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Tomaso Lezzi

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Messaggi pubblicati da Tomaso Lezzi

  1. Ciao Guido, Direi che questra forse ci possiamo arrivare! ;) I caratteri da prendere in considerazione sono il cappello moooolto glutinoso e i colori che non sono né rosso vivo, né arancio vivo.

    Secondo me è una Hygrocybe psittacina nella suo forma con colori rosso mattone, che da specie (Hygrocybe perplexa) è stata "declassata" :D a varietà, per l'appunto Hygrocybe psittacina var. perplexa

     

    Tom :)

     

    PS La trovo una specie bellissima! :thumbup:

  2. Leucoagaricus rubrotinctus (Peck) Singer; Isole Azzorre (Portogallo); Foto e descrizione di Tomaso Lezzi.

    Descrizione macroscopica
    Cappello 2-4 cm, campanulato, con margine irregolare e tracce di velo visibili chiaramente negli esemplari giovani; disteso da adulto, rosso melograno, con un umbone tra il giallo e il verde limone e piccola depressione al centro dell'umbone. Il cappello è rimoso e la cuticola si frammenta in sottili striscioline che lasciano intravedere la carne bianca sottostante.
    Lamelle libere, bianche con filo concolore. Presenti lamellule di varie lunghezze.
    Gambo cilindrico, ingrossato alla base, sericeo, bianco, con tracce di velo bianco soprattutto nei giovani esemplari a formare un anello fioccoso molto fugace.
    Carne bianca, senza viraggi al taglio o alla contusione.
    Odore che ricorda quello della Lepiota cristata, ma meno forte e più fruttato. Sapore non verificato.
    Sporata effettuata, biancastra.
    Habitat nel terreno alla base di una Ocotea phoetens, in associazione con diverse altre Lepiotaceae (Lepiota cfr. aspera, Leucocoprinus brebissonii, Leucocoprinus cfr. flos-sulphuris) e Psathyrella sp.

    Microscopia
    Spore 4,9-7,8 × 3-4,4 µm; Q = 1,4-1,9; Qm = 1,66. Ellissoidali, lisce, con apicolo, con una protuberanza opposta all'apicolo, che gli da un profilo papillato (Bon, 1993). Destrinoidi in Melzer, metacromatiche in Blu di Cresile.
    Basidi quadrisporici, con Qm = 3,1 cioè il tipo Panaeolus-Psathyra secondo Candusso (1990), con Qm >2,5, tipico di Leucoagaricus.
    Cheilocistidi di forma varia, cilindroidi, allargati, con protuberanza sull'estremità, con piccoli cristalli.
    Pleurocistidi non osservati.
    Epicute formata da ife cilindriche, ramificate, rialzate, intrecciate, con struttura a tricoderma; pigmento di colore giallo-aranciato disperso e in grossi granuli.
    GAF non osservati in nessun tipo di tessuto.

    Osservazioni e discussione
    Gli esemplari osservati di aspetto Lepiotoide (Lamelle bianche, libere, sporata bianca, anello cotonoso molto effimero, odore) sono da ascrivere al genere Leucoagaricus, non Lepiota Leucocoprinus per le seguenti caratteristiche: Spore destrinoidi, metacromatiche, mancanza di GAF nei tessuti, margine del cappello non plissettato (Candusso, 1990).
    All'interno del genere Leucoagaricus, ci troviamo nella sezione Rubrotincti, che hanno colori vivi sul cappello e spore di lunghezza minore di 12 µm.
    Le specie con i caratteri più vicini a quelle dei campioni ritrovati sono:

    • Leucoagaricus rubrotinctus (Peck) Singer(= Lepiota rubrotincta Peck), che corrisponde abbastanza bene sia per le caratteristiche macroscopiche che microscopiche. I campioni osservati differiscono per avere il centro del cappello giallo-verde limone, spore più piccole di quanto riportato in letteratura e papillate.
    • Leucoagaricus rubrotinctoides Murril, ha centro del cappello scuro, nerastro, come riferisce Vellinga è tipico della costa Ovest americana (www.mushroomobserver.org).
    • Dei Leucoagaricus (di cui non sono riuscito a rintracciare i nomi completi), simili, rossi di Costa Rica che però hanno pleurocistidi (www.nybg.org).

    Else Vellinga conferma che il gruppo di Leucoagaricus rubrotinctus è davvero molto difficile e che un approccio combinato, macroscopico, microscopico e con dati molecolari combinati, è l'unico modo per affrontarlo, e che quindi questi campioni potrebbero essere Leucoagaricus rubrotinctus, ma potrebbero anche essere una specie diversa (comunicazione personale). In attesa di evoluzioni sull'argomento possiamo definire quindi questo ritrovamento come Leucoagaricus cfr. rubrotinctus (Peck) Singer.

    Bibliografia
    AA.VV., 2000. Agaricaceae. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 5.
    AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
    BON, M., 1993.Lepiotaceae Roze. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 3. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie.
    CANDUSSO, M. & LANZONI, G., 1990. Lepiota s.l. Fungi Europæi. Vol 4. Saronno (VA): Libreria Editrice Giovanna Biella.
    EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin.
    MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia.

