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Sergio Mombrini

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Messaggi pubblicati da Sergio Mombrini

  1. Chissa forse è proprio a causa di queste incongruenze che negli studi più recenti si tende a dare priorità alle associazioni :

     

    Parasola lactea = Parasola leiocephala, Basionymo Pseudocoprinus Lacteus

     

    Parasola kuehneri = Coprinus plicatilis var. microsporus, Basionymo Coprinus kuehneri

     

    Parasola plicatilis = Coprinus plicatilis, Basionymo Agaricus plicatilis

  2. Ciao Lillo.

    Temo di non aver capito, C. leiocephalus = C. plicatilis var. microsporus è scritto nella descrizione originale di Orton?

    Questo sarebbe in contraddizione con la tendenza attuale che come sai è questa:

     

    Current Name:
    Parasola kuehneri (Uljé & Bas) Redhead, Vilgalys & Hopple, in Redhead, Vilgalys, Moncalvo, Johnson & Hopple, Taxon 50(1): 235 (2001)

    Synonymy:
    Coprinus kuehneri Uljé & Bas, Persoonia 13(4): 438 (1988)
    Coprinus plicatilis f. microsporus (Kühner & Joss.) Hongo & Aoki, Trans. Mycol. Soc. Japan 4(5): 134 (1964) [1963]
    Coprinus plicatilis var. microsporus Kühner & Joss., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 50: 57 (1934)

     

    E come si spiegherebbero le misure sporali di C. kuehneri (più piccole) che nella diagnosi originale vengono riportate di 6.5-10.5 x 5.5-8 x 5-6. ?

  3. Coprinus dilectus era altra ipotesi, ma si era anche osservato C. pseudodisseminatus.

     

    Sergio, non esiste solo una pubblicazione e come ho già ripetuto molte volte non è un libro che fa la micologia e non mi va affatto di parlare come un "libro stampato"

    Sono trenta e passa anni che leggo e rileggo e ho abbastanza esperienza per sapere cosa e come interpretare le varie "ripetizioni" pubblicate nel corso degli anni senza uno studio ad hoc.

    La chiave che messo sopra è estratta da una revisione filogenetica del 2013 ma anche in questo caso ci sono ancora punti "oscuri.

    Lo stesso Ulje nelle sue osservazioni non è riuscito a dare un binomio ad alcuni ritrovamenti.

    Non devo dare un binomio per forza, non sono un collezionista di figurine, ma mi piaceva la discussione.

    Ciao

    Senti Max qui nessuno ha parlato di pubblicazioni o fonti consultate quindi parli a sproposito. Anche a me piacerebbe discutere di micologia con te ma credimi è piuttosto difficile, non è sottolineando la tua ultratrentennale esperienza in campo micologico (è almeno la terza volta che me lo dici pubblicamente) che si instaura un dialogo costruttivo. Ciao.

  4.  

    Ciao Lillo, già il velo appunto....., è talmente impercettibile che in un primo momento non l'ho neanche considerato, solo in un secondo momento non riuscendo a venirne fuori mi sono deciso a guardare anche quei piccolissimi quasi impercettibili puntini bianchi che si intravedono sul pileo e che vedi ingranditi nella quarta foto.

    I pileocistidi ce ne sono di molto lunghi, nascono nella pileipellis, hanno parete sottile, la parte basale di 15-22 x 8,8-10 micron, poi parte il collo per una lunghezza totale di circa 125-175 micron.

    OK, tutto bene. Pileocistidi così lunghi e velo a ife cilindrico-filiformi (non sferiche) scarso quasi inpercettibile difficile da rilevare tant'è che spesso passa inosservato al punto che questa specie viene spesso considerata e descritta priva di velo, va benissimo Coprinus hiascens.

    Ciao Lillo

     

    Grazie del tuo parere :)

    Ciao.

