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Tomaso Lezzi

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  1. Volvariella earlei (Murril) Shaffer, Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

    = Volvopluteus earlei (Murril) Vizzini, Contu & Justo

     

    I cheilocistidi lungamente digitati ci permettono di distinguerla dalle forme bianche e di taglia piccola di Volvariella gloiocephala (De Cand.: Fr.) Boek. & End. = Volvopluteus gloiocephalus (DC.) Justo.

     

    Volvopluteus-earlei-16-7-8-Cheilocistidi.jpg

     

    Basidi e basidioli.

     

    Volvopluteus-earlei-21-Basidi.jpg

  2. Volvariella earlei (Murril) Shaffer, Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

    = Volvopluteus earlei (Murril) Vizzini, Contu & Justo

     

    Volvariella completamente bianca con una sfumatura rosata, cappello viscoso, rigato al margine, lamella libera, rosa a maturità, volva membranacea, odore di papavero.

     

    Volvopluteus-earlei-02-4-6.jpg

     

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    Volvopluteus-earlei-12.jpg

  3. Marasmius rotula (Scop.) Fr., Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

     

    Crescita su rametti a terra; cappello bianco crema, scanalato a forma di paracadute; le lamelle non sono collegate direttamente al gambo ma arrivano su una struttura che che prende il nome di collarium, una sorta di colletto che le separa dal gambo.

    Si riconosce dal simile Marasmius bulliardi per la crescita su rami secchi invece che su foglie, per i cheilocistidi clavati e verrucosi, per le cellule superficiali della cuticola sempre clavate e ornate da verruche ottuse.

     

    Marasmius-rotula-07.jpg

     

    Il cappello bianco crema, scanalato a forma di paracadute.

     

    Marasmius-rotula-13.jpg

     

    Le lamelle non sono collegate direttamente al gambo ma arrivano su una struttura che prende il nome di collarium, una sorta di colletto che le separa dal gambo.

     

    Marasmius-rotula-11.jpg

     

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  4. Pluteus pouzarianus Singer, Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

     

    Cuticola del cappello con struttura a cutis e terminali affusolati, leggermente ingrossati.

     

    Pluteus-pouzarianus-13-Cuticola-Cutis.jpg

     

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    GAF presenti ma non abbondanti, osservati non su tutti i setti delle ife della cuticola.

     

    Pluteus-pouzarianus-19-20-Cuticola-GAF.jpg

     

    Spore ellissoidali, lisce.

     

    Pluteus-pouzarianus-37-Spore.jpg

  5. Pluteus pouzarianus Singer, Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

     

    Esemplari rinvenuti su un tronco di Leccio a terra, cappello finemente scaglioso al centro, lamella libera, rosa a maturità; filo lamellare chiaro. Odore tra il rafanoide e la patata cotta, non forte come in Pluteus cervinus.

    Cuticola del cappello con struttura a cutis e terminali affusolati, leggermente ingrossati, GAF presenti ma non abbondanti, osservati non su tutti i setti delle ife della cuticola; spore ellissoidali, lisce; pleurocisitidi uncinati con 2-5 uncini, in alcuni casi gli uncini si ramificano a loro volta.

    La cuticola a cutis e i pleurocistidi uncinati sono tipici della Sez. Pluteus; il simile Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer , ha odore nettamente rafanoide, e non ha GAF nelle ife della cuticola, come Pluteus petasatus (Fr.) Gillet. Pluteus pseudorobertii M.M. Moser & Stangl da alcuni autori è considerato sinonimo si Pluteus petasatus; Pluteus primus al contrario presenta GAF su tutti i setti delle ife della cuticola.

     

    Cuticola del cappello con struttura a cutis e terminali affusolati, leggermente ingrossati, GAF presenti ma non abbondanti, presenti non su tutti i setti delle cellule della cuticola.

    Spore ellissoidali, lisce.

    Pleurocisitidi uncinati con 2-5 uncini, in alcuni casi degli uncini si ramificano a loro volta.

     

    Pluteus-pouzarianus-08-9.jpg

     

    Pluteus-pouzarianus-04.jpg

     

    Lamelle libere, rosa a maturità per la sporata.

     

    Pluteus-pouzarianus-07.jpg

  6. Peziza repanda Pers., Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Luigi Minciarelli.

     

    L'excipulum, dall'alto in basso la parte fertile interna all'ascoma fino all'excipulum ectale, la parte esterna.

    Osservazioni in Melzer.

     

    Peziza-repanda-07.jpg

     

    Appena sotto gli aschi lo strato sottile del subimenio.

    Al di sotto l'excipulum medullare formato da grandi cellule globose.

     

    Peziza-repanda-08.jpg

     

    al di sotto dell'excipulum medullare si trova l'excipulum ectale, formato da cellule più piccole.

     

    Peziza-repanda-09.jpg

     

    Peziza-repanda-10.jpg

  7. Peziza repanda Pers., Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

     

    Crescita su tronco morto di Leccio a terra; da giovane chiaro, a coppa; da maturo bruno, con profilo lobato, irregolare; finemente pruinoso sulla superficie esterna; attaccato centralmente al substrato legnoso; carne relativamente sottile e non gelatinosa.

    Aschi cilindrici, ottosporici, J+; spore ellittiche, senza goccioline oleose; parafisi allungate, cilindriche, con estremità ingrossata.

    Tra le Peziza brune si distinguono tre gruppi: quelle con spore lisce, quelle con spore verrucose e quelle con spore sub-reticolate, allo stesso gruppo di quelle con le spore lisce appartiene la simile Peziza badia, che si differenzia per una differente conformazione degli strati dell'excipulum. In Peziza repanda sono visibili già con una lente 2 differenti strati nella sezione della carne dell'ascoma.

     

    Peziza-repanda-04.jpg

     

    Peziza-repanda-04b.jpg

     

    Peziza-repanda-01.jpg

  8. Coprinus micaceus (Bull.: Fr.) Fr., Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

    = Coprinellus micaceus (Bull.) Vilgalys

    (exsiccata TL20110603_03)

     

    Velo formato da cellule sferiche senza catene di elementi allungati.

     

    Coprinellus-micaceus-09-Velo.jpg

     

    Coprinellus-micaceus-12-Velo.jpg

     

    Spore mitriformi in proiezione centrale, con grande guttula;

     

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  9. Coprinus micaceus (Bull.: Fr.) Fr., Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG), Foto di Tomaso Lezzi.

    = Coprinellus micaceus (Bull.) Vilgalys

    (exsiccata TL20110603_03)

     

    Cappello lungamente rigato, coperto da scagliette granulose di velo bianco; gambo leggermente pruinoso.

    Spore mitriformi in proiezione centrale, con grande guttula; velo formato da cellule sferiche senza catene di elementi allungati; calulocistidi rigonfi.

     

    Gli elementi che aiutano ad identificare questa specie sono: presenza di caulocistidi, velo con sole cellule sferiche, connesse da elementi sottili.

    I simili Coprinus saccharinus Romagn. = Coprinellus saccharinus (Romagn.) P. Roux, Guy Garcia & Dumas e Coprinus truncorum (Scop.) Fr. = Coprinellus truncorum (Scop.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo si riconoscono per la mancanza di caulocistidi e per il differente profilo sporale.

     

    Coprinellus-micaceus-01.jpg

     

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    Coprinellus-micaceus-06.jpg

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