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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Sorbus torminalis (L.) Crantz (1763) Sinonimi Aria torminalis (L.) Beck (1892) Crataegus torminalis L. (1753) Hahnia torminalis (L.) Medik. (1793) Torminaria clusii M.Roem. (1847) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Nomi italiani Sorbo torminale, Baccarello, Ciavardello Etimologia L'epiteto generico, Sorbus, deriva direttamente dal nome latino che in antichità veniva dato al "Sorbo domestico" (Sorbus domestica = Cormus domestica). A sua volta sorbus sembra derivare dal latino sorbire = bere, sorbire; forse in riferimento al succo che si poteva ottenere facendone fermentare i suoi frutti maturi e cremosi. L'epiteto specifico, torminalis, deriva dal latino tormìna (= colica); in antichità i suoi frutti venivano utilizzati per curare le coliti. Descrizione Pianta legnosa alta fino a 20 m con chioma densa e appiattita, ma più comune sotto forma di alberello o arbusto alto fino a 7 m. Corteccia grigiastra, squamosa e rugosa nei rami vecchi, rami giovani lisci con abbondanti lenticelle ellittiche. Foglie con 3-5 nervature evidenti, decidue, verdi, alterne, glabre su entrambe le pagine, largamente ovali, con base cuoriforme, lobate con 5-9 lobi acuminati i 2 lobi inferiori più incisi, margine irregolarmente dentato, stipole lineari e glabre poste alla base del picciolo. Infiorescenza corimbiforme, sorretta da rami densamente pelosi in antesi, glabri alla fruttificazione; fiori profumati, attinomorfi, ermafroditi, pentameri; calice con piccoli sepali pelosi, triangolari e caduchi; petali di 5-6 mm, bianchi, patenti, obovati, margine intero; 16-18 stami con antere biancastre, 2 stili glabri, saldati tra loro inferiormente, persistenti. I frutti sono piccoli pomi verrucosi, subglobosi, di colore marrone scuro o castani con lenticelle più chiare, prima acerbi poi aciduli-dolciastri e di consistenza cremosa a maturità. Cresce nei boschi chiari decidui, arbusteti e ai margini della macchia mediterranea, in posizione soleggiata e preferibilmente con substrato acido. Presente in tutte le regioni italiane, esclusa la Valle d’Aosta. Fiorisce da aprile a giugno da 0 a 800 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Sorbus torminalis (L.) Crantz (1763); Regione Molise, 800 m s.l.m.; Aprile 2011; Foto di Donato Palermo.
  2. Gagea lutea (L.) Ker Gawl., Regione Lombardia, m 900 s.l.m., Aprile 2012, foto di Giovanni Baruffa.
  3. Gagea lutea (L.) Ker Gawl., Regione Lombardia, m 900 s.l.m., Aprile 2012, foto di Giovanni Baruffa.
  4. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Liguria, 668 m s.l.m., Aprile 2010, foto di Marika. Vista del bulbo con le radici.
  5. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Liguria, 668 m s.l.m., Aprile 2010, foto di Marika. Vista della pianta intera.
  6. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Liguria, 668 m s.l.m., Aprile 2010, foto di Marika. Il fiore, vista inferiore.
  7. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Liguria, 668 m s.l.m., Aprile 2010, foto di Marika.
  8. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m., Marzo 2010, foto di Nicola Parrino. Vista delle 2 foglie fiorali sparsamente cigliate.
  9. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m., Marzo 2010, foto di Nicola Parrino.
  10. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m., Marzo 2010, foto di Nicola Parrino.
  11. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Veneto, 100 m s.l.m., Febbraio 2010, foto di Giacomino.
  12. Gagea lutea ( L. ) Ker, Regione Veneto, 100 m s.l.m., Febbraio 2010, foto di Giacomino.
  13. Gagea lutea (L.) Ker Gawl. = Gagea sylvatica Loud., Gagea lutea (L.) Ker Gawl. var. maxima Schur, incl. in Ornithogalum luteum Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Liliaceae Nome italiano Cipollaccio stellato, Gagea gialla. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con bulbo robusto ricoperto di tuniche di colore marrone e radici basali fascicolate dal quale, nella parte sotterranea biancastra, partono l'unica foglia e lo scapo fiorifero che è a sezione quadrangolare ed eretto. La foglia basale è di colore verde e lineare, generalmente arcuata o arcuato-reflessa con apice contratto, chigliata nella pagina inferiore con il nervo mediano e i due laterali prominenti, le due foglie fiorali sono opposte e sparsamente ciliate, la maggiore è lanceolata e semiamplessicaule e circonda la base dell'infiorescenza ed è composta da 1 o 5 fiori, i tepali sono 6 e i 3 esterni sono leggermente più larghi, di colore giallo sulla parte adassiale e di colore verdastro su quella abassiale, il fiore ha 6 stami ventrifissi con antere longitudinali di colore giallo, 1 stilo trigono con stigma capitato. Il frutto è una capsula trigona obovoide troncata all'apice dove ogni loggia contiene piccoli semi reticolati di colore marrone. Fiorisce da marzo a maggio, da 50 a 1500 m s.l.m., in boschi freschi, nei prati umidi e ventosi, in faggete e abetaie. Presente in tutta Italia ad esclusione di Sardegna e Puglia. Regione Friuli Venezia Giulia, 150 m s.l.m., Marzo 2010, foto di Nicola Parrino.