  5. Ciao Lillo, già il velo appunto....., è talmente impercettibile che in un primo momento non l'ho neanche considerato, solo in un secondo momento non riuscendo a venirne fuori mi sono deciso a guardare anche quei piccolissimi quasi impercettibili puntini bianchi che si intravedono sul pileo e che vedi ingranditi nella quarta foto.

    I pileocistidi ce ne sono di molto lunghi, nascono nella pileipellis, hanno parete sottile, la parte basale di 15-22 x 8,8-10 micron, poi parte il collo per una lunghezza totale di circa 125-175 micron.

  6. Coprinellus cfr. hiascens (Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo

    Cresceva apparentemente nell’erba ma forse sotto terra c’erano delle vecchie radici o residui di legno marcescente, questo Coprinellus Sect. Setulosi Subsect. Hiascentes.

    Pileo chiuso di 8 x 12 mm circa, solcato, coperto da piccolissimi quasi impercettibili puntini bianchi costituiti dai residui velari, lamelle poco deliquescenti, gambo pubescente per la presenza di numerosi caulocistidi.

    Velo costituito da elementi cilindrici, rigonfi, diverticolati, clavati; Pileocistidi lageniformi con collo molto lungo perlopiù cilindrico; Cheilocistidi lageniformi; Pleurocistidi assenti; Caulocistidi numerosi, lageniformi con collo allungato; Basidi tetrasporici; Spore 8,5-11,3 x 4,3-5,3 um. con poro germinativo centrale.

    Mi piacerebbe un parere per inserirlo in RNR.

    post-12381-0-74319100-1416083131.jpg

  7. Ciao Lillo.

    Infatti personalmente non ho mai messo in dubbio la variabilità della forma sporale in queste Parasola, anzi ritengo appunto che non è per niente sicuro affidarsi alla loro forma per separare queste specie. Perciò dovendo prendere una decisione, in questo caso, piuttosto che la forma, darei maggiore importanza alle misure che in queste ultime da te postate sono 9,4-11,4 x 7,1-7,7 micron e quindi (a mio parere) più consone a P. leiocephala.

    Ma come dici bene tu, sia chiaro che questa è e rimane soltanto la mia opinione che non vuole ne convincere ne influenzare nessuno. :)

  8. Certo Bob capisco bene il problema, ci capita spesso di avere misure sporali a cavallo tra una specie e l'altra, nel caso di misure come da te indicate se non ci sono anche un buon numero di spore sui 13-14 micron io starei nel range più piccolo. D'altra parte cosa possiamo fare? Questo è quello che cè scritto nei testi e che purtroppo dobbiamo seguire.

    Ciao.

  9. Ciao, non conoscendolo non esprimo nessun parere su Coprinus hemerobius ma condivido il concetto espresso da Lillo riguardo al typus non depositato, se e quando ci capiterà tra le mani questa specie avremo modo di confrontare i caratteri distintivi evidenziati. Per quanto concerne la separazione delle altre specie in discussione la chiave proposta mi sembra mirata ed efficace. Tuttavia credo non si possa non tenere in considerazione le recenti pubblicazioni (vedi es. Funga Nordica o anche lo studio Micotaxon linkato da Max) che tendono a tenere distinte P. plicatilis e P. leiocephala, tale distinzione credo si possa riassumere segendo l'esempio proposto nel modo seguente:

    Spore con profilo variabile ovoidali-romboidale-triangolare a forma di cuore e con poro germinativo eccentrico lunghe in media 10-14,5 micron = P. plicatilis

    Spore con profilo variabile ovoidali-romboidale-triangolare a forma di cuore e con poro germinativo eccentrico lunghe in media 8-12 micron = P. leiocephala

    Rimango quindi del mio parere (P. leiocephala) per quanto concerne il ritrovamento di Max, e viste le misure sporali anche quella di Bob penso sia la stessa specie.

    Per qunto riguarda la sinonimia tra P. leiocephala e P. lactea non è importante come la chiamiamo basta che sappiamo che sono la stessa cosa, benvengano gli studi che tendono a sinonimizzare più taxa.

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