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Archivio Micologico

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Messaggi pubblicati da Archivio Micologico

  1. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr., Regione Lazio; 7 Dicembre 2003; Foto e commenti di Gianni Pilato.

    Per molti, queste foto potrebbero non significare nulla, ma la mia contentezza è tale che può essere comparata a quella di un bambino che gode e rimane estasiato dal giocattolo ricevuto e tanto desiderato. La qualità dell'immagine non è delle migliori ma io ci riesco a vedere tutto quello che immaginavo di volerci vedere.

    Aschi e parafisi, 1000×

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  2. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr., Regione Lazio; 7 Dicembre 2003; Foto e commenti di Gianni Pilato.

    Microscopia
    La prima volta al microscopio, dalla preparazione alla foto. Poiché il dubbio rimaneva uno dei tre carpofori è stato raccolto ed ho proceduto a fare exsiccata per realizzare la microscopia.

    Aschi e parafisi, 400×

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  3. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr., Regione Lazio; 7 Dicembre 2003; Foto e commenti di Gianni Pilato.

    Una Helvella crispa di dimensioni e cromatismi insoliti. Nelle vicinanze coperto dalle foglie, un terzo carpoforo che riduceva di molto le incertezze. In questo tutti i caratteri morfocromatici riconducevano alla pecie tipo: Helvella crispa.

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  4. Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr. 1822
    (per Helvella crispa var. pithyophila (Boud.) Donadini 1975 vedi la scheda di Helvella pityophila Boud. 1887)

    Tassonomia
    Regno Fungi
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Sottoclasse Pezizomycetidae
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae

    Sinonimi
    Costapeda crispa (Scop. : Fr.) Falck 1923
    Helvella nigricans Schaeff. : Fr. 1774
    Phallus crispus Scop. : Fr. 1772

    Etimologia
    Dal latino crispus = increspato, ricciuto.

    Ascoma
    Questo ascocarpo presenta una sottile lamina di consistenza elastica, che costituisce la mitra; questa è alta 2,5-4(5) cm, ha un aspetto lobato con i margini inizialmente aderenti al gambo e quindi rivolti verso l’alto, con due o più lobi irregolari, alcuni parzialmente eretti, altri invece ricadenti; talvolta questi lobi le conferiscono un aspetto a forma di sella con i bordi rialzati; la superficie esterna della mitra ha un colore da biancastro a ocra pallido, mentre la parte interna è fioccosa e di colore più chiaro, bianco-avorio.

    Imenoforo
    L’imenoforo, cioè la parte fertile, è situato sulla superficie esterna, che appare glabra, leggermente pruinosa e più o meno ondulata.

    Gambo
    4-10(12) cm; profonde costolature longitudinali, appressate e saldate tra loro caratterizzano il gambo; l’interno di questo fungo presenta delle cavità che spesso seguono l’andamento delle costolature della superficie esterna; ha una forma cilindrica, un po’ ingrossata alla base ed è inizialmente di colore biancastro ma più giallino in vecchiaia.

    Carne
    Possiede una carne bianca, consistente ed elastica, con odore e sapore non significativi.

    Habitat
    È una specie autunnale, più raramente primaverile, cresce al margine dei fossati e talvolta all’interno dei boschi umidi di latifoglia o anche misti, in colonie generalmente numerose.

    Commestibilità e Tossicità
    Questo fungo contiene acido elvellico, sostanza termolabile; inoltre, studi recenti, hanno evidenziato la pericolosità della giromitrina, una miscela di varie sostanze, presente in alcuni Ascomicetes tra cui Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr.; l’ingestione di questo alcaloide può provocare una sindrome citotossica. La giromitrina durante la cottura e/o in ambiente acido (come nello stomaco) si trasforma in monometilidrazina, sostanza che svolge un'azione irritante della mucosa gastrointestinale, tossica nei confronti delle cellule epatiche, dei globuli rossi (determina emolisi dei globuli rossi), del sistema nervoso centrale ed è dotata anche di effetto cancerogeno. Per le suddette ragioni deve essere considerato velenoso.

    Specie simili
    Potrebbe essere scambiata con diverse specie del suo stesso genere: Helvella pityophila Boud., più termofila, è molto simile per aspetto e per dimensioni, possiede una mitra dalle tonalità più giallastre, ma l’elemento di differenziazione più evidente è il colore del gambo, grigio-avana con toni lievemente violacei; Helvella lactea Boud., presenta un colore bianco latte e la superficie interna appare liscia e non fioccosa; Helvella lacunosa Afzel. : Fr., possiede una mitra liscia, non arricciata e dai colori brunastri sulla parte esterna.

    Osservazioni
    Le continue ricerche e sperimentazioni hanno permesso di scoprire come in alcuni funghi, da sempre considerati commestibili, fossero in realtà presenti sostanze velenose, cancerogene o comunque dannose per l’organismo umano; la presenza e pericolosità della giromitrina, in questo e in altri funghi, ne è un esempio. L’aspetto arricciato della mitra ne ha determinato il nome.

    Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi

    Regione Lazio; Dicembre 2003; Foto di Gianni Pilato.

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  5. Helvella costifera Nannf. 1953

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae
    Genere Helvella

    Sinonimi
    Peziza costata Fr. 1851
    Discina costata (Fr.) Sacc. 1889 

    Paxina costifera (Nannf.) Stangl 1963
    Acetabula costifera (Nannf.) Benedix 1965

    Ascoma
    Imenoforo a coppa dal colore grigio/marrone chiaro, dimensioni 3-7cm.
    Superficie esterna pruinosa percorsa da evidenti costolature anastomizzate, bianche sullo stipite, che cambiano colore estendendosi fino al bordo della coppa.

    Carne
    Di consistenza elastica, di aspetto ceroso, odore non significativo.

    Habitat
    Cresce dalla primavera all’autunno sui bordi dei sentieri,  nelle radure ombrose dei boschi, sia gregaria che in singoli esemplari.

    Commestibilità e tossicità
    Potenzialmente letale, come tutte le Helvella, responsabile della sindrome giromitrica.

    Somiglianze e varietà
    L’entità più vicina è  Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. che però non presenta costolature così estese e non arrivano mai all’apice della coppa.
    Microscopicamente un altra differenza sono  aschi più lunghi in  Helvella acetabulum.

    Microscopia
    Spore lisce, ellissoidi con grossa guttula centrale. Misura media 15-17×12-13 µm.
    Aschi misurati 200-270 µm, cilindrici, ottosporici.
    Parafisi multisettate, leggermente capitulate.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Dino Cannavicci - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Helvella costifera Nannf.; Regione Lazio; Maggio 2018; Foto, descrizione e microscopia di Dino Cannavicci.

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    Come si nota in foto le costolature  raggiungono l'apice della coppa.

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    Aschi misurati 200-270 µm, cilindrici, ottosporici. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Aschi misurati 200-270 µm, cilindrici, ottosporici. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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    Spore lisce, ellissoidi con grossa guttula centrale. Misura media 15-17×12-13 µm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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    Parafisi multisettate, leggermente capitulate. Osservazione in Rosso Congo a 400x.

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  6. Helvella confusa Harmaja 1977

    Tassonomia
    Regno Fungi
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Sottoclasse Pezizomycetidae
    Ordine Pezizales
    Famiglia Helvellaceae

    Commestibilità e tossicità
    È sospettata di essere velenosa, come tutte le Helvella e di essere responsabile della sindrome giromitrica.

    Foto e Descrizioni
    Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Federico Calledda.

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