Vai al contenuto

Gruppo Botanico AMINT

CS AMINT
  • Numero contenuti

    11874
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Gruppo Botanico AMINT

  1. Crocus ligusticus Mariotti, Regione Liguria, 987 m s.l.m., Ottobre 2008 - Foto di Marika Tubo perigoniale e spata.
  2. Crocus ligusticus Mariotti, Regione Liguria, 987 m s.l.m., Ottobre 2008 - Foto di Marika Screziature violette della fauce.
  3. Crocus ligusticus Mariotti, Regione Liguria, 987 m s.l.m., Ottobre 2008 - Foto di Marika Stimma e stami.
  4. Crocus ligusticus Mariotti Sinonimi Crocus medius Balbis Regno:Plantae Divisione:Magnoliophyta Classe:Liliopsida Ordine:Asparagales Famiglia:Iridaceae Nome italiano Zafferano ligure. Etimologia Il nome generico Crocus deriva dal greco Krokos, che significa filamento e si riferisce agli stimmi sfrangiati tipici di alcune specie. Ligusticus per via della zona di maggior crescita. Descrizione Pianta erbacea bulbosa, perenne, alta fino a 30 cm, con bulbo ± schiacciato ai vertici e rivestito di tuniche brune fibrose non reticolate, priva di foglie all'antesi. Foglie Alla fioritura sono presenti da 2 a 4 foglie ridotte alla sola guaina; le altre foglie, generalmente in numero di 2 (più di rado fino a 4), sessili, lineari, lunghe fino ad una trentina di cm, con una banda mediano-longitudinale bianca, spuntano alcuni mesi dopo la fioritura per raggiungere le massime dimensioni in primavera. Fiori I fiori, singoli e inodori, sono avvolti da una spata infundibuliforme bianco-verdastra e di consistenza scariosa; il tubo perigoniale, bianco e sfumante di violetto in alto, è lungo fino a 25 cm ed è composto da 6 lacinie in 2 verticilli, le 3 esterne di dimensioni maggiori delle interne, violette (in diversi gradi, a seconda degli esemplari), fauce biancastra, in genere con striature radiali più scure; stami 3, opposti ai sepali con antere lunghe ± il doppio rispetto ai filamenti; stigma fimbriato, di colore rosso intenso e superante in altezza gli stami. Frutti Il frutto è una piccola capsula ovoidale brunastra lunga fino a 12 mm e contenente numerosi piccoli semi; come in tutte le altre specie congeneri, il frutto è portato all'incirca al livello del suolo. Periodo di fioritura Fiorisce da fine settembre a inizio novembre. Territorio di crescita Endemismo della Liguria, del basso Piemonte e del Nizzardo (Francia). Habitat Cresce in boschi chiari, prati a sfalcio, radure e ambienti prativi collinari e montani, in media fra i 600 e i 1400 m, ma si può trovare tanto a basse quote come a sfiorare il piano sub-alpino. Somiglianze e varietà Le altre specie italiane con fioritura nella tarda estate-inizio autunno sono: Crocus thomasii Ten. si differenzia per: foglie già presenti all'antesi, cigliate ai margini, fiore con lacinie subeguali, giallognole alla fauce con peli, stimmi interi di colore arancio e filamenti più corti delle antere, bianchi e pelosi. Bulbo con tuniche fibrillose che a volte lo superano. Presente, allo stato spontaneo in Puglia, Basilicata e Calabria. Crocus longiflorus Rafin. ha bulbo con guaina scura e sfilacciata, le foglie, generalmente 2, spuntano prima dei fiori, ciascuna avvolta da una spata biancastra, fiori odorosi e con lacinie subeguali, di colore viola carico e gialli alla fauce, antere poco più lunghe dei filamenti, stilo bianco con 3 stigmi sfrangiati di colore rosso. Cresce pontaneo in Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Nel sud-ovest della Francia e nel nord-est della Spagna cresce il Crocus nudiflorus Sm. a lungo confuso con Crocus ligusticus Mariotti, simile nell'aspetto e nel periodo di crescita di fiori e foglie. Come il C. ligusticus Mariotti anche C. nudiflorus Sm. ha i fiori con gli stimmi fimbriati, ma sono più corti degli stami e di colore rosso-arancio; il