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Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L. - foto di Gianni Bonini Foglia e stelo. -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L. - foto di Gianni Bonini -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L. - foto di Gianni Bonini -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L., Regione Liguria, 443 m s.l.m., Giugno 2008 - foto di Marika Fiore della varietà albina. -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L., Regione Liguria, 443 m s.l.m., Giugno 2008 - foto di Marika Varietà albina. -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L., Regione Liguria, 443 m s.l.m., Giugno 2008 - foto di Marika -
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Campanula rapunculus L., Regione Liguria, 443 m s.l.m., Giugno 2008 - foto di Marika -
Campanula rapunculus L.
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Campanula rapunculus L. Sinonimi Campanula elatior Hoffmanns. & Link Campanula lusitanica auct., non L. Campanula lusitanica L. f. bracteosa (Willk.) Cout. Campanula lusitanica var. cymoso-spicata (Willk.) Cout. Campanula lusitanica L. f. racemoso-paniculata (Willk.) Cout. Campanula lusitanica L. f. verruculosa (Hoffmanns. & Link) Cout. Campanula rapunculus var. bracteosa Willk. Campanula rapunculus var. cymoso-spicata Willk. Campanula rapunculus var. elatior (Hoffmanns. & Link) Lange Campanula rapunculus var. racemoso-paniculata Willk. Campanula rapunculus var. verruculosa (Hoffmanns. & Link) H. Lindb. Campanula verruculosa Hoffmanns. Tassonomia Regno:Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Campanulales Famiglia: Campanulaceae Nome italiano Raponzolo, campanula commestibile. Etimologia Campanula diminutivo di Campana per l’evidente forma che caratterizza la corolla delle specie appartenenti a questo genere; tale nome fu dato dal fisico e botanico tedesco Leonhart Fuchs -Fuchsius- (1501-1566) ad una pianta appartenente sicuramente a questo genere, poi ripreso da Tournefort e da Linneo. Rapunculus diminutivo del latino rapum = rapa, quindi col significato di piccola rapa, in relazione al grosso fittone caratteristico di questa specie. Descrizione Pianta a ciclo biennale, a portamento erbaceo alta fino a oltre 1-1,5 m; con fusto eretto o ascendente, spigoloso, glabro o poco peloso almeno alla base, poco ramoso oltre la metà apicale, o semplice; radice fittonante ingrossata, carnosa o lignificata, biancastra. Foglie Nel primo anno le foglie, lunghe da 4-6 cm a 12-13 cm, sono tutte disposte ± in rosetta basale aderente al terreno, a lamina spatolato-oblunga o obovata, picciolate; nel secondo anno sono presenti anche quelle cauline, lunghe 1,5-8 cm, sessili e strettamente lanceolate o sublineari, diminuenti via via di dimensioni verso l’apice del fusto; margine da sub-intero o ondulato a dentellato; pelosità molto variabile, semplice, o assente. Fiori Infiorescenze racemose lasse e strette, a volte poco ramificate; peduncoli fiorali molto brevi o comunque generalmente più corti dei fiori, con brattea lineare inserita all’incirca alla loro base; il calice, lungo fino a 2/3 della corolla, porta 5 lobi lineari-lesiniformi, da eretto-patenti a patenti in piena antesi, a volte poco revoluti, glabri; corolla campanulata azzurro-pallida, rosea, o bianca, lunga da 10-12 fino a 20-23 mm, generalmente glabra e divisa sino ad 1/3 della sua lunghezza in 5 lobi lanceolati, leggermente revoluti, a volte con breve mucrone apicale; stami 5 con antere bianco-giallastre, ovario infero triloculare, stilo diviso all’apice in 3 segmenti stigmatici; sia stami che stilo sono più brevi della corolla. Frutti I frutti sono capsule poricide (pori laterali o nella parte apicale); semi numerosi, bruni e di piccole dimensioni. Periodo di fioritura Fiorisce da marzo a settembre. Territorio di crescita Cresce in tutto il territorio italiano, ad esclusione delle isole. Habitat Prati, anche alberati, cigli delle strade, fra l'erba, dal livello del mare fino a oltre 1500 m di quota. Somiglianze e varietà Campanula patula L. s. l., molto simile a C. rapunculus, la si distingue per avere un fittone molto più assottigliato e per le brattee fiorali inserite all’incirca a metà, o oltre, del peduncolo; presente in Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino A. Adige, Veneto, Friuli V. Giulia, Emilia Romagna, Lazio, presenza da accertare in Liguria e Sardegna. Campanula persicifolia L., pianta perennante, la si distingue per avere fusti non ramificati, fiori grandi (corolla lunga 30-40 mm, in C. rapunculus mediamente di 10-25 cm, solo di rado supera i 30 mm), con corolla divisa per non più di 1/5 della sua lunghezza (in C. rapunculus divisa fino a circa metà lunghezza) presente in tutta Italia ad esclusione di Calabria e Sicilia, dubbia la presenza in Sardegna; specie protetta in Umbria (L. R. 28/2001). Campanula rapunculoides L. subsp. rapunculoides , con foglie triangolari e dentate, infiorescenze di solito unilaterali, fiori con calice a denti riflessi in antesi; presente in in Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino A. Adige, Veneto, Friuli V. Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, segnalata, non più ritrovata in Abruzzo, specie avventizia naturalizzata in Sardegna. Specie protetta Art. 2, comma 1, titolo c), e all. A L. R. 26/11/2001 n. 30 Calabria, "Norme per la regolamentazione della raccolta e commercializzazione dei funghi spontanei epigei freschi e conservati ", in base a tale articolo vengono tutelate tutte le Campanula sp. spontanee in questa Regione. Art. 22, comma 1, L. R. 27/07/1977 n. 33 Lombardia, "Provvedimenti in materia di tutela ambientale ed ecologica"; tale legge è stata abrogata dall'art. 16, comma 1, della L. R. 31/03/2008 "Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea " e quindi sostituita dalla medesima legge, ma l'elenco delle specie protette, nel quale comparivano tutte le Campanula sp. spontanee in questa Regione, è rimasto in vigore fino alla pubblicazione della nuova tabella pubblicata secondo il D. G. R. 24/06/2008 n. 8/7736, e nella quale C. rapunculus non risulta presente. D. P. G. P. del 6 Febbraio 1989 prot. N°. 30027 della Provincia di Cremona. Costituenti chimici Fibre, flavonoidi (luteolina, kaempferol, quercetina). Nella radice proteine, sali minerali, vitamina C, inulina. Nei fiori tannini, resine, acido gallico, gomme. Nelle foglie vitamina C. Uso Alimentare Il raperonzolo è una apprezzata e ben nota specie commestibile. Le radici possono essere consumate sia fresche che cotte. Da fresche costituiscono una piacevole aggiunta alle insalate primaverili. Cotte hanno un sapore dolce, in qualche modo simile a quello delle noci, che le rende molto gustose. Le foglie cotte costituiscono un apprezzato contorno. I giovani germogli, in primavera, una volta sbollentati possono essere consumati come asparagi. Uso Cosmetologico Non si conoscono usi nella moderna cosmetologia per questa specie. Nella medicina popolare si consigliava di applicare un cataplasma di foglie per combattere le verruche. Uso Farmacologico L’inulina e la vitamina C presenti nella radice la rendono un efficace diuretico e rinfrescante. In particolare l’inulina, un oligosaccaride composto da catene di fruttosio, favorisce la digestione, riduce la produzione di gas intestinali ed ha un effetto lassativo. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Nella moderna fitoterapia non c’è particolare uso di questa specie. Per uso alimentare, tuttavia, i principi attivi presenti le conferiscono proprietà vulnerarie, antisettiche, astringenti, rinfrescanti e lassative. La radice, priva di amido, può essere consumata anche dai diabetici. Con le foglie ed i fiori, lasciati in infuso, si prepara un colluttorio utile a combattere il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale. Note Nel linguaggio dei fiori, alle Campanule è stato conferito il significato di costanza e perseveranza, forse in ragione del lungo periodo di fioritura e della vitalità dimostrata da molte specie le quali, potate poco dopo l'antesi, producono altri smaglianti fiori prima del sopraggiungere dell'inverno. In alcuni paesi le Campanule simboleggiano la fragilità e la gioia; in altri paesi, ad esempio in Francia, vengono considerate simbolo di frivolezza e civetteria. Nel folklore europeo questa pianta è legata al mondo delle fate che, si dice, abbiano casa all’interno del fiore. Un’altra tradizione popolare raccomanda di non permettere ai bambini di cogliere i fiori del raperonzolo poiché diventano subito irritabili e capricciosi. Nella famosa fiaba dei fratelli Grimm, Raperonzolo è una fanciulla dalle lunghe trecce d’oro rinchiusa in una torre dalla maga cui il padre aveva rubato qualche mazzo di raponzoli per soddisfare l’appetito della moglie incinta. Il nome Campanula è diminutivo di campana, che, a sua volta, deriva dal tardo latino vasa campana, in riferimento al tipo di vasellame che si produceva, per colata di un ottimo bronzo, in Campania, e caratterizzato da oggetti simili, per forma, alle attuali campane. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika, Annamaria Bononcini, G.B. Pau e R.M. Fondi - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Campanula rapunculus L., Regione Liguria, 443 m s.l.m., Maggio 2008 - foto di Marika -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Marzo 2007 - foto di Franco Sotgiu -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Marzo 2007 - foto di Franco Sotgiu -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Marzo 2007 - foto di Franco Sotgiu -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Aprile 2006 - foto di Giovanni Solinas -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Aprile 2006 - foto di Giovanni Solinas -
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Gruppo Botanico AMINT ha postato un topic nell'area Schede delle Orchidee Italiane
Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase Sinonimi Orchis acuminata Desf. Orchis corsica Viv. Orchis lactea Poir. Orchis parviflora Ten. Orchis ricasoliana Parl. Orchis tenoreana Guss. Orchis tridentata subsp. lactea (Poir.) K. Richt. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchidea lattea Orchidea aguzza Orchidea color di latte Etimologia Il nome del genere deriva dall’aggettivo greco neòs = nuovo e dal nome del botanico siciliano V. Tineo, cui è dedicato. Il nome specifico deriva dal latino lacteus=latteo, con riferimento del colore dominante del fiore. Descrizione Pianta alta fino a 25 cm., con fusto eretto, robusto e solitamente grosso. Foglie 3-8 foglie ovato-lanceolate, riunite in rosetta basale, di colore verde chiaro. Fiori Infiorescenza densa, subcilindrica, brattee membranose, accuminate, più corte o uguali all'ovario. Sepali e petali bianchi o rosei, conniventi a formare un cappuccio acuto; Labello profondamente trilobo, pendulo, a margini dentati, piano o appena convesso, bianco-rosato, rosa o verdastro, punteggiato di porpora, con lobo mediano più lungo dei laterali, spesso bilobato con dentino centrale. Sperone conico, ricurvo verso il basso. Tipo corologico Stenomediterranea Periodo di fioritura Marzo-aprile Territorio di crescita Presente in toscana, italia meridionale (Campania, Lazio, Puglia, Basilicata, calabria) e isole. Habitat Prati magri, pascoli, macchie e garighe. Somiglianze e varietà Neotinea tridentata Scop. da cui si differenzia per le minori dimensioni (5-25 cm.), per il periodo di fioritura più precoce, l'infiorescenza più allungata, il labello generalmente convesso, con lobi laterali non incurvati in avanti. Note L'impollinazione di questa specie è entomofila, ad opera di imenotteri. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Noetinea lactea (Poir.) R.M. Bateman Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Marzo 2008 - foto di Franco Sotgiu -
Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Maggio 2007 - foto Giovanni Solinas- 11 risposte
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Maggio 2007 - foto Giovanni Solinas- 11 risposte
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Maggio 2007 - foto Giovanni Solinas- 11 risposte
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Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase Sinonimi Orchis collina Banks & Sol. ex Russel Orchis saccata Ten. Barlia collina (Banks & Sol. ex Russel) Szlach. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchide a sacco Orchidea della collina Etimologia La definizione del Genere è derivata dal greco anakamptein=ripiegarsi, probabilmente riferito ai tepali incurvati verso l'alto, o forse ai due segmenti eretti posti sul labello. Il nome specifico dal latino collinus=collina, con riferimento all'ambiente collinare dove è rinvenuta. Descrizione Pianta alta 10-35 cm., fusto eretto, grosso, superiormente di colore brunastro. Foglie 3-10 foglie, lanceolate, le inferiori addensate alla base, le superiori più piccole e guainanti. Fiori Infiorescenza lassa, sub-cilindrica, compatta con 4-15 fiori; brattee lanceolate, bruno-violacee, le inferiori più lunghe dei fiori. Sepali lanceolati-ovali, eretti, bruno-violaceo o violaceo-verdastri; il mediano con i petali connivente a formare un cappuccio. Labello intero, convesso , rotondo, talvolta crenulato, di colore variabile, bianco-rosato, rosa o rosso-scuro. Sperone breve, sacciforme, robusto, disecendente, più corto dell'ovario. Tipo corologico Stenomediterranea Periodo di fioritura Febbraio-Aprile Territorio di crescita Italia meridionale (Puglia basilicata e calabria) Sicilia e Sardegna. Habitat Prati aridi, pascoli e garighe. Somiglianze e varietà Non si conoscono varietà, nel nostro paese, per questa specie i cui caratteri morfologici, abbastanza tipici, la rendono difficilmente confondibile con altre. Note L'impollinazione di questa specie è entomofila, ad opera di imenotteri. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russel) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Sardegna, Maggio 2007 - foto Giovanni Solinas
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Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb., Regione Emilia Romagna, Luglio 2008 - foto di Gianni Bonini. -
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
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Platanthera chlorantha (Custer) Rchb., Regione Emilia Romagna, Luglio 2008 - foto di Gianni Bonini. -
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb., Regione Campania, Maggio 2008 - foto di Felice Di Palma. -
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
Gruppo Botanico AMINT ha risposto alla discussione di Gruppo Botanico AMINT in Schede delle Orchidee Italiane
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb., Regione Lombardia, Giugno 2006 - foto di Giovanni Baruffa.