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Mario Iannotti

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Tutti i contenuti di Mario Iannotti

  1. Xerula radicata (Relhan: Fr.) Dörfelt; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  2. Xerula radicata (Relhan: Fr.) Dörfelt; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  3. Tricholomopsis rutilans (Schaeff.: Fr.) Singer; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  4. Leratiomyces squamosus (Pers.) Bridge & Spooner; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  5. Gymnopilus spectabilis (Wein.: Fr.) A.H. Smith; Regione Abruzzo;Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Sulla stessa ceppaia interrata crescevano a breve distanza Gymnopilus spectabilis (a destra) e Pholiota squarrosa (a sinistra).
  6. Pholiota squarrosa (Weigel: Fr.) Kummer; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Sulla stessa ceppaia interrata crescevano a breve distanza Pholiota squarrosa (a sinistra) e Gymnopilus spectabilis (a destra).
  7. Oudemansiella mucida (Schrad.: Fr.) v.Höhnel; Regione Abruzzo; Ottobre 2016, Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  8. Mycena galericulata (Scop.: Fr.) Gray; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto e commento di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Ritrovamento su ceppaia mercescente di Faggio, si riconosce per le lamelle soffuse di rosa e per l'odore farinoso.
  9. Lepiota ignivolvata Bousset & Josserand; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  10. Lactarius acerrimus Britzelmayr; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). In primo piano le lamelle anastomosate e forcate al gambo.
  11. Hygrophorus poetarum Heim; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  12. Hygrophorus lindtneri Moser; Regione Abruzzo; ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  13. Lycoperdon echinatum Pers.: Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  14. Gymnopilus spectabilis (Wein.: Fr.) A.H. Smith; Regione Abruzzo; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  15. Cortinarius terpsichores Melot; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  16. Cortinarius rapaceus Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  17. Cortinarius cotoneus Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ).
  18. Cortinarius elegantissimus Rob. Henry; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Cortinarius tipico del Faggio. Reazione macrochimica con KOH al 20% rossastra sul cappello.
  19. Clitocybe glareosa Röllin & Monthoux; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto di Mario Iannotti.Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). Prati del Sirente 1200 m s.l.m..
  20. Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto e commento di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). La forma tipica di questa specie è piriforme slanciata o globosa sorretta da un lungo pseudostipite spesso cilindrico, sovente costolato longitudinalmente, molto simile ad alcune specie di Lycoperdon. La parte esterna (esoperidio) è dissociata in singoli elementi, con aculei e/o granulosità farinose, gli aculei possono essere isolati o uniti nelle punte, di consistenza friabile. La parete esterna, a maturità, si lacera in modo irregolare per 1 o 2 cm e lascia uscire le spore mescolate alla gleba polverizzata. Cresce negli spazi aperti dei boschi di latifoglia e conifere. Le specie simili sono: Calvatia utriformis, che si differenzia per la maggiori dimensioni, per una diversa forma più subglobosa, attenuata alla base e per le spore perfettamente lisce; Lycoperdon pyriforme è una specie di dimensioni minori, con crescita lignicola e spore lisce; Lycoperdon perlatum si riconosce per l'esoperidio cosparso da robusti aculei conici, caduchi, che lasciano delle piccole cicatrici tonde, contornate da un reticolo di piccole verruche o aculei più piccoli, più a lungo persistenti. Macro dell'esoperidio dissociato in singoli elementi, con aculei isolati o uniti nelle punte.