bulbo è più piccolo, con le tuniche fibrilloso-membranacee, la spata non è acuminata, i segmenti della corolla sono molto più stretti e il colore è più chiaro. Specie protetta L. R. 02/11/1982, n° 32 Piemonte, art. 15, comma 2, l'ha inserita come pianta a protezione integrale nelle Province in cui cresce (Al, CU. VC). Protetta anche in Francia e inserita nel Libro Rosso tomo I "de la Flore menacée de France" che è pubblicato dal Museo Nazionale di Storia Naturale e dal Ministero dell'Ambiente Francese. L'ordinanza del 9 maggio 1994 la inserisce nelle piante protette in PACA (Provence-Alpes-Cote d'Azur). Costituenti chimici La pianta contiene: carotenoide zeaxantina e i suoi derivati: crocetina, crocina, picrocrocina e composti volatili (safranale), alcaloidi, saponine, fitosteroli, zuccheri, minerali, vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B1 e B2, nonché composti volatili come α e β-pinene ed eucaliptolo. Uso Alimentare Dagli stimmi florali essiccati di varie specie appartenenti al genere Crocus si ricava una polvere rossa, lo zafferano, con proprietà coloranti ed aromatiche, in maggiore o minor misura. Lo zafferano entra come ingrediente essenziale in svariate ricette, soprattutto tipiche dei paesi mediterranei, ed è usato anche in liquoreria. Le maggiori qualità aromatiche appartengono alla spezia ricavata da Crocus sativus . Uso Cosmetologico Anticamente, a Creta, lo zafferano veniva usato come cosmetico, per colorare le labbra ed i seni delle donne ed entrava anche come ingrediente di profumi ed essenze. Uso Farmacologico I carotenoidi presenti negli stimmi esercitano documentata attività antiossidante ed antiradicalica, in misura proporzionale alle percentuali presenti. Ben documentata è anche l'attività a livello del Sistema Nervoso Centrale: antispastiica, sedativa e in grado di influenzare il tono dell'umore (antidepressiva). Le sostanze aromatiche esercitano attività stimolante dell’appetito e favoriscono la digestione. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Un analgesico dentistico si ricava dal croco. In medicina tradizionale le parti usate sono gli stami e lo stimma florale, in funzione antispastica, afrodisiaca, aperitiva, carminativa, emmenagoga (per aumentare il flusso mestruale). E' stato utilizzato anche per l'effetto diaforetico, per trattare emorragie uterine cronicizzate, per indurre le mestruazioni, per calmare indigestioni e coliche. Gli stili vengono raccolti dalla pianta in fiore e seccati per l'uso successivo. L'utilizzo non è molto frequente, nella moderna erboristeria, perché sono disponibili erbe più efficaci e meno costose. Un utilizzo di quantità abbondanti di polvere ricavata da piante ricche di sostanze attive, fra l'altro, oltre che dispendioso, può avere effetti narcotici ed abortivi. Note Secondo studi recenti, le popolazioni liguri della pianta sarebbero costituite da una specie a sé, Crocus ligusticus, leggermente diversa dalla forma piemontese. L'ulteriore delimitazione territoriale aumenta il valore scientifico-botanico della specie, contribuendo a rendere ancora più prezioso il significato di questo endemismo per la flora ligure. Il Croco è simbolo della bellezza in gioventù ma, allo stesso tempo, assume anche il significato di inquietudine, impazienza e speranza e di amicizia nelle avversità. Sognare una distesa di Crochi è auspicio di giorni felici e sereni. Il croco appare negli affreschi del palazzo di Cnosso a Creta. Raffigurazioni precedenti si trovano nei papiri egizi del II Secolo a.C.. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika, Annamaria Bononcini e Renato Fondi - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Crocus ligusticus Mariotti, Regione Liguria, 987 m s.l.m., Ottobre 2008 - Foto di Marika Fiore in habitat.
