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Mauro Cittadini

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Tutti i contenuti di Mauro Cittadini

  1. Complimenti...complimenti... ma sto ,"Tutero" non posta niente!!! Scusa Gianni...lo so' che sei occupatissimo e che t'ho anche dato i compiti a casa... Vabbe...ritrovamenti di oggi Macchia di Capocotta: Infiorata di Crepidotus cesatii su di un vecchio tronco di sughera...
  2. Massimoooo...guarda che quando debbo ricorrere al microscopio sbuffo come una "vaporiera"!!!! Non lo considero un oggetto di per se affascinante ed indispensabile, ho dovuto solo prendere atto che sia necessario in molti casi!!! Detto questo...la foto micro non è brutta ma da sola e così serve a poco e nulla.... IL Gambo così velato comunque non mi ricorda la graminis/uncialis hai per caso guardato verso G.sideroides/stylifera...? Saluti Mauro
  3. A me procacciatore di spore non l'aveva mai detto nessuno... Bellissime le foto proposte da Stefano...è certo che cio che si può vedere al microscopio elettronico è tutta un'altra cosa...l'unica pecca è la perdita dei colori...ma si tratta di particolare di per se irrilevante. Daccordissimo sulla sezione dedicata, a disposizione per eventuali....campioni Mauro
  4. Ottime proposte Giancarlo, impreziosite dai disegni della microscopia...ormai materiale raro da proteggere e rilanciare... ovviamente per chi ne ha capacità, il sottoscritto continuera a fare foto..."mano pesante" Per Octospora roxeimii appena ho un po' di tempo...e luce diurna digitalizzo un contributo... Di nuovo e Saluti Mauro
  5. 26-27...penso abbia ragione Alessandro ha proprio l'aspetto di S.collinitus. Il cappello sembra avere sopra del glutine asciutto ed ingrandendo mi sembra di scorgere le tipiche fibrille nerastre non riesco a capire se vi è presensa di micelio rosato... Comunque al limite...limite S.granulatus...ma più prob. il primo Saluti Mauro
  6. Forse Cortinarius balteatocumatilis...ma come minimo per essere sicuri si deve procedere a qualche reazione con basi forti sulla carne ed alla verifica micro... Sulla commestibilità...mi terrei alla larga da un cortinario...incerto!!! Saluti Mauro
  7. Ciao Stefano e benvenuto tra noi. Hai fatto bene a rompere il ghiaccio in questo spazio, vista la tua provenienza geografica e...noto anche delle belle fotografie...cosa non da poco!!! Ti faccio solo una preghiera, allo scopo di rendere omogenea la trattazione dei funghi in questo spazio ho suggerito al primo post delle linee guida sul formato post da utilizzare...quando hai delle specie sicuramente determinate e documentate ti potrai proporre a tuo piacimento componendo una sintetica scheda della specie proposta. Per i casi come quello da te proposto ti consiglio di utilizzare lo spazio più idoneo che è "foto dei funghi da determinare" dove "passano" giornalmente alcuni dei migliori "Micodeterminatori da foto in rete" italiani e non. Saluti ed alla prossima Mauro P.S. Per il Cortinario ci sto pensando....
  8. Confermo la ipotesi di Emilio Foto 3 Tricholoma sejunctum con forte somiglianza norfocromatica del pileo con A.phalloides...anche se il suddetto Tricholoma è veramente un pessimo commestibile (amaro!!!) questo può essere un interessante spunto di riflessione... Foto 5 Cortinarius...Sez Claricolores (cortina bianca) oltre...non so Foto 6 forse ancora Cortinarius...si vede poco.... azzardiamo un Myxacium ma... Foto 9 Mycena sp... E mi sembra che le ipotesi siano state tutte formulate Saluti Mauro
  9. Ottimo e didatticamente valido contributo...Emanuele se non erro Le sequenze che mostrano lo sviluppo aiutano moltissimo a comprendere le dinamiche che portano alla dispersione delle spore, obiettivo primario di ogni specie fungina, ed inoltre aiutano a riconoscere il medesimo fungo in più stadi di crescita e maturazione. Ricordo che tutti gli Sleroderma sono da considerare velenosi. Saluti Mauro
  10. Ottime proposte PABLO La 7 mi ricorda tanto Tricholoma filamentosum...stretto parente e parimenti tossico di T.pardinum Saluti Mauro
  11. "........" Hypholoma fasciculare detto falso chiodino o zolfino, carne fortemente amara...tossico Saluti Mauro
  12. Ciao Enzo...differenze ce ne sono... anche se a colpo d'occhio le somiglianze preoccupano vediamo di analizzarle: Dimensioni: decisamente maggiori in M.procera che può arrivare ai 40 cm di diametro del cappello mentre L.bresadolae in genere si ferma verso i 16 max. Anello: doppio e scorrevole ed immutabile in M.procera, semplice non scorrevole e virante verso il giallo in prima istanza in L.bresadolae Gambo: caratteristica ornamentazione (zebratura) in M.procera, liscio, fibrilloso, biancastro e immediatamente virante al giallo altocco ed allo sfregamento in L.bresadolae e per finire... Lamelle: bianche immutabili, legg. imbrunenti in vecchiaia per M.procera, lamelle bianche ma anch'esse viranti al giallastro come il resto per L.bresadolae Spero sia sufficente... Saluti Mauro
  13. Condivido....anch'io!!! Poi...ti faccio dei sinceri complimenti per la tecnica fotografica sicuramente migliorata nell'ultimo anno!!! Ciao Gianni speriamo di rivederci e risentirci presto Mauro
  14. Grande Baldacci...le tue foto son sempre qualcosa in più che strepitose ma.... questa volta...tranquillo che prima o poi capita a tutti, ti becchi il RIMPROVERO Quando si postano dei funghi che si vorrebbe fossero determinati dagli altri amici del forum bisogna a mio giudizio: A dare maggiori informazioni su habitat, caratteri morfocromatici ed organolettici. B limitare il numero delle specie che si propongono al fine di non disperdere l'attenzione e la concentrazione di chi si cimenta nell'ardua esperienza... COMUNQUE...SEMPRE ER MEIO "DITO" DER BOSCO... P.S. ..Il Lycoperdon di foto 6 mi sembra L.molle... Saluti Mauro
  15. Anche tu sei composto per oltre il 65% di acqua...ma rimani sempre il nostro "stimatissimo Presidente" Un abbraccio Mauro
  16. Giorgio...sempre squisito!!! E poi quest'anno anche fortunato... Le anomali condizioni meteo continuano a far produrre la nostra "beneamata" Val di Fiemme" E come al solito...hai introdotto "lievemente" in argomento importantissimo: Il predominio delle immagini sui contenuti. Penso che ciascuno di noi debba a questo punto (al momento la qualità e la quantità delle proposte fotografiche nel forum è elevatissima) prendere le cose con un pochino più di calma e far dialogare, all'interno del proprio cervello, ciò che si vede e ciò che è scritto. Attenzione non si tratta di un problema nuovo: per molti anni moltissimi appassionati si limitavano a sfogliare le foto dei libri di Micologia, Cetto su tutti, evitando accuratamente di leggere le descrizioni botaniche se non quelle che riguardavano la...commestibilità!!! Ora mi permetto di introdurre questo tema primo perchè penso che all'interno del nostro gruppo ci siano moltissime persone abituate a...leggere e secondo perchè comunque chi volesse solo ammirare la "luce e i colori" della natura fungina è liberissimo di farlo e di trarne...godimento Il consiglio e per chi vuole crescere nella cultura micologica e suona più o meno così: "Leggi...non guardare solo le figure" Un abbraccio al continuamenteincrescitaebravobuonoepurebello...mainsommabellononso Giorgio e a tutti gli amici del forum Mauro
