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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius traganus (Fr.: Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Regione Lombardia, Settembre 2008, foto di Massimo Biraghi.

    Etimologia
    Dal greco tràgos = caprone, in riferimento ad una definizione del forte odore di questa specie.

    Cappello
    3÷10(12) cm, all’inizio emisferico poi convesso infine quasi piano, con il margine quasi sempre involuto fino a maturità. Superficie pileica asciutta, sericea, a volte dissociata in areole; tipicamente di color viola-lilla ma fino a grigio-brunastra o completamente priva di toni violacei nella var. ochraceus. Lamelle piuttosto rade, smarginate, uncinate, decisamente spesse; color giallo legno o ocracee poi bruno-ruggine, con filo intero più chiaro.

    Gambo
    5÷10 × 1÷3 cm, tozzo, robusto, generalmente clavato o cilindrico, raramente con bulbo marginato, subconcolore al cappello, lucente, spesso macchiato di ocra partendo dalla base. Superficie rivestita da tracce lanuginose del velo generale lilla.

    Carne
    Bruno-ocracea, marmorizzata; con odore forte talora gradevole come di pere mature, oppure sgradevole e complesso definito di gas acetilene.

    Habitat
    Cresce isolato, gregario o più raramente subcespitoso nei boschi di conifere, presso Peccio e Pino silvestre; predilige zone umide ricche di muschio. Dall’estate all’autunno.

    Commestibilità e tossicità
    Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

    Osservazioni
    Oltre al peculiare odore, questa specie è caratterizzata dalle tonalità ocracee della carne e delle lamelle (fin da principio) che contrastano con la tinta viola lucente del cappello.

    Specie simili
    Cortinarius camphoratus è sicuramente la specie più simile a C. traganus con il quale, peraltro, condivide l’habitat e molto spesso le stazioni di crescita; la distinzione risulta agevole in quanto il primo possiede lamelle color violetto in gioventù, carne lilla con odore differente e sgradevole, come di patate marce. Sottolineiamo inoltre che i giovani esemplari potrebbero essere confusi con il commestibile Cortinarius caperatus. Alcuni Autori considerano anche C. traganus var. finitimus, recentemente elevato anche a rango di specie (Bidaud et al. 2002), caratterizzato da una superficie del cappello areolata e screpolata, da un odore sempre gradevole e fruttato come di pera o di pelargonio; tuttavia l’esistenza di molteplici forme intermedie ci portano a considerare queste manifestazioni sempre nella variabilità specifica di una singola specie.

    Curiosità
    All’interno del vasto Genere Cortinarius la componente olfattiva è sicuramente molto rilevante per la determinazione specifica: infatti affrontando un’analisi macroscopica è fondamentale annusare con estrema attenzione il carpoforo prima e dopo un leggero sfregamento. In questo Genere facendo qualche esempio possiamo rilevare odore farinoso, di patate lesse, rafanoide, di viole, di fiori d’arancio, anisato.

    Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi".

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  2. Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Etimologia
    L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortīna = cortina, tenda e dal suffisso latino -arius = per costruire l'aggettivo dal sostantivo, per il velo secondario che forma una cortina sul gambo.
    L'epiteto torvus deriva dal latino torvus = torvo, per i colori di questa specie.

    Descrizione
    Bellissima Telamonia facilmente riconoscibile quando mostra tutti i suoi caratteri. È una specie legata alle latifoglie, (Fagus sylvatica e Castanea sativa) con lamelle molto spaziate e un velo che sul gambo forma un anello tipicamente persistente. L'odore va ricercato con lo strofinio ma è molto particolare, come di pere. Questo odore nel genere Cortinarius è presente anche in Cortinarius traganus, Cortinarius scaurotraganoides e Cortinarius agathosmus.

    Regione Umbria; Ottobre 2021; Foto di Tomaso Lezzi.

    Ritrovamento in Faggeta. Telamonia con colori dominanti bruni, ma presenza di toni violacei nella parte alta del gambo e nella carne in sezione. Presenza di un'armilla membrancea biancastra sul gambo clavato, che forma un collare. Odore particolare di pere mature.

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    Reazione col KOH sul cappello del campione in alto a sinistra.

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    Reazione col KOH sul cappello del campione in alto.

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  3. Cortinarius terpsichores Melot 1989

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Cappello con colorazioni pieiche di un bell'azzurro-blu con sfumature violette, decolorante su toni ocracei in maturità a partire dal centro.
    Lamelle violette nei giovani esemplari, ocracee-brunastre in stadio adulto per la maturazione delle spore.
    Gambo terminante con un bulbo marginato, colorazioni lilacine, può assumere toni ocracei al bulbo, velo abbondate, inizialmente biancastro o appena sfumato di violetto, poi brunastro per il deposito sporale.
    Carne biancastra nel cappello, appena grigia-violetta verso la metà del gambo, con sfumature ocracee nel bulbo, odore sgradevole, terroso, sapore mite.
    Reazioni cuticola subnulla con KOH, carne giallastra con KOH.
    Habitat sotto latifoglie con preferenza per le Querce.
    Commestibilità non commestibile/sospetto.
    Osservazioni difficilmente separabile a livello macroscopico sul campo dai simili della sezione Caerulescens si riconosce per le reazioni macrochimiche e per l’ornamentazione sporale.


    Regione Emilia Romagna; Ottobre 2007; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi.

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    Macrochimica
    Reazione giallastra nella carne con KOH.

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    Reazione subnulla sulla cuticola con KOH.

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    Microscopia
    Spore ellissoidali-pruniformi con ornamentazioni evidenti, spinulose. Misurazioni su n. 24 spore.
    N° Long. Larg. Q
    Moy 8,85 5,23 1,70
    Min 8,22 4,62 1,52
    Max 9,56 6,18 1,84
    média 8,74 5,21 1,70
    Moy 8,16 4,78 1,72
    Min 7,18 4,08 1,53
    Max 9,50 5,99 1,93
    média 7,93 4,41 1,75

    Osservazione in Melzer.

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    Spore osservazione in Rosso Congo.

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    Basidi tetrasporici.

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    Ife della pileipellis cilindriche, con giunti a fibbia.

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  4. Cortinarius talus Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni

    Questo Cortinarius del sottogenere Phlegmacium si inserisce nella sezione Multiformes in virtù delle lamelle color argilla. All'interno della sezione di riconosce per il cappello giallastro-ocraceo spesso con residui di velo bianco e il leggero odore mielato della carne. Cresce sotto latifoglie, sopratutto Quercia e Faggio.

    Regione Lombardia, loc. Parco di monza; Novembre 2014; Foto e descrizione di Marco Barbanera.

    Ritrovamento sotto Quercia sp. e Carpino bianco.

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  5. Cortinarius suillus Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Cappello convesso, con accenno di largo umbone, margine involuto nel giovane, appendicolato da resti del velo, fibrilloso-micaceo, di colore beige-brunastro o argilla-brunastro, spesso con macchie brune radiali verso la periferia. Lamelle color argilla, talvolta slavate di lilacino. Gambo clavato, a volte ingrossato verso il basso, leggermente lanoso verso la base, fibrilloso in alto, argilla-grigiastro, più scuro nell'adulto, talvolta con sfumature violacee alla sommità. Carne biancastra nel cappello, nel gambo fugacemente colorata di viola nel giovane, poi ocra-brunastra, odore debole; con KOH reazione grigio-brunastra. Cresce sotto latifoglie.

    Regione Umbria; Novembre 2005; Foto e descrizione di Michelangelo Nitti.

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    Particolare della cuticola

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  6. Cortinarius subvalidus Henry 1958

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Cortinario di grossa taglia con evidenti residui di velo generale sul gambo e sul cappello che è di colore bruno-rossiccio, radialmente fibrillato. Lamelle chiare all'inizio poi ocra. Carne bianca, odore e sapore buono. Predilige boschi di Abete rosso.

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  7. Cortinarius subturibulosus var. bombycinus (Mahiques & Burguete) Suar.-Sant. & A. Ortega 2009

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni

    Esempari in vari stadi di crescita, che non presentavano odori particolari. Tra le specie simili, ho escluso il gruppo di Cortinarius vernus che presenta spore con verruche molto più lunghe ed evidenti, quasi assomiglianti a quelle del genere Russula; ho escluso i gruppi di Cortinarius decipiens eCortinarius casimiri che crescono soprattutto nei boschi decidui, sotto caducifoglie (gli esemplari da me studiati crescevano, invece, in ambiente mediterraneo, in presenza di Leccio e arbusti di Sclerofille.
    Nell'ambito dello stesso gruppo, ho escluso Cortinarius subturibulosus var. subturibulosus che, a differenza della varietà qui presentata (pressoché inodore) ha un evidente odore aromatico eCortinarius gallurae che, invece, presenta un bulbillo alla base del gambo, simile a quello di molte specie del genere Inocybe, e lamelle con filo frastagliato e bianco molto evidente (in realtà anche la specie da me studiata presentava il filo leggermente chiaro).

    Regione Lazio, pineta di Castelfusano; Dicembre 2011; Foto, descrizione e microscopia di Felice Di Palma.

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    Microscopia
    Le spore: (7,20)7,25-8,46(8,74) × (4,50)4,62-5,31(5,36) µm.

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    Basidi tetrasporici e filo lamellare ricoperto di peli marginali di forma clavata.

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  8. Calonarius suaveolens (Bataille & Joachim) Niskanen & Liimat. 2022

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Basidiomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae
    Genere Cortinarius
    Sottogenere Phlegmacium
    Sezione Calochroi

    Sinonimi
    Cortinarius suaveolens Bataille & Joachim 1917
    Phlegmacium suaveolens (Bataille & Joachim) M.M. Moser 1953 (nomen invalidum)
    Phlegmacium suaveolens (Bataille & Joachim) M.M. Moser 1960

    Etimologia
    Cortinarius: dal latino cortīna = cortina, tenda, per i caratteristici residui di velo che uniscono l'orlo del cappello e il  gambo delle specie appartenenti a questo genere; e dal latino suāvĕŏlens, per l'odore soave.

    Cappello
    Carpoforo di taglia media nettamente marginato; cappello 7-10 cm,  non igrofano, nettamente vischioso, sul disco sono evidenti piccole squamettature ocracee, mentre il margine liscio ha toni lilacini. Lamelle smarginate grigio lilacine, poi rugginose.

    Gambo
    Gambo slanciato, fibrilloso, lilla ametista ma via via sempre più ocra rossastro, piede nettamente marginato.

    Carne
    La carne è biancastra con toni lilacini sotto la corteccia. Sapore mite e odore tipico simile a Heloma sacchariolens.

    Reazioni macrochimiche
    Reazione col KOH: nulla in ogni parte.

    Habitat
    Cresce sotto latifoglie, prevalentemente Fagus sylvatica, con substrato calcareo, autunno.

    Microscopia
    Spore grossolanamente verrucose, amigdaliformi.

    Commestibilità e tossicità
    Non commestibile.

    Specie simili
    Come sempre nel genere Cortinarius, la determinazione non è semplice ma in questo caso il piede marginato associato alll'odore di fiori d'arancio o di Hebeloma sacchariolens Quél. sono un forte aiuto per la determinazione. Tra i Phlegmacium hanno lo stesso odore: 
    Cortinarius osmophorus P.D. Orton, con pileo ocra, presto invaso da macchie rossastre, disco coperto da residui velari biancastri e lamelle color argilla;
    Cortinarius odoratus (Joguet ex M.M. Moser) M.M. Moser, con disco rossastro, margine vardastro, lamelle verdastre; 
    Cortinarius orichalceolens Rob. Henry, con cappello giallo fulvo e lamelle verdastre.

    Bibliografia
    AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing.
    COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé.
    EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi. Ed. Belin.
    MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pino Conserva, Dino Cannavicci e Francesco Tozzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

    Regione Abruzzo; Ottobre 2018; Legit Pino Conserva; Foto e microscopia di Dino Cannavicci, Francesco Tozzi.
    Faggeta dello "Scaricaturo" a Campo di Giove; reazione nulla al KOH su pileo, carne e bulbipellis.

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    Spore.

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  9. Cortinarius stillatitius Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Basidiomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae
    Genere Cortinarius
    Sottogenere Mixacium
    Sezione Defibulati

    Sinonimi
    Cortinarius stillatitius f. maximus Moënne-Locc. 2000
    Cortinarius stillatitius var. emunctus Quél.1884
    Cortinarius integerrimus Kühner 1989

    Etimologia
    L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortīnă [ae]  = attinente la cortina, per il velo araneoso. L’epipeto specifico stillatitius deriva dal latino stillatitius [a, um] = che gocciola.

    Cappello
    Cappello convesso, carnoso, vischioso con il tempo umido, di colore ocra, oliva, rossiccio, con abbondate velo glutinoso.

    Imenoforo
    Le lamelle sono smarginate, di color crema, poi brune a maturità, intervallate da numerose lamellule e non sono venate, velo araneoso, fibroso viola.

    Gambo
    Il gambo è cilindrico, attenuato alla base, di un vistoso colore violetto sull aparte esterna, beige nella parte sottostante.

    Carne
    Color crema, con odore di miele e sapore dolciastro.

    Reazioni macrochimiche
    Con KOH il pileo reagisce al rosso-bruno, la carne all'ocra-fulvo.

