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Archivio Micologico

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  1. Geastrum pectinatum Pers. : Pers. 1801

    Tassonomia
    Divisione: Basidiomycota
    Classe: Agaricomycetes
    Ordine: Geastrales
    Famiglia: Geastraceae

    Foto e Descrizioni
    Trovati in un boschetto di Cipressi con presenza di rare Querce, in Umbria. Esoperidio diviso in 5-6(7) lacinie non igroscopiche; stipite nettamente definito, lungo quasi 1 cm; sacco endoperiodio liscio; area peristoma ben delineata e rialzata, con pieghe regolari; apofisi arrotondata e striata radialmente. Geastrum pectinatum è simile a Geastrum schmidelii Vittadini, che è più piccolo; a Geastrum berkeleyi Massee, che ha stipite molto breve e non ha le strie radiali sull'apofisi; a Geastrum striatum De Candolle che ha una apofisi liscia a collare con spigolo vivo.

    Regione Umbria; Marzo 2011; Foto di Tomaso Lezzi.

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    L'area peristoma ben delineata e rialzata, con pieghe regolari.

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    Lo stipite nettamente definito.

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    Apofisi arrotondata e striata radialmente.

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    Il lato inferiore, con le lacinie non igroscopiche.

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    Microscopia
    Spore brune, subsferiche, con ornamentazioni molto rilevate, tronche.
    Misure delle spore senza ornamentazioni: 3,6-4,4 × 3,-4,3 µm; Qm = 1,07.
    Misure delle spore con ornamentazioni: 5,4-6,8 × 5,0-6,1 µm; Qm 1,09.
    Misura media della lunghezza delle ornamentazioni: 0,9 µm.

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  2. Geastrum minimum Schwein. 1822

    Tassonomia
    Divisione: Basidiomycota
    Classe: Agaricomycetes
    Ordine: Geastrales
    Famiglia: Geastraceae

    Foto e Descrizioni
    Carpoforo aperto con diametro di 10-25 mm, esoperidio non fornicato, diviso in 6-8 lacinie non igroscopiche con lo strato miceliare inglobante substrato di crescita. Endoperidio subgloboso, coperto (specie da giovane) da piccoli granuli cristallini, stipitato, apofisi solitamente presente. Peristoma non pieghettato, fibroso, delimitato da una zona anulare.

    Microscopia
    Spore 4-5,4 µm (senza ornamentazione), globose, verrucose.

    Osservazioni
    Tra le specie simili di piccole dimensioni, Geastrum quadrifidum Pers.: Persoon differisce principalmente per l’esoperidio fornicato generalmente diviso in quattro lacinie.

    Regione Lombardia, Pianura bergamasca; località Gera d'Adda; Dicembre 2014; Foto, commenti e microscopia di Sergio Mombrini.

    Foto in habitat. Nel muschio di un prato stabile.

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    Endoperidio (particolare dei granuli cristallini).

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    Endoperidio (particolare dell'area peristoma).

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    Microscopia
    Spore e capillizio.

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    Spore.

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  3. Geastrum melanocephalum (Czern.) V.J. Staněk 1956

    Tassonomia
    Regno Fungi
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Geastrales
    Famiglia Geastraceae
    Genere Geastrum

    Sinonimi
    Trichaster melanocephalus Czern., 1845
    Geastrum melanocephalum f. pilatii V.J. Staněk, 1958

    Etimologia
    Geastrum dal greco gé = terra e astér = stella; melanocephalum fa riferimento al colore nero della testa.

    Basidioma
    Endoperidio: assente in quanto nella maturazione rimane adeso all'esoperidio; la gleba, una palla polverosa color cioccolato, rimane completamente scoperta ed esposta all'azione del vento. Primordio a forma di fico, con superficie più o meno squamulosa, bruno rossastra.
    Gleba: inizialmente biancastra, con la maturazione diventa bruno cioccolato; capillizio distribuito lungo la parete e sulla columella, come tipico in questo genere.
    Esoperidio: dirompente in 5-7 lacinie non igroscopiche, lunghe 6-7 cm; habitus pseudofornicato, cioè punta delle lacinie in dentro, sviluppo decisamente verticale, molto alte, assenza di coppa basale.

    Habitat
    Ubiquitario; dal mare fino alle alte quote, anche 2000 m s.l.m.; prativo, boschivo, dunale; specie gregaria e localizzata, comunque piuttosto rara.

    Commestibilità e Tossicità
    Non commestibile, senza valore.

    Microscopia
    Spore  globose o subglobose, di piccola taglia.

    Somiglianze e Varietà
    Geastrum melanocephalum non ha uno stoma e neppure un peristoma. La sua morfologia a stella con la gleba nuda è talmente tipica da non creare problemi determinativi. A volte qualche specie del genere Lycoperdon o Scleroderma, con la fissurazione del peridio, può mostrare ugualmente un aspetto stellato con una gleba polverosa color cioccolato; in queste specie le lacinie tendono ad avvolgere la gleba mentre in Geastrum melanocephalum assumono ben presto habitus pseudofornicato.

    Note Tassonomiche
    Nella tabella orientativa del genere Geastrum (Conserva et Al., 2017) questa specie in effetti è assente. Gli studi molecolari hanno confermato che i Gasteromycetes sono un gruppo polifiletico, le cui specie si ritrovano in diverse linee evolutive. Hibbett et al. (2007) li  posizionano nella classe Phallomicetidae con gli ordini Hysterangiales, Geastrales, Gomphales e Phallales e nella classe Agaricomicetidae con gli ordini Agaricales e Boletales.
    L'ordine Geastrales include tre generi: Geastrum, funghi con habitus stellato, Myriostoma, funghi con habitus stellato ma con molti ostioli, e Sphaerobolus, noto come fungo  "cannone". Scompare in questo elenco il genere Trichaster, comprendente solo Trichaster melanocephalum, perché recenti studi molecolari ne dimostrano chiaramente l'appartenenza al genere Geastrum (Zamora et al. 2014).

    Discussione
    I caratteri da osservare per una determinazione morfologica nel genere Geastrum sono evidenziati nella sistematica della tabella e nella immagine successiva che illustra l'anatomia di un Geastrum.
    Peristoma: solcato; liscio delimitato; o liscio indelimitato. Essendo questo l’unico carattere che si può valutare in modo corretto indipendentemente dallo stadio maturativo del carpoforo. Gli altri caratteri invece richiedono l’osservazione dei primordi, del fungo maturo o addirittura dell'exsiccata.
    La distinzione sessile o peduncolato, corrispondente alla assenza/presenza del peduncolo; da valutare correttamente con l’exsiccata, diversamente è facile imboccare strade sbagliate nel percorso determinativo. 
    Il  puntino rosso  evidenzia l’igroscopicità delle lacinie, che si può verificare anche col test igroscopico: trovando un esemplare cresciuto a tempo umido oppure all’ombra, e quindi con lacinie aperte, ponendolo all’asciutto o meglio al sole le lacinie igroscopiche tenderanno a richiudersi.
    La colonna della tabella con i dati "p" "m" "g" riporta la taglia delle singole specie misurata a lacinie aperte ma con la variabilità ovvia di questo carattere. Orientativamente una taglia piccola comporta un endoperidio intorno al centimetro, una taglia media due, ed una taglia grande sui tre.

    L’habitus di un Geastrum di solito mostra le punte delle lacinie in fuori, habitus arcuato, ma talora ha le punte in dentro, habitus saccato. La taglia colorata in rosso indica invece l’habitus fornicato, in cui le lacinie sono molto alte, formano un arco, un fornice, ed inoltre lo strato miceliare rimane staccato dal basidioma, attaccato al substrato, formando una coppa e le punte delle lacinie sono poggiate sui margini di questa coppa. Solo in Geastrum smardae si ha un habitus pseudofornicato. Le lacinie sono ugualmente molto alte e formano l’arco, ma lo strato miceliare rimane adeso al basidioma, quindi manca la coppa; solo alcuni frammenti dello strato miceliare sono visibili adesi alle punte delle lacinie.
    Il  puntino nero  evidenzia lo strato miceliare dell’esoperidio, quello a contatto con la terra, e lo definisce pulito/incrostato. Nelle specie in cui le ife del micelio convergono in un punto unico, si forma una  rizomorfa, della quale rimane traccia alla base del peridio, ed in tal modo lo strato miceliare non rimane incrostato. Invece le specie a strato miceliare incrostrato sono quelle in cui il micelio non rimane raggruppato e pertanto le ife formano un groviglio filamentoso in grado di inglobare detriti di humus. Tale carattere risulta essere di buona valenza tassonomica se osservato nei primordi o nei carpofori molto giovani, mentre la maturazione e gli agenti atmosferici ne rendono più difficile una corretta valutazione.
    Il 
     puntino verde  fa riferimento alla superficie dell’endoperidio, distinta in liscia o granulosa.

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    Anatomia di un Geastrum.

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    Bibliografia
    CONSERVA, G., CANNAVICCI, D., TOZZI, F. & PARA, R., 2017. Introduzione al genere Geastrum. Micologia nelle Marche, XI(1): 20-30.
    HIBBETT, D.S., BINDER, M., BISCHOFF, J.F., BLACKWELL, M., CANNON, P.F., ERIKSSON, O.E., HUHNDORF, S., JAMES, T., KIRK, P.M., LÜCKING, R., THORSTEN LUMBSCH, H., LUTZONI, F., MATHENY, P.B., MCLAUGHLIN, D.J.,  et al., 2007. A higher-level phylogenetic classification of the Fungi. Mycological re­search. 111: 509–547. DOI https://doi.org/10.1016/j.mycres.2007.03.004.
    KASUYA, T., HOSAKA, K., UNO, K. & KAKISHIMA, M., 2012. Phylogenetic placement of Geastrum melanocephalum and polyphyly of Geastrum triplex. Mycoscience 53: 411-426.
    ZAMORA, J.C., CALONGE, F. de D., HOSAKA, K. & MARTIN, M.P., 2014. Systematics of the genus Geastrum (Fungi: Basidiomycota) revisited. Taxon 63 (3): 477-497.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pino Conserva - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.


    Regione Marche, Monti della Laga, coste M.te Vettore; Giugno 2007; Foto di Ennio Carassai
    Fungaie  ad un altezza compresa fra i 1900 e i 2000 metri, su un pendio scalettato con poco substrato, con la presenza di falasco abbastanza rado e basso, a causa della presenza di vere e proprie pietraie. Non ci sono piante o arbusti nelle vicinanze.

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    Primordi immaturi ed in via di maturazione; gleba inizialmente bianca poi bruno nerastra; in sezione è evidente la columella.

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    Spore globose-subglobose di piccola taglia.

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  4. Geastrum floriforme Vittad. 1842

    Tassonomia
    Divisione: Basidiomycota
    Classe: Agaricomycetes
    Ordine: Geastrales
    Famiglia: Geastraceae

    Foto e Descrizioni
    Su lettiera sotto un filare di Cupressus spp., carpoforo, 25-35 mm di diametro, semipogeo da giovane, infine aperto a stella; esoperidio diviso in 9-11 lacinie igroscopiche, distese con tempo secco o arcuate con tempo umido, di color crema-ocraceo, ocra-fulvastro. La faccia esterna è biancastra, con sfumature grigiastre, talvolta con residui vegetali e terrosi; endoperidio subgloboso, liscio, sessile, da biancastro a grigio-beige o crema, infine bruno; stoma fimbriato leggermente emergente, area peristoma non delimitata. La gleba è biancastra e compatta da giovane, bruno scura e di aspetto "polveroso" a maturità. Spore 4-5,2 µm di diametro, globose, verrucose, ocra-brunastre. Capillizio 3-5 µm di diametro con alcune incrostazioni esterne, grigio-gialline.

    Regione Lombardia; Pianura Bergamasca; Gennaio 2014; Foto, microscopia e commento di Angelo Mariani.

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    Microscopia
    Sezione della Lacinia.

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    Particolare della carne e dello strato fibroso.

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    Spore 4-5,2 µm di diametro, globose, verrucose, ocra-brunastre.

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    Capillizio 3-5 µm di diametro con alcune incrostazioni esterne, grigio-giallino.

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    Sul tavolo speciografico; particolare dei residui terrosi inglobati. Foto, microscopia e commento di Massimo Biraghi.

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    Vista superiore.

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    Macro sull'endoperidio.

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    Zona peristoma non delineata.

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    Lacinie igroscopiche.

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    Microscopia

    Spore.
    Long.: N = 25; dMd; (4,58)4,8 -5,28666666666667-5,656(6,04)
    Larg.: N = 25; dMd; (3,86)4,01 -4,44 -5,002(5,21)
    Q: N = 25; dMd; (1,01)1,052-1,15-1,294(1,36)
    N° Long. Larg. Q
    Moy 5,28 4,53 1,17
    Min 4,58 3,86 1,01
    Max 6,04 5,21 1,36
    Media 5,30 4,55 1,16
    Lxl: N = 25 (4,58)4,81-5,28666666666667-5,66(6,04) × (3,86)4,02-4,445-5,00(5,21)
    Qm = 1,17

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    Capillizio.

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  5. Geastrum fimbriatum Fr. : Fr. 1829

    Tassonomia
    Divisione: Basidiomycota
    Classe: Agaricomycetes
    Ordine: Geastrales
    Famiglia: Geastraceae

    Sinonimi
    Geastrum rufescens sensu Kits van Waveren 1926
    Geastrum rufescens var. minor Persoon 1801
    Geastrum tunicatum Vittadini 1842

    Etimologia
    Dal greco = terra e astér = stella; dal latino fimbriatus = munito di frange, fibrilloso, per la sua forma.

    Basidioma
    Esoperidio formato da tre strati, da giovane ha una forma subsferica, semiipogeo; negli esemplari maturi l'esoperidio si apre in lacinie formando una stella.
    Strato miceliare bruno, ricoperto di terra, a volte questo strato è mancante.
    Strato fibroso color crema, appare a volte in superficie per la mancanza dello strato miceliare.
    Strato pseudoparenchimatico da biancastro a marrone, a maturità diventa grinzoso e lacerato.
    Sacco endoperidio ha forma più o meno sfeica e non presenta apofisi; è sessile o ha peduncolo breve peduncolo.
    Endoperidio ha un peristoma conico, con un area non nettamente delimitata.
    Spore la distribuzione nell'ambiente avviene attraverso lo stoma, quando eventi esterni come la pioggia ne favoriscono la fuoriuscita.

    Gleba
    Da bianca fino a Marrone, con una columella di forma subglobosa, ellissoidale, o strettamente clavata.

    Habitat
    Ubiquitario, frequente in montagna, anche a quote elevate, sotto Peccio. È facile trovare sul terreno esemplari molto vecchi anche a distanza di parecchio tempo dalla loro maturazione.

    Commestibilità e Tossicità
    Non commestibile.

    Specie simili
    Geastrum rufescens si differenzia dalla specie trattata, per le spore più grandi e, macroscopicamente per la taglia maggiore, i colori rosati, il sacco-endoperidio provvisto di un minutissimo stipite.
    Geastrum saccatum, Geastrum triplex, Geastrum lageniforme, hanno un’area peristoma ben delimitata e spore più grandi.

    Regione Marche; Foto di Pietro Curti.

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  6. Geastrum elegans Vittad. 1842

    Tassonomia
    Divisione: Basidiomycota
    Classe: Agaricomycetes
    Ordine: Geastrales
    Famiglia: Geastraceae

    Foto e Descrizioni
    Gasteromicete inizialmente semi ipogeo poi epigeo, di piccole dimensioni, dapprima globuloso poi aperto a forma di stella con 4-7 lacinie a maturità. Esoperidio leggermente igroscopico, color bianco-crema con residui miceliari di colore giallastro. Endoperidio leggermente pruinoso, sessile, sferico, dimensioni 1-2 cm, di colore marrone. Peristoma prorompente di forma conica e solcato longitudinalmente, alto 2-4 mm e con base di 2-3 mm, area del peristoma poco delimitata, inizialmente biancastra poi concolore all'endoperidio. Cresce dall'autunno all'inverno inoltrato, nei retro duna sabbiosi, ma non disdegna altri habitat, specie su suoli calcarei. La specie più vicina, con la quale si potrebbe confondere, è Geastrum saccatum Fr. che prima del frazionamento dell'esoperidio si presenta in forma 'saccata', come una sorta di piccola pera. Differisce inoltre per diversa morfologia dell'area peristoma spesso rialzata, nettamente delimitata da una cerchiatura biancastra e per la microscopia con spore in media più piccole.

    Microscopia
    Spore 3,5-4,5(5) µm, globose fittamente aculeate. Capillizio non ramificato con parete spessa, pressoché liscio o poco incrostato.

    Regione Lazio, litorale di Sabaudia, retroduna; Novembre 2013; Foto Mauro Cittadini.

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    Microscopia
    Spore 3,5-4,5(5) µm, globose fittamente aculeate. Capillizio non ramificato con parete spessa, pressoché liscio o poco incrostato.
    Capillizio e spore.

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    Spore.

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  7. Geastrum campestre Morgan; Regione Lombardia, località Gera d'Adda; Novembre 2014; Foto, commenti e microscopia di Sergio Mombrini.

    Giardino pubblico sotto Cedro, basidioma largo 2 – 4,5 cm. con le lacinie aperte. Peristoma solcato. Endoperidio con superficie finemente granulosa, stipitato. Esoperidio igroscopico, strato pseudoparechimatico persistente composto da cellule a parete spessa. Spore 4,8 – 5,4 µm (esclusa ornamentazione), globose, aculeate.

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    Cellule dello strato pseudoparechimatico.

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    Spore.

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  8. Geastrum campestre Morgan; Regione Lombardia, Parco pubblico di Vimodrone (MI); Novembre 2014; Foto di Marco Barbanera, microscopia di Sergio Mombrini.

    Questa specie si riconosce per la piccola taglia (3-3,5 cm di diametro), le lacine igroscopiche, l'endoperidio brevemente peduncolato (osservare a carpoforo secco) con superficie finemente granulosa e il peristoma conico solcato longitudinalmente. Geastrum kotlabae V.J. Staněk è molto simile ma presenta endoperidio sessile.

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    Spore 5,3-6 µm (esclusa ornamentazione), globose, aculeate.

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  9. Ganoderma valesiacum Boud. 1894

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Ganodermatales
    Famiglia Ganodermataceae

    Foto e Descrizioni
    Un bellissimo lignicolo, Ganoderma valesiacum, cresce su ceppaie di larice.

    Regione Trentino; Settembre 2003; Foto di Pietro Curti.

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    Il candore del suo imenoforo ripreso in controluce. Un grosso stelo è stato inglobato nella crescita, lo stesso è ancora verde e non ne soffre minimamente, tipica caratteristica dei funghi lignicoli inglobatori, si chiudono con delicatezza su ciò che incontrano senza mai stritolare l'essenza viva interessata al singolare processo.

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