-
Numero contenuti
14410 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Orchidee
Diventa Socio
Calendario
Messaggi pubblicati da Archivio Micologico
-
-
Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki 1943
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Gloeophyllales
Famiglia GloeophyllaceaeFoto e Descrizioni
Lignicolo che cresce e si sviluppa sulle ceppaie di Picea, superficie pileica irregolare, tomentosa, di colore giallo-brunastro; pori prima gialli e poi bruno-rossastri, irregolari; tubuli di altezza variabile; odore netto e tipico di anice.
-
-
Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst. 1882
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Gloeophyllales
Famiglia GloeophyllaceaeFoto e Descrizioni
Val di Susa, a 1500 m s.l.m., crescita su legno di conifera; Foto di Rensacca.
Spore ialine 10,6 x 3,6 µm, Q=2.92.
-
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi.
Gliophorus dai colori spettacolari, prima verde brillante e poi giallo aranciato a maturità, coperta da abbondante glutine sia sul cappello che sul gambo.
Questa specie con l'epiteto psittacina apparteneva al genere Hygrocybe che recentemente, in base a dati molecolari e a caratteri macroscopici/microscopici, è stato separato in diversi generi. In questo caso Hygrocybe psittacina ha cambiato nome in Gliophorus psittacinus. Il genere Gliophorus è caratterizzato da gambo e cappello molto viscidi, come si può ben vedere dalle foto dei campioni raccolti.
Il fondo delle lamelle è anastomosato vicino al cappello.
-
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Friuli Venezia Giulia; Dicembre 2009; Foto di Nicolò Parrino.
-
-
-
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink, Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Massimo Mantovani.
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Mantovani.
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Ottobre 2009; Foto di Pietro Curti.
Macro che evidenzia la viscosità del cappello e dettaglio dell'imenoforo. -
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Ottobre 2009; Foto di Tomaso Lezzi.
Il cappello e le lamelle passano dal verde al giallo, al marroncino rosato, le lamelle cambiano colore in corrispondenza delle variazioni del cappello. Quasi invisibile nel prato perché verde su verde, questa specie è viscidissima sia sul cappello che sul gambo. -
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto e commenti di Massimo Mantovani.
La variabilità cromatica è stupefacente, se la tonalità verdastra è sempre presente, non altrettanto si può dire di questi cromatismi rosati
Giovani esemplari. -
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Sardegna centrale; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
-
Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink 1958Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Agaricales
Sottordine Agaricineae
Famiglia Hygrophoraceae
Sinonimi
Hygrocybe psittacina (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko 1989 = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm. 1995
Etimologia
L'epiteto Hygrocybe deriva dal greco hygros [κυβε] = umido e kybe [κυβε] = testa, cioè testa umida.L'epiteto psittacinus deriva dal latino psittacinus = variopinto come un pappagallo, per i colori verdi, gialli, rossicci.
CappelloDi 1-4 cm, all'inizio campanulato, poi convesso, infine appianato, con largo umbone ottuso. Nella forma tipica è di un bel colore verde intenso, esteso parzialmente alle lamelle ed al gambo; la superficie è liscia, brillante, per effetto dell’abbondante glutine che la ricopre, striata per trasparenza al margine, sericea con il tempo secco. Molto spesso è facile rinvenire esemplari dalle colorazioni variegate, insieme al verde troviamo tonalità gialle, rosa-violaceo, bluastre, con molte possibili sfumature.LamelleLarghe, spaziate, adnate-smarginate, arcuate, di colore giallo, giallo-verdastro, fino ad arancione pallido, intervallate da lamellule.GamboMisura 5-7 × 0,3-0,6 cm, subcilindrico, spesso flessuoso, liscio e glutinoso, verde-giallastro o con colorazioni variabili come per il cappello, fistoloso, presto cavo, con base leggermente ingrossata.CarneEsile nel cappello, fragile, ceracea all’esterno, senza odore e sapore particolari.Commestibilità e tossicitàSenza valore alimentare.HabitatSi trova fino all’autunno inoltrato, tra i fili d’erba dei prati, nei pascoli, e nelle radure boschive, abbastanza comune sia in montagna che a basse quote.Specie similiGliophorus laetus (Pers. : Fr.) Herink, che si separa per il cappello arancio o bruno-arancio, per le lamelle decorrenti e per il filo ricoperto da uno strato di glutine trasparente.Gloioxanthomyces vitellinus (Fr.) Lodge, Vizzini, Ercole & Boertm., si distingue per i colori giallo, giallo-arancio e per alcuni caratteri microscopici.Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm., era considerato da alcuni autori specie autonoma, ma è stato sinonimizzato con la specie tipo. Ha infatti le stesse caratteristiche morfologiche di Gliophorus psittacinus e se ne differenzia solo per le colorazioni rosso mattone, presenti su tutto il carpoforo e, per l’assenza del pigmento verde in ogni parte del fungo.Note nomenclaturaliIl nome di questa specie nel tempo è cambiato diverse volte, infatti il micologo Josef Herink nel 1958 ha creato il genere Gliophorus, per alcune specie che avevano in comune il carattere della glutinosità e dei pigmenti colorati, genere in seguito chiamato Hygrocybe.
In base a studi molecolari, caratteri macroscopici e microscopici, dal genere Hygrocybe sono stati segregati alcuni generi. In particolare il genere Gliophorus è caratterizzato da supporto molecolare, cappello e gambo glutinosi, pigmenti DOPA assenti, lamelle sinuate o decorrenti strettamente o largamente annesse, a volte con filo glutinoso, odore assente o di gomma bruciata; spore ellissoidi, ovoidi o obovidi, raramente strozzate, ialine, a perete sottile, inamiloidi, non metacromatiche, basidi per lo più tetrasporici, con GAF toruloidi, di dimensione circa 5 volte le basidiospore, trama lamellare subregolare, di elementi corti <140 µm di lunghezza, subimenio a volte gelatinizzato, GAF presenti ma a volte rari a livello della trama; cuticola ad ixotricoderma, con GAF toruloidi.
Anche su base molecolare il genere Gliophorus risulta monofiletico e forma un gruppo distinto da Hygrocybe.Bibliografia
BABOS, M., Preliminary notes on dual relevance of ITS sequences and pigments in Hygrocybe taxonomy. Persoonia. 26: 99-107.
HERINK, J., 1958. Stavnatkovité houby parhorku "Velká Horka" u Mnichova Hradiste. Sborník Severoceského Musea. 1: 53-86.
KIRK, P.M., 2013. Index Fungorum No. 23. Index Fungorum 23: 1.
LODGE, D.J., 2013. Molecular phylogeny, morphology, pigment chemistry and ecology in Hygrophoraceae (Agaricales). Fungal Diversity. DOI 10.1007/s13225-013-0259-0.
MONCALVO J.M. et al., 2002. One hundred and seventeen clades of euagarics. Molecular Phylogenetics and Evolution. 23: 357-400.
REA, C., 1910. New and rare British fungi. Transactions of the British Mycological Society. 3: 226-230.Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. -
Gerronema incarnatum Clémençon; Regione Lombardia; Aprile 2011; Foto di Massimo Biraghi.
Microscopia
Come nel ritrovavento di due anni orsono poche le spore osservate, 6-7,5 × 3,2-4 µm, ellittiche-cilindriche.
Basidi tetrasporici, cistidi molto rari per via dei basidiomi ancora immaturi.
Ife della trama lamellare con GAF. -
Gerronema incarnatum Clémençon 1982
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae
Foto e Descrizioni
Su tronco degradato di Populus, presenta cappello abbastanza igrofano e ricoperto da villosità biancastre, asciugandosi il pileo forma delle striature non visibili negli esemplari umidi; lamelle da adnate a adnate-decorrenti, crema gigiastre con sfumature lilacine almeno nei giovani esemplari, in maturazione prendono toni più scuri ma impallidiscono fino al biancastro specie sulle facce, tanto da conferigli un aspetto "marmorizzato"; gambo molto fragile e un poco più chiaro del cappello e ricoperto da piccole squamette biancastre (pubescenza).
Regione Lombardia; Aprile 2009; Foto e descrizioni di Massimo Biraghi.
Microscopia
Spore 6-7,5 × 3,2-4 µm, ellittiche-cilindriche con apicolo pronunciato di colore giallo chiaro in Rosso Congo, abbastanza rare nonostante la maturazione del fungo. Basidi tetrasporici 20-25 µm. Cistidi imeniali polimorfi, da clavati, cilindrici, a moniliformi e rostrati.
Spore.
Basidi.
Cistidi.
Pileipellis.
-
Geopyxis carbonaria (Alb. & Schwein : Fr.) Saccardo; Maggio 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
Excipulum ectale con cellule marginali rotondeggiandi, ialine, a volte con delle escrescenze simili a peduncoli arrotondati; L'excipulum medullare è formato da cellule più allungate.
Excipulum ectale. Osservazioni in blu di Cresile.
-
-
-
Geopyxis carbonaria (Alb. & Schwein : Fr.) Saccardo 1889
Tassonomia
Divisione Ascomycota
Classe Ascomycetes
Ordine Pezizales
Famiglia Pyronemataceae
Foto e descrizioni
Ascomicete, cresce gregario in numerosi gruppetti su terreni bruciati tra piccoli residui legnosi carbonizzati. L'ascocarpo è costituito da un apotecio cupolato, con imenoforo liscio, di colore marrone-nocciola-ocra con riflessi fulvi, superficie pruinosa con orlo crenulato e biancastro, gambo molto corto, liscio e biancastro. Carne di consistenza ceracea, molto fragile e di colore ocracea.
Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Aprile 2006; Foto e descrizione di Massimo Biraghi.
(Exsiccatum MB20060516-06)
Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki 1943
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti.