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Gruppo Botanico AMINT

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  1. Senecio inaequidens DC. (1838); Regione Veneto, 700 m s.l.m.; Ottobre 2012; Foto di Massimo Scandola. Margine fogliare con piccoli denti cartilaginei disposti in modo irregolare.
  2. Senecio inaequidens DC. (1838); Regione Veneto, 700 m s.l.m.; Ottobre 2012; Foto di Massimo Scandola. Involucro formato da brattee brune all'apice.
  3. Senecio inaequidens DC. (1838) Sinonimi Senecio vimineus (auctt. non DC. & Harv.) DC (1838) Senecio harveianus MacOwan (1890) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Senecio sudafricano Etimologia L'epiteto del genere, Senecio, deriva dal latino senex = vecchio; in riferimento ai pappi che, a maturità, hanno colore bianco e sporgono compatti e più o meno a forma di semisfera al di sopra dei capolini (come la "tasta canuta" di un vecchio). L'epiteto specifico, inaequidens, è parola composta dal prefissi avversativo in-, seguito dall'aggettivo latino aequus = uguale, seguito a sua volta dal latino dens = dente. Quindi, alla lettera: "con denti non uguali"; in riferimento ai piccoli "denti" cartilaginei e irregolari disposti sul margine delle foglie. Descrizione Pianta erbacea annuale a volte perenne, alta fino a 100 cm; radice formata da un corto rizoma con numerose radici secondarie; fusto eretto, striato, glabro, molto ramificato fin dalla base, a volte rossastro e legnoso nella parte inferiore; foglie alterne, lineari, lanceolate con apice acuto, evidente nervatura centrale, intere o con piccoli denti irregolari cartilaginei sul margine, sessili le inferiori, subsessili o brevemente picciolate le superiori; infiorescenza corimbosa, lassa, formata da numerosi capolini penduli, poi eretti in antesi, fiori gialli, tubulosi nel disco centrale, ligulati e, a volte, revoluti i periferici; involucro piriforme formato da squame scure all'apice; il frutto è un achenio cilindrico, pubescente, sormontato da un pappo formato da esili peli. Cresce in ambienti ruderali, incolti, bordi di strade e di fossi, indifferente al substrato. Presente su tutto il territorio italiano tranne che in Puglia; fiorisce da marzo a novembre, da 0 a 1600 m s.l.m.. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Note: Senecio inaequidens provenie dal Sud Africa (Lesotho, South Africa e Swaziland), è estremamente invasiva e in grado di modificare l’ambiente originario. Se ingerita in grandi quantità dal bestiame può indurre un intossicazione acuta che porta alla morte. Il Genere Senecio comprende numerosissime specie (oltre 1000, soprattutto extra-europee) di difficile determinazione. Senecio inaequidens DC. (1838); Regione Veneto, 700 m s.l.m.; Ottobre 2012; Foto di Massimo Scandola.
  4. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino.
  5. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino. Vista delle foglie cauline divise in tre segmenti.
  6. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino. Vista delle foglie basali picciolate e indivise.
  7. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino. Vista laterale del corimbo.
  8. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino. Vista del denso corimbo con fiori bianco-rosati.
  9. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino.
  10. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino. Vista del fusto eretto, indiviso fino all'infiorescenza e, a volte, di colore rossastro.
  11. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Valle d'Aosta, 800 m s.l.m.; Aprile 2012; Foto di Giovanni Malvicino.
  12. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure. Vista laterale del corimbo con gli stami.
  13. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure. Vista dei fiori riuniti in corimbi apicali.
  14. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure.
  15. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure. Vista delle foglie cauline su corto picciolo, trifogliate con la foglia centrale più lunga.
  16. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure.
  17. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure. Vista delle foglie basali picciolate e di forma variabile.
  18. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1300 m s.l.m.; Maggio 2011; Foto di Marika Ligure.
  19. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Piemonte, 1900 m s.l.m.; Giugno 2009; Foto di Renato M. Fondi.
  20. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Piemonte, 1900 m s.l.m.; Giugno 2009; Foto di Renato M. Fondi.
  21. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1000 m s.l.m.; Luglio 2007; Foto di Marika Ligure.
  22. Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1000 m s.l.m.; Luglio 2007; Foto di Marika Ligure.
  23. Valeriana tripteris L. (1753) Sinonimi Non risultano sinonimi per questa specie Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Dipsacales Famiglia: Caprifoliaceae Nome italiano Valeriana trifogliata Etimologia L'epiteto generico ha etimo incerto. Secondo alcuni deriva semplicemente dal verbo latino valere = godere di buona salute, in riferimento alle proprietà medicamentose di molte specie appartenenti a questo genere. Secondo altri rappresenta una dedica a qualche personaggio in vista della classicità romana: forse in onore all'Imperatore Publius Aurelius Licinius Valerianus che regnò tra dal 253 al 260; forse in omaggio all'Imperatore Gaio Galerio Valerio Massimiano, che fu genero di Diocleziano e che regnò dal 293 al 311, anno della sua morte. L'epiteto specifico deriva dal greco τρέις (tréis) = tre e dal greco πτερóν (pterόn) = ala; quindi col significato di "avente tre ali"; in riferimento alle foglie composte da tre segmenti. Descrizione Pianta erbacea perenne con rizoma lignificato e ramificato che origina una rosetta di foglie basali; i fusti sono eretti e semplici. Le foglie sono sessili o picciolate, le basali e le cauline inferiori sono picciolate, suborbicolari e più o meno pentagonali con il margine generalmente dentato, quelle mediane e le superiori sono sessili o con un corto picciolo, sono tripartite con i segmenti laterali lanceolati inciso-dentati con il centrale maggiore degli altri. L'infiorescenza è un corimbo con brattee e bratteole lineari; la corolla è di colore rosato, ha 5 lobi leggermente disuguali patenti e finemente papillosi, 3 stami con antere dorsifisse e uno stigma generalmente trifido alla maturità. Il frutto è un achenio ovoide oppure oblungo. Fiorisce da giugno a agosto, da 400 a 2700 m s.l.m., in luoghi umidi e sassosi e sulle sponde dei ruscelli e laghi. Presente in tutta Italia ad esclusione di Puglia, Sicilia e Sardegna, presenza dubbia in Basilicata. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Valeriana tripteris L. (1753); Regione Liguria, 1200 m s.l.m.; Luglio 2007; Foto di Marika Ligure.
  24. Verbena officinalis L. (1753); Regione Liguria, 450 m s.l.m.; Settembre 2012; Foto di Marika Ligure.
  25. Verbena officinalis L. (1753); Regione Liguria, 450 m s.l.m.; Settembre 2012; Foto di Marika Ligure.
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