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Cortinarius trivialis J.E. Lange; Regione Abruzzo; Settembre 2005; Foto e commento di Mauro Cittadini.
Località Ovindoli, Val d'Arano, ai margini del bosco.
Particolare.
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Cortinarius trivialis J.E. Lange 1940
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Sottogenere MyxaciumEtimologiaDal latino triviàlis = comune, frequente.Cappello4-12 cm, all’inizio emisferico o conico, poi campanulato, infine disteso o leggermente depresso, tipicamente con largo umbone centrale ottuso; margine involuto, talvolta anche a maturità. Superficie pileica molto glutinosa, liscia, di colore bruno-rossiccio o nocciola, a volte con sfumature olivastre.ImenoforoLamelle adnate, uncinate, moderatamente fitte, quasi ventricose, grigiastre con sfumatura violetta all’esordio, poi grigio-brunastre.Gambo6-15(18) × 1-2 cm, slanciato, pressoché cilindrico o attenuato alla base che a volte può essere radicante; tende a diventare brunastro partendo dal basso, più o meno decorato da braccialetti circolari o zigrinature scagliose; il colore biancastro, uniforme in gioventù, si conserva solo alla sommità del gambo. Zona cortinale molto evidente.CarnePiuttosto fibrosa, biancastra, imbrunente a partire dalla base del gambo; sapore vagamente dolciastro e odore non significativo.HabitatCresce gregario nei boschi di latifoglie, sia puri che misti, prediligendo substrati calcarei ma legandosi a molte essenze tra cui Betulle, Faggi, Castagni, Querce e Pioppi. Dall’estate al tardo autunno.Commestibilità e TossicitàNon commestibile, di nessun interesse alimentare.OsservazioniRisulta una specie facile da riconoscere anche nel bosco per merito delle tipiche ghirlande che decorano il gambo, delle lamelle solitamente sfumate di violetto al debutto e per l’assenza di un odore significativo; tuttavia l’estrema variabilità con cui può manifestarsi, rende lecito pensare a una possibile confusione da parte di un neofita.Specie similiCortinarius collinitus (Sowerby) Gray, fungo paragonabile a Cortinarius trivialis per l’assenza di odore distintivo, si distingue per il gambo bianco, con tracce di velo violaceo, la crescita presso conifere e le tonalità decisamente bruno-rossastre del cappello. Cortinarius integerrimus Kühner, molto simile al precedente, presenta un odore mielato-urinoso caratteristico. Infine, Cortinarius mucosus (Bull. : Fr.) J. Kickx f., taxon tipico del Pino, si separa agevolmente per il gambo biancastro. Inoltre le tre specie suddette mancano delle vistose decorazioni sul gambo tipiche di Cortinarius trivialis.CuriositàCortinarius trivialis presenta due veli generali di diversa natura: l’uno glutinoso, l’altro membranoso. La non omogenea frammentazione di questi due strati è all’origine della caratteristica ornamentazione presente sul gambo. Le specie del genere Cortinarius che presentano gambo e cappello glutinoso, viscido, sono da collocare nel Sottogenere Myxacium; questo gruppo presenta silhouette piuttosto simili e per la determinazione specifica è spesso necessario affiancare agli aspetti morfologici, anche altri elementi come l’odore e il sapore della carne.Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi
Regione Abruzzo; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.
Un Cortinarius facilmente riconoscibile anche macroscopicamente per il cappello glutinoso e il gambo decorato da cercini glutinosi.
Un particolare del gambo con i cercini glutinosi.
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Cortinarius triumphans Fr. 1838
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
Specie esclusiva delle betulle caratterizzata da vistosi residui del velo generale giallastro simili a ghirlande o braccialetti e dalle lamelle con riflesso azzurrino. -
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Cortinarius triformis Fr. 1838
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
Cappello nettamente conico nei giovani esemplari, con margine ricco di circonvoluzioni e sovente provvisto di forfora pruinosa biancastra sulla superficie, gambo biancastro slanciato, decorato con residui di velo generale bianco e con una grossa base bulbosa, odore insignificante e sapore dolce.Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2005; Foto di Pietro Curti.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia, località Ornica; Agosto 2014; Foto di Massimo Biraghi.
In un bosco di conifere (Abies alba e Picea excelsa). L'aspetto morfologico, il portamento, la carne dall'aspetto marmorizzato e l'odore fruttato che ricorda le pare mature sono caratteristiche di questa specie.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
Cortinarius comune dall'odore complesso, definito dai più sgradevole, si ricosce dal sosia C. camphoratus appunto per l'odore di patate andate a male di quest'ultimo e per il viraggio della carne, marmorizzata e violacea in C. camphoratus, mentre nella specie rappresentata è ocra-brunastra. -
Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2008; Foto di Felice Di Palma.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Austria; Agosto 2007; Foto di Emilio Pini.
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Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Trentino; Agosto 2006; Foto di Pietro Curti.
Trentino, 2007 Settembre.
Cortinarius trivialis J.E. Lange 1940
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Cortinarius trivialis J.E. Lange; Regione Basilicata; Ottobre 2008; Foto di Felice Di Palma.