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Archivio Micologico

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  1. Helvella juniperi M. Filippa & Baiano 1999

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae

    Commestibilità e tossicità
    È sospettata di essere velenosa, come tutte le Helvella e di essere responsabile della sindrome giromitrica.

    Regione Lazio; Marzo 2007; Foto e commenti di Gianni Pilato.

    Retroduna consolidato, presenza di ginepro, tratto umido, raccolta su muschio.

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  2. Helvella ephippium Lév; Regione Lombardia, Brembate, località parco Doneda; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi.

    Bosco golenale con prevalenza di Populus alba, ai margini di un sentiero in terreno argilloso-ghiaioso.
    (Exsiccatum MB20121031-68)

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    Spore

    N° Long. Larg. Q
    Moy 18,75 11,82 1,59
    Min 17,30 11,12 1,45
    Max 20,48 12,50 1,84
    Media 18,71 11,93 1,57

    N° Long. Larg. Q
    Moy 18,73 11,89 1,58
    Min 16,80 10,85 1,43
    Max 20,77 13,06 1,84
    Media 18,73 11,91 1,56

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    Parafisi cilindriche, settate, biforcate.

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    Excipulum medullare

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    excipulum ectale

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    Esemplari della stessa raccolta un poco più sviluppati.

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    Stessa località ma raccolta in terreno sciolto e ricco di humus in radure all'interno del boschetto, si nota come gli ascomi siano più slanciati e attinenti alla tipologia morfologica della specie.

    (Exsiccatum MB201201105-70)

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    Spore
    N° Long. Larg. Q
    Moy 19,66 12,91 1,52
    Min 18,35 12,12 1,37
    Max 20,87 13,82 1,61
    Media 19,82 12,98 1,53

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    Parafisi.

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    Subimenio a textura intricata.

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    Excipulum medullare.

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    Excipulum ectale.

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  3. Helvella ephippium Lév. 1841

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae
    Sezione Ephippium
    Genere Helvella

    Etimologia
    Dal Latino ephippium = sella, per la forma del cappello.

    Sinonimi
    Helvella atra var. murina (Boud.) Keissl.
    Helvella murina (Boud.) Sacc. & Traverso
    Leptopodia ephippium (Lev.) Boud.
    Leptopodia murina Boud.

    Ascoma
    Apotecio formato da un cappello di 1-3 cm, generalmente a forma di sella, non raramente anche a forma di coppa compressa ai lati, infine espanso, a volte subinvoluto, margine irregolarmente fessurato specialmente a maturità. La parete interna (imenio) generalmente liscia o finemente granulosa (lente), presenta colore bianco-grigiasto o grigio-glauco, spesso con leggere sfumature oliva verso il centro.
    La parete esterna è granulosa-villosa, inizialmente presenta tonalità grigio-ocracee, grigio-brune a maturità.
    Gambo 2-6 cm, cilindrico, spesso flessuoso, ricurvo alla base, leggermente compresso, subconcolore alla parete esterna dell'ascoma o su toni ocra-giallognoli in età adulta, più chiaro verso la base, villoso-granuloso specialmente nella parte apicale, più o meno marcatamente a seconda del grado di maturazione.

    Carne
    Crema biancastra, fragile, ceracea, odore non caratteristico, sapore insignificante.

    Microscopia
    Aschi 250-280 × (12)15-18 µm, pleurorinchi, cilindrici, leggermente affusolati verso la base.
    Parafisi cilindriche, con apice dilatato fino a 6 µm, settate, forcate verso la base.
    Spore 18-19(20) ×11-12(13) µm, largamente ellissoidali, con grossa guttula centrale, spesso con altre guttule di minori dimensioni generalmente localizzate ai poli a maturità, ma anche disposte lungo il perimetro tanto da simulare delle grossolane verruche.
    Subimenio tipo puzzle.
    Excipulum medullare a textura prismatica-angularis.
    Excipulum ectale a textura angularis e con ife terminali evidentemente concatenate.

    Habitat
    Le raccolte rappresentate e studiate sono state reperite in tre luoghi diversi in un boschetto planiziale golenale. La prima in terreno sabbioso-calcareo molto umido con presenza di muschi nelle immediate vicinanze di un acquitrino, la seconda ai bordi di un sentiero con matrice argillosa-ghiaiosa e compatto, la terza al limitare del bosco in terreno molto soffice per la presenza di humus. Essenze presenti: Corylus avellana L., Populus alba L. e Quercus robur L.

    Commestibilità e tossicità
    Potenzialmente letale, come tutte le specie del genere Helvella, responsabile della sindrome giromitrica.

