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michelangelo

Member AMINT
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  1. ...e per finire in bellezza, eleganti (nonché profumati... e saporiti) galletti. Cantharellus alborufescens:
  2. Tra le specie più belle, l'elegantissima Amanita pantherina:
  3. Tra le specie più interessanti, Leucopaxillus tricolor:
  4. Cortinarius aleuriosmus dal tipico odore di farina (odore molto raro tra i cortinari!)
  5. C'erano anche alcuni cortinari. Bel cortinario di colore viola. Si tratta probabilmente di Cortinarius coerulescens o di un variecolor. Purtroppo non ho effettuato la prova con l'idrossido di potassio
  6. Boletus rhodoxanthus, reticolo del gambo:
  7. Boletus rhodoxanthus:
  8. Nonostante l'assenza di precipitazioni da quasi 2 settimane e la tramontana che spira da due giorni, la "buttata", anche se in calo, è ancora abbastanza abbondante. Sempre nella lecceta dei Martani ternani si rinvengono numerose boletacee, (soprattutto Xerocomus, Boletus luridus e Boletus rhodoxanthus) e russule, in modo particolare R. vinosobrunnea, caratterizzata dalla taglia abbastanza cospicua, cappello ruvido asciutto (generalmente segnato da fini marezzature concentriche scure), con colorazioni molto variabili (dal rosso porpora, al bruno castano, all'ocra-olivastro) Russula vinosobrunnea:
  9. Apro il topic del mese di ottobre con alcuni, strani, funghi particolarmente neri (ed olezzanti!!!) rinvenuti in una lecceta dei Monti Martani ternani
  10. Non cominciamo a mettere in giro pseudomicoprevisioni non autenticate!!! Per quel che riguarda i marchigiani... rispetto all'Umbria siete in molti. Nell'Umbria c'é solo il sottoscritto!!! Comunque siamo confinanti e quindi possiamo organizzare alcune uscite insieme...lungo la linea di confine Per quel che riguarda i porcini... dalle parti mie ce ne sono un bel po'. Se ve la sentite di fare qualche chilometro in più possiamo organizzare un'uscita micologica (...anche un pochino porcinologica) nei dintorni di Terni! Ciao Michelangelo
  11. Stranamente, visto il caldo, erano presenti alcuni esemplari di Clitocybe odora dal tipico odore di anice (questo fungo è utilizzato da alcuni per preparare... gelati particolari), più comune in periodi più freddi:
  12. Boletus luridus dal caratteristico cappello opaco con sfumature olivastre:
  13. E' invece un buon commestibile, se ben cotto (quindi non arrosto!!!), tossico se consumato crudo o poco cotto, il Boletus luridus che aveva appena cominciato a fiorire e quindi presente con esemplari prevalentemente giovani. La carne del Boletus luridus vira vistosamente al blu al taglio, il gambo slanciato e snello è ornato da una reticolatura rossa a maglie irregolari. La carne sotto-imeniale è di colore rosso arancio:
  14. Boletus lupinus a gambo giallo chiaro, privo di reticolo... anche lui puzzolente (odore di zolfo o di acido) e probabilmente TOSSICO:
  15. Boletus satanas, con i pori ancora di colore giallo verso la periferia del cappello. I pori dell'imenio, gialli nel giovane, diventano di colore rosso a cominciare da quelli più vicini al gambo.
  16. Boletus satanas fine reticolo rosso del gambo
  17. Tra le boletacee primeggiavano, in numero e... dimensioni quelli a pori rossi e carne virante al blu (gen. Boletus, gruppo dei Luridi), in modo particolare i giganti del bosco: Boletus satanas, enormi funghi dal tipico cappello chiaro, gambo corto, ventricoso-obeso, con carne virante lentamente all'azzurro al taglio (in genere solo nel cappello) e odore cadaverico, specialmente a maturità. TOSSICO... , ma in alcune località viene consumato dopo prolungata cottura!!! (come faranno a mangiarlo... con quella puzza cadaverica???):
  18. Amanita rubescens, cuticola del cappello con le tipiche verruche non appuntite, a placche farinose di colore grigio-ocra chiaro
  19. Numerose erano soprattuto le amanite vinose, molto comuni, specialmente nei periodi caldi, in tutti i boschi italiani. Amanita rubescens:
  20. Cominciavano a spuntare le prime Russula cyanoxantha, mentre erano presenti qua e là alcune "russule sosia", come la Russula pseudoaeruginea (che può sembrare talvolta, a prima vista, una R. cyanoxantha un po' scolorita) con le tipiche macchie rugginose sul cappello (prevalentemente al centro), a lamelle fragili e a sporata crema (lamelle quindi non bianche a maturità!). Russula pseudoaeruginea:
  21. Numerosi gli esemplari, giovani e vecchi di Russula vesca:
  22. ...e le dure, non acri Russula albonigra, a cappello bruno nell'adulto (cuticola non separabile: sezione COMPACTAE!) e carne annerente:
  23. Numerose anche le velenose e... puzzolenti (odore di varichina) Russula foetens, a cappello chiaro e viscido-appiccicaticcio:
  24. ... il fiore è sempre lo stesso... Colchicum autumnale Russula heterophylla, lamelle densamente forcate e decorrenti all'inserzione col gambo:
  25. Abbondava anche la Russula heterophylla, amante delle latifoglie e dei luoghi caldi. Di taglia notevole, con caratteristico gambo corto e quasi sempre più stretto verso la base, a cappello verde o bruno-giallo-ocra, è una specie commestibile a carne dolce:
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