  17. Astraeus hygrometricus (ordine Sclerodermatales e non Lycoperdales), tipica l'ornamentazione sulle lacinie e tipica la "rottura" apicale imprecisa e priva di peristoma e di una struttura (beccuccio... )appendicolata e frangiata (vedi...fimbriata)... In foto Geastrum fimbriatum (=G.sessile) Saluti Mauro
  18. Giù...bellissime come sempre e nei limiti delle mie possibilità anche correttamente determinate...mi è piaciuta molto la ripresa ravvicinata di Mycena seynesi dove ben si vede il caratteristico filo lamellare Bruno-porpora... Saluti Mauro
  19. Grazie Piero...e si effettivamente in questo periodo sono moltissime le "compagnie/funghi" che incontriamo nei boschi...quindi tra il fotografa il prendi un campione mettilo in frigo poi fa la micro...insomma un sacco di lavoro ed allora...intervallo!!! Con una foto "curiosa" riferita ad una specie Gyroporus cyanescens che sicuramente in seguito incontreremo di nuovo per meglio vederlo e descriverlo. Roma località Spiaggia di Castel Porziano (per i romani e dintorni i famosissimi "cancelli" !!!) 30/10/2004 titolo: CHI REGGE CHI??? SALUTI....MAURO
  20. Russula...??? quale Russula...io non ho visto russule Domenica... Però...posso contribuire con Mycena seynii...questa mia differente per due particolari: la colorazione decisamente più lilacina e il tipo di strobilo (vedi pigna ) in questo caso di Pinus pinaster (pino marittimo) a differenza di quella di Gianni su strobilo di Pinus pinea (pino comune da pinoli...) Ecco a voi e saluti... Mauro
  21. Ordunque...un sentito ringraziamento agli amici Giorgio ed Emilio per l'apprezzamento... ed uno per il "compare" Gianni per la bella ed esaustiva scheda proposta per L.bresadolae...la mia foto e "molto" simile a quella del "nebularis" Ecco...giusto giusto ho questa dove ho immortalato in particolare i piccoli esemplari sulla dx dove ben di nota la caratteristica dell' ingiallimento allo "tocco" e "sfregamento". Rimanete sintonizzati... da qui a dicembre ne vedrete delle "belle" o "belli"... Saluti Mauro
  22. Arrivederci a Lunedì...se riusciremo a non prenderci tutto il nubifragio annunciato, con nuove proposte sulle uscite fungine!!!! Saluti Mauro
  23. Roma, 10/10/2004 Parco del Litorale Romano, comprensorio di Castel Fusano Sotto leccio (Quercus ilex) Russula maculata: Di piccole fino a medie dimensione possiede una cuticola brillante un po' appicicosa a tempo umido con colori rosso giallastri e le caratteristiche maculazioni rossastro porpora. Carne e lamelle, nel caso dei ritrovamenti in questa località, molto piccanti. In letteratura l'acrimonia di questa russula viene spesso segnalata come variabile. Può esser confusa con la simile Russula decipiens che spesso cresce nello stesso Habitat (Latifoglie xerofile), altrettanto piccante ma con la cuticola di aspetto opaco e senza macule. Da considerare tossica come tutte le russule a carne piccante.
  24. Dopo una verifica...doverosa due altre proposte di recenti acquisizioni. Roma 26/09/2004 Località EUR prato arborato pini e lecci Lycoperdon molle: si distingue dal comune L. perlatum per le ornamentazioni decisamente meno vistose, granulose, facilmente detersili e caduche. E' più facile, nel caso il colore del peridio sia particolarmente brunastro, la confusione con L.umbrinum o con L.foetidum. Nel dubbio l'esame dei dettagli microscopici risolve il problema. Commestibile, di scarsissimo pregio solo quando (come tutte le altre vescie) gleba al taglio appare compatta e completamente bianca.
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