  21. Macrotyphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen; Regione di Abruzzo; Ottobre 2016; Foto, commento e microscopia di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). (exsiccatum MI20161007-01) Ritrovamento in faggeta, con crescita saprotrofa su foglie morte e detriti legnosi, altezza 20 cm circa, di forma clavata, slanciata, con sommità arrotondata, consistenza tenace, rigida, cavo all’interno, di colore ocra-giallastro, cannella, la superficie esterna è vellutata. Spore: 13,7-15,8(16,6)× 5,3-8,3 µm, ellissoidali, lisce. Basidi clavati, sinuosi, tetrasporici. Ife dell’imenio cilindriche con GAF. Non sono stati osservati cistidi. Microscopia Spore: 13,7-15,8(16,6)× 5,3-8,3 µm, ellissoidali, lisce. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi clavati, sinuosi, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Ife dell’imenio cilindriche con GAF. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  22. Lycoperdon pyriforme Pers.: Persoon; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto di Mario Iannotti. Crescita su ceppaia marcescente di Quercus sp. Cordoni miceliari biancastri alla base del gambo.
  23. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20160928-01) Foto e Descrizioni In autunno, quando andiamo in giro nei boschi alla ricerca dei pregiati funghi eduli è facile incontrare Amanita phalloides, il suo riconoscimento non da particolari difficoltà determinative, l’importante è porre il focus, un’attenta osservazione, sui principali caratteri morfologici, ormai noti a tutti: cappello, gambo, anello e volva. Il cappello si presenta in genere con tonalità verde-giallastra, interamente decorato da fibrille radiali, che gli conferiscono un aspetto sericeo, satinato, lucente, ma abbiamo anche una certa variabilità di colori, dal verde chiaro, al bruno-oliva, bronzo-olivastro, castano, sabbia e bianco nella f. alba. Le lamelle sono libere al gambo, fitte, alte e bianche. Il gambo cilindrico, interamente decorato da caratteristiche striature gialle-verdastre, per questo è detto anche “a pelle di serpente“, rastremato verso l’alto e ingrossato alla base dove termina con un grosso bulbo. Nella parte alta del gambo è posizionato un anello, consistente, ampio. La base bulbosa del gambo è avvolta in una volva sacciforme, bianca, membranosa, lacerata e svasata in alto. La carne è dolce con un caratteristico odore, dapprima mielato, poi con la maturazione mielato-rancido sgradevole, infine repellente, di cadavere. Comune in tutti i boschi di latifoglia, più inconsueta nelle conifere. Fungo velenoso, mortale. Microscopia Spore (7,7)8,1-8,8(9,8) × (6,3)6,6-7,1(7,4) µm, Q = 1,1-1,3; Qm = 1,2; amiliodi, da largamente ellissoidali ad ellissoidali, lisce, ialine. In questa specie l'amiloidia delle spore è un carattere microscopico importante per differenziare la specie nei casi di avvelenamento. Ricordiamo che si indica con questo termine una reazione fra iodio (contenuto nel reattivo di Melzer) e amido, l'amido che si trova nelle spore assume in presenza dello iodio un colore azzurro scuro fino a nerastro, colorandole interamente come si vede bene nelle foto. Questo esame ha permesso a volte di riconoscere le spore di questa specie nell'aspirato gastrico di persone avvelenate da funghi e ha permesso di diagnosticare correttamente e precocemente il tipo di avvelenamento permettendo di agire con specifiche cure. Basidi clavati, tetrasporici. Pileipellis costituita da una ixocutis di ife cilindriche, leggermente intrecciate. La struttura dell’anello è costituita da una texture di ife filamentose di forma cilindrica, intrecciate, settate, alcune di esse terminano con delle cellule clavate; alcuni di questi terminali sono formati da articoli sovrapposti di cellule cilindrico-clavate, molto larghe. Ife della volva, costituite da una texture di ife filamentose, cilindriche, con qualche diverticolo, intrecciate, settate. In tutti i tessuti esaminati non sono stati rilevati GAF. Note Porre molta attenzione per chi raccoglie e consuma Tricholoma sejunctum, in quanto i colori del cappello sono perfettamente sovrapponibili, per cui vi è un alto rischio di scambio con Amanita phalloides nella versione verde-giallastra. Si raccomanda di non raccogliere esemplari del genere Amanita allo stato di ovolo chiuso, sia per ovvi motivi di riconoscimento ma anche per ragioni strettamente