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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Toscana; Aprile 2009; Foto di Alessandro Francolini.
Apotecio a forma di coppa più o meno profonda. Gambo caratteristicamente e irregolarmente costolato, con costolature che salgono in alto fino a interessare la parte inferiore della coppetta. La carne è elastica e cerosa. La superficie esterna dell’apotecio è liscia ma finemente forforacea, da grigiastra a brunastra ma tendente al bianco verso l’inserzione col gambo. La superficie imeniale è anch’essa liscia e grigiastra o brunastra o marrone.
Le può essere simile la Helvella leucomelaena che ha però apotecio bruno-nerastro e gambo corto; la Helvella costifera ha superficie esterna villosa e percorsa da costolature-venature biancastre ben in rilievo che possono raggiungere anche il margine della coppetta.
Le costolature del gambo.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Umbria; Aprile 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
Un particolare delle costolature.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Emilia Romagna; Aprile 2008; Foto di Gianni Bonini.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Marche; Aprile 2008; Foto di Pietro Curti.
Fotografate con i fiori trovati nei pressi del sito: Ajuga reptans, Cyclamen repandum, Buglossoides purpureo-caerulea e Coronilla emerus.
Dettaglio della zona sterile costolata e più chiara.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Lombardia; Anno 2007; Foto di Giovanni Baruffa.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Sardegna; Marzo 2007; Foto di Franco Sotgiu.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. 1874
Tassonomia
Divisione Ascomycota
Classe Pezizomycetes
Ordine Pezizales
Famiglia Helvellaceae
Genere HelvellaSinonimi
Paxina acetabulum (L. : Fr.) Kuntze 1891Commestibilità e tossicità
È sospettata di essere velenosa, come tutte le Helvella e di essere responsabile della sindrome giromitrica.Foto e Descrizioni
Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
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Hebeloma vaccinum Romagn. 1965
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia CortinariaceaeFoto e descrizione
Cappello 3-5 cm diametro, colorazioni da bianco sporco a bruno-rossastro o color dattero, in particolare al disco, tale colorazione permane anche negli esemplari decolorati, igrofano. Lamelle sinuose, grigiastre in gioventù, ocracee a maturazione, uncinate con filo eroso più chiaro, sono presenti essudazioni in condizioni di clima favorevole. Gambo cilindrico, biancastro nei giovani esemplari, poi color miele, pruinoso all'apice. Odore rafanoide. Cresce gregario sotto latifoglia in particolare sotto Pioppo e Salice.Le essudazioni compaiono già nei primordi generalmente con tempo umido e sono ialine, evolvendosi queste si colorano di bruno per la maturazione progressiva delle spore e rimangono sulle lamelle come piccole macchie brune anche dopo la maturazione. Nel caso di cambiamenti climatici repentini (tempo secco o ventoso) le "goccioline" ialine possono asciugarsi ben prima della maturazione delle spore, in questo caso non rimane nessun segno sulle lamelle.
Regione Lombardia; Novembre 2013; Foto, descrizione e microscopia di massimo Biraghi.
Microscopia
Spore
Long. : N =30 ; dMd ; (10,12)10,309 - 11,19 - 12,299(12,68)
Larg. : N =30 ; dMd ; (5,15)5,667 - 6,275 - 6,693(7,08)
Q : N =30 ; dMd ; (1,61)1,711 - 1,78333333333333 - 2,036(2,16)
N° Long. Larg. Q
Moy 11,48 6,24 1,85
Min 10,12 5,15 1,61
Max 12,68 7,08 2,16
Media 11,50 6,30 1,82Lxl: N= 30 ; dMd; (10,12)10,31-11,19-12,30(12,68) × (5,15)5,67-6,275-6,69(7,08) Qm= 1,85
Basidi tetrasporici.
Cheilocistidi cilindrici-subclavati, sublageniformi, subcapitulati, gaf presenti alla base.
Apice 7-9(10) µm, collo 4-5 µm, lunghezza (35)40-50(55) µm.
Raccolta n. 2.
Microscopia
Spore
Long. : N =30 ; dMd ; (11,36)11,606 - 12,455 - 13,784(14,97)
Larg. : N =30 ; dMd ; (6,03)6,332 - 6,43666666666667 - 7,238(7,51)
Q : N =30 ; dMd ; (1,74)1,762 - 1,842 - 2,105(2,14)
N° Long. Larg. Q
Moy 12,78 6,70 1,91
Min 11,36 6,03 1,74
Max 14,97 7,51 2,14
Media 12,66 6,64 1,90Lxl: N= 30 ; dMd; (11,36)11,61-12,455-13,78(14,97) × (6,03)6,33-6,43666666666667-7,24(7,51) Qm= 1,91
Basidi tetrasporici.
Cheilocistidi.
Raccolta di Sergio Mombrini.
Foto e descrizione
Raccolta su terreno sabbioso sotto Pioppi. Basidiomi piuttosto piccoli, pileo 15-40 mm, non igrofani, cortina assente; gambo 10-25 × 3-8 mm, non radicante, carne amarognola, odore rafanoide.Spore 11,1-13,3 × 6,1-7,3 µm, Q = 1,68-1,98, verrucose, destrinoidi, occasionalmente con perisporio lievemente sollevato in KOH o ammoniaca. Cheilocistidi cilindrico-clavati, sub-capitati, anche con base allargata, in media larghi 7 µm all’apice. Pileipellis a ixocutis, ife gelificate larghe 2-4 µm, cuticola spessa 100-150 µm.
Regione Lombardia, Gera d’Adda; Giugno 2013; Foto, descrizione e microscopia di Sergio Mombrini.
Microscopia
Cheilocistidi 1000×. -
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Hebeloma sinapizans (Fr.) Sacc. Regione Lombardia, Lago di Endine; Ottobre 2014; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.
Inserito nella sezione Sinapizianta per la conformazione dei cheilocistidi senza apice allargato, le lamelle non lacrimanti e quindi non macchiate di bruno, si riconosce fra le altre specie di questa sezione per l'odore intenso rafanoide, il portamento massiccio, le spore fortemente destrinoidi e per i cheilocistidi lageniformi e spesso ventricosi. Bosco di latifoglie con Castagno, Carpino, Nocciolo.
Microscopia
Spore citriniformi - subamigdaliformi, verrucose.
N° Long. Larg. Q
Moy 11,48 6,80 1,69
Min 9,67 6,05 1,41
Max 13,25 8,24 2,07
Media 11,41 6,71 1,69Lxl: N = 30; dMd; (9,67)9,85-11,215-12,97(13,25) x (6,05)6,28-6,545-7,48(8,24) Qm = 1,69
Osservazione 400× in Melzer.
Osservazione 400× in Acqua.
Osservazione 400× in rosso Congo.
Osservazione 1000× in rosso Congo.
Cheilocistidi lageniformi-ventricosi a volte con profilo sinuoso. Osservazione 400× in rosso Congo.
Osservazione 1000× in rosso Congo.
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Hebeloma sinapizans (Fr.) Sacc.; Regione Lombardia; Dicembre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
Microscopia
Basidi tetrasporici.
Spore prevalentemente citriformi, verrucose, fortemente destrinoidi.
N°30 Long. Larg. Q
Moy 11,23 6,89 1,63
Min 10,15 5,54 1,48
Max 12,54 7,47 1,88
média 11,33 6,98 1,61
Lxl: N= 30 ; dMd; (10,15)10,24-10,87-12,17(12,54) x (5,54)6,31-6,8325-7,40(7,47)
Qm= 1,63
Osservazione in acqua a 40×.
Osservazione in Rosso Congo a 40×.Osservazione in acqua a 100×.
Osservazione in Rosso Congo a 100×.
Reazione al Melzer 100×.
Cheilocistidi lageniformi. -
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Hebeloma sinapizans (Paulet) Gillet. 1878
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Sinonimi
Hypophyllum sinapizans Paulet 1793
Foto e Descrizioni
Cappello inizialmente emisferico, poi convesso, infine appianato a maturazione, cuticola un poco viscosa con tempo umido, colorazioni pileiche ocra-brunastre con eventuali sfumature rosa, decolorato fino a biancastro verso al margine.
Lamelle smarginate, color grigio-isabella nei giovani esemplari, ocra-bruno chiaro a maturazione, filo intero.
Gambo cilindrico, robusto, allargato alla base, anche bulboso.
Carne biancastra, odore rafanoide.
Fruttifica dalla fine dell’estate ai primi rigori invernali sia sotto latifoglia che aghifoglia, dalla pianura alla media montagna.
Commestibilità e tossicità
Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.
Microscopia
Spore 9.5-12 (13) × 6,5-7,5(8) µm, citriformi evidentemente verrucose. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi 40-60 (70) × 7-12,5 (13) µm, apice cilindrico 5-7 µm, lageniformi.
Osservazioni
Unico rappresentante della sezione Sinapizanthia (Quadr.) Westerh. (stipite fioccoso-pruinoso con bande orrizzontali nella parte medio-alta, base concolore, cheilocistidi lageniformi).
Si riconosce macroscopicamente per le grandi dimensioni del cappello che possono superare i 12 cm di diametro e per il portamento robusto. Si può confondere con Hebeloma quercetorumQuadr. per le colorazioni pileiche simili, per il portamento e la viscosità del cappello, importanti ai fini del riconoscimento sul campo sono l’osservazione del gambo, prima biancastro, poi brunastro verso la base, e l'odore rafanoide ma con timbro dolciastro, da alcuni autori segnalato come simile al cacao. Microscopicamente si osservano cheilocistidi lageniformi misti a cheilocistidi clavati, spore da amigdaliformi a citriformi, rugose, verrucose.
Regione Lombardia, loc. Crespi D’Adda, in parco pubblico sotto Tiglio; Dicembre 2011; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi.Microscopia
Basidi tetrasporici.
Spore 9,5-12(13) × 6,5-7,5(8) µm, citriformi e verrucose.
Filo lamellare 400×.
Cheilocistidi 40-60(70) × 7-12,5(13) µm, apice cilindrico 5-7 µm, lageniformi.
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Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. 1874
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél.; Regione Sardegna; Aprile 2010; Foto di Franco Sotgiu.