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bruno51

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  1. Maggio 2012, Genzano di Lucania (PZ). Dato che è un pò che le avevo preparate le inserisco. A differenza delle nostre zone (Appennino Emiliano) dove, ogni tanto si trovano soggetti apocromici, ma sempre in numero limitato, nel Sud dell'Italia esistono intere popolazioni di questa varietà e, molto spesso non si mescolano. Nel caso specifico, questa popolazione, si trovava all'interno di un querceto, abbastanza rado, senza nessun esemplare del colore tipico. Saluti Bruno.
  2. Tipica posizione dei pollinodi, vicini e paralleli della "bifoglia".
  3. Sono d'accordo con Gianni, soggetto fotografato molto bene, però... ho gli stessi dubbi. Dato per scontato che sia lo stesso esemplare fotografato da entrambi, non ha le caratteristiche della "bifoglia", ma è molto più vicino alla "chlorantha". Nel centro Italia vi sono soggetti che si presentano con i pollinodi ben distanziati, ma non divaricati come la classica "chlorantha" e che in un primo tempo erano considerati degli ibridi tra le due specie. Attualmente è stato riscontrato che questi soggetti particolari formano delle popolazioni più o meno pure e sono oggetto di studio. Personalmente penso che rientrino nella variabilità della "chlorantha", o che comunque siano forme introgressive. Spesso sul Forum vengono postati soggetti simili ed è comprensibile i dubbi che a volte possono sorgere. Allego un paio di foto di "chlorantha" e "bifoglia" tipiche da cui si può fare un confronto guardando la posizione dei pollinodi. Saluti Bruno. Tipica "chlorantha"
  4. Stupenda Gianni, molto belle (come sempre) le foto con tutti gli insetti in "visita". Ciao Bruno.
  5. Ottimo, gran bel ritrovamento, complimenti a tutti due!!!!! Veramente molto interessante questo ritrovamento, che attualmente è l'unico dato certo per l'Emilia-Romagna. L'ultimo che io conosca è un ritrovamento fatto da Luciano Bongiorni nel 2003 in unico esemplare e probabilmente non più ritrovato negli anni sucessivi. Saluti Bruno.
  6. Concordo con quanto sopra. Molto belle anche quelle del presidente che ha esposto una bella "variabilità". Saluti Bruno.
  7. Ritrovamenti incontrati in due escursioni diverse, Giugno 2012. Canistro (AQ) e Palena (CH). Premetto che non ho grande "domestichezza" con questa subsp., per cui se qualcuno ha qualche osservazione da fare è ben accetta. -Primo esemplare di colorazione "normale": pianta molto alta (circa 70 cm), fiori grandi, brattee molto lunghe, sopratutto le prime e sperone a mio parere grosso, senz'altro più grosso delle "fuchsii" dell'Appennino Emiliano. -Secondo esemplare apocromatico : pianta di buone dimensioni (circa 50 cm), fiori abbastanza grandi ma, assenza di bratteee più lunghe dei fiori. Sperone però molto grosso come si può vedere dalla foto ravvicinata. Saluti Bruno.
  8. Belle e interessanti foto Stefano, sopratutto quella con la "vespina" impollinatrice. Ciao Bruno.
  9. Foglie quasi sempre in numero di tre, con maculatura verso l'apice.
  10. Il pacchetto di sigarette per vedere le dimensioni medie della pianta.
  11. Quì in comparazione con D. fuchsii per vedere il colore e la forma della "rhaetica".
  12. Giugno 2012, Carbonare (TN). Locus classicus della subspecie, descritta nel 2005 da R. Lorenz. Un ringraziamento a Giorgio P. per avermi dato la possibilità di fotografarla. Saluti Bruno.
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