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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius venetus (Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae


    Foto e Descrizioni
    Presento qui la var. montanus che si differenzierebbe dalla specie tipo, C. venetus var. venetus, per la crescita sotto aghifoglia, il colore sul bruno e non sul verde e l'odore di rapa il sapore amarognolo. La carne ha colore giallastro.

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  2. Cortinarius varius (Schaeff.: Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Cortinario della Sottogenere Phlegmacium. Cappello vischioso color ocra giallastro più chiaro al margine. Gambo asciutto con notevole presenza di residui velari che a volte assumono forme anulari. Odore debole sapore dolce.

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  3. Cortinarius variiformis Malençon 1970

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Basidiomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae
    Genere Cortinarius
    Sottogenere Phlegmacium
    Sezione Triumphantes

    Foto e Descrizioni
    Cappello da 4 a 10 cm da globoso ad appianato, margine a volte debordante, colorazioni pileiche su toni ocra-giallastri con evidenti sfumature fulve-aranciate, di aspetto viscoso con tempo umido, diversamente asciutto con il secco, reagisce al brunastro con KOH.
    Lamelle generalmente fitte, sinuose adnate, violetto-lilla da giovane,
    grigio-violetto ed infine brunastre in matutazione, filo più chiaro, biancastro.
    Gambo cilindrico, ma anche ricurvo alla base dove si allarga fino a formare un bulbo non marginato, ricoperto da resti del velo, giallognolo, brunastro al contatto o alla manipolazione.
    Carne biancastra con sfumature viola-grigiastre poco pronunciate, odore non penetrante, terroso o che ricorda la patata tagliata, reagisce su toni ocracei con il KOH
    Habitat raccolto presso Quercus cerris con Acer platanoides e Ostrya carpinifolia ma segnalato anche sotto Querce sempreverdi, predilige climi miti o mediterranei.
    Osservazioni Specie non di facile determinazione e facilmente confusa con i suoi simili:
    Cortinarius varius molto rassomigliante, ma cresce sotto Abete rosso e Abete Bianco;
    Cortinarius caligatus può facilmente essere confuso con esemplari crescenti sotto Leccio e Sughere, si distingue per l'abbondante velo che decora il gambo come una calza e che forma decorazioni evidenti simili a ghirlande.
    Cortinarius subvariiformis avrebbe lamelle di un viola più intenso, residui velari brunastri e microscopicamente spore più strette.
    Microscopia spore (8) 9-10 (10,5) x 4,5-6,3 µm; Q = 1,50-1,90 media 9 × 5,5 Q = 1,75, da ovoidali-ellissoidali ad agmidaliformi con ornamentazioni abbastanza marcate, basidi tetrasporici, filo lamellare con cellule marginali cilindracee, pileipellis con ife cilindriche, flessuose, anche sinuose.

    Regione Emilia Romagna, Val Nure, loc. Bettola; Ottobre 2009; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.

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    Macrochimica
    Reazione brunastra con KOH sulla cuticola.

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    Reazione ocracea con KOH sulla carne.

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    Microscopia
    Spore Osservate in Rosso Congo a 1000×.

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    Basidi tetrasporici.

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    Filo lamellare con cellule marginali cilindriche, ialine.

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    Pileipellis con ife cilindriche, flessuose e con pigmento incrostante, giunti a fibbia presenti.

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  4. Cortinarius variecolor (Pers. : Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Una specie della difficile e controversa Sez. Variecolores. Ritrovamento sotto Querce. Colore di fondo del cappello violetto-lilla su cui si sovrappongono, soprattutto al centro, squamette con toni nocciola-ocracei. L'orlo risulta fibrilloso. La carne biancastra o leggermente lilla verso il cappello, diviene gialla con una goccia di potassa, il cappello invece, a contatto con la stessa, diviene giallo arancio. Le lamelle sono grigio-lilla per poi divenire ruggine. Il gambo è clavato. Sapore mite e odore terroso. Spore amigdaliformi 9,4-11,6 × 5,4-6,7 µm; Qm = 1,8.

