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Lachnella alboviolascens (Alb. & Schwein.) Fr.; Regione Lombardia; Gera d'Adda; Febbraio 2014; Foto, microscopia e commenti di Sergio Mombrini.
Descrizione della raccolta
Fruttificazione sessile, idratata a forma di coppa larga mediamente 1 mm, col secco chiusa a globo; superficie esterna e margine completamente ricoperti da peli bianchi; imenio posto nella parte interna della coppa, liscio, grigiastro con vaghi riflessi blu-violacei. Peli cilindrici, ialini, larghi 4-6 µm, a parete spessa, settati, finemente incrostati, apice arrotondato e un poco affusolato; basidi tetrasporici, 80 ×13 µm; cistidi non osservati; spore da subglobulose a largamente ellissoidi misuranti 12-14 × 9-11 µm, lisce, ialine.
Habitat
Numerosi individui, appressati, su rami di vite.
Note
Molto simile ad un ascomicete, la visione al microscopio svela inequivocabilmente la classe di appartenenza. La specie più vicina è Lachnella villosa (Pers.: Fr.) Gilet che differisce per l’imenio più biancastro, la presenza di cistidi più o meno lanceolati, le spore più piccole e di forma diversa.
Foto 1-7
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Fai bene a essere puntiglioso e anzi..... se la maggior parte delle parafisi hanno una forma come quella che mostri nelle foto direi che G. barlae è mooooolto probabile, anche se talvolta viene descritto come una possibile forma estrema di G. umbratile.
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Ciao, a mio parere sul genere ci siamo: forma dell'ascoma, colore delle spore e mancanza di setae porterebbero a Geoglossum, anche la caratteristica del poro amiloide viene riportata per questo genere, le specie ipotizzate mi sembrano plausibili. Per decidere tra le due entità bisognerebbe guardare con attenzione che forma hanno le parafisi verso l'apice (diritte o curvate) e la forma delle ultime cellule (poco o vistosamente ristrette ai setti), se cè una buona presenza di parafisi con la parte terminale piuttosto curvata e una forma delle ultime cellule non troppo ristrette ai setti (come sembra di vedere) è più probabile possa trattarsi di G. umbratile.
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Da qunto si legge in letteratura macroscopicamente a E. hirtipes vengono attribuite spesso dimensioni del carpoforo maggiori rispetto ad E. hebes, anche microscopicamente abbiamo misure sporali diverse, orientativamente le misure riportate sono queste :
E. hirtipes, pileo 30-100 mm di diametro, gambo 3-10 mm di diametro, spore 10-14 x 8-10 um.
E. hebes, pileo 5-45 mm di diametro, gambo 1-5 mm di diametro, spore 8-12 x 5.5-8 um.
Per quanto concerne l'odore abbiamo per entrambi odore farinaceo-rancido oppure d'olio di pesce per E. hirtipes.
Ciao.
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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee; Regione Lombardia; Gennaio 2014; Gera d'Adda; Foto, microscopia e commento di Sergio Mombrini.
Le ife terminali della corteccia del gambo sono piuttosto rare e hanno una forma affusolata, in Mycena citrinomarginata Gillet queste ife sarebbero più frequenti e rigonfie.
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Mycena olivaceomarginata (Massee) Massee; Regione Lombardia; Gennaio 2014; Gera d'Adda; Foto, microscopia e commento di Sergio Mombrini.
Sinonimi
Mycena avenacea (Fr.: Fr.) Quél. s. auct.
Mycena plicosa ss. Ricken
Mycena brunneomarginata Kühner
Descrizione
L’identificazione di questa Mycena richiede una attenta osservazione di tutti i caratteri macro e microscopici. La variabilità dei cromatismi nel pileo, il filo lamellare non sempre evidentemente e variabilmente colorato, l’odore debole, i cistidi polimorfi, rendono la separazione dalle specie vicinorie piuttosto critica. La variabilità di colore dei pigmenti è stata utilizzata per proporre quattro forme diverse (Maas Geesteranus 1986) : f. olivaceomarginata, f. contraria, f. roseofusca, f. thymicola. Inoltre (Arnolds 1982, Ludwig 2012) suggeriscono una sinonimia con Mycena citrinomarginata il cui nome avrebbe precedenza, studi molecolari sono attesi per smentire o avvalorare queste proposte.
Esemplari in habitat.
2014.03 - Lombardia - Tutor Massimo Biraghi
in Funghi trovati Anno 2014
Inviato
Coprinellus domesticus (Bolton) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Regione Lombardia; Marzo 2014; Foto di Sergio Mombrini.