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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Sempervivum grandiflorum Haw. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m slm, giugno 2007 - foto di R.M.Fondi
  2. Sempervivum grandiflorum Haw. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m slm, giugno 2007 - foto di R.M.Fondi
  3. Sempervivum grandiflorum Haw. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m slm, giugno 2007 - foto di R.M.Fondi
  4. Sempervivum grandiflorum Haw. Sinonimi Sempervivum gaudinii Christ Sempervivum globiferum L. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Saxifragales Famiglia: Crassulaceae Nome italiano Semprevivo a fiori grandi Etimologia Il nome generico fa ovvio riferimento alla sopravvivenza invernale delle rosette fogliari; l'attributo specifico si riferisce alla dimensione dei fiori, più grandi rispetto alle specie congeneri. Descrizione Pianta erbacea perenne succulenta con radice a fittone, densamente tomentosa per peli ghiandolari brevi; rosette fogliari divaricate (diametro da 4 a 7 cm) che tendono a tappezzare il substrato; scapi fioriferi eretti, fogliosi, alti 15-20 e fino a 30 cm. Foglie Foglie delle rosette persistenti lunghe da 3 a 6 cm, carnose e carenate; lamina oblanceolato-cuneata e acuminata, generalmente (almeno le più esterne) arrossate all’apice, che è mucronato; il denso tomento ghiandolare in esse presenti secerne una sostanza resinosa che conferisce alla pianta un caratteristico profumo. Foglie cauline alterne, suberette e quasi appressate allo scapo; lamina lungamente oblanceolata e acuminata, fortemente arrossata all'apice, larga 8-10 mm e lunga 20-30 mm. Fiori Scapo fiorifero robusto, alto da 10 a 30 cm; infiorescenza a corimbo con numerosi fiori del diametro massimo di 4 (5) cm. Fiori ermafroditi; sepali saldati alla base, con 12-18 lobi lesiniformi acuti e arrossati nella metà apicale; corolla con 12-18 petali liberi, lesiniformi (larghi 3 mm e lunghi 11-22 mm) di colore giallastro spesso rosati alla base, pelosi sul margine e sulla pagina abassiale; stami 2 per ogni petalo, con filamento purpureo e antera gialla, sfumata di violetto a maturazione; ovario supero pluriloculare formato da numerosi (generalmente in numero uguale a quello dei petali) carpelli saldati, alla base, col ricettacolo; stili: uno per carpello. Frutti Ogni carpello dà origine ad un follicolo all'incirca fusiforme. Periodo di fioritura Luglio-Agosto Territorio di crescita Specie endemica del settore più occidentale delle Alpi (Piemonte: alpi Graie, Pennine e Lepontine; Vallese). Habitat Rupi e pietraie, su terreni silicei, da (1300) 1500 a 2500 mslm. Somiglianze e varietà L'unica altra specie di semprevivo alpino a fiori gialli è S. wulfeni Hoppe che, oltre a ben distinguersi per le foglie della rosetta non cuneate e pelose solo sul margine (peli ghiandolari) e per il colore assai più vivace dei petali, non è presente nelle zone di crescita di S. grandiflorum Haw. S. grandiflorum Haw. si ibrida facilmente con S. arachnoideum L. e S. montanum L., di cui condivide l'habitat e parte del territorio di crescita. La determinazione degli ibridi può richiedere sofisticate tecniche di analisi. Specie protetta Nonostante il limitato areale di diffusione, S. grandiflorum Haw. non è citato tra le specie a protezione assoluta né dalla L.R. 2 NOVEMBRE 1982 N. 32 Piemonte, né dalla L.R. 31 MARZO 1977 N. 17 Valle d'Aosta. Risulta viceversa protetto in territorio elvetico con ordinanza del 16 gennaio 1991. Costituenti chimici Flavonoidi (soprattutto caempferolo), alcaloidi, polifenoli, mucillagini resine, oli essenziali, tannini, acidi organici. Uso Alimentare Non si conoscono usi alimentari per questa particolare specie. Uso Cosmetologico Un impacco di foglie fresche macerate, applicato sulla pelle, ha proprietà emollienti e rinfrescanti. Uso Farmacologico Come nelle altre specie appartenenti a questo genere, gli estratti hanno un contenuto in polifenoli in grado di esercitare, in misura variabile, attività antimicrobica ed antimicotica. La componente di flavonoidi possiede proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella medicina popolare le varie specie di Sempervivum sono state tradizionalmente utilizzate nella cura di svariati disturbi: soprattutto le foglie, usate per preparare cataplasmi emollienti, emostatici, oftalmici