    Somiglianze e varietà
    Tra le Helvella che presentano colorazioni grigiastre Helvella dissingii Korf (Hedw.) = Helvella villosa (Hedw.) Dissing & Nannf., (non Helvella chinensis (Velen.) Nannf. & L. Holm, "nomen dubium", si distingue macroscopicamente per l’apotecio di dimensioni più importanti, le colorazioni grigio-bruno-nerastre, l’aspetto villoso ben osservabile ad occhio nudo, il portamento che ricorda una cupola schiacciata e irregolare e spesso a forma di sella, il margine spesso arrotolato verso l’interno, il gambo biancastro e finemente furfuraceo all’apice, liscio altrove. Microscopicamente presenta spore ellittiche di 16-20 × 10-12 µm. Helvella cupuliformis Dissing & Nannf., analogalmente di piccole dimensioni, si distingue macroscopicamente per l’apotecio mai completamente aperto, l’imenio su tonalità bruno-giallastre, la superficie esterna di aspetto ruvido, mai villosa, grigio-giallastra, il gambo molto corto, pubescente, con colorazioni su tono crema paglierini o bianco sporco. Predilige fruttificare su terreni calcarei. Microscopicamente presenta spore di 18-20 × 12-13 µm, ellittiche con una guttula centrale.
    Helvella macropus (Pers.) P. Karst. cresce su terreno ricco di detriti legnosi nei boschi di latifoglia e di conifera, presenta un’ascoma formato da un apotecio con aspetto di coppa compressa o subselliforme, la parete interna presenta colorazioni grigio-brunastre, la parete esterna è un poco ruvida, leggermente feltrata, il gambo generalmente slanciato, ingrossato verso la base e concolore alla superficie esterna. Microscopicamente le spore di di 20-28 × 10-12 µm, strettamente ellissoidali o fusiformi tolgono ogni dubbio interpretativo.
    Helvella rivularis Dissing & Sivertsen è specie rara e presente in Italia nella fascia subalpina, si manifesta con un ascoma profondamente cupolato e compresso lateralmente, raramente a forma di sella, convesso o discinoide a maturità, con colorazioni grigio-bruno scuro, grigio scuro, spesso con riflessi acciaio. Imenio finemente rugoso, parete esterna molto villosa in gioventù con margine finemente ciliato, normalmente dello stesso colore dell'imenio. Stipite ben differenziato e spesso eccentrico. Microscopicamente ha spore ellittiche, monoguttulate di 18-20,5(21) × (11) 11,5-12,5(13) µm.
    Excipulm medullare a textura intricata, excipulum ectale a textura globulosa-angularis con ife esterne concatenate formate da elementi di varia forma, da subglobosi a nettamente ellissoidali.

    Osservazioni
    Helvella ephippium Lev. è specie ben rappresentata in letteratura e comunemente segnalata sotto Corylus avellana. Nelle raccolte erborizzate (Exsiccata MB20100515-28 e MB20121031-68) sono state notate alcune differenze morfologiche rispetto al typus, forse a causa della tipologia del substrato di crescita delle varie raccolte: le dimensioni ridotte e l’inconsueta forma del cappello subito a "tazza".
    Questi caratteri, dapprima, hanno orientato la nostra ipotesi determinativa verso
    Helvella cupuliformis Dissing & Nannf., ma poi le colorazioni grigio-glauco poco tipiche per la suddetta specie, ci hanno orientato verso un’altra ipotesi più appropriata, Helvella rivularis Dissing & Sivertsen.
    A seguito di ulteriori ritrovamenti avvenuti poco distanti si è constatato che la variabilità morfologica è influenzata ed indotta dalla diversa tipologia del substrato di crescita delle varie raccolte, per cui abbiamo:

    • ascomi di forma molto più slanciata e affine allo "standard" nei terreni sciolti e ricchi di sostanze organiche
    • ascomi di dimensione complessiva più piccola e con la coppa presto aperta laddove il terreno è più compatto, argilloso, ghiaioso-sabbioso o compresso dal passaggio di mezzi agricoli.

    Quanto osservato trova riscontro nella letteratura specialistica e precisamente nella Monografia di Häffner (Die Gattun Helvella) viene ben raffigurata questa diversità morfologica presentata dall'Autore come forma ecologica di Helvella ephippium Lev. Sempre Häffner afferma che alcune raccolte in un primo tempo attribuite a Helvella rivularis Dissing & Sivertsen sono poi risultate essere forme cupolate di Helvella ephippium, carattere ben rappresentato nei campioni qui studiati.
    Segnaliamo inoltre la presenza di Helvella hephippium sotto Populus alba in fruttificazione con Helvella latispora Boud., Helvella queletii Bres. e Helvella leucopus Pers..

