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Archivio Micologico

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  1. Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc.; Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Maggio 2006; Foto di Massimo Biraghi.
    (Exsiccatum MB20060505-29)

    Ascomicete primaverile fruttificante su ceppaie o detriti legnosi seminterrati di conifera, in particolare di Abete rosso. Tipica la forma che ricorda un orecchio, presenta una superficie fertile ondulata e di aspetto gibboso, di colore ocra-brunastro, la parte esterna è più chiara e venosa; gambo molto corto e formato dall'inserzione delle venature.
    Possibili confusioni si possono avere con la rara Discina parma, che cresce su ceppaie di latifoglie, Discina leucoxantha è specie che cresce sotto conifere ma è terricola, Disciotis venosa cresce su terreno umido vicino a corsi d'acqua e odora di cloro.

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  2. Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc. 1889

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Pezizomycetes
    Ordine Pezizales
    Famiglia Discinaceae

    Etimologia
    Dal latino ancilis, e = attinente il piccolo scudo oblungo, rientrante nel centro, detto in latino ancile.

    Sinonimi
    Acetabula ancilis (Pers. : Fr.) Lambotte 1880
    Discina perlata (Fr. : Fr.) Fr. 1849
    Gyromitra ancilis (Pers. : Fr.) Kreisel 1984
    Gyromitra perlata (Fr. : Fr.) Harmaja 1969
    Peziza ancilis Pers. : Fr. 1822
    Peziza perlata Fr. : Fr. 1822

    Ascoma
    Apotecio 20-60 mm di diametro, da giovane a forma di coppa, poi a maturità di disco irregolare, spianato. Superficie imeniale inizialmente liscia, poi rugosa, ondulata, con venature in rilievo, di colore marrone-rossastro, marrone scuro. Superficie esterna liscia, biancastra, crema-biancastra, finemente pelosa. Pseudogambo appena accennato, tozzo, biancastro, formato dalle pieghe confluenti dall’apotecio.

    Carne
    Spessa circa 3 mm, fragile, biancastra. Odore non significativo. Sapore dolciastro.

    Microscopia
    Spore fusiformi, finemente verrucose, 28,9-33,3 × 10,5-15,5 µm, Q = 2,4, con tre guttule, una grossa centrale e due più piccole, poste verso i poli. Ai poli sono provviste di distinti apicoli appuntiti, a forma di corno. Le spore sono state misurate al netto delle ornamentazioni.
    Excipulum medullare a textura intricata, con ife intrecciate di forma cilindrica.
    Excipulum ectale costituito da cellule globose ed ellissoidali.
    Aschi ottosporici, cilindrici, non amiloidi.
    Parafisi cilindriche, con apice allargato, subcapitato, fino a 9-10 µm, con pigmento interno granuloso di colore marrone.

    Habitat.
    Il ritrovamento è avvenuto in una pineta di impianto a Pino nero (Pinus nigra), su rami interrati in decomposizione. In letteratura viene riportato con crescita su ceppi e legno in decomposizione di Abete rosso (Picea abies).

    Specie simili
    Discina megalospora (Donadini & Riousset) Donadini & Riousset, assomiglia molto per colorazione e portamento a Discina ancilis. Cresce tipicamente sotto Pino in zona mediterranea (Pinus halepensis in particolare), si differenzia per le spore fortemente reticolate, gli apicoli lunghi (sino a 3,5 µm), per la misura sporale, con spore spesso più lunghe di 40 µm e macroscopicamente per una colorazione più carica al marrone.
    Discina leucoxantha Bres. e Discina accumbens (Harmaja) Medardi, hanno colorazioni molto simili, crescono in ambiente di conifera (in particolare Picea abies), con crescita terricola. Dal punto di vista microscopico Discina leucoxantha si separa perché possiede spore con tipici apicoli infossati al centro, che assumono la forma tipica "bifida".
    Discina warnei (Peck) Sacc. si differenzia per le spore più piccole, inferiori a 30 µm, con appendici lunghe 2,5-5,5 µm.
    Discina melaleuca Bres. possiede colorazioni bruno-nerastre e ha spore biguttulate e finemente verrucose in maturazione.
    Discina parma Breit. & Maas Geest. = Gyromitra parma (Breit. & Maas Geest) Kotl. & Pouz., cresce in boschi di latifoglie, macroscopicamente si differenzia per un apotecio di colore giallo-ocra, giallo-bruno, e microscopicamente per spore ellissoidali, reticolate e dotate di appendici filamentose.
    Disciotis venosa (Pers. : Fr.) Arnould, si separa per l’habitus a forma di tazza, una superficie imeniale con rughe chiaramente in rilievo e un odore di candeggina, cloro.