    Habitat
    Ritrovato in montagna sotto Picea abies (Abete rosso) e Vaccinum myrtillus (mirtillo).

    Microscopia
    Spore (11,2) 11,23-12,9 (14,4) × (6,3) 7,0-8,3 (9,0) µm ; Q = (1,4) 1,5-1,7 (1,9) ; N = 15 ; Media = 12,2 × 7,6 µm ; Qm = 1,6; amigdaliformi, citriformi verrucose.
    Basidi tetrasporici.
    Cheilocistidi largamente clavati.
    Assenza di GAF in tutti i tessuti.

    Commestibilità e tossicità
    Fungo non commestibile.

    Specie simili
    Le due specie simili appartengono entrambe al Sottogenere Mixacium, Sezione Defibulati, quindi non presentano GAF, come Cortinarius stillatitius:
    Cortinarius elatior Fr. 1838, con cappello conico, con evidenti solchi verso il margine e lamelle venate;
    Cortinarius mucifluus Fr. 1838, con gambo bianco o solo molto leggermente sfumato 

    Note
    Questa specie si ricosce per il cappello fortemente glutinoso, il gambo vistosamente viola e l'assenza di GAF.

    Bibliografia
    AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

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    Particolare del velo secondario viola.

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    Particolare del velo viola sul gambo.

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    Reazione al KOH sul cappello.

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    Reazione al KOH sulla carne.

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    Spore (11,2) 11,23-12,9 (14,4) × (6,3) 7,0-8,3 (9,0) µm ; Q = (1,4) 1,5-1,7 (1,9) ; N = 15 ; Media = 12,2 × 7,6 µm ; Qm = 1,6; amigdaliformi, citriformi verrucose. Osservazione in Rosso Congo; 400×.

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    Cheilocistidi largamente clavati. Osservazione in Rosso Congo; 400×.

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  10. Calonarius splendens (Rob. Henry) Niskanen & Liimat. 2022

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Sinonimi
    Cortinarius splendens Rob. Henry 1939
    Cortinarius splendidissimus Rob. Henry 1992
    Phlegmacium splendens (Rob. Henry) M.M. Moser 1953 (nomen invalidum)
    Phlegmacium splendens (Rob. Henry) M.M. Moser 1960

    Foto e Descrizioni
    Cortinarius dai colori gialli in tutto il carpoforo, presenta alla base del gambo un bulbo nettamente marginato. Il cappello di un bel giallo citrino con il centro su toni bruno ruggine, bruno-porpora, a tempo umido viscido, è decorato dai resti del velo universale che forma delle placche di colore bruno-oliva con riflessi porporini. Carne gialla. Odore gradevole ma non riconducibile a qualcosa di particolare. Sulla specie in esame sono state effettuate le seguenti reazioni macrochimiche: KOH al 30% sulla cuticola reazione positiva al verde; KOH al 30% sulla carne reazione negativa; Guaiaco sulla carne negativo, non si è avuta la tipica reazione al verde-bluastro.

    Questo Cortinarius è esclusivo della Fagaceae, e il ritrovamento delle foto è avvenuto in bosco planiziario di latifoglie con presenza prevalente di Quercus frainettoSpecie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

    Specie più simili sono Cortinarius vitellinus che si separa per la differente reazione chimica con il KOH sul rossobruno, l'habitat di conifera, colori pileici differenti, odore sgradevole. Cortinarius atrovirens differisce per le colorazioni pileiche sensibilmente diverse su toni verde nero scuro, gambo e carne giallo cromo, simbionte dell’Abete bianco e rosso. Cortinarius odoratus per l’odore di fiori d’arancio.

    Microscopia
    Spore amigdaliformi ornate da grossolane verruche, misure: (10,2)10,8-11,8 x 6,1-7,0(7,7) µm - Q 1,7.

    Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Mario Iannotti.

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    Microscopia
    Basidi tetrasporici. Osservazione in Rosso congo a 1000×.

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    Spore amigdaliformi ornate da grossolane verruche, misure (10,2)10,8-11,8 × 6,1-7,0(7,7) µm, Q 1,7. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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  11. Cortinarius spilomeus (Fr.: Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    E' storicamente una Sericeocybe ma è un po' anomala per il fatto che è igrofana (e giustamente gli autori scandinavi l'hanno classificata fra leTelamonie). Le lamelle violette nel giovane e il cospicuo velo rosso squamettato alla base del gambo la rendono facilmente riconoscibile già sul terreno.

    Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Emilio Pini.

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