    Bibliografia
    AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp.
    DISSING, H. 1996. The Genus Helvella in Europe with special emphasis on the species found in Norden. København.
    HÄFFNER. J. 1987. Die Gattung Helvella. Morphologie und Taxonomie. Beiheift Zur Zeitschrift FurMykologie 7: 1-165.
    CARBONE. M. 2010. Contributo alla conoscenza di Helvella rivularis, una specie critica e poco conosciuta della sez. Macropodes. Mycologia Montenegrina XIII. 7-39
    VAN VOOREN. N. 2002. Helvella cupoliformis Dissing & Nannfeldt. Bull. mycol. bot. Dauphiné-Savoie 164, 31-33

    Si ringraziano Mario Filippa e Matteo Carbone per la preziosa collaborazione e per il materiale bibliografico messo a disposizione.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi e Angelo Mariani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT

    Regione Lombardia, Brembate Sotto (BG); Maggio 2010; Foto di Angelo Mariani.
    Bosco golenale con prevalenza di Populus alba con cespugli di Corylus avellana, in prossimità di un acquitrino. Foto in habitat.
    (Exsiccatum MB20100515-28)

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    Stessa raccolta, Foto di Massimo Biraghi.

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    Aschi 250-280 × (12)15-18 µm, pleurorinchi, cilindrici, leggermente affusolati verso la base.

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    Parafisi cilindriche, con apice dilatato fino a 6 µm, forcate, settate dalla forcatura alla base.

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    Spore 18-19(20) ×11-12(13) µm, largamente ellissoidali, con grossa guttula centrale, spesso con altre guttule di minori dimensioni localizzate ai poli in maturità, disposte anche lungo il perimetro in gioventù, tanto da simulare delle grossolane verruche.

    Foto di Angelo Mariani

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    Foto di massimo Biraghi.

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    Subimenio tipo puzzle.

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    Excipulum medullare a textura prismatica-angularis.

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    Excipulum ectale a textura angularis e con ife terminali evidentemente concatenate.

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  4. Helvella elastica Bull. : Fr.; Regione Lombardia, Gera d'Adda; Luglio 2013; Foto e microscopia di Sergio Mombrini.

    Foto in habitat, sotto Corylus avellana L.

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    Apoteci inizialmente convessi, margine ripiegato verso il gambo (reflexed), superficie excipulare glabra, gambo cavo.

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    Superficie excipulare allo stereomicroscopio (25×).

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    Excipulum ectale (in acqua 1000×).

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    Imenio (in Rosso Congo 400×).

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    Spore da sporata (in acqua1000×). Misure : (19,6) 20,5 - 23 (23,4) × (13,8) 13,8 - 15,3 (15,9) µm.

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  5. Helvella elastica Bull. : Fr.; Maggio 2011, Foto di Tomaso Lezzi.

    Aschi ottosporici; Spore ellissoidali corte, allargate al centro con una forma vagamente romboidale, una spora centrale, grande; Le spore immature hanno spesso molte piccole guttule; parafisi cilindirche ingrossate all'estremità; Excipulum ectale composto da cellule arrotondate in catenule.

    Aschi ottosporici; Spore ellissoidali corte, con forma romboidale.

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    Parafisi cilindirche ingrossate all'estremità; Excipulum ectale composto da cellule arrotondate in catenule.

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  6. Helvella elastica Bull. : Fr. 1786

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae

    Foto e Descrizioni
    Piccola e slanciata Helvella, tipicissima e netta la forma a sella di cavallo della mitra (pseudocappello), gambo bianco, sottile e molto allungato, cresce a gruppi nei recessi umidi.

    Commestibilità e tossicità
    Velenosa, responsabile di sindrome giromitrica.

    Foto di Franco Sotgiu.


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  7. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Novembre 2012; Foto e microscopia di Massimo Biraghi.

    Pianura Bergamasca, Osio Sotto, Giardino privato.

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    Microscopia
    Palizzata di aschi e parafisi.

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    Base aschi.

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    Spore.
    N° Long. Larg. Q
    Moy 19,87 12,52 1,59
    Min 18,11 11,58 1,42
    Max 21,69 13,62 1,74
    média 19,77 12,54 1,58

    Lxl: N= 24 ; dMd; (18,11)18,35-19,595-21,33(21,69) x (11,58)11,72-12,4666666666667-13,24(13,62)
    Qm= 1,59

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    Excipulum medullare.

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    Excipulum medullare inferiore ed ectale.

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  8. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.

    Questa specie risulta abbastanza critica perché anni fa veniva consumata, mentre è ormai accertato da tempo che provoca sindrome giromitrica, perché contiene giromitrina. La giromitrina è una sostanza che si idrolizza facilmente, formando la monometilidrazina, sostanza tossica (danni al fegato, emolisi dei globuli rossi, attacco del sistema nervoso centrale) ed è cancerogena!

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    Un particolare della parte fertile.

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