    Osservazioni
    L'indagine microscopica deve essere eseguita, preferibilmente, su esemplari maturi per poter osservare in particolare il reticolo e le appendici delle spore a forma di corna.

    Bibliografia
    AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT

    Regione Umbria, Aprile 2013, località Gubbio (PG); Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti.
    (Exsiccatum MI20130409-01)

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    Aschi ottosporici, cilindrici, non amiloidi. Parafisi cilindriche, con apice allargato, subcapitato, fino a 9-10 µm, con pigmento interno granuloso di colore marrone, brunastro. Osservazione in Melzer 400×.

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    Aschi ottosporici, cilindrici, non amiloidi, spore fusiformi, triguttulate, munite ai poli di apicoli appuntiti, a forma di corno, misure 28,9-33,3 × 10,5-15,5 µm, Q = 2,4. Parafisi cilindriche, con apice allargato, subcapitato, fino a 9-10 µm, con pigmento interno granuloso di colore marrone, brunastro. Osservazione in Melzer 1000×.

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    Aschi con spore. Osservazione in Melzer a 1000×.

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    Parafisi cilindrica con apice allargato fino a 10 µm[/size], con contenuto granuloso brunastro.

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    Spore fusiformi 28,9-33,3 × 10,5-15,5 µm, Q = 2,4, con tre guttule, una grossa centrale e due più piccole, poste verso i poli, finemente verrucose. Ai poli sono provviste di distinti apicoli appuntiti, a forma di corno. Le spore sono state misurate al netto delle ornamentazioni.

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    Excipulum medullare a textura intricata, con ife intrecciate di forma cilindrica. Osservazione in acqua a 100×.

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    Excipulum medullare a textura intricata, con ife intrecciate di forma cilindrica. Osservazione in acqua a 400×.

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    Excipulum ectale costituito da cellule globose ed ellissoidali. Osservazione in acqua a 400×.

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  3. Didymium squamulosum (Alb. & Schwein.) Fr. 1818

    Tassonomia
    Regno Protozoa
    Divisione Myxomycota
    Classe Myxomycetes
    Ordine Physarales
    Famiglia Didymiaceae

    Sinonimi
    Chondrioderma cookei
    , Cionium squamulosum, Diderma squamulosum, Didymium affine, Didymium angulatum, Didymium annulatum, Didymium applanatum, Didymium bonianum, Didymium cookei, Didymium costatum, Didymium costatum costatum, Didymium discoideum, Didymium effusum,Didymium effusum maculatum, Didymium filamentosum, Didymium fuckelianum, Didymium herbarum, Didymium praecox, Didymium radiatum,Didymium squamulosum claviforme, Didymium squamulosum costatum, Didymium squamulosum rufipes, Licea stipitata, Physarum liceoides, Tubulina pedicellata.


    Foto e Descrizioni
    En aguja de pino.

    Anno 2003; Foto di Arturo Arbasba.

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  4. Diderma spumarioides (Fr. & Palmquist) Fr. 1829

    Tassonomia
    Regno Protozoa
    Divisione Myxomycota
    Classe Myxomycetes
    Ordine Stemonitales
    Famiglia Didymiaceae

    Regione Lazio, Febbraio 2010, Foto e commenti Mauro Cittadini.

    Conferma determinativa ricevuta da Giorgio Melzi: Diderma spumarioides, oltre ai caratteri morfocromatici, coincidono sia le spore scure sui 10 µm di diametro, mediamente puntinate e l'aspetto del capillizio, in una si nota un ammasso di microgranuli che fanno parte del peridio calcicolo.

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    Le spore scure sui 10 µm di diametro, mediamente puntinate e l'aspetto del capillizio, in una si nota un ammasso di microgranuli che fanno parte del peridio calcicolo.

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  5. Diatrypella quercina (Pers.  Fr.) Cooke 1866

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Xylariales
    Famiglia Diatrypaceae

    Foto e Descrizioni
    Habitat su legno corticato di Quercus ssp., Pirenomicete composto da diversi periteci affondati in uno stroma di circa 3 mm di diametro.

    Regione Lombardia; Bassa pianura padana; Febbraio 2011; Foto e commento di Sergio Mombrini, microscopia di Angelo Mariani.

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    Foto di Angelo Mariani.

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    Sezione.

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    Microscopia
    Spore 7,50-10,50 × 1,97-2,73 µm, allantoidi.

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  6. Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon, Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto e commenti di Mauro Cittadini e Tomaso Lezzi.

    Microscopia
    Spore amiloidi, con profilo molto irregolare: ellissoidi, a goccia, cilindriche; le misure delle spore sono molto variabili, 4,6-9,8 × 2,7-6,7 µm; misure medie: 6,7 × 3,8 µm; Q = 1,2-2,8 (molto variabile a seconda della forma delle spore) Qm = 1,8. Cheilocistidi cilindrici, leggermente capitulati nella parte che emerge dal filo, affusolati con un rigonfiamento centrale nella loro interezza. Pleurocistidi di forma simile; caulocistidi di forma simile. Pigmento disciolto e parietale incrostante.

    I Dermoloma con spore amiloidi sono quelli che appartengono alla sezione Atrobrunnea Sing.; le lamelle sublibere, col profilo quasi triangolare e la misura delle spore più piccola che nella specie tipo ci permettono di identificare questi campioni come Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis(Kub.) ex M. Bon.

    Cheilocistidi. Osservazioni in Rosso Congo.

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    Pleurocistidi.

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  7. Dermoloma pseudocuneifolium var. pragensis (Kub.) ex M. Bon 1986

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Sinonimi
    Dermoloma pseudocuneifolium var. pragense Kubička ex Bon 1986

    Foto e Descrizioni
    Crescita nel muschio, sotto Alloro e Ginko biloba, la foto è in posizione di crescita. Dimensione medio-piccola, cappello asciutto, conico, molto ondulato; carne fragile, il gambo e il cappello si sono spezzati facilmente. La sporata è bianca.

    Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi.

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    Un particolare del cappello.

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    Le lamelle sono sublibere e il loro profilo è triangolare.

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  8. Dermoloma cuneifolium  ( Fr. : Fr.) Singer ex Bon 1986

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Sinonimi
    Dermoloma atrocinereum (Pers.) P.D. Orton 1960

    Foto e Descrizioni
    Specie praticola,non comune, dall'odore di farina molto pronunciato e sgradevole. Microscopicamente presenta spore non amiloidi, ovoidali, con misure comprese tra 4,5-5,5 × 3,5-4,5 µm.

    Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda.

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  9. Delicatula integrella (Pers. : Fr.) Fayod 1889

    Tassonomia 
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Sinonimi
    Mycena integrella (Pers. : Fr.) Gray 1821
    Omphalia integrella (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871

    Cappello
    Di piccole dimensioni, 0,5-1,5 cm di diametro, campanulato in gioventù, poi fino ad appianato, anche ombelicato, colorazione pileica biancastra nei giovani esemplari, con sfumature paglierine a maturazione, margine crenulato, finemente pubescente, traslucido, igrofano e quindi striato per trasparenza.

    Lamelle
    Rade, adnate o leggermente decorrenti, un poco arcuate, spesso intervenate-forcate, biancastre, con tenui riflessi paglierini in vetustà, non raggiungono il margine del cappello.

