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Messaggi pubblicati da Tomaso Lezzi
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La macchia blu verdaastra è caratteristica di questa specie, in più, come ti ha segnalato Riccio, la determinazione è rafforzata anche dal carattere del filo della lamella scura, questo secondo carattere può anche essere comune ad altre specie.
Tom
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Tulostoma sp.
Tom
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Ciao Venturino, concordo per Crepidotus, per la forma asimmetrica a ventaglio e la sporata ocra
Tom
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Ciao Venturino,
Ganoderma ha la superficie lucida, rossiccia, a volte coperta da un deposito sporale ocra.
Phellinus torulosus ha un aspetto più "feltrato"
Tom
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Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga, Roma Villa Pamphili, Foto di Tomaso Lezzi
= Macrolepiota rachodes var. bohemica
Cheilocistifi clavato-piriformi, di lunghezza 33-57 × 17-20 µm.
Spore ellissoidali, in alcuni casi tronche.
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Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga, Roma Villa Pamphili, Foto di Tomaso Lezzi
= Macrolepiota rachodes var. bohemica
La parte inferiore dell'anello è chiara, la carne virava prima all'arancione (campione di sinistra nella foto di gruppo e sezione foto grande) e solo dopo al rosso scuro (campione al centro nella foto di gruppo).
La sezione con il viraggio prima all'arancione e poi al rosso scuro.
Particolare delle squame sul cappello.
Particolare dell'anello, con il lato inferiore chiaro.
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Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga, Roma Villa Pamphili, Foto di Mauro Cittadini
= Macrolepiota rachodes var. bohemica
Viraggio della carne al taglio prima all'arancione e solo più tardi al rosso scuro; bulbo marginato; cheilocistidi clavato-piriformi, di lunghezza 33-57 × 17-20 µm; Spore ellissoidali, in alcuni casi tronche.
Come è osservabile dai dati ricavati dalla letteratura e riassunti a seguire, i campioni mostrano alcuni caratteri di Chlorphyllum rhacodes e altri di Chlorophyllum brunneum.
I caratteri differenziali morfocromatici, possono essere soggetti ad una certa variabilità, rimane costante e decisiva l'osservazione dei cheilocistidi, che sono stati considerati come elementi di rilievo nella determinazione di questi campioni.
Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga è una specie simile a diverse altre:
Chlorophyllum olivieri è differente per il disegno radiale delle scaglie sul cappello.
Segue un breve elenco con la sintesi delle differenze tra Chlorophyllum rhacodes e Chlorophyllum brunneum tratto dalla letteratura.
Chlorophyllum rhacodes
Anello doppio
Anello con parte inferiore chiara
Bulbo clavato
Cheilocistidi globosi, sub-globosi, 10-35 × 8-25 µm
Cheilocistidi spesso catenulati
Spore con apice troncato, o no
Chlorophyllum brunneum
Anello non distintamente doppio
Anello con parte inferiore bruna
Bulbo marginato (simile a quello di alcuni Cortinarius del sottogenere Phlegmacium)
Cheilocistidi clavati, 25-50 × 8-20 µm
Spore con apice troncato
Particolare delle squame del cappello.
Sezione e viraggio.
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È sempre difficile stabilire il colore "finale" della sporata di una Russula partendo dalla foto delle lamelle di un campione fresco. Si può dire che può essere uguale o più scura delle lamelle, ma non più chiara. Per avere un preciso termine di confronto devi far fare la sporata su un vetrino o su una stagnola, poi "ammucchiare" la sporata con una lametta in modo da averne uno spessore abbastanza consistente, diciamo da mezzo millimetro a un millimetro e a quel punto puoi dire di che colore è la sporata. Se hai ancora il campione prova a eseguire il procedimento che ti ho descritto e facci sapere.
Tom
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Ciao Cercatore prova a confrontare i campioni del tuo ritrovamento con Russula maculata a cui darei una probabilità del 90% e Russula decipiens 10%
Tom
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Concordo con Max per Leucoagaricus leucothites, morfologia simile ad un Agaricus (i prataioli), ma sporata bianca invece che iantina, quindi lamelle bianche anche negli esemplari maturi.
Un altro carattere del genere è l'anello che sembra un rivetto.
Tom
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Lepiota brunneoincarnata Chodat & Martin, Roma, Villa Pamphili. Foto di Tomaso Lezzi
Spore ellissoidali, 8,9-10,2 µm × 4,8-5,5; Qm = 1,97, una sola spora "fuori misura" 13,3 × 5,9 µm.
Cuticola con struttura a trichoderma formata da elementi molto allungati, con pochissimi setti presenti quasi solo alla base dei peli, imeniderma composto da ife di diversa lunghezza simili alle cellule del trichoderma.
GAF presenti e ben definiti.
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Lepiota brunneoincarnata Chodat & Martin, Roma, Villa Pamphili. Foto di Tomaso Lezzi
Lepiota con cappello dai colori vinosi, gambo che non mostra un anello definito, ma una serie di decorazioni e cercini colorati nella parte bassa del gambo stesso.
Spore ellissoidali, 8,9-10,2 × 4,8-5,5 µm; Qm = 1,97, una sola spora "fuori misura" 13,3 × 5,9 µm.Cuticola con struttura a trichoderma formata da elementi molto allungati, con pochissimi setti presenti quasi solo alla base dei peli, imeniderma composto da ife di diversa lunghezza simili alle cellule del trichoderma. GAF presenti e ben definiti.
Specie velenosa mortale con sindrome falloidea.
La simile Lepiota fuscovinacea presenta gambo più lungo, lanoso, tomentoso; ha spore più piccole e non ha giunti a fibbia.
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PS
Ricordo che è una specie seriamente tossica che da sindrome paxillica, vedi anche:
http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=16820&st=10&p=207089entry207089
Tom
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ciao Venturino, si la Battarrea phalloides quando nasce ha la forma di un ovolo, perché ha un velo generale bianco che racchiude il fungo da giovane, è strano però che accanto non ne hai trovato neanche uno adulto e sviluppato fuori dal velo generale.
L'aspetto è quello marrone e pulverulento tipico della Battarrea, mentre pisolitus ha colori gialli e nerastri, e un odore cattivo, alla sezione appare fatto come da palline di polistirolo. I Lycoperdon sono una cosa diversa sicuramente.
Trovi qui delle foto di Battarrea scattate in Umbria:
http://www.funghiita...showtopic=15756
Tom
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ciao Stefano, ti confermo Agrocybe aegerita, le lamelle sono chiare nei giovani esemplari e poi si colorano gradualmente di marrone che è il colore della sporata di questa specie, come si vede bene dalle tue foto.
Tom
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ciao Marco trovi qui:
http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=73416&view=findpost&p=859453
e nelle due foto seguenti i caratteri della specie che hai trovato. Le foto si riferiscono a un ritrovamento della scorsa settimana sempre sotto Pioppo.
Tom
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Un altro carattere degli Agaricus del gruppo dello Xhantodermus è il cappello con una sezione a trapezio, cioè piatto sulla parte alta, questo carattere è ben visibile nei tuoi esemplari sia interi che dopo la sezione.
Tom
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ciao Marco, vedendoli così campanulati mi viene in mente Bolbitius vitellinus, che ha sporata ocra, mentre Hygrocybe ha sporata bianca, se hai ancora i campioni controlla il colore delle lamelle dopo che sono maturate le spore per vedere se da bianche sono diventate color ruggine.
Tom
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Fungo da determinare
in Foto dei funghi da determinare Anno 2011
Inviato
Essendo questa specie molto igrofana, come ha spiegato anche Massimo cambia aspetto col tempo: gli esemplari giovani, freschi hanno un colore, quelli disidratati un altro, per cui se abbiamo pazienza molte Collybia butyracea aspettando un po' di tempo diventano Collybia butyracea var. asema :D
Tom