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Archivio Micologico

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  1. Cystoderma fallax A.H. Smith & Singer 1945

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Foto e Descrizioni
    Il Genere Cystoderma è costituito da simpatici funghetti molto decorati, diametro del cappello 3-4 cm altezza del gambo 5-6 cm e si caratterizza all'interno delle Tricholomataceae per:
    - la presenza di un unico velo generale che ricopre tutto il fungo giovane. Quando il fungo cresce, il velo si lacera al margine del cappello e rimane avvolto al gambo come una calza (armilla) formando anche una specie di anello;
    - gambo e cappello sono ricoperti da granulosità più o meno evidenti.
    Molto comune tra gli sfagni nelle radure delle foreste di conifere.

    Cystoderma fallax ha colorazione ferruginosa, ocra, bruno-giallastra, è molto comune nelle radure muschiose delle foreste di conifere. Nella foto sottostante si può vedere nel piccolo soggetto a sinistra, la fase di rottura del velo generale, a differenza di Cystoderma amianthinum, ha colorazioni normalmente più scure, decorazioni sul gambo maggiormente pronunciate e notevole persistenza dell'armilla che riveste lo stesso.

    Foto e descrizione di Emilio Pini.

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  2. Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod; Regione Toscana; Novembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

    Cystoderma tipica delle radure erbose dei boschi di conifere (soprattutto peccio), di facile riconoscimento per le sue colorazioni complessive che vertono su delicate tonalità violette-carnicine.
    Il velo generale lascia traccia evidente di sé sia nella granulosità del cappello, sia nei lembi che rendono il margine appendicolato, sia sul gambo sotto forma di armilla che avvolge il gambo stesso per buona parte e che culmina con un anello più o meno persistente, membranoso e svasato. Cappello e armilla hanno quindi gli stessi cromatismi e la stessa granulosità. Il gambo al di sopra dell’anello è biancastro e glabro. La carne, bianca, ha odore forte di terra ammuffita, con sapore non evidente.
    Dal TUTTO FUNGHI pag. 295:
    "Il Genere Cystoderma è contraddistinto da specie che presentano la superficie pileica decisamente granulosa, da cui il significato del nome: pelle granulosa.”

    Ritrovamento sotto Abete bianco presso il Passo della Futa. Esemplari bagnati dalla pioggia.

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    Armilla che calza i gambi.

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  3. Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod 1889

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Foto e Descrizioni
    Piccoli esemplari, trovati nella lettiera di aghi in sottobosco di Abete bianco, Abete rosso e Larice. Il velo generale granuloso riveste completamente gli esemplari giovani, quando questi maturano il velo si spezza e forma una calza sul gambo. Cystoderma amianthinum è molto simile, ma ha colori giallastri, Cystoderma fallax ha colori tra l'ocra e l'arancio, Cystoderma terreyi è il più grande e ha colori rosso-ruggine.

    Regione Abruzzo; Agosto 2010; Foto e descrizione di Tomaso Lezzi.

    Esemplari in vari stadi di maturazione.

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    Giovani esemplari con il velo generale che ricopre interamente i campioni.

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    Il velo poi si spezza per lasciare un calza granulosa sul gambo.

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    Esemplari maturi.

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    Il cappello, anche questo con evidenti granulazioni.

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    Un particolare delle decorazioni del cappello.

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  4. Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod 1889

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Tricholomataceae

    Foto e Descrizioni
    Comune nelle peccete muscose, la rugosità presente sul pileo del cappello aveva fatto si che alcuni A.A. creassero una varietà ad hoc, Cystoderma amiantinum var. rugosoreticulatum, ma oggigiorno ritenuta forma ecologica e rientrante nella stessa specie.

    Etimologia
    Dal latino amianthinus = relativo all'amianto.

    Cappello
    2-5 cm di diametro, da leggermente conico a velocemente appianato, umbonato, con superficie tipicamente granulosa e da leggermente a fortemente grinzosa radialmente, colore da crema-giallastro, ocra chiaro a più scuro al centro. Margine leggermente involuto, più o meno appendicolato. Lamelle mediamente fitte, annesse, da bianco a crema.

    Gambo
    3-8 × 0,3-0,6 cm, cilindrico, fibrilloso, tendenzialmente più scuro del cappello, presenta una zona anulare non membranosa, fugace, formata da squamette rimanenti dal velo parziale. Al di sopra di tale zona si presenta forforaceo, di colore biancastro, mentre nella parte inferiore è ricoperto da piccole scagliette concolori al cappello.

    Carne
    Da biancastra a crema-giallastra, con tipico odore di terriccio, non sgradevole.

    Habitat
    Benché segnalato anche in primavera, fa la sua comparsa preferibilmente in estate-autunno, nel terreno o tra il muschio dei boschi, sia di conifera che latifoglia.

    Commestibilità e tossicità
    Non commestibile.

    Specie simili
    La var. rugosoreticulatum si distinguerebbe principalmente per la presenza di grosse pieghe sulla superficie pileica, alcune intersecantesi, così da donare un aspetto molto rugoso e parzialmente reticolato. Più rara, ma comunque presente in letteratura, è la fo. album, che si discosterebbe dalla forma tipo solo per la colorazione biancastra. Cystoderma jasonis (= Cystoderma longisporum) è la specie ad anello fugace e non membranoso più vicina alla nostra, presenterebbe infatti una colorazione più carica ed uniforme, ocra ferruginoso, odore da fungino a farinoso e spore più grandi; è specie rara ma presente in Europa. Altre specie di Cystoderma affini possono essere tranquillamente riconosciute per la presenza di colorazioni calde, da arancio carico a rosso cinabro (Cystoderma granulosum e Cystoderma terreyi), o per presentare cromatismi violacei nella parte alta del gambo (Cystoderma lilacipes, Cystoderma saarenoksae) od ancora per essere totalmente bianche come in Cystoderma ambrosii. Benché l'odore non terroso possa essere già di grande aiuto, la distinzione tra Cystoderma ambrosii e la fo. album risulta definitiva solo ad un controllo delle caratteristiche microscopiche. Infine, dal punto di vista cromatico, di habitat e distribuzione, è molto facile la confusione con Cystoderma fallax, il quale è molto simile ma ha differente morfologia dell'anello, che risulta essere ben formato e membranoso, con la faccia inferiore granulosa e quella superiore filamentosa. L'eventuale confusione non comporta alcun rischio, poiché entrambi non commestibili. Cystoderma carcharias è affine a Cystoderma fallax, ma si presenta dal lilacino chiaro a rosa od addirittura biancastro.

    Curiosità
    Il Genere Cystoderma è contraddistinto da specie che presentano la superficie pileica decisamente granulosa, da cui il significato del nome "pelle granulosa".

    Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi".

    Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.

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