    Gambo
    Generalmente cilindrico, un poco incurvato alla base dove può presentare un rigonfiamento (pseudobulboso), leggermente pubescente specialmente verso l'apice per i resti del velo (lente), opaco nei primordi, poi lucido, bianco o appena sfumato di grigiastro, subconcolore al cappello, con presenza di rizoidi alla base.

    Carne
    Inconsistente nel cappello, acquosa nel gambo, odore e sapore insignificanti.

    Microscopia
    Spore 6,5-8,5 × 3,5-4,5 µm, da amigdaliformi a leggermente fusiformi, amiloidi.
    Basidi tetrasporici clavati, basidioli da subclavati a cilindrici.
    Cistidi imeniali e caulocistidi assenti.
    Pileipellis con ife fusoidi anche rostrate, subcilindriche, assenza di diverticoli.
    Stipitipellis con ife cilindriche e disposte parallelamente.
    GAF presenti se pur poco abbondanti.

    Habitat
    Cresce in zone molto umide su piccoli rametti semiinterrati con preferenza per quelli di conifera, ma anche su ceppaie marcescenti.

    Commestibilità e Tossicità
    Non commestibile.

    Similitudini
    Si può facilmente confondere sul campo con molte specie del Genere Hemimycena dal portamento omphaloide.

    Osservazioni
    Delicatula integrella si distingue dalle specie simili del Genere Hemimycena solo attraverso le osservazioni al microscopio, sopratutto per le spore amilodi, e cioè che hanno una reazione azzurra al Melzer, e per la struttura della pileipellis che evidenzia ife lisce e quindi non diverticolate o a "spazzolino da denti" come nel Genere Hemimycena, caratteristiche che supportano la collocazione in un Genere specifico di cui la specie qui descritta è l'unica rappresentante.

    Bibliografia
    AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
    ANTONÍN, V. & NOORDELOOS, M.E., 2004 A monograph of the Genera Hemimycena, Delicatula, Fayodia. Gamundia, Myxomphalia, Resinomycena, Rickenella and Xeromphalia (Tributes Mycenae sensu Singer, Mycena excluded.) in Europe. Berchtesgadener Anzeiger.
    BON, M., 1997. Clitocybes, Omphales et ressemblants. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 5. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie.
    BON, M., 1999. Les Collybio-Marasmïoïdes et ressemblants. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 5. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie.
    BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1991. Champignons de Suisse. Boletes et Agarics. Vol. 3. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Piemonte Luglio 2011; Ritrovamento e foto macroscopiche di Alessandro Remorini, descrizione, commenti e foto al microscopio di Massimo Biraghi.

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    Spore 6,5-8,5 × 3,5-4,5 µm., da amigdaliformi a leggermente fusiformi, amiloidi. Osservazione in reagente di Melzer 400×.

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    Osservazione a 1000×.

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    Osservazione in Rosso Congo.

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    Basidi e basidioli.

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    Pipeipellis.

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    Stipitipellis.

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    GAF.

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  10. Deconica merdaria (Fr. : Fr.) Noordel. 2009

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Stropharisceae
    Genere Deconica
    Sezione Merdariae

    Sinonimi
    Psilocybe merdaria (Fr. : Fr.) Rick. 1912

    Foto e Descrizioni
    Specie fimicola dal cappello 12-25 mm di diametro, conico-campanulato, convesso, con umbone ottuso, margine generalmente regolare, cuticola untuosa, leggermente igrofana, bruno-rossastra; lamelle, rade, leggermente decorrenti, bianco-grigiastre, bruno-violaceo, nerastre, filo lamellare sterile, biancastro; gambo, 25-40 × 2-3,5 mm., cilindrico, sinuoso, attenuato verso l’alto, biancastro, carnicino, infine concolore al cappello, con anello posizionato molto in alto, biancastro, la zona anulare superiore fibrillosa, inferiore decorata da bande fioccose-feltrate, biancastre; carne giallo pallida con odore debole fungino.