e sedativi. Il succo veniva applicato su ustioni, ferite e per arrestare l’epistassi. In infuso come collirio, contro congiuntiviti ed infiammazioni oculari. Pare che, masticando le foglie fresche, si trovi sollievo al mal di denti. Un macerato della pianta, applicato sulla pelle, ha proprietà rinfrescanti ed astringenti. Nel folklore di vari paesi del Vecchio Mondo i Sempervivum condividono la fama di respingere il fuoco, le malattie e la cattiva sorte. Il nome di questo genere, in gaelico,è "Tineas-na-gealach" = "follia della luna", per la convinzione che il suo magico potere fosse legato alle fasi lunari, come causa o cura della follia che da queste provenivano, ad esempio la licantropia. Note Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi .... - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Sempervivum grandiflorum Haw. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m slm, giugno 2007 - foto di R.M.Fondi
  5. Sempervivum aracnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2009, foto di Marika
  6. Sempervivum aracnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2009, foto di Marika
  7. Sempervivum aracnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2009, foto di Marika
  8. Sempervivum aracnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2009, foto di Marika
  9. Sempervivum aracnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Giugno 2009, foto di Marika Fiore in formazione.
  10. Sempervivum arachnoideum L. Regione Trentino Alto Adige, Passo Manghen, 1900 m slm, Luglio 2008- foto di Giuliano Gnata
  11. Sempervivum arachnoideum L. - foto di Mauro Cittadini Un bel gruppo di rosette coperte dalla "ragnatela".
  12. Sempervivum arachnoideum L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1920 m slm, luglio 2008 - foto di R.M.Fondi Rosette con la tipica "ragnatela".
  13. Sempervivum arachnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Piante in habitat.
  14. Sempervivum arachnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Particolare del fiore.
  15. Sempervivum arachnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Fiori.
  16. Sempervivum arachnoideum L. Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Scapo fiorifero foglioso.
  17. Sempervivum arachnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Vista laterale di fiori e boccioli.
  18. Sempervivum arachnoideum L., Regione Liguria, 1500m s.l.m., Luglio 2008, foto di Marika Rosette con evidente e densa ragnatela.
  19. Sempervivum arachnoideum L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1920 m slm, luglio 2008 - foto di R.M.Fondi Il fiore, coi numerosissimi stami dalle antere gialle.
  20. Sempervivum arachnoideum L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1920 m slm, luglio 2008 - foto di R.M.Fondi Particolare delle rosette con rete ragnatelosa, e degli scapi fiorali fogliosi.
  21. Sempervivum arachnoideum L. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Saxifragales Famiglia: Crassulaceae Nome italiano Semprevivo ragnateloso Etimologia Il nome generico fa ovvio riferimento alla sopravvivenza invernale delle rosette fogliari; l'attributo specifico dal greco ἀράχνη (aracne) = ragno, per la fitta formazione ragnatelosa all'apice delle rosette fogliari. Descrizione Piccola succulenta erbacea perenne con radice fascicolata; pubescenza ghiandolare ± densa presente su tutte le parti della pianta; fusti striscianti da cui si dipartono piccole (diametro max 2,5 cm) rosette fogliari compatte di forma subsferoidale che tendono a tappezzare il substrato roccioso; scapi fioriferi eretti, fogliosi, alti 6-10 cm. Foglie Foglie delle rosette persistenti, carnose e carenate, 2-3 x 8-12 mm, con lamina da lungamente ovato-appiattita e spesso arrossata in quelle più esterne, a lesiniforme in quelle più interne che generalmente sono arrossate all'apice; ghiandole poste nella metà apicale (sempre più numerose verso l'apice) secernono una sostanza filante che, all'apertura della rosetta, forma una densa e finissima pelosità ragnatelosa, che tende a scomparire nelle rosette più aperte. Foglie cauline alterne e appressate allo scapo, larghe 3-5 mm e lunghe (8) 11-16 mm, da oblungo-oblanceolate (nella porzione basale) a lanceolate, a sublesiniformi nella porzione apicale, generalmente arrossate e portanti un denso ciuffetto di peli (brevi) biancastri all'apice. Fiori Infiorescenza corimbosa, con 3-8 fiori ermafroditi; perianzio (8) 9-12 (18) -mero; calice gamosepalo con lobi lanceolati acuti, pubescenza ghiandolare; petali liberi, lanceolati o largamente lanceolati, lunghi fino a 10 mm, apicolati all'apice, con margine ciliato e pubescenti nella pagina inferiore, di colore da rosa carico a porpora, con striatura longitudinale mediana più scura. Stami 10-20 con filamento purpureo e antere gialle. Ovario supero pluriloculare di colore verde sfumato di rosso, stili purpurei. Frutti Frutto a follicolo. Periodo di fioritura Giugno-Agosto Territorio di crescita Diffusa sui rilievi dell'Europa centro-sud-occidentale (limite orientale nei Pirenei) e della Corsica, in Italia è presente su Alpi e Appennini. Habitat Fra le rocce in stazioni aride e soleggiate, preferibilmente su silice, a quote fra 300 e 2900 m (di rado anche oltre i 3000 m). Somiglianze e varietà La caratteristica ragnatela che copre le rosette fogliari, unita alle ridotte dimensioni della pianta, distingue questa specie dalle congeneri a fiore rosa, rosso o purpureo: S. montanum L. S. dolomiticum Facchini S. tectorum L. Sono inoltre note le sottospecie: subsp. arachnoideum (= S. doellianum Lehm.) con rosette fogliari chiuse e tomento ragnateloso scarso, diffusa nel settore orientale del territorio di crescita*; subsp. tomentosum (Lehm. et Schnittsp.) Schinz et Th., con rosette più aperte ed appiattite, ragnatela più fitta e diffuso nel settore occidentale*. * Solo in Val d'Aosta è stata riscontrata la presenza di entrambe le sottospecie. S. arachnoideum dà anche luogo a svariati ibridi con le specie congeneri S. grandiflorum, S. wulfenii, S. montanum e S. tectorum, di cui condivide gli areali e l'habitat. Specie protetta In Lombardia la raccolta di Sempervivum arachnoideum è regolamentata ai sensi della L.R. 31 marzo 2008 n° 10. Protetto in Liguria dalla LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 30-01-1984 e successiva N°28 del 10/07/2009 Regione Liguria Protetto in Toscana dalla LEGGE REGIONALE N. 56 DEL 06-04-2000. In Umbria dalla LEGGE REGIONALE N. 49 DEL 18-11-1987. Costituenti chimici Flavonoidi (soprattutto caempferolo), alcaloidi, polifenoli, mucillagini resine, oli essenziali, tannini, acidi organici. Uso Alimentare Non si conoscono usi alimentari per questa particolare specie. Uso Cosmetologico Un impacco di foglie fresche macerate, applicato sulla pelle, ha proprietà emollienti e rinfrescanti. Uso Farmacologico Come nelle altre specie appartenenti a questo genere, gli estratti hanno un contenuto in polifenoli in grado di esercitare, in misura variabile, attività antimicrobica ed antimicotica. La componente di flavonoidi possiede proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella medicina popolare le varie specie di Sempervivum sono state tradizionalmente utilizzate nella cura di svariati disturbi: soprattutto le foglie, usate per preparare cataplasmi emollienti, emostatici, oftalmici e sedativi. Il succo veniva applicato su ustioni, ferite e per arrestare l’epistassi. In infuso come collirio, contro congiuntiviti ed infiammazioni oculari. Pare che, masticando le foglie fresche, si trovi sollievo al mal di denti. Un macerato della pianta, applicato sulla pelle, ha proprietà rinfrescanti ed astringenti. Nel folklore di vari paesi del Vecchio Mondo i Sempervivum condividono la fama di respingere il fuoco, le malattie e la cattiva sorte. Il nome di questo genere, in gaelico,è "Tineas-na-gealach" = "follia della luna", per la convinzione che il suo magico potere fosse legato alle fasi lunari, come causa o cura della follia che da queste provenivano, ad esempio la licantropia. Note Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, G.B. Pau e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Sempervivum arachnoideum L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1600 m slm, agosto 2008 - foto di R.M.Fondi
  22. Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m s.l.m., 28 giugno 2009 - foto di R.M. Fondi
  23. Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m s.l.m., 15 giugno 2009 - foto di R.M. Fondi
  24. Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich - foto di Marika
  25. Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich - foto di Marika
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