  14. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Loisel.) Baker, Regione Sardegna, 180 m s. l. m., Gennaio 2011, foto G.B. Pau.
  15. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Loisel.) Baker, Regione Sardegna, 180 m s. l. m., Gennaio 2011, foto G.B. Pau.
  16. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Loisel.) Baker, Regione Sardegna, 180 m s. l. m., Gennaio 2011, foto G.B. Pau.
  17. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Loisel.) Baker, Regione Sardegna, 180 m s. l. m., Gennaio 2011, foto G.B. Pau.
  18. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Loisel.) Baker, Regione Sardegna, 180 m s. l. m., Gennaio 2011, foto G.B. Pau.
  19. Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Jord. & Fourr.) Baker = Narcissus tazetta L. subsp. bertolonii (Parl.) Baker, Narcissus cupularis (Salisb.) Schult. & Schult.f. Tassonomia Ordine: Liliales Famiglia: Amaryllidaceae Nome italiano Narciso nostrale. Foto e descrizione Pianta erbacea perenne con bulbo subgloboso ricoperto da tuniche membranose di colore castano che si prolungano in una guaina, lo stelo è di forma ellitica, eretto e senza foglie. Le foglie sono lineari con il margine liscio e hanno 2 chiglie dorsali poco marcate e fuoriescono da una guaina scariosa che è il prolungamento di quella del bulbo, sono di colore verde glauco e lunghe quanto o meno dello scapo fiorale. L'infiorescenza apicale fuoriesce da una spata membranacea, è unilaterale e porta 1-3 elementi, i fiori sono portati da peduncoli di diversa lunghezza e hanno sezione triangolare, il perianzio è di colore verde e si restringe gradatamente verso l'apice; la corolla è formata da 6 petali disuguali, sovrapposti e di forma ovata, quelli esterni con apici apicolati, sono di colore giallo oro, la corona è cupuliforme con margini interi, ha lo stesso colore dei petali ma a volte è leggermente più scura o tendente all'arancione. Gli stami sono 6 con antere gialle e 1 stilo con stigma capitato, il frutto è una capsula ovoide contenente semi nerastri. Fiorisce da dicembre a marzo, da 0 a 1400 m s.l.m., in prati sia costieri che montani, in garighe e luoghi rocciosi. Presente in Liguria, Toscana, Campania, Calabria e Sardegna. Note: il Narcissus tazetta L. subsp. aureus (Jord. & Fourr.) Baker si ibrida facilmente con la specie nominale producendo fiori bianchi con screziature gialle o viceversa. Regione Sardegna, 180 m s.l.m., Gennaio 2011, foto di G.B.Pau.
  20. Datura inoxia Mill. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  21. Datura inoxia Mill. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  22. Datura inoxia Mill. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  23. Datura inoxia Mill. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  24. Datura inoxia Mill. = Datura innoxia Miller Tassonomia Ordine: Solanales Famiglia: Solanaceae Nome italiano Stramonio metello. Foto e descrizione Pianta annuale densamente pubescente, alta fino a 150 cm; fusto verde-grigiastro cilindrico, molto ramificato; foglie alterne, picciolate, ovate, sinuate o intere, asimmetriche e cuoriformi alla base, nervatura centrale prominente; infiorescenza ridotta ad un solo fiore ascellare; fiore, attinomorfo, ermafrodita, pentamero, portato da un pedicello lungo 5-30 mm, eretto in antesi, riflesso alla fruttificazione; calice pubescente, lungo circa 10 cm, ovoideo-tubuloso, denti calicini diseguali, triangolari-lanceolati, base del calice persistente alla fruttificazione; corolla di grandi dimensioni 12-20 cm, imbutiforme, bianca o lievemente rosata, con 5 pieghe longitudinali e lobuli che si prolungano in un'appendice triangolare-lanceolata; stami leggermente diseguali con antere ellissoidali, filamento più lungo degli stami; il frutto è una capsula subglobosa, pendula, irta di aculei fini non pungenti, che giunta a maturazione si apre in 4 valve contenenti numerosi semi reniformi, piatti e irregolarmente ondulati. Pianta naturalizzata, originaria del Centro America, cresce in ambienti ruderali, incolti e margini di ruscelli. In Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Fiorisce da giugno a ottobre, da 0 a 800 m s.l.m.. Note: tutta la pianta è altamente tossica. Regione Calabria, 20 m s.l.m., settembre 2011, foto di Antonio Venturino.
  25. Anchusa azurea Mill. Regione Emilia Romagna, 400 m s.l.m., aprile 2012, foto di Gianni Bonini.
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