  5. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Stilo e antere del fiore quasi bianco.
  6. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Stilo e antere del fiore rosato.
  7. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Fiore quasi bianco con unghie evidenti.
  8. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Fiore rosato con unghie e screziature violacee
  9. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Sepali sotto alla corolla
  10. Malva subovata (DC) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 10 m. s.l.m., Marzo 2009, foto di Marika Piccola pianta in habitat su rupe marina
  11. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Gennaio 2009, foto di Marika. Ramo con giovani foglie.
  12. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Gennaio 2009, foto di Marika. Pagina fogliare inferiore.
  13. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Gennaio 2009, foto di Marika. Particolare della peluria.
  14. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika. Fiore.
  15. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika. Ramo fiorito.
  16. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika. Rami basali.
  17. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika. Boccioli.
  18. Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts. = Lavatera maritima Gouam subsp. maritima, Malva africana (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso subsp. africana Sinonimi Althaea maritima Gouan (Kuntze) Axolopha maritima (Gouan) Alefeld Axolopha wigandii Alef. Malva wigandii (Alef.) M. F. Ray Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Malvales Famiglia: Malvaceae Nome italiano Malvone delle rupi. Etimologia Malva dal termine greco μαλακός (malakòs) = morbido, riferito alle proprietà emollienti e poi dal latino mollire alvum = ammorbidire il contenuto intestinale, con ovvio riferimento alle proprietà antistitiche; le prime fonti scritte in cui si menzioni la Malva sp. risalgono a M. Tullio Cicerone (I sec. a. C.); subovata da sub = quasi e ovata = a forma di uovo, in riferimento alla forma della lamina. Lavatera è il nome dedicato al medico svizzero del XVII secolo J. H. Lavater; maritima= in relazione al suo ambiente di crescita sulle rupi marine. Descrizione Pianta perenne, sempreverde, a portamento cespuglioso, alta fino a 1,5 m; i fusti, molto ramificati, hanno corteccia verrucosa brunastro-cenerina; i giovani rami sono verdastro-cenerini per una tomentosità (peli stellati) bianca breve e molto fitta. Foglie Le foglie sono brevemente picciolate ed hanno dimensioni variabili in uno stesso esemplare; lamina sempre più lunga del picciolo (1-5 x 1-4 cm, di rado fino a 8 x 7 cm) da reniforme a subrotonda con 3-5 lobi poco incisi, con base cordata e a margine crenato o subintero. Colore verde-grigiastro nella pagina superiore e grigio-biancastro in quella inferiore, per un tomento che conferisce loro una consistenza vellutata, al tatto, su entrambe le pagine. Fiori I fiori, attinomorfi ed ermafroditi, sono disposti, solitari o a coppie, all'ascella delle foglie superiori; epicalice profondamente diviso in 3 segmenti, ovali o ellittici, ottusi e più brevi del calice, poco accrescenti; calice diviso in 5 lobi subellittici e acuminati, accrescenti fino a diventare conniventi alla fruttificazine; corolla con 5 petali, lunghi 1,5-3 cm, a lamina cuoriforme pallidamente rosea e con sottili venature scure radiali, più scura e ciliata alla base, che si restringe repentinamente su una lunga unghia violetto-purpurea scura. Stami con antere bianco-rosee o giallastre, e filamenti, all'incirca concolori all'unghia dei petali, saldati in modo da formare un tubo in cui è inserito lo stilo, anch'esso all'incirca concolore all'unghia dei petali e brevemente ciliato (ciglia biancastre) alla base, stigmi rosei. Frutti Infruttescenza a schizocarpo, formato da 9-13 mericarpi reniformi glabri, nerastri e lucidi a maturità, con profonda rugosità ad andamento prevalentemente trasversale, creste longitudinali dorsali acute e scabro-dentellate. Periodo di fioritura Fiorisce da febbraio a giugno. Territorio di crescita Specie spontanea delle coste occidentali del Mediterraneo, dalla Penisola italiana a quella Iberica e dalla Tunisia al Marocco. In