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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Orchis anthropophora (L.) All., Regione Lazio, Monti Simbruini, Giugno 2006 - foto di Mauro Cittadini.
  2. Orchis anthropophora (L.) All., Regione Lazio, Monti Simbruini, Giugno 2006 - foto di Mauro Cittadini.
  3. Orchis anthropophora (L.) All., Regione Emilia Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  4. Orchis anthropophora (L.) All., Regione Emilia Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  5. Orchis anthropophora (L.) All. Sinonimi Ophrys anthropophora L. Aceras anthropophorum (L.) W. T. Aiton Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchide maschile. Ballerina. Etimologia Il nome del genere deriva dal greco orchis = testicolo, per la forma dei rizotuberi che ricordano gli organi seminali maschili. Il nome specifico dal greco anthropos = uomo e da phero = portare, in relazione all’aspetto antropomorfo dei fiori. Descrizione Pianta alta 10-40 cm., con fusto diritto ed abbastanza robusto; dotata di due rizotuberi ovoidali e di poche radici brevi e sottili. Foglie 5-10 foglie di colore verde chiaro; le inferiori ovato lanceolate raccolte in rosetta basale, le superiori brevi e guainanti il fusto. Brattee membranacee acute, verdi, più corte dell’ovario. Fiori Infiorescenza cilindrica, allungata, multiflora. Nei fiori petali e sepali sono conniventi a formare un casco emisferico, verde ornato da linee rossastre o brunastre; Labello pendente, profondamente trilobato, di colore da giallo a giallo ocra, talvolta bruno rossiccio sui margini; lobi laterali stretti ed allungati, il mediano più lungo dei laterali è a sua volta profondamente diviso all’apice, talvolta con un piccolo dente centrale. La base del labello è provvista di due gibbosità traslucide, nettarifere. Sperone assente. Tipo corologico Stenomediterraneo. Periodo di fioritura Da Aprile a Giugno. Territorio di crescita Presente in tutte le regioni eccetto Val d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Habitat Prati asciutti, garighe, uliveti, radure della macchia, bordi dei boschi, preferibilmente su suolo calcareo, fino a 1600 mt. Somiglianze e varietà Non si conoscono varietà per questa specie, i cui caratteri morfologici permettono di distinguerla facilmente da tutte le altre Orchis. Note I fiori sono nettariferi, l’impollinazione è entomofila e ad essa provvedono varie specie di piccoli coleotteri. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Orchis anthropophora (L.) All., Regione Emilia Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  6. Pseudorchis albida (L.) A. & D. Love, Regione Trentino Alto Adige, Luglio 2008 - foto Gianni Bonini
  7. Pseudorchis albida (L.) A. & D. Love, Regione Trentino Alto Adige, Luglio 2008 - foto Gianni Bonini