    Fonti Internet
    KUO, M., 2003. Leucoagaricus rubrotinctus. Mushroomexpert.com. [Data di accesso: 14/04/2012].
    VELLINGA, E. Berkeley University Articoli vari. [Data di accesso: 14/04/2012].
    www.nybg.org [Data di accesso: 14/04/2012].
    Roger Mushrooms. www.rogermushroom.com [Data di accesso: 14/04/2012].

    Primordi con tracce di velo al margine del cappello e esemplare adulto con lamelle bianche, libere.

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    Primordi con tracce di velo bianco al margine del cappello

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    Cappello rimoso che mostra la carne bianca sottostante.

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    Primordi e esemplare maturo.

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    Primordio con tracce di velo al margine del cappello.

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    SECONDA RACCOLTA Stessa località, a distanza di 3 giorni dalla precedente

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    Spore destrinoidi in Melzer.

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    Spore metacromatiche in Blu di Cresile.

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    Spore in Floxina.

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    Spore in Rosso Congo, si nota in alcune spore la papilla sul lato opposto all'apicolo.

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    Basidi quadrisporici con Qm = 3,1; del tipo Panaeolus-Psathyra secondo Candusso (1990), Qm >2,5, tipico di LeucoagaricusOsservazione in Rosso Congo.

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    Spessore delle ife della trama lamellare.

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    Epicute formata da ife cilindriche, ramificate, rialzate, intrecciate, con struttura a tricoderma. Osservazione in Acqua.

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    Epicute, pigmento di colore giallo-aranciato disperso e in grossi granuli. Osservazione in Acqua.

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    Cheilocistidi di forma varia, cilindroidi, allargati, con protuberanza sull'estremità, con piccoli cristalli. Pleurocistidi non osservati.

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  3. Hygrocybe miniata (Fr.: Fr.) P. Kumm; Isole Azzorre (Portogallo); Foto e descrizione di Tomaso Lezzi.

    Il ritrovamento proviene da un grande bosco di Cryptomeria japonica nelle Azzorre.
    Macroscopicamente i colori sono aranciati più o meno intensi anche in funzione dell'umidità dell'aria, il cappello è asciutto, finemente fibroso- squamettato (squame concolori), lamelle largmente adnate, gialle con la parte vicina al filo sfumata al bianco, con molte lamellule, gambo ranciato, liscio.
    Dal punto di vista microscopico le lamelle presentano una struttura con ife corte (categoria lunghezza < 200 µm, secondo la chiave G di Boertmann). La cuticola ha una struttura a tricoderma, non gelatinizzata. Le spore sono lisce, prevalentemente ellissoidali, alcune (in bassa percentuale) leggermente strozzate, con apicolo evidente, poche sono più larghe dalla parte dell'apicolo in vista frontale; basidi tetrasporici. Misure rilevate: 7,1-9,0 × 4,0-5,3 µm; Q = 1,4-1,9; Qm = 1,71.

    Tra le specie simili ci sono:
    H. mucronella perché è amara e ha le spore fortemente irregolari e spesso fortemente strozzate;
    H. calciphila ha spore quasi subglobose;
    H. cantharellus ha lamelle nettamente decorrenti, spore di lunghezza > di 10µm;
    H. coccineocrenata ha squamule scure, spore di lunghezza > di 10µm;
    H. turunda ha squamule scure, spore di lunghezza > di 10µm;
    H. substrangulata ha spore di lunghezza > di 10µm;
    H phaeococcinea ha il centro scuro anche quando ha colorazioni aranciate, cuticola con struttura a cutis;
    H. quieta ha una percentuale di spore strozzate molto più alta, cuticola con struttura a cutis;
    H. constrictospora ha una percentuale di spore strozzate molto più alta, cuticola con struttura a cutis;
    H. reidii, cuticola con struttura a cutis;
    H. miniata, in vista frontale le spore hanno profilo triangolare, mitriforme, con la base (lato dell'apicolo) più larga.

    Bibliografia
    BOERTMANN, D., 2010. The genus Hygrocybe 2nd revised edition. Fungi of Northern Europe. Vol. 1. Danimarca: Ed. Low Budget publisging.

    Ritrovamento del 6 ottobre 2011.
    Si vedono bene le squamette concolori sul cappelllo.

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    Dopo 3 giorni, gli stessi campioni sono cresciuti e si sono decolorati per il vento che li ha asciugati.

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    Con Zecca azorica!

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    Gli stessi campioni, dopo altri 2 giorni.

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    Le lamelle adnate.

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    Basidi tetrasporici.

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    Ife che si prolungano oltre il filo della lamella.

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    Cuticola con struttura a tricoderma (ife rialzate).

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    Spore lisce, prevalentemente ellissoidali, alcune (in bassa percentuale) leggermente strozzate, con apicolo evidente, poche sono più larghe dalla parte dell'apicolo in vista frontale; basidi tetrasporici. Misure rilevate: 7,1-9,0 × 4,0-5,3 µm; Q = 1,4-1,9; Qm = 1,71.

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    L'habitat.

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  4. Pluteus salicinus (Pers.: Fr.) Kummer; Foto e commento di Tomaso Lezzi.

     

    Cuticola con struttura a cutis (cioè formata da ife distese e più o meno parallele) con pigmento disciolto marrone, terminazioni affusolate e arrotondate all'apice.

     

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    terminazione delle cellule della cuticola, con pigmento marrone disciolto.

     

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