagazione della radice nel terreno; a conferma di questa tesi Serapione, per il principio delle affinità, indicherebbe tale specie per la cura dei tumori. L'epiteto specifico maritima si riferisce semplicemente al particolare habitat di questa specie. *Radice lignosa καλή, propter quam plurima nascitur, putaturque; ea, quam Serapio Cakile vocavit [stirp.: 77 (1576)] Descrizione Pianta succulenta annuale prostrata o eretta, con steli lunghi fino a 40-50 cm, ramificati sin dalla base; radici molto sviluppate in modo da consentire un solido ancoraggio all'azione erosiva delle onde o in caso di forti venti marini. Foglie Le foglie sono picciolate, glabre, verdi-glauche, di dimensioni molto variabili; lamina da impari-laciniata, con lacinie da lungamente spatolate a oblunghe a margine da intero a irregolarmente ondulato o dentellato, a lineare-spatolata, subintera o intera, con margine irregolarmente ondulato. Fiori I fiori, leggermente profumati, sono riuniti in compatti racemi apicali senza brattee; corolla cruciforme con petali spatolati lunghi il doppio del calice (fino a 1 cm), di colore da bianco-rosato a violetto-pallido; stami tetradinami (4 centrali lunghi e 2 laterali più brevi); ovario supero 2-carpellare sincarpico, stigma sessile. Frutti Silique astate lunghe generalmente da 7 a 25 mm, divise in 2 articoli indeiscenti, di norma monospermi: quello basale subromboidale-obconico, quello superiore di maggiori dimensioni, oblungo-ovoidale, aguzzo, a sezione grossolanamete 4-gonale; a maturità l'articolo superiore è caduco, mentre quello inferiore generalmente persiste fino al disseccamento della pianta; la dispersione, data la particolare leggerezza dei frutti, è perlopiù idrocora (avviene cioé per mezzo del moto ondoso e delle correnti marine che li possono trasportare anche a grandi distanze) e in parte anemocora (per mezzo del vento che ne consente il trasporto sia verso il mare che in direzione apposta, per cui è possibile trovare esemplari anche abbastanza distanti, verso l'entroterra, dalla linea di battigia). Periodo di fioritura Nelle condizioni climatiche ideali fiorisce tutto l'anno. Territorio di crescita Questa sottospecie è spontanea delle coste mediterranee e di quelle atlantiche del Marocco e, in parte, della Spagna. Nel nostro Paese è diffusa in tutte le Regioni che si affacciano al mare. Habitat Predilige suoli alomorfi e aridi, caratterizzando la fascia di vegetazione pioniera più prossima alla linea di battigia marina. Colonizza, quindi, i litorali marini, preferibilmente sabbiosi. Somiglianze e varietà La Cakile maritima s. l. è facilmente distinguibile dalle altre specie della stessa famiglia; in Italia non sono presenti specie congeneri. Specie protetta Non risultano dati di protezione sul territorio nazionale. Costituenti chimici Ferro, iodio, potassio, calcio, acido ascorbico, carotenoidi, antocianine, glucosinati, polifenoli, olio. Uso Alimentare Foglie, steli, germogli e le silique ancora immature possono essere consumati sia freschi, come aggiunta ad insalate, che cotti. Sono ricchi di vitamina C ma hanno un sapore aspro e salato che non li fa apprezzare da tutti i palati. Le piante immature, passate in padella, possono essere utilizzate per condire la pasta. I semi contengono un olio che può venire utilizzato come quello ricavato dalla senape. Uso Cosmetologico Gli estratti hanno azione antiossidante e, in cosmesi, vengono utilizzati come condizionanti cutanei, per mantenere in buono stato la pelle. Un infuso ricavato dalle cime fiorite, dopo lo shampo, ha un effetto antiforfora. L'infuso delle foglie può essere usato per detergere la pelle grassa. Uso Farmacologico Uno studio della Université de Bretagne Occidentale, del 2007, ha evidenziato l’ attività antiossidante ed antimicrobica degli estratti metanolici e cloroformici di alcune piante alofite, fra cui la Cakile maritima. Queste attività rendono potenzialmente interessante l’utilizzo di queste specie nell’industria alimentare e in quella cosmetica. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità La pianta intera è stata utilizzata nella medicina popolare per le proprietà antiscorbutiche, probabilmente da ascriversi al contenuto in vitamina C, ferro e iodio. In erboristeria si utilizzano i fiori per ottenere una tisana aperitiva, digestiva, fluidificante e blandamente diuretica. Note Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Aprile 2008, foto di Marika. Pianta in habitat marino.
  14. Lamium galeobdolon L. subsp. flavidum (F. Herm.) A. Löve & D. Löve - Regione Lombardia, Aprile 2008 - Foto di Simone Orsenigo
  15. Lamium galeobdolon L. subsp. flavidum (F. Herm.) A. Löve & D. Löve - Regione Lombardia, Aprile 2008 - Foto di Simone Orsenigo]
  16. Lamium galeobdolon L. subsp. flavidum (F. Herm.) A. Löve & D. Löve - Regione Lombardia, Aprile 2008 - Foto di Simone Orsenigo Si distingue, inoltre, dalla subsp. montanum per l'assenza degli stoloni basali.
  17. Lamium galeobdolon L. subsp. flavidum (F. Herm.) A. Löve & D. Löve - Regione Lombardia, Aprile 2008 - Foto di Simone Orsenigo Questa sottospecie si distingue dalla subsp. montanum per le foglie bratteali inferiori (all'ascella dei verticili inferiori) che sono lunghe più del doppio degli internodi adiacenti; inoltre la corolla è, di norma più minuta, raggiungendo al più la lunghezza di 17 mm.
  18. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., Marzo 2009 - Foto di Giovanni Baruffa Dimensioni del fiore.
  19. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., Marzo 2009 - Foto di Giovanni Baruffa Giovani e teneri germogli primaverili.
  20. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., Marzo 2009 - Foto di Giovanni Baruffa A Marzo la superfice inferiore delle foglie presenta una colorazione rosso-violacea per il freddo.
  21. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., 3 Aprile 2008 - Foto di Giovanni Baruffa Stolone in autunno.
  22. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., 18 Ottobre 2008 - Foto di Giovanni Baruffa Radici al nodo di uno stolone.
  23. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., 3 Aprile 2008 - Foto di Giovanni Baruffa Gli stoloni presentano nodi ogni 10-15 cm.
  24. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., 3 Aprile 2008 - Foto di Giovanni Baruffa Vista superiore di foglie e fiori.
  25. Lamium galeobdolon L. subsp. montanum (Pers.) Hayek - Regione Lombardia, Prov. Lecco, 350 m s.l.m., 3 Aprile 2008 - Foto di Giovanni Baruffa Parti inferiori di foglie e fiori.
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