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Archivio Micologico

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  1. Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv.; Regione Emilia-Romagna; Maggio 2010; Foto, commento, microscopia di Massimo Biraghi.
    Ritrovamento in località Cassimoreno (PC) altezza 800/850 m slm.

    Peli marginali emergenti, osservazione a 100×

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    Aschi 45-55 × 4-5 µm, ottosporici.

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    Parafisi eccedenti agli aschi, da cilindriche a lanceolate, settate.

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    Spore 7-8 × 1,5-2 µm, lisce, lungamente ellissoidali - fusiformi, non settate, non guttulate, irregolarmente uniseriate nell'asco.

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    Peli 80-125 µm, settati, incrostati, meno la parte apicale che è liscia e dilatata.

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  2. Dasyscyphella nivea (R. Hedw.) Raitv. 1970

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Ascomycetes
    Ordine Helotiales
    Famiglia Hyaloscyphaceae

    Nome italiano
    Non risultano nomi volgari per questa specie.

    Etimologia
    Dal Greco dasys = peloso e skyphos = tazza, per l'aspetto e dal Latino niveus = bianco come la neve, per il colore bianco candido.

    Sinonimi
    Atractobolus niveus (R. Hedw.) Kuntze 1898
    Dasyscyphus niveus (R. Hedw.) Sacc. 1889
    Lachnella nivea (R. Hedw.) W. Phillips 1887
    Lachnum niveum (R. Hedw.) P. Karst. 1871
    Octospora nivea R. Hedw. 1802
    Peziza nivea (R. Hedw.) Fr. 1822

    Ascoma
    Ascoma di dimensioni minute, 1-2 mm di diametro e 2-3 mm di altezza, a forma di calice e munito di uno stipite, leggermente cupolato.
    Imenoforo di colore bianco candido nel primo stadio di sviluppo, poi bianco-crema pallido con l'età, superficie esterna concolore e munita al margine di peli biancastri che spesso trattengono minute goccioline di umidità, stipite concolore allargato verso l'apotecio.

    Carne
    Biancastra, fragile, di aspetto ceraceo.

    Microscopia
    Spore 7-8 × 1,5-2 µm, lisce, da strettamente ellissoidi a fusiformi, non settate, non guttulate, irregolarmente uniseriate nell'asco.
    Aschi 45-55 × 4-5 µm, ottosporici, generalmente cilindrici, raramente anche leggermente claviformi.
    Parafisi eccedenti gli aschi, da cilindriche a lanceolate, settate (1-2 setti).
    Peli 80-125 µm, settati, incrostati, meno la parte apicale che è liscia e dilatata .

    Habitat
    Cresce in in primavera in presenza di forte umidità prediligendo cavità e anfratti di tronchi degradati di Fagaceae, nella raccolta descritta e illustrata suFagus sylvatica.

    Commestibilità e tossicità
    Non commestibile per inconsistenza e dimensioni.

    Specie simili
    Lachnum virgineum (Batsch) P. Karst. = Dasyscyphus virgineus (Batsch) Gray è la specie più simile,, che si differenzia per l'habitat su detriti vegetali deteriorati, microscopicamente presenta spore più grandi (8-10 × 1,5-2,5 µm), peli cilindrici e leggermente ruvidi, non granulosi, e con apice poco dilatato.
    Cistella acuum (Alb. & Schwein.) Svrček = Dasyscyphus acuum (Alb. & Schwein.) Sacc. fruttifica su aghi di Conifere in via di decomposizione, presenta peli completamente granulosi e spore di dimensioni minori (4,5-5,5 × 1-1,5 µm).
    Lachnum tenuissimum (Quél.) Korf & W.Y. Zhuang = Dasyscyphus tenuissimus (Quél.) Dennis presenta analoghe misure sporali, si differenza essenzialmente per i peli clavati ed interamente granulosi.
    Lachnum brevipilum (Höhn.) Nannf. fruttifica anch'esso su legno in decomposizione di latifoglia, si riconosce microscopicamente per i peli che misurano 50-60 µm, cilindrici, con apice leggermente clavato, interamente decorati da fini granulazioni, inoltre ha spore che misurano 8-10 × 2-2,5(3,5) µm, biseriate nell'asco.

    Osservazioni
    Tra i vari Generi e relative specie che presentano colorazioni biancastre e che crescono su substrati degradati o in via di decomposizione la separazione macroscopica è praticamente impossibile a causa dell'omogeneità dei caratteri morfocromatici, solo con un attento esame dei caratteri microscopici si può arrivare ad una corretta determinazione.

    Bibliografia
    AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp.
    BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia.
    CONSIGLIO, G., MEDARDI, G., SETTI, L. & SPINNI, G., 2009. La flora micologica del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, parte prima, Rivista di Micologia Anno LII, 3: 222-226. Ed. AMB.
    MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Emilia-Romagna Maggio 2010, foto, commento, microscopia di Massimo Biraghi.
    Ritrovamento in località Cassimoreno (PC) altezza 800/850 m slm.

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  3. Daldinia concentrica (Bolton : Fr.) Ces. & De Not. 1863

    Tassonomia
    Divisione Ascomycota
    Classe Sordariomycetes
    Ordine Xylariales
    Famiglia Hypoxylaceae

    Descrizione
    Ascoma di forma globosa, di colore bruno nerastro, con aspetto polveroso e consistenza coriacea, carboniosa. Crescita tipica su rami e tronchi caduti di latifoglia, nel caso delle foto presentate in questo post il ritrovamento è stato effettuato su ramo di Leccio a terra. Particolare appare la sezione composta da zone concentriche (inde nomen!) cangianti. I periteci si trovano al di sotto di un sottile strato corticale esterno, le spore vengono disperse attraverso dei piccoli ostioli presenti e numerosi sulla superfice.

    Microscopia
    Spore (12)13-15 × (4,5)5-6,5 µm, da ellissoidi con evidente fessura germinativa in vista frontale a subreniformi in proiezione laterale, lisce, da ialine, quando completamente immature, a bruno scuro mature.
    Aschi ottasporici, amiloidi, formati da due parti distinte, una cilindrica contenente le spore 80-100 × 9-11 µm, al di sotto un lungo peduncolo sottile, flessuoso in media sino a 200 µm.
    Parafisi filiformi, settate.

    Regione Lazio; Maggio 2009; Castel Fusano; Foto Mauro Cittadini.

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    Particolare degli ostioli dei periteci.

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    Foto Felice Di Palma

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    Foto Mauro Cittadini.
    Aschi con ascospore, notare l'apice distintamente amiloide in Melzer.

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    Aschi con ascospore e parafisi.

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  4. Daedaleopsis tricolor (Bull. : Fr.) Bondartsev & Singer 1941

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Polyporales
    Famiglia Polyporaceae

    Descrizione
    Bellissimo lignicolo dai colori rosso cupo sulla parte sterile e dall'imenoforo particolare.
    Basidiomi annuali, semicircolari con dimensioni che variano da pochi cm fino a 15-20 cm di larghezza e con spessore anche di 3 cm nel punto di attacco al substrato. Superficie sterile glabra, solcata e concentricamente zonata; brunastra all'inizio, diventa rosso scuro a maturità. Imenoforo bruno-ocraceo, con presenza di pori angolosi e sinuosi solo nella parte centrale; allontanandosi dal centro i pori si allungano fino a trasformarsi in lamelle che si biforcano tipicamente in altre due lamelle che a loro volta possono ripetere la biforcazione più volte andando verso il margine.

    Regione Toscana, Dicembre 2008, foto di Alessandro Francolini.

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  5. Daedalea quercina (L. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Gennaio 2014; Foto di Stefano Rocchi.

    Su un tronco di latifoglia morente, forse noce. Consistenza gommosa, parte superiore liscia di colore biancastro-grigio uniforme, finemente tomentosa, tubuli corti concolori con leggero riflesso ocraceo, pori a labirinto; carne biancastra sempre con riflessi ocracei; odore leggero di mandorle o di anice, sapore analogo; una goccia di KOH sul cappello forma una macchia bruna mentre sulla carne lascia un alone giallino con bordo rossiccio.

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  6. Dacrymyces stillatus Nees : Fr. 1817

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Dacrymycetes
    Ordine Dacrymycetales
    Famiglia Dacrymycetaceae

    Foto e Descrizioni
    Gli esemplari appaiono sessili e di forma piuttosto irregolare, l'analisi al microscopio ottico evidenzia conidiospore elissolidali e con parete spessa, concatenate. Su corteccia di Pino a due aghi a terra. Forma anamorfa.

    Regione Lombardia, località Lodi, Bosco del Bel Giardino; Marzo 2014; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi.

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    Microscopia

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