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Messaggi pubblicati da Sergio Mombrini
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Forse un giovane Phellinus torulosus?
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Lillo mi sa che non devi rinominare nulla , non ho molta biblio qui a casa ma la tua ipotesi mi sembra molto plausibile.
Aspettiamo i pareri di Max e Angelo.
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Il filo lamellare è fertile, non ci sono cheilocistidi come detto, sulle facce lamellari non ci sono pleurocistidi, i basidi sono tetrasporici.
Come detto non ho testato la siderofilia perché non ho i reagenti per poterlo fare, inoltre avevo pensato a Clitocybe come genere.
Speriamo di venirne a capo di sta disgraziata. :-)
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Per Riccio.
Io è inutile che vado avanti se non si crede o non si considera quello che dico.
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Non sono convinto dei generi ipotizzati, la vedrei meglio come Clitocybe o al limite Collybia.
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Tephrocybe rancida viene descritta con gambo radicante e cappello con umbone, basidi siderofili, spore cica 7-9 x 4-4,5.
Queste avevano il gambo non radicante, le misure che ho rilevato da sporata sono 4,6-5,6×2,9-3,5 µm, i basidi misurano 17-26x 4,6-3,4 non ho verificato se siderofili o meno. Allego una foto delle spore, l'ho fatta in blu per vederle un poco meglio. -
Ciao Max questo fungo l'ho incontrato più di una decina di giorni fa sotto salice e poi mi è ricapitato la settimana scorsa in altra stazione sotto latifoglie miste (pioppi, ciliegio ecc.) sempre su lettiera di foglie nere, a quanto pare è puittosto diffuso in questo periodo. L'odore è si debole ma specie nel gambo sente di farina, la sporata è bianca pura e le spore sono inamiloidi ellittiche lisce.
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Bene ragazzi senza andare a cercare cose strane, penso che Lillo abbia ragione a proporre I.dulcamara o I. agardhii.
Per scegliere tra le due decido di privilegiare il carattere di misure e forme sporali : 7,8-9,5×5-5,8 µm, perlopiù ovate, che a mio parere sono più consone a I. dulcamara, e poi......a volte la prima impressione è quella che conta. ;-)
Ciao e grazie a tutti per il vostro intervento.
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Non saprei quanta e quale importanza dare agli habitat descritti in letteratura, preferisco andarci con cautela prima di escludere una specie per l'habitat, non è la prima volta che rinveniamo specie che vengono date in ambienti diversi dal nostro. Quello che vi posso dire con certezza riguardo all'habitat è che crescevano in terreno sabbioso, sulla sponda di una fontana, quindi sassolini fiori e erbe di vari generi, nelle immediate vicinanze Pioppo nero, poi in zona le altre essenze che ho detto.
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Eccoci
Long. : N=30; D1,9 ;(7,48 )7,817 - 9,5(10,29)
Larg. : N=30; D1,9 ;(4,72 )5,011 - 5,818(6,22)
Q : N=30; D1,9 ;(1,36 )1,414 - 1,717(1,79)
V : N=30; D1,9 ;(94,8 )108,79 - 177,06(193,3)
Notation : D1, Dominante, D9
Lxl: N= 30 ; dMd; (7,48)7,82-8,19-9,50(10,29) x (4,72)5,01-5,09-5,82(6,22)
Qm= 1,58 SigmaQ = 0,11 -
Mi sa che ci stiamo avvicinando, ma allora non sarebbe meglio I. leucoloma che sarebbe un poco più piccola e con spore più consone come misura?
Ho sul vetro l'impronta sporale, provvedo a fare nuove misure in numero sufficiente.
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Peziza
in Foto dei funghi da determinare anno 2016
Inviato
Ciao, per quello che ho potuto vedere la tua ipotesi mi sembra corretta.
Con spore lisce, habitat su detriti legnosi, imenio giallo, carne non stratificata, si arriva li.
Considerando anche altri habitat le specie vicine sembrano essere:
P. buxea che sarebbe da escludere anche per la carne stratificata
P. subcitrina che avrebbe parafisi curve con pigmento uniforme (non granulare), spore dalla forma un poco diversa (più largamente ellittiche).
Altro non saprei, cosa dice la diagnosi originale, si avvicina bene o qualcosa non ti torna?