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Mario Iannotti

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  1. Boletus pulchrotinctus Alessio; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e commento di Mario Iannotti.
  2. Boletus pulchrotinctus Alessio; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e commento di Mario Iannotti.
  3. Boletus pulchrotinctus Alessio; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Bosco misto di latifoglia, in prevalenza Quercia, simile a B. satanas, che si separa per le dimensioni maggiori e per l'assenza di toni rosati nel cappello. Il cappello dapprima è emisferico poi a maturità assume la tipica forma guancialiforme, di colore ocra chiaro, biancastro fino al beige, con la caratteristica zona rosa violetto al margine che talvolta può invadere tutta la superficie dello stesso. I pori sono gialli, con la maturità giallo arancio, virano al blu al taglio o alla contusione. Il gambo è concolore al cappello, ricoperto fino a metà da un fine reticolo concolore. La carne è dolce, l'odore è fruttato. Riguardo alla commestibilità possiamo dire che è tossico con sindrome gastroenterica importante.
  4. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti.
  5. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Particolare del reticolo.
  6. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Reticolo presente fino a metà gambo.
  7. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Particolare del viraggio al blu dei pori e della carne alla sezione.
  8. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Tutti gli esemplari presentano nella parte bassa del gambo la caratteristica zona rosata.
  9. Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Ritrovamento in un bosco misto di latifoglia, Quercia, Frassino, Acero e Carpino. L'etimologia del nome di questa specie, cioè pseudoregius, significa "simile a regius", somigliante a B. regius, quest'ultimo si distingue per il colore del cappello su tonalità rosa lampone molto acceso, uniforme, intenso e per il viraggio della carne molto debole o addirittura assente. Boletus pseudoregius da giovane si presenta con un cappello emisferico, poi con la crescita convesso, ed a completa maturità piano convesso, la superficie è asciutta, feltrata, di colore rosa antico, rosa brunastro, il margine è eccedente, sovente ondulato. I tubuli sono lunghi gialli, poi verde oliva, viranti al blu al taglio. I pori sono piccoli, tondi, giallo oro viranti anch'essi al blu alla pressione. Il gambo di forma cilindrica, slanciato a volte tozzo, boletoide, di colore giallastro, nel terzo inferiore spesso è presente una zona rosata, coperto fino alla metà da un reticolo concolore, anche il gambo se contuso vira al blu. La carne è dolce, odore gradevole, fruttato. Gli esemplari poco tipici o decolorati possono essere confusi con Boletus fechtneri, che presenta un cappello con colorazioni più grigiastre, crema rosate, caffelatte, al margine possono essere presenti toni rosati. Esemplari in diverso stadio di crescita.
  10. Lactarius bertillonii (Neuhoff ex Sch.) Bon; Regione Umbria; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti.
  11. Lactarius bertillonii (Neuhoff ex Sch.) Bon; Regione Umbria; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti. Reazione del latice bianco al giallo arancio con il KOH al 30%.
  12. Lactarius bertillonii (Neuhoff ex Sch.) Bon; Regione Umbria; Agosto 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Bosco di Faggio, questo Lactarius si riconosce abbastanza agevolmente per la cuticola feltrata, tomentosa, le lamelle spesse e abbastanza spaziate, il latice acre, bruciante, per la reazione del latice bianco al KOH al giallo arancio; il simile L. vellereus si separa principalmente per il latice mite e la sua reazione negativa al KOH.
  13. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti.
  14. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti.
  15. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti.
  16. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto di Mario Iannotti.
  17. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Fungo molto conosciuto sin dall'antichità per la potenzialità delle sue tossine di provocare la morte. Si presenta con colorazioni variabili, la tonalità principale è il verde oliva, non uniforme, ma possiamo trovarla anche con toni di colore che vanno dal biancastro al giallognolo, al bruno-oliva, o completamente bianco sericeo nella varietà alba. In questo ritrovamento il cappello ha una colorazione bianco sericeo con sfumature giallastre, nei giovani esemplari ha una forma emisferica, poi a completo sviluppo spianata, presenza di fibrille, margine non striato. Gli altri particolari da osservare sono: lamelle, anello e gambo bianchi, base bulbosa con volva membranosa sacciforme bianca.
  18. Meriti un applauso per il raro ritrovamento. Le ultime foto sono fantastiche. Mario.
  19. Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto di Mario Iannotti.
  20. Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto di Mario Iannotti.
  21. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Particolare macro, in evidenza il colore rosa salmone dei rami e le estremità giallo limone.
  22. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Particolare macro, in evidenza il colore rosa salmone dei rami e le estremità giallo limone.
  23. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto di Mario Iannotti.
  24. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Specie velonosa, provoca intossicazioni a sindrome gastro-intestinale di una certa gravità, quando il carpoforo è giovane e fresco si riconosce dalle altre specie simili per la presenza di tre diversi colori, la base ed il tronco bianchi, i rami da rosa salmone ad arancio e le estremità di colore giallo intenso. Tuttavia, a maturità, l'intero carpoforo si colora un modo uniforme di ocra-giallo per la maturazione delle spore, ed è per questo motivo che molte Ramaria sono confondibili tra di loro e quindi si consiglia di astenersi dal loro consumo.
  25. Lactarius volemus (Fr.) Fr.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto di Mario Iannotti.
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