    Molto simile a C. variecolor è il Cortinarius lividoviolaceus, tuttavia quest'ultimo non ha fibrille innate sul cappello, ha un leggero odore fruttato e una reazione della carne alla potassa più blanda. È discussa anche la sinonimia tra Cortinarius variecolor e Cortinarius nemorensis in quanto per alcuni autori resta tuttora valida la distinzione delle due specie in base all'habitat: C. nemorensis si associa alle latifoglie, mentre C. variecolor si associa alle conifere.

    Regione Umbria; Ottobre 2014; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

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    La reazione della carne con una goccia di KOH 30%.

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    La reazione della cuticola a contatto con una goccia di KOH 30%.

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    Spore amigdaliformi, 9,4-11,6 × 5,4-6,7 µm; Qm = 1,8; osservate in acqua 1000× (da sporata).

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    1000× (da sporata).

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  5. Cortinarius uliginosus Berk. 1860

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae
    Genere Cortinarius
    Sottogenere Dermocybe
    Sezione Dermocybe

    Sinonimi
    Cortinarius concinnus P. Karst. 1876
    Cortinarius uliginosus var. obtusus J.E. Lange 1935. Nom. inval., Art. 39.1 (Melbourne)
    Dermocybe uliginosa (Berk.) M.M. Moser 1974

    Etimologia
    Dal latino uligo = umore, umidità della terra, riferito al substrato di crescita.

    Cappello
    Di piccole dimensioni (1-4 cm), inizialmente conico-convesso, poi appianato a maturazione e generalmente provvisto di un umbone più o meno accentuato. Superficie pileica di aspetto brillante decorata da fini fibrille radiali, colorazioni pileiche di un bel rosso mattone, rosso brunastro spesso con riflessi aranciati, margine impallidente più evidente con l'età, velo inizialmente giallastro, poi rosso-brunastro.

    Lamelle
    Generalmente adnate al gambo, intercalate da lamellule di varia lunghezza, inizialmente giallastre, poi ocra-giallastre con riflessi aranciati, infine bruno-ruggine per il deposito sporale.

    Gambo
    Slanciato, cilindrico, un poco flessuoso, pieno in gioventù, poi fistuloso in vetustà; di colore giallastro all'apice, arancio rossastro o bruno rossastro verso la base, decorato in tutta la sua lunghezza da fibrille bruno-rossastre con riflessi arancio.

    Carne
    Giallastra, odore leggermente rafanoide e sapore un poco astringente, non amaro.

    Habitat
    Cresce prevalentemente in presenza di Salix spp. e Alnus spp. in zone molto umide in prossimità di acquitrini, affioramenti, sponde di piccoli corsi d'acqua con presenza di muschi o sfagni.

    Microscopia
    Spore 8,5-10,2 (11) × 5-6,3 (6,5) µm, da ellissoidali a amigdaliformi, leggermente verrucose con grossa guttula oleosa centrale, sporata bruno-oliva. Basidi tetrasporici, cellule marginali cilidriche, clavate, sinuose, GAF presenti.

    Commestibilità, tossicità
    Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

    Osservazioni
    La crescita in zone muschiose e molto umide presso Alnus spp. e Salix spp., in zona prettamente alpina, almeno nelle nostre latiduni, i toni arancio-rossastri del pileo, le lamelle ocraceo-giallastre e il gambo coperto da residui velari rossastri sono le caratteristiche di questa specie che portano a una corretta determinazione sul campo. Può essere confuso con Chroogomphus helveticus (Singer) M.M. Moser e Croogomphus rutilus (Schaeff.) O.K. Mill., commestibili discreti, sopratutto con esemplari ancora non svipuppati; l'odore non rafanoide, il gambo privo di decorazioni velari, e sopratutto le lamelle, di colore diverso e ben decorrenti al gambo, sono elementi utili per distinguerli ed evitare spiacevoli e pericolose intossicazioni.

    Specie simili
    Cortinarius alnophilus (M.M. Moser) Nespiak = Dermocybe alnophila M.M. Moser cresce nella stessa tipologia di habitat ma preferibibilmente sotto Alnus viridis, si riconosce macroscopicamente per le colorazioni pileiche più pallide, bruno-giallastre, lamelle e gambo color paglierino, poi con riflessi bruno-oliva. Microscopicamente ha spore che raggiungono i 13 µm di lunghezza.
    Cortinarius cinnamomeus (L.) Fr. = Dermocybe cinnamomea (L.) Moser cresce prevalentemente nelle foreste di conifera sotto Picea spp. o Pinus spp., presenta un cappello bruno-oliva o bruno rossastro impallidente verso il margine, lamelle arancio, arancio-brunastro, gambo giallastro, giallo-oliva con tendenza a sporcarsi di bruno verso la base, odore rafanoide e sapore amaro. Microscopicamente ha spore più piccole 5,5-8 × 4-5,5 µm.
    Cortinarius sanguineus (Wulfen) Fr. = Dermocybe sanguinea (Wulfen) Gray si riconosce per le colorazioni del cappello e dell'imenio di un bel rosso-sangue, gambo rosso chiaro ricoperto da fibrille bruno-rossastre o rosso scuro. Cresce nelle Peccete montane in presenza di muschio. Microscopicamente presenta spore di 6-8,5 × 4-,5,5 (6) µm.
    Cortinarius malicorius Fr. = Dermocybe malichoria (Fr.) Ricken è specie prevalentemente praticola, prenta un cappello bruno-oliva-bruno rossastro, lamelle giallo-arancio, gambo su toni bruno-oliva, e ha spore relativamente piccole 5-7 (7,5) × 3,5-4,5 µm

    Bibliografia
    AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.
    BIDAUT, A., MOËNNE-LOCCOZ, P., E REUMAUX, P. 1994. Atlas des Cortinaries. Clé Genérale des Sous.Genres, Section, Sous-Sections et Series. Ed. Féd. Myc. Dauphiné-Savoie.
    BRANDRUT, T. E., LINDSTROEM, H., MARKLUND, H., MELOT, J. E MUSKOS, S. 1994. Flora photographica 3ème Partie.
    BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 2000. Champignons de Suisse. Cortinariaceae. Vol. 5. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Lombardia, località Aprica; Luglio 2009; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.
    (Exsiccatum MB20090816-68)

    Habitat; sponda umida con Alnus viridis.

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    Cellule marginali cilidriche, clavate, sinuose, GAF presenti.

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    Basidi tetrasporici, clavati o ventricosi.

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    Spore 8,5-10,2 (11) × 5-6,3(6,5) µm, da ellissoidali a amigdaliformi, leggermente verrucose, con grossa guttula centrale.
    Osservazione 400× in Rosso Congo.

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    Osservazione 1000×.

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    Osservazione in Melzer e Rosso Congo.

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    Presenza di GAF in tutti i tessuti.

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  6. Cortinarius turgidus Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Vistoso e massiccio Cortinarius del sottogenere Telamonia abbastanza comune nei boschi settentrionali di Faggio, dai colori alutaceo-ocracei sfumati di bruno al centro del cappello.

    Regione Lombardia, Valtorta; Agosto 2014, Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi.

    Bosco di Abete rosso, Faggio altezza 1300 m s.l.m..

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    Microscopia

    Spore subagmidaliformis-citiniformi, verrucose.

    Long.: N =20; dMd ; (8,81)8,914 - 9,81666666666667 - 10,119(10,44)
    Larg.: N =20; dMd ; (5,47)5,572 - 5,895 - 6,66(6,74)
    Q: N =20; dMd ; (1,45)1,491 - 1,58333333333333 - 1,739(1,77)
    N° Long. Larg. Q
    Moy 9,69 6,02 1,61
    Min 8,81 5,47 1,45
    Max 10,44 6,74 1,77
    Media 9,78 5,99 1,60
    Lxl: N = 20; dMd; (8,81)8,91-9,81666666666667-10,12(10,44) x (5,47)5,57-5,895-6,66(6,74)
    Qm = 1,61

    Osservazione 400× in Acqua.

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    Osservazione 1000×.

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    Cellule imeniali.

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