    Microscopia

    Spore: 10,5-12 × 6,5-8 µm lisce, esagonali, ellissoidali, a parete spessa, con poro germinativo centrale evidente, bruno-violacee

    Basidi: fino a 30 × 10 µm cilindrico-clavati, tetrasporici.

    Cheilocistidi: 20-35 × 4-8 µm subcilindrici, lageniformi, con collo allungato flessuoso.

    Pleurocistidi non osservati.

    Epicute ( ixocutis) formata da ife filiformi immerse in una sostanza gelatinosa.

    Caulocute con ife esterne 2-4 µm di diametro, settate, con presenza di caulocistidi a ciuffi 4-6 µm di diametro, di varia lunghezza, cilindrici, flessuosi, spesso con base ampollosa.

    Giunti a fibbia presenti nelle strutture.

    Regione Lombardia, pianura bergamasca; Aprile 2014; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani.

    Crescita su letame.

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    Foto in habitat.

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    Imenio e zona anulare.

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    Microscopia

    Spore.

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    Cheilocistidi.

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    Epicute.

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    Caulocistidi.

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  11. Deconica coprophila (Bull.: Fr.) P. Karst. 1879

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Strophariaceae
    Genere Deconica
    Sezione Merdariae

    Sinonimi
    Psilocybe coprophila (Bull.: Fr.) P. Kumm. 1871

    Etimologia
    Deconica, dall'aggettivo latino decónicus, a, um = conico; coprophila, dai sostantivi greci κόπρος [kòpros] = sterco e φίλος [fìlos] = amico; per l'habitat di crescita.

    Cappello
    Fungo di piccole dimensioni, con cappello da 1-3 cm di diametro, poco carnoso, da subgloboso ad emisferico, leggermente espanso solo a completa maturazione, generalmente munito di basso umbone, viscido a tempo umido, igrofano, il suo colore è influenzato dalle condizioni atmosferiche, per cui con il tempo piovoso abbiamo toni fulvo-rossastro scuro, mentre con il secco prevale locra-giallastro, il margine è striato per trasparenza e ricoperto da residui velari sotto forma di placche cotonose biancastre.

    Imenoforo
    Lamelle rade, adnate, ma anche smarginate o subdecorrenti, moderatamente ventricose, da bruno pallido a bruno rossastro, bruno-nerastro, con filo biancastro, fimbriato.

    Gambo
    Cilindrico, centrale, privo di anello o zona annuliforme, di colore bruno pallido, più scuro verso la base che tende ad allargarsi, pruinoso allapice, nella parte restante ornato di fibrille biancastre, nella parte inferiore sono presenti tomentosità biancastra e fini squamette.

    Carne
    Carne brunastra, odore e sapore non particolari, leggermente di farina.

    Habitat
    Fungo saprotrofo, cresce nei prati, campi e pascoli, su escrementi di vari erbivori. Comune.

    Microscopia
    Spore (11,5)12-13,5 × (6,8)7,2-8,2 µm , ellissoidi in proiezione laterale, subesagonali in proiezione polare, bruno-violacee, lisce, con parete relativamente spessa, in media 1 µm, con poro germinativo ed apicolo evidenti.
    Basidi clavati, tetrasporici.
    Cheilocistidi sublageniformi, un po' flessuosi fino a 35 µm di lunghezza.
    Pleurocistidi assenti.

    Sporata
    Sporata in massa nero-violacea molto scura.

    Commestibilità o Tossicità
    Non commestibile.