  8. Pseudorchis albida (L.) A. & D. Love Sinonimi Leuchorchis albida (L.) E.Mey. Gymnadenia albida (L.) Rich. Satyrium albidum L. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchide candida Orchidea bianca Etimologia Il nome del genere (Pseudorchis) deriva dal greco pseudos = falso. Il nome specifico dal latino albidus, per il colore biancastro del fiore. Descrizione Pianta alta da 10 a 30 (40) cm., fusto verde striato, talora flessuoso. Foglie 3-7 foglie distribuite lungo il fusto, le inferiori ovate ed ottuse, le superiori più piccole, acute e guainanti. Brattee subuguali all'ovario. Fiori Infiorescenza densa, multiflora, di forma più o meno cilindrica, composta da numerosi piccoli fiori profumati, penduli e poco aperti, di colore da giallo-verdastro a biancastro; sepali e petali simili tra loro, conniventi a formare un casco; labello trilobato, con il lobo mediano leggermente più lungo dei laterali. Antere ovali, sperone nettarifero, leggermente discendente, breve. Tipo corologico Euroasiatico boreale Periodo di fioritura Giugno-agosto Territorio di crescita Alpi e dorsale appenninica fino al Molise. Habitat Pascoli e praterie montane, cespuglieti subalpini, boschi di conifere. Somiglianze e varietà Pseudorchis albida var. tricuspis (Beck) Kreutz. Elevata da alcuni autori a livello di sottospecie questa varietà si differenzia principalmente per l'infiorescenza più breve e per i lobi del labello, che sono più o meno della stessa lunghezza. Sembra da considerarsi un ecotipo boreo-alpino, legato a terreno calcareo. Note Impollinazione ad opera di piccoli lepidotteri. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Pseudorchis albida (L.) A. & D. Love, Regione Trentino Alto Adige, Luglio 2008 - foto Gianni Bonini
  9. Gennaria diphylla (Link) Parl. Sinonimi Orchis diphylla (Link) Samp. Orchis cordata Willd. Coeloglossum diphyllum (Link) Fiori & Paol. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Gennaria Etimologia Il nome del genere (Gennaria) dedicato a P. Gennari botanico sardo (1820-1897). Il nome specifico dal latino diphyllus=con due foglie. Descrizione Pianta slanciata alta 15-20 cm., fusto eretto, gracile, cilindrico di colore verde. Foglie Due foglie caulinari, alterne e ben distanziate tra loro, patenti, guainanti alla base. Fiori Infiorescenza più o meno densa, allungata, formata da numerosi fiori molto piccoli, verdognoli o giallo-verdastri; brattee corte, acuminate, più lunghe dell'ovario. Tepali esterni oblunghi, a formare un casco allungato, con apice ottuso; gli interni con la parte apicale rivolta verso l'alto; labello trilobo, con lobo mediano triangolare, più lungo dei laterali; sperone molto corto, sacciforme; ovario fusiforme, ritorto. Tipo corologico Stenomediterraneo Periodo di fioritura Gennaio-aprile Territorio di crescita Presente in Sardegna e Toscana (Isola d'Elba). Habitat boschi e luoghi ombrosi, macchie e garighe, prevalentemente su suolo acido. Si spinge dal livello del mare fino a 400 m di altitudine. Somiglianze e varietà Non si conoscono varietà, nel nostro paese, per questa specie i cui caratteri morfologici, abbastanza tipici, la rendono difficilmente confondibile con altre. Note Non ci sono notizie sul meccanismo di impollinazione di Gennaria diphylla, probabilmente la specie si propaga anche attraverso la nuova produzione di rizotuberi all'apice di radici lunghe e sottili. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Gennaria diphylla (Link) Parl., Regione Sardegna, Aprile 2008 - foto Franco Sotgiu
  10. Corallorhiza trifida Chàtel, Regione Emilia Romagna, Luglio 2007 - foto di Gianni Bonini Rizoma ramificato con numerosi tubercoli, che ricordano i rami di corallo. la pianta non e stata sradicata, ma erano i resti di una scorribanda di cinghiali.
  11. Corallorhiza trifida Chàtel Sinonimi Corallorhiza innata R. Br. Corallorhiza intacta Cham. Tassonomia Regno: Plantae Divisione:Magnoliophyta Classe:Liliopsida Ordine:Orchidales Famiglia:Orchidaceae Nome italiano Coralloriza Etimologia Il nome del genere deriva dal greco "corallion"=corallo e "rhiza"=radice , ed indica la radice a forma di corallo, composta da numerosi tubercoli. Il nome specifico deriva dal latino, significa "a tre punte" con probabile riferimento al labello trilobo. Descrizione Rizoma ramificato e coralliforme, fusto eretto glabro, giallastro, alto 7-30 cm., coperto da 2-4 guaine prive di clorofilla, brattee corte, squamiformi. Fiori Infiorescenza lassa con 2-10 fiori piccoli penduli; sepali giallo-verdastri, più o meno divergenti, petali più corti, conniventi con il sepalo centrale; labello più corto dei sepali, trilobo, con lobi laterali piccoli e acuti; lobo mediano ovale. Sperone assente. Tipo corologico Circumboreale Periodo di fioritura Giugno-Luglio Territorio di crescita Presente su tutto il territorio, escluso Puglia, Sardegna e Sicilia. Habitat Boschi ombrosi (faggete e conifere) su terreno ricco di humus. Somiglianze e varietà Genere in Italia presente con questa unica specie. Note La specie e prevalentemente autogama, solo raramente impollinata da piccoli insetti. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Corallorhiza trifida Chàtel, Regione Emilia Romagna, Luglio 2007 - foto di Gianni Bonini
  12. Neotinea ustulata (L.) Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Lazio, Giugno 2005 Monti Simbruini, Campaegli 1500 m - Foto di Mauro Cittadini.
  13. Neotinea ustulata (L.) Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Lazio, Giugno 2005 Monti Simbruini, Campaegli 1500 m - Foto di Mauro Cittadini.
  14. Neotinea ustulata (L.) Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Lazio, Giugno 2005 Monti Simbruini, Campaegli 1500 m - Foto di Mauro Cittadini.
  15. Neotinea ustulata (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase Sinonimi Orchis parviflora Willd. Orchis ustulata L. Orchis ustulata var. aestivalis Kumpel Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchide bruciacchiata. Etimologia Il nome del genere deriva dall'aggettivo greco neòs = nuovo e dal nome del botanico siciliano V. Tineo, cui è dedicato. Il nome specifico dal latino ustulare = bruciacchiare, in riferimento al colore porpora scuro del fiore in boccio e del casco. Descrizione Pianta generalmente di piccole dimensioni, con fusto alto da 10 a 50 cm., eretto, angoloso verso l'infiorescenza, dotata di due rizotuberi ovoidali ed alcune radici. Foglie 5-10 foglie non maculate, oblungo lanceolate, le basali raccolte in rosetta, le caulinari guainanti. Brattee membranacee, rosso brune, lunghe come l'ovario o poco più corte. Fiori Infiorescenza dapprima densa, corta, conica, con l'avanzare della fioritura diviene ovoidale e alquanto lassa nella parte inferiore, composta da numerosissimi piccoli fiori profumati, di colore rosso scuro quando in boccio; sepali e petali brunastri all'esterno, verdastri venati di porpora all'interno, conniventi a formare un casco arrotondato. Labello trilobato, bianco con poche macchie rosso violacee; lobi laterali divergenti, ottusi o denticolati all'apice, più corti del lobo mediano che è diviso in due lobuli, separati da un dentino. Sperone cilindrico, corto, discendente. Tipo corologico Eurosiberiano. Periodo di fioritura Da Aprile ad Agosto. Territorio di crescita Presenta in tutta la penisola, manca in Sicilia e Sardegna. Habitat Prati soleggiati e aridi, cespuglieti, soprattutto nelle zone montane, su substrato calcareo o poco acido, fino a oltre i 2000 mt. Somiglianze e varietà Specie poco variabile, ben distinguibile per la piccola taglia ed il colore dei fiori. Note Specie isolata, impollinata da Echinomya magnicornis, un Dittero della famiglia delle Tachinidae. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Neotinea ustulata (L.) Bateman, Pridgeon & M.W. Chase, Regione Emilia Romagna, Giugno 2008- foto di Annamaria Bononcini.
  16. Orchis pallens L., Regione Emilia-Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  17. Orchis pallens L., Regione Emilia-Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  18. Orchis pallens L., Regione Emilia-Romagna, Aprile 2008 - foto di Gianni Bonini.
  19. Orchis pallens L., Regione Emilia-Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
  20. Orchis pallens L., Regione Emilia-Romagna, Aprile 2007 - foto di Gianni Bonini.
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