Gianluigi Boerio

Coprinellus truncorum (Scop.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo Dettaglio di ciò che resta del velo..

Coprinellus truncorum (Scop.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo Ritrovamento alla base di un Pioppo, su legno interrato, pianura lodigiana. Esemplari maturi dopo la pioggia.

Geopora sumneriana (Cooke) De La Torre - Milano, giardino pubblico

Russula faustiana Sarnari Specie strettamente legata al faggio, qui in veste spiccatamente color crema con lieve accenno al grigio.

Russula raoultii Quélet Sempre in faggeta pura, una specie dalle colorazioni assai pallide.

Russula romellii Maire Altra specie associata, in prevalenza, al faggio

Russula mairei Singer In faggeta pura, bella specie tipica di questa essenza dai colori tenui.

Lactarius rubrocinctus Singer Un dettaglio della caratteristica macroscopica principale.

Lactarius rubrocinctus Singer Stesso luogo della precedente; altra specie che predilige (per alcuni esclusiva) il faggio. Latice immutabile, isolato su carta bianca assume, dopo alcuni minuti, una colorazione crema pallida (a differenza della specie precedente). Tipicamente presenta cuticola irregolare, come feltrata, e spesso "butterata". Altrettanto tipicamente presenta una cintura rossastra (inde nomen) all'attaccatura delle lamelle al gambo. In presenza di queste caratteristiche tipiche, oltre al portamento generale, è specie relativamente semplice da determinare a livello macroscopico. Nei casi dubbi, il comportamento del latice, l'habitat ed il quadro microscopico consentono la sua delimitazione dalle specie vicine.

Lactarius britannicus fo. britannicus D.A. Reid A livello microscopico, la decorazione sporale appare un ulteriore elemento differenziale presentando creste con numerosi aculei isolati e pochissime maglie chiuse rispetto alla specie più simile (L. fulvissimus) che presenta un reticolo incompleto nella decorazione delle spore.

Lactarius britannicus fo. britannicus D.A. Reid Ritrovamento in bosco puro di faggio a 1500 mt. Specie molto prossima a L. fulvissimus (da alcuni autori sinonomizzata a quest'ultima) se ne distingue, nella forma tipica, per una colorazione ocra più carica nelle lamelle, il latice virante su carta bianca piuttosto velocemente (nel caso di questa raccolta in circa 20 secondi) ad un bel giallo citrino (carattere differenziale a mio avviso importante) e per l'habitat che parrebbe preferire le faggete ad altre latifoglie.

Per finire una foto della sola Verpa conica (O. Mueller ex Fries) Sw.

I pleurocistidi hanno parete relativamente spessa, circa 1 - 1,5 micron La somma dei caratteri macroscopici (colore e presenza di velo) abbinati ai caratteri microscopici (misura sporale, forma e caratteri dei pleurocistidi) consentono la determinazione specifica.

Basidi tetrasporici

Ancora, cheilocistidi e spore

Pleurocistidi piuttosto numerosi, con cristallizzazioni all'apice. Cheilocistidi simili per lo più ai pleurocistidi.

Misure sporali espresse in micron: Spore in Rosso Congo a 1000x in immersione ad olio su materiale fresco. Apicolo sporale presente, più o meno pronunciato.

Alta Val Nure, su ramo in decomposizione di latifoglie, probabilmente di Faggio. Assai graziosa coi suoi resti di velo al margine del cappello e sul gambo. Necessaria microscopia per distinguerla dalle molte possibili specie simili. Psathyrella olympiana A.H. Sm.

Alta Val Nure, sotto Frassino e Ciliegio, due specie a confronto: a sinsitra Verpa conica (O. Mueller ex Fries) Sw. ed a destra Verpa bohemica (Krombh.) J. Schröt.

Spore. Osservazioni microscopiche a 1000x in immersione ad olio e rosso congo come liquido colorante su materiale fresco.

Spore

Per finire le spore, elemento insieme alla forma dei cistidi maggiormente caratterizzante la specie. Queste si presentano per lo più sub-cilindriche, spesso con leggero affossamento centrale e lunghezza che arriva dalle mie misure sino a 12,5 micron (4,8-5,9 × 9,9-12,5).

Caulocistidi

Caulocistidi anch'essi con escrescenze

Pileipellis sub-tricodermica con ife superficiali di 2-3 micron rivestite da escrescenze diverticolate