    Specie simili
    Deconica coprophila appartiene alla Sezione Merdariae, costituita da funghi saprotrofi di piccole dimensioni che crescono su sterco o su terreni molto concimati. Il cappello si presenta inizialmente emisferico per poi assumere con la crescita una forma strettamente convessa, con presenza spesso di un piccolo umbone. Le lamelle sono generalmente adnate, a volte anche subdecorrenti per mezzo di un dentino. Questa specie si caratterizza per le colorazioni fulvo-scure, bruno-rossastre a tempo umido, margine striato per trasparenza. Alla manipolazione non si rilevano viraggi al blu della carne in nessuna parte del fungo. Le specie simili sono:

    Deconica subcoprophila (Britz.) Horak, abbastanza simile, si separa microscopicamente per le spore più grandi, di forma allungata e non esagonali in posizione frontale;
    Deconica merdaria (Fr.: Fr.) Noordel., si caratterizza per colorazioni giallastre pallide del cappello, non striato per trasparenza e per la presenza di una zona annuliforme più o meno evidente sul gambo.

    Osservazioni
    Riteniamo opportuno tracciare un breve rassegna del genere Deconica per meglio comprendere gli aspetti più importanti che lo caratterizzano. La storia inizia nel 1870 quando W. G. Smith descrisse Agaricus, sottogenere Deconica per quelle specie che Fries in precedenza aveva inserito inAgaricus, sottogenere Psilocybe, sezione Tenaces, con la seguente diagnosi: cappello all’ inizio incurvato poi piano, sottile; velo rudimentale o aderente al margine del cappello, senza formare un anello; gambo cartilaginoso, cavo; lamelle decorrenti. Successivamente Karsten nel 1879 elevò Deconica di Smith al rango di Genere. Karsten seguendo il concetto di quest’ultimo inserì in questo genere specie con il cappello più o meno carnoso, con margine involuto, lamelle da adnate a subdecorrenti che a maturazione diventano nerastre, simili per portamento a Omphalia, Eccilia o Tubaria, ma con spore nere. Le specie incluse erano: Deconica coprophila, D. bullacea, D. physaloides, D. libertatis, D. atrorufa e D. musciceda. Recenti studi molecolari (Moncalvo et al., 2000) hanno riguardato la famiglia delle Strophariaceae ed uno dei risultati più sorprendenti è stato la netta distinzione di due clade in seno a Psilocybe sensu stricto, da una parte le specie contenenti psilocibina che formano il gruppo di specie collegate a Psilocybe semilanceata e dall’altra quelle che ne sono prive, cioè le specie vicine a Psilocybe montana (Pers.) P. Kumm. Il nostro riferimento Noordeloos (2011), sulla base degli studi molecolari e filogenetici condotti negli ultimi anni, considerata la natura polifiletica di Psilocybe sensu stricto, ha accettato la divisione tra i gruppi di Psilocybe semilanceata (Fr.) P. Kumm. e Psilocybe cyanescens Wakef., che contengono psilocibina e suoi derivati, e le restanti specie che sono prive di queste sostanze allucinogene, per la quali ha ripreso il nome Deconica.

    Dall’analisi suddetta, emerge, che l’elemento differenziale è costituito dal fatto che le specie raggruppate in Deconica non contengono psilocibina.

    Bibliografia
    NOORDELOOS, M.E., 2011. Strophariaceae s.l.. Fungi Europæi. Vol. 13. Alassio (SV): Ed. Candusso.
    MONCALVO J.M., LUTZONI F.M., REHNER S.A., JOHNSON J., VILGALYS R., 2000. Phylogenetic relationships of agaric fungi based on nuclear large subunit ribosomal DNA sequences. Systematic Biology 49: 278-305.
    BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto e Microscopia di Mauro Cittadini.

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    Microscopia
    Sporata in massa nero-violacea molto scura. Spore: (11,5)12-13,5 × (6,8)7,2-8,2 micrometri, ellissoidi viste di profilo, subesagonali viste di faccia, bruno-violacee al m.o, lisce, con parete relativamente spessa in media un micrometro, con poro germinativo ed apicolo evidenti. Basidi clavati, tetrasporici. Cheilocistidi sublageniformi, un po' flessuosi max 35 micrometri di lunghezza. Pleurocistidi simili ai cheilo ma anche un po' ampollosi ed a forma di losanga.
    Spore.

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    Cheilocistidi.

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    Basidi con basidiospore.

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