Italia è una pianta rara e si trova solo in alcune stazioni in Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata; è inoltre presente, seppur rarissima, nel settore centro-nord-occidentale della Sardegna. Habitat Rupi marine, preferibilmente su suolo calcareo, luoghi erbosi, incolti, margini dei sentieri, da 0 a 400 metri, mai oltre l'area del castagno. Somiglianze e varietà I malvoni (ex Lavatera) che possono essere grossolanamente confusi con M. subovata sono: Malva olbia(L.) Alef. [Lavatera olbia L.] si differenzia per le dimensioni maggiori delle foglie (lunghe fin oltre 15 cm, quelle di M. subovata generalmente lunghe non più di 5-8 cm), che sono, almeno quelle inferiori, vistosamente 3-5-lobate, con lobo mediano palesemente maggiore dei laterali, per il colore della corolla, pressoché uniformememte roseo-porporino o roseo-violaceo, per la pelosità dei fusti, ad occhio più lunga che in M. subovata (per peli in fascetti lunghi frammisti a peli stellati brevi, in M. subovata per soli peli stellati molto brevi). Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso [= Lavatera arborea L.] e Malva multiflora (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso [= Lavatera cretica L.] si differenziano soprattutto per portare i fiori in fascetti di almeno 2 elementi (fino a 4 in M. multiflora, fino a 7 in M. veneta, in M. subovata i fiori sono generalmente solitari) e per le foglie 5-7-lobate, con lobi più marcati rispetto a M. subovata. Specie protetta Protetta totalmente in Liguria dalla LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 10-07-2009 REGIONE LIGURIA. Pianta inserita nel Libro Rosso tomo I ”de la Flore menacée de France” pubblicata dal Museo Nazionale di Storia Naturale e dal Ministero dell'Ambiente Francese. Costituenti chimici La Malva contiene mucillagini, antociani, polisaccaridi, flavonoidi, vitamine (B, A), tannini, aminoacidi, zuccheri, sali minerali, fenoli (acido caffeico e acido clorogenico). Uso Alimentare La pianta, come molte congeneri, è commestibile: le foglie possono essere consumate sia fresche che cotte e le radici, cotte, come contorno di verdure. L’alto contenuto in pectina conferisce un potere addensante all’acqua di cottura di entrambe, che può essere utilizzata come un sostituto del bianco d’uovo nella preparazione di meringhe e dolci. Tuttavia, la relativa rarità di questa particolare specie rende consigliabile astenersi dalla raccolta e dal successivo consumo. Uso Cosmetologico La foglia bollita in pochissima acqua e strizzata, oppure unta con lardo, va messa sopra un foruncolo allo scopo di farlo maturare. Il procedimento deve essere ripetuto più volte. Uso Farmacologico Come tutte le Malvaceae ha proprietà diuretiche, emollienti, antipruriginose e lassative. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella medicina popolare l'acqua del decotto viene adoperata per fare sciacqui al cavo orale, in caso di gengive sanguinanti. Un'antica tradizione, tramandataci da Plinio, considerata la malva un potente afrodisiaco, in grado di aumentare il desiderio in maschi e femmine. La procedura per ottenere questo effetto prevede di legare tre radici vicino ai genitali, il che rende la pratica alquanto complicata. Note La crescita, in Liguria è limitata alla Riviera di Ponente, a partire dall'isola di Bergeggi, fino ad alcune zone di Ventimiglia. Definita nei manuali dell''800 “la perla degli strapiombi rocciosi marini, vestita di un pallido iridescente verde” (da Fiori di Liguria di Nicolini e Moreschi). Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika.
  19. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Fiori.
  20. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Fiore.
  21. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Fiore.
  22. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Tronco.
  23. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Foglia di cm L 17x h 14 con picciolo di 23 cm.
  24. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Marzo 2008, foto di Marika. Lavatera arborea L. Chioma fiorita.
  25. Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso, Regione Liguria, 10 m s.l.m., Febbraio 2009, foto di Marika. Lavatera arborea L. Pianta intera.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza