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Archivio Micologico

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  1. Entoloma mougeotii (Fr.) Hesler, Regione Lazio, Novembre 2008, Foto e commento di Tomaso Lezzi.

    Entoloma del Sottogenere Leptonia con colore del cappello nero da giovane, che poi schiarisce maturando, quando il cappello rimangono infatti delle squamette scure su fondo più chiaro. Il cappello è ombelicato soprattutto nei giovani, opaco, non striato.
    Le lamelle hanno il filo seghettato concolore, da giovani sono bianche, poi rosa, il gambo è azzurro blu per la presenza di sottili fibrille scure sempre su fondo chiaro, infatti anche questo si schiarisce con la crescita quando le fibrille si distanziano.
    Profumo leggero, difficilmente definibile. Il filo della lamella è sterile, con presenza abbondante di cheilocistidi cilindrico claviformi, le spore presentano da 5 a 8 angoli viste di profilo, 7,5-11×5,9-7,9. L'epicute è formata da ife trasparenti con granuli nero, blu scuro di pigmento intracellulare. Nella parte terminale le ife sono grigio nere.

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    Esemplari più maturi il colore del cappello si è dissociato in squamette scure su fondo più chiaro

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    Particolare delle squamette scure su fondo più chiaro

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    Peli della cuticola con granuli di colore blu scuro, quasi neri

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    Estremità grigie dei peli cuticolari

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    Filo della lamella sterile: cheilocistidi e spore

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  2. Entoloma mougeotii (Fr.) Hesler 1967

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Entolomataceae

    Foto e Descrizioni
    Dopo doverosa verifica micro Entoloma mougeotii. Un particolare che mi aveva messo in "dubbio" era l'aver notato che in alcuni degli esemplari trovati il filo lamellare appariva con delle fioccosità scure, condizione riconducibile a E.mougeotii var. fuscomarginatum Noordel. Tipicamente di ambiente sabulicolo e xerofilo mediterraneo. Il fatto che comunque questo carattere fosse presente solo in alcuni degli esemplari rinvenuti in poco più di due metri mi fa' pensare che potrebbe essere inserito nella voce: variabilità specifica. Questo bel fungo, Entoloma della Stirpe corvinum, possiede un odore particolare che al sottoscritto ricorda le "mele cotte" a Lezzi ricordava le caramelle mou, forse una specie di premonizione sulla determinazione!

    Foto e testi di Mauro Cittadini.

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    Spore poligonali, irregolari (8)9 - 11(12) x (5,5)6-8 micron, filo lamellare sterile con cheilocistidi da cilindrici a clavati.

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  3. Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn.; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

    Valle Dame, Raduno AMINT.

    Entoloma reperito nel 2008 da Tomaso Lezzi durante il raduno di Valle Dame; e ritrovato quest’anno nello stesso sito e nello stesso periodo. Entoloma mediterraneense è stato segnalato per ora in pochissime località: Galles (Carmarthen), Spagna (Maiorca, Isole Baleari), Portogallo e Italia (costa adriatica); questa risulta quindi una delle prime segnalazioni per questa specie.
    La determinazione e la distinzione sicura rispetto a Entoloma simili non può prescindere dall’analisi microscopica che Tomaso ha effettuato con cura.
    Alcuni caratteri macroscopici di questa bella specie sono ricavabili dalla precedente scheda realizzata dallo stesso Tomaso.


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  4. Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. 2002

    Tassonomia 
    Divisione Basidiomycota
    Classe Basidiomycetes
    Ordine Agaricales 
    Famiglia Entolomataceae
    Genere Entoloma
    Sottogenere Leptonia
    Sezione Cyanula
    Sottosezione Rhynchocystiduatum

    Etimologia
    mediterraneense: da mediterraneus = tipico dell'area del Mediterraneo.

    Cappello
    3 cm di diametro, chiaro, cuticola finemente dissociata a formare piccole squame di colore bruno, che lo ricoprono interamente, più dense al centro; negli esemplari maturi, con la crescita, le scaglie si distanziano e il colore del cappello nel suo insieme appare più chiaro. Il centro è nettamente ombelicato; il margine non è striato nel giovane e appena nell'esemplare maturo.

    Imenoforo
    Lamelle bianche negli esemplari giovani e rosa chiaro in quelli maturi, adnate, appena decorrenti. Sono presenti diversi ordini di lamellule, abbondanti rispetto alle lamelle.

    Gambo
    15 cm × 5 mm, allungato, cilindrico, liscio, grigio con leggeri toni azzurrati soprattutto all'attacco del cappello, base tomentosa, bianca.

    Sporata
    Rosa chiara.

    Habitat
    Nel muschio al bordo dei sentieri in boschi di Castagno.

    Microscopia
    Spore con 5 angoli nelle proiezioni di profilo in cui si vede l'apicolo, nelle altre proiezioni (non indicative!) le spore mostrano 6-7 angoli, misure osservate: 6,5-10,5 × 4,7-7,7 µm Q = 1,2-1,4.
    GAF assenti in tutte le parti del basidioma.
    Basidi quadrisporici. Filo della lamella sterile.
    Cheilocistidi 9-14(16) × 20-31(31) µm. Abbondanti, serrati, disposti a palizzata sul filo lamellare; cilindrici, claviformi, ad apice arrotondato, solo alcuni più ingrossati.

    Commestibilità o Tossicità
    Non accertata.

    Somiglianze e varietà
    Gli Entoloma che hanno caratteristiche simili sono:
    Entoloma sodale, che però ha spore più grandi 9,5-14,0 × 7-9, con 7 angoli e cheilocistidi largamente clavati.
    Entoloma exile var. exile ha colori più chiari, base del gambo verdastra, spesso con una caratteristica macchia rossa, spore più grandi 9-12 × 6-8, con 5-7 angoli, cheilocistidi settati con abbondante pigmento bruno.
    Entoloma ochromicaceum ha cappello striato, giallo ocraceo, anche il gambo è di color ocra, cappello di aspetto micaceo, soprattutto con tempo secco.

    Bibiliografia 
    ANGELI, P., 2010. Due specie interessanti e poco note raccolte in Toscana. Micol. e Veget. Medit. 25 (2): 151-162.
    LEZZI, T & CITTADINI, M., 2012. Entoloma mediterraneense Noordel. & Hauskn. un Entoloma poco comune rinvenuto nel centro Italia. Bollettino AMER, 87, Anno XXVIII, 3: 46-50. Ed. AMER.

    NOORDELOOS, M.E., 1992. Entoloma s.l. Fungi Europæi. Vol. 5. Saronno: Ed. Giovanna Bella.
    NOORDELOOS, M.E., 2004. Entoloma s.l. supplemento. Fungi Europæi. Vol 5a. Ed. Candusso.
    ZUCCHERELLI, A., 2006. I funghi delle pinete delle zone mediterranee. Vol. 2. Ravenna: Ed. Longo.


    Durante il raduno AMINT svoltosi a Valle Dame dal 10 al 12 ottobre 2008 su territorio umbro e toscano, è stato rinvenuto questo Entoloma appartenente al Sottogenere Leptonia che è risultato essere una specie creata recentemente da Noordeloos M.E. e Hausknecht A. nel 2002.
    Entoloma mediterraneense è stato segnalato per ora in pochissime località: Galles (Carmarthen), Spagna (Maiorca, Isole Baleari), Portogallo e Italia (costa adriatica); questa risulta quindi una delle prime segnalazioni per questa specie.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Toscana, Ottobre 2008, foto Tomaso Lezzi.

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    Più da vicino.

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    Particolare del cappello.

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    Il gambo grigio azzurrato, soprattutto vicino all'attacco con le lamelle.

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    Microscopia
    Studio microscopico a cura di Tomaso Lezzi.

    Spore.

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    Spore.

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    Cheilocistidi.

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    Cheilocistidi.

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  5. Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm.; Regione Marche; Ottobre 2006; Foto e commenti di Pietro Curti.

    È stato da tempo abbandonato il consumo di Clitocybe nebularis (Batsch Fr.) P. Kumm. responsabile di numerose intossicazioni. Non consumando più quest'ultima specie sono diminuite anche la maggioranza delle intossicazioni da Entoloma lividum. Tipico il gambo fortemente allargato alla base e nettamente ritorto, fedele alla specie ovviamente la sporata rosa a maturità.

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  6. Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm. 1871

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Entolomataceae
    Genere Entoloma
    Sezione Entoloma

    Sinonimi
    Entoloma lividum Quél. 1872

    Nome italiano
    Entoloma livido.

    Nome francese
    Le Perfide.

    Etimologia
    Dal latino lividum = livido, per il suo colore, sinuatum = ricurvo, ripiegato per il comportamento del gambo.

    Cappello
    5-20 cm, carnoso, prima globoso, campanulato, convesso col centro piano , poi disteso ed ampiamente umbonato ed infine depresso. Margine pruinoso, ondulato , a volte lobato e spesso fessurato, involuto da giovane diventa piano con l'età. La cuticola che non è separabile, è secca a tempo asciutto e viscida con tempo umido, è liscia e brillante e poi pruinosa, di colore cenere o grigio-bruno pallido o ocra, con sfumature biancastre e con numerose fibrille radiali, essiccando si apre radialmente.

    Lamelle
    Prima color crema giallastre, poi rosa sempre più scuro fino al rosa salmone. Non molto fitte, con lamellule al margine. Più o meno smarginate poi libere al gambo, disuguali, con tagliente prima intero poi irregolare e seghettato.

    Gambo
    5-14 × 0,5-3 cm, robusto e duro, pieno ma presto midolloso, cilindrico, spesso bulboso ed incurvato. Prima pruinoso di colore biancastro, poi fioccoso e grigio-giallastro.

    Carne
    Soda e compatta, fibrosa nel gambo, bianca. Odore e sapore forte di farina fresca o di noci acerbe, poi nauseante di farina rancida con l'età.

    Habitat
    In estate e autunno, sotto latifoglie, in luoghi umidi con qualsiasi tipo di suolo, ma preferisce terreni calcarei, a gruppi di due o tre esemplari anche uniti alla base del piede. Fungo assai comune.

    Microscopia
    Spore 8,5-11 × 7,5-8,7 µm, poligonali, di color rosa salmone scuro.

    Commestibilità e tossicità
    Tossico. Provoca disturbi gastro-intestinali acuti ed intensi, con possibili complicanze in relazione alla quantità ingerita.

    Osservazioni
    La sua nascita è legata a particolari condizioni metereologiche, introvabile per alcuni anni, in altri periodi appare abbondante.

    Specie simili
    Fungo poco conosciuto che provoca numerose intossicazioni per la sua somiglianza con alcune specie eduli o diversamente ormai riconosciute al pari tossiche:
    Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) P. Kumm., sospetto di tossicità, che ha lamelle bianche e non rosa, decorrenti dal gambo e non libere, più fitte e regolari, e con odore caratteristico non di farina.
    Lyophyllum conglobatum (Vittad.) Bon, commestibile, quando cresce in cespi con pochi esemplari, cappello 3-10 cm, grigiastro o olivastro sbiadito, odore gradevole di farina di frumento.
    Hygrophorus penarius Fr. commestibile, dal cappello bianco avorio e lamelle concolori, adnate più o meno decorrenti e odore di latte bollito.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Federico Calledda.

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  7. Entoloma lividoalbum (Khun. & Romagn.) Kubicka, Regione Lazio, Novembre 2010. Foto di Tomaso Lezzi.

    I campioni fotografati sono stati rinvenuti sotto latifoglia, in particolare Cerro (Quercus cerris) e Carpino nero (Ostrya carpinifolia).
    Cappello bruno-grigiastro, lamelle bianche da giovane, poi rosa a maturazione, gambo fistoloso-cavo, odore farinoso, sapore farinoso.
    Basidi tetrasporici, assenza di cistidi, filo fertile, GAF alla base dei basidi, spore poligonali con 4-7 spigoli, 8,6-10,2 × 5,9-8,1 µm, Qm = 1,3. Ife della cuticola Ife della cuticola, corte, con le estremità arrotondate, 120 × 10 µm, con pigmento chiaro diffuso e piccoli granuli colorati all'interno delle cellule.

    Le specie simili sono Entoloma griseoluridum (Kühner) Mos. e Entoloma griseopruinatum Noordel. & Cheype, che hanno entrambi lamelle grigie nei giovani esemplari, e Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer, che ha odore nitroso e sapore sgradevole, gambo fistuloso, portamento spesso più esile.

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    Ife della cuticola, corte, con le estremità arrotondate, 120 × 10 µm, con pigmento chiaro diffuso e piccoli granuli colorati all'interno delle cellule.

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    Spore poligonali con 4-7 spigoli, 8,6-10,2 × 5,9-8,1 µm, Qm = 1,3.

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