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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch Sinonimi Cephalanthera ensifolia (Murray) L.C.M. Richard Cephalanthera Xiphophyllum Rchb. Serapias helleborine L. var. longifolia L. Cephalanthera angustifolia Simonk. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Cefalantèra maggiore Elleborina bianca Elleborina a foglie lunghe Etimologia Il nome del genere (cephalanthera) deriva dal greco, la prima parte significa "testa" (chepalos) la seconda "anthera" (antheros) ed indica la forma del fiore simile ad una testa. Il nome specifico dal latino longus (lungo e folium (foglia) con chiaro riferimento alle foglie. Descrizione Pianta con rizoma breve, fusto slanciato, sinuoso, alto fino a 60 cm. Foglie Foglie lineari-lanceolate, acute disposte su due file, lunghe fino a 18 cm. Fiori Inflorescenza allungata con fiori di colore bianco puro, semichiusi. Brattee fiorali piccole, le superiori più corte dell'ovario, sepali e petali accuminati. Labello concavo alla base, epichilo cordiforme dotato di 4-7 creste giallo-arancio, ovario sessile , ritorto, sperone assente. Tipo corologico Euro-asiat. Periodo di fioritura Aprile-giugno Territorio di crescita Presente su tutto il territorio italiano. Habitat Boschi di latifoglie e aghifoglie in luoghi ombrosi. Somiglianze e varietà Cephalanthera damasonium (Miller) Druce che si differenzia per il colore del fiore più giallognolo e le foglie più corte. Cephalanthera rubra (L.) L.C. Rich. con fiori rosa o porporino-violaceo. Note I fiori di cephalanthera vengono impollinati da imenotteri che scambiano le creste gialle presenti sul labello per stami ricchi di polline, che servono per nutrire le proprie larve. I pollinii rimangono attaccati al dorso dell'insetto reso appiccicoso dalle sostanze collose del ginostemio che l'imenottero ha toccato. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch, Regione Toscana, Maggio 2008 - foto di Gianni Bonini
  2. Epipactis microphylla (Ehrh.) SW., Regione Emilia Romagna, Giugno 2008 - foto di Annamaria Bononcini
  3. Epipactis microphylla (Ehrh.) Sw. Sinonimi Serapias microphylla Ehrh. Elleborine microphylla (Ehrh) Schinz & Thell. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Elleborine minore Elleborine a foglie piccole Etimologia Dal greco mikros (piccolo) e phyllon (foglie); con riferimento alle foglie molto piccole. Descrizione Pianta rizomatosa, con fusto di 15-50 cm di altezza, pubescente, verde violaceo. Foglie Foglie amplessicauli, un pò carenate, di 2,5-5 cm di lunghezza per 0,5-2,5 cm di larghezza, più corte degli internodi; di colore verde-grigiastro. Fiori Fiori piccoli da 4 a 30 spesso penduli, bianco-verdastro macchiati di viola, profumati di vaniglia. Ipochilo nettarifero, verde lucente o violetto; epichilo cordiforme bianco-verdastro a bordi ondulati, con due callosità molto increspate alla base. Rostello ben sviluppato anche se la specie e spesso autogama a causa del rapido disseccamento dei pollinii che diventano presto pulverulenti, sperone assente. Tipo corologico Eurocaucasico Periodo di fioritura Maggio-agosto Territorio di crescita presente su tutto il territorio italiano (escluso val d'aosta) Habitat Boschi ombrosi di latifoglie raramente di conifere, preferibilmente su terreni calcarei. Somiglianze e varietà Epipactis atrorubens (hoffm. ex Bernh.) Besser che si differenzia per il numero superiore delle foglie, e di dimensioni maggiori. Note Questa specie usa entrambi i meccanismi riproduttivi: L'autogamia e la fecondazione incrociata. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Epipactis microphylla (Ehrh.) SW., Regione Emilia Romagna, Luglio 2006 - foto di Gianni Bonini
  4. Dactylorhiza sambucina (L.) Soò Sinonimi Dactylorhiza latifolia (L.) H.Baumann & Kunkele Orchis sambucina L. Orchis lutea Dulac Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nome italiano Orchidea sambucina Giglio sambucino Etimologia Il nome del genere (Dactylorhiza ) deriva dal greco. La prima parte daktulus significa dito e la seconda rhiza significa radice e si riferiscono alla forma dei tuberi che ricordano le dita delle mani. Il nome specifico sambucina fa riferimento all’ odore di sambuco che, si dice, sia emanato dal fiore. Descrizione Come per le altre specie appartenenti a questo genere i tuberi sono digitati e, di frequente, profondamente divisi. La pianta è robusta, alta da 20 a 40 cm. Foglie Distribuite lungo l’intero fusto, le inferiori ovate, le superiori lanceolate, lunghe dai 5 ai 12 cm e larghe da 1 a 3 cm. Fiori Infiorescenza densa, con brattee lanceolate, le inferiori più lunghe del fiore intero. Fiori gialli o porpora che, meno di frequente, possono presentare entrambi i colori o sfumature intermedie. Labello vagamente trilobato, con punteggiatura rossastra più o meno evidente alla base e margine spesso ondulato. Sepali laterali ovati, eretto-patenti, il mediano diretto in avanti e connivente con i petali, a formare un casco lasso. Lo sperone è cilindrico, robusto, più o meno arcuato e diretto verso il basso, lungo circa come l’ovario. Tipo corologico Euro-caucasico Periodo di fioritura Da aprile a giugno Territorio di crescita Presente su tutto il territorio italiano,manca in Sardegna Habitat Prati aridi, pascoli montani, boschi aperti e luminosi, diffusa dai 300 a oltre 2000 mt. Predilige i terreni alcalini o leggermente acidi e piuttosto asciutti. Somiglianze e varietà Dactylorhiza romana subsp. romana (Sebast.) Soó, che presenta il labello non maculato e sperone più o meno arcuato verso l’alto. Dactylorhiza insularis (Sommier) Landwehr il cui carattere distintivo più sicuro è costituito dallo sperone orizzontale ( discendente nella sambucina e arcuato verso l’alto nella romana). Note I fiori sono privi di nettare, l'impollinazione è entomofila e viene operata dai bombi, imenotteri della famiglia delle Apidae. Si basa sull'inganno visivo poichè questi insetti vengono attratti dall'aspetto dei fiori, che ricorda quello di altre specie nettarfere. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Dactylorhiza sambucina (L.) Soò, Regione Emilia Romagna, Giugno 2006 - foto di Emilio Pini
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