ecologiche, in quello stadio di sviluppo, le lamelle non sono ancora visibili, il fungo non ha avuto la possibilità di disperdere le spore necessarie alla riproduzione della specie. Anello membranoso, ampio, biancastro. Particolare della decorazione del gambo "a pelle di serpente". Particolare del cappello fibrilloso, satinato, lucente. Particolare della velo generale bianco menbranoso che a volte resta attaccato al cappello sotto forma di placca (vedi primordio a sinistra nella foto); alla base del gambo va a costituire la volva sacciforme, lacerata e svasata in alto. Microscopia Spore (7,7)8,1-8,8(9,8) × (6,3)6,6-7,1(7,4) µm, Q = 1,1-1,3; Qm = 1,2; amiloidi, da largamente ellissoidali ad ellissoidali, lisce, ialine. Osservazione in Melzer a 1000×. Basidi clavati, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis costituita da una ixocutis di ife cilindriche, leggermente intrecciate. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. La struttura dell’anello è costituita da una texture di ife filamentose di forma cilindrica, intrecciate, settate, alcune di esse terminano con delle cellule clavate; alcuni di questi terminali sono formati da articoli sovrapposti di cellule cilindrico-clavate, molto larghe. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Ife della volva, costituite da una texture di ife filamentose, cilindriche, con qualche diverticolo, intrecciate, settate. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×.
  24. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20160925-01) Foto e Descrizioni Specie di taglia grande, il cappello è carnoso, di colore variabile, in genere marrone, bruno dattero, ma anche bruno-grigiastro, in questo caso su tonalità bruno-olivastre con margine ondulato biancastro. La cuticola è untuosa, finemente fibrillosa, liscia, al centro a maturità sono presenti sottili squamette, se si osserva invece alla lente risulta coperta da peli appressati. Le lamelle sono libere, ancora immature in questi campioni, abbastanza fitte, spesse, dapprima biancastre poi a maturazione di bel rosa carico, filo intero e concolore. Il gambo è cilindrico, robusto, coperto di fibrille brunastre, senza anello ne volva, tende ad ingrossare verso la base. La carne ha odore nettamente rafanoide. La specie più simile è Pluteus tricuspidatus che preferisce la conifera ed ha il filo della lamella nero. Spore: 6,4-8,5 × 4,7-6,0 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, alcune munite di guttula centrale, lisce, con apicolo poco evidente. Basidi corti e tozzi. I cheilocisitidi sono clavati o largamente clavati. I pleurocistidi hanno una diversa tipologia a seconda del punto in cui sono osservati: quelli vicino al filo della lamella spesso terminano con una sola punta o con un accenno di uncini mentre quelli più lontani, verso il centro della lamella sono strettamente fusiformi, a parete spessa, con 2-6 uncini all'apice. La pileipellis è costituita da una cutis di ife cilindriche con andamento sub-parallelo, con terminali rialzati. Non sono stati osservati GAF nei tessuti esaminati. Ritrovamento su ceppaia marcescente di Cerro. Microscopia Spore: 6,4-8,5 × 4,7-6,0 µm, Q = 1,2-1,5; Qm = 1,3; da largamente ellissoidali ad ellissoidali, alcune munite di guttula centrale, lisce, con apicolo poco evidente. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocisitidi sono clavati o largamente clavati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. I pleurocistidi hanno una diversa tipologia a seconda del punto in cui sono osservati: quelli vicino al filo della lamella spesso terminano con una sola punta o con un accenno di uncini mentre quelli più lontani, verso il centro della lamella sono strettamente fusiformi, a parete spessa, con 2-6 uncini all'apice. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Pleurocistidi osservati vicino al filo della lamella. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pleurocistidi osservati allontanandosi dal filo verso il centro della lamella. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pileipellis è costitutita da una cutis di ife cilindriche con andamento sub-parallelo, con terminali rialzati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×.
  25. Pluteus thomsonii (Beck. & Broome) Dennis; Regione Umbria; Settembre 2016; Foto di Mario Iannotti.
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