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Cortinarius pseudoduracinus Rob. Henry 1938
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
Questo Cortinarius del sottogenere Telamonia sez. Duracini dalle colorazioni pileiche fulvo-brune, rossastre si riconosce sopratutto per il gambo affusolato e un poco radicante e per le spore di piccole dimensioni. Cortinarius armeniacus presenta colorazioni pileiche simili, ma ha un gambo clavato e ha spore di dimensioni maggiori. Cortinarius damascenus ha crescita pressoché fascicolata e ha spore più grandi.Regione Lombardia, Valtorta; Agosto 2014; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi.
Bosco misto di Abete rosso e Faggio.Microscopia
Spore.
Long : N =20; dMd; (4,76)4,889 - 5,31333333333333 - 5,879(5,98)
Larg : N =20; dMd; (3,58)3,785 - 4,09 - 4,746(4,93)
Q: N =20; dMd; (1,12)1,134 - 1,295 - 1,413(1,43)
N° Long. Larg. Q
Moy 5,34 4,17 1,29
Min 4,76 3,58 1,12
Max 5,98 4,93 1,43
Media 5,35 4,10 1,30
Lxl: N = 20; dMd; (4,76)4,89-5,31333333333333-5,88(5,98) x (3,58)3,79-4,09-4,75(4,93)
Qm = 1,29
Long.: N =20; dMd ; (5,18)5,259 - 5,76 - 6,143(6,34)
Larg.: N =20; dMd ; (3,75)3,827 - 4,25666666666667 - 4,558(4,90)
Q: N =20; dMd ; (1,22)1,232 - 1,365 - 1,428(1,44)
N° Long. Larg. Q
Moy 5,75 4,27 1,35
Min 5,18 3,75 1,22
Media 5,76 4,23 1,37
Lxl: N = 20; dMd; (5,18)5,26-5,76-6,14(6,34) x (3,75)3,83-4,25666666666667-4,56(4,90)
Qm = 1,35Osservazione a 1000× in Acqua.
Prelievo da spore depositate sul gambo, anche in questo caso sono confermate le misurazioni.
Long.: N = 50; dMd; (5,18)5,37 - 5,52 - 5,968(6,17)
Larg.: N = 50; dMd; (3,87)4,155 - 4,295 - 4,749(4,93)
Q: N = 49; dMd; (1,07)1,19 - 1,25 - 1,37(1,45)
N° Long. Larg. Q
Moy 5,67 4,45 1,28
Min 5,18 3,87 1,07
Max 6,17 4,93 1,45
Media 5,71 4,44 1,28
Lxl: N 50; dMd; (5,18)5,37-5,52-5,97(6,17) x (3,87)4,16-4,295-4,75(4,93)
Qm = 1,28Osservazione Rosso Congo 400×.
Osservazione 1000×.
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Cortinarius praestans (Cordier) Gillet; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Gianni Bonini.
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Cortinarius praestans (Cordier) Gillet; Regione Liguria; Settembre 2005; Foto di Maria Ligure.
Un particolare del cappello segnato dalle sue rughe radiali.
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Cortinarius praestans (Cordier) Gillet 1876
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Sottogenere PhlegmaciumEtimologiaDal latino præstans = notevole, imponente, per le sue grandi dimensioni.
Cappello5-25 cm, all’inizio emisferico, poi convesso con il margine a lungo involuto, poi disteso e infine depresso. Superficie pileica dapprima liscia poi caratteristicamente corrugata verso il margine, di colore bruno-rossiccio, con componente violaceo-argentata all’esordio. Di frequente sono presenti lembi del velo generale anche a maturità.ImenoforoLamelle fitte, uncinate, fragili, con filo irregolare biancastro; di color grigio-violetto pallido, poi argilla e infine rugginose.Gambo6-24 × 2-5 cm, robusto, panciuto o quasi obeso all’inizio, poi ventricoso, con un bulbo basale ingrossato e radicante ma non marginato; superficie biancastra ma presto ocracea, pressoché glabra e ornata da vistosi residui del velo generale viola-argentato che può formare anche ghirlande sovrapposte.CarnePiuttosto soda, biancastra o crema, sfumata di violetto all’apice del gambo; odore leggero e gradevole, sapore dolciastro.HabitatGregario o subcespitoso nei boschi di latifoglie, in particolare di Faggi e Querce; raramente segnalato anche presso conifere. Cresce dalla tarda estate all’autunno prediligendo substrati calcarei.Commestibilità e TossicitàBuon commestibile di ottima resa; da molti raccoglitori preferito addirittura al Porcino.OsservazioniQuesto fungo è sicuramente la specie di maggiori dimensioni all’interno del genere Cortinarius; oltre alla taglia gli altri caratteri fondamentali per il riconoscimento sono il cappello corrugato, le lamelle pallide, l’assenza di un bulbo marginato e le spore di grandi dimensioni. Quest’ultime, in alcuni casi, possono arrivare a dimensioni enormi fino a superare i 17 μm.Specie similiCertamente la specie che crea maggiori problemi di confusione è Cortinarius cumatilis Fr., taxon crescente sotto conifere, di taglia inferiore, con colorazioni del cappello costantemente sul grigio-violetto-celeste e spore più piccole. Decisamente più complessa è la distinzione con alcune sue forme e varietà descritte da alcuni autori e che sono spesso considerate nella letteratura scientifica internazionale manifestazioni ecologiche rientranti nella specie tipo. Cortinarius cumatilis var. haasii (M.M. Moser) Quadr., specie assai rara con lamelle azzurre e crescita presso latifoglie. Questo complesso di specie, tuttavia non presenta mai un cappello corrugato, caratteristica macroscopica fondamentale ed esclusiva di Cortinarius præstans. Nelle faggete, un’altra possibile confusione può avvenire con Cortinarius largus Fr., specie di medie dimensioni che si differenzia per le tinte del cappello sensibilmente più pallide, dalla carne e dalle lamelle violette.CuriositàSecondo la letteratura tutte le specie di Cortinarius a carne bianca sono da considerarsi commestibili: per prudenza e per le qualità organolettiche, non sempre tali da meritarne il consumo, consigliamo di mettere in tavola solo specie determinate e riconosciute con certezza assoluta e di cui sia dichiarato un giudizio di commestibilità.Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi
Regione Lombardia; Settembre 2008; Foto di Massimo Biraghi.Certamente il "gigante" del Genere Cortinarius, cresce nelle foreste di latifoglia e in special modo nelle faggete, ma anche sotto Castagno e Quercia in suoli calcarei. L'assenza di un bulbo marginato, le lamelle biancastre nel giovane, la carne biancastra, sfumata a volte di violetto nella parte alta del gambo, l'odore subnullo, il sapore dolce, e la taglia imponente sono elementi che consentono una determinazione sicura.
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Cortinarius poecilopus Rob. Henry 1956
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Genere Cortinarius
Sottogenere Telamonia
Sezione Firmiores (Armeniaci)
Foto e Descrizioni
Specie non comune e relegata alle foreste di conifera montane. Colorazioni pileiche rosso-brunastre, rosso ocracee, rosso albicocca, presenta un cappello inizialmente convesso, poi piano-convesso, gibboso, flessuoso, igrofano. Lamelle adnate, decorrenti con dentino, ocracee, filo eroso e più chiaro. Gambo carnoso cilindrico, claviforme, obeso nella parte centrale, a volte anche alla base, decorato da resti di velo biancastro. Carne consistente, biancastra, odore erbaceo. Gli è affine Cortinarius armeniacus (Schaeff.: Fr.) Fr. che si distingue per il portamento meno robusto e il gambo non claviforme. Non Commestibile.
Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e commento di Massimo Biraghi.
Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Mantovani.
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Cortinarius pholideus (Lilj.) Fr.; Regione Lombardia, località Aprica; Settembre 2014; Foto e microscopia di Massimo Biraghi.
Bosco di Betulla e Abete Rosso 1300 m s.l.m.
Spore ovoidali con evidenti verruche.
N° Long. Larg. Q
Moy 7,13 5,12 1,39
Min 6,43 4,53 1,25
Max 7,72 5,62 1,55
Media 7,14 5,15 1,38
Lxl: N = 40; dMd; (6,43)6,65-6,98-7,55(7,72) x (4,53)4,74-5,1-5,42(5,62) Qm= 1,39Osservazione in acqua a 400×.
Osservazione in acqua a 1000×.
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Cortinarius percomis Fr.; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Pietro Curti.
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Cortinarius percomis Fr. 1838
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
Cappello vischioso cm 4-8 da emisferico nel giovane a convesso, di colore-giallo-ocra tendente ad imbrunirsi con l’età. Lamelle concolori al cappello, con qualche riflesso verdastro. Gambo cm 4-8 giallo-zolfo cilindrico, a volte con base leggermente ingrossata (clavato). Carne giallo-zolfo, reazione rossastra al KOH. L'odore è forte aromatico (maggiorana), sapore dolce. Crescita sotto Abete (rosso).Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Massimo Biraghi, commento di Luca Mistè.
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Cortinarius orichalceus (Batsch) Fr. 1838
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
"Molto simile al più comune C. odorifer, C. orichalceus si riconosce macroscopicamente per l'assenza di odori particolari, per le tinte verdastre del cappello, la carne biancastra, al più solo sfumata di giallo."Svizzera; Agosto 2007; Foto e descrizione di Federico Calledda.
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Cortinarius orellanus Fr.; Regione Lombardia; Luglio 2013; Foto e microscopia di Massimo Biraghi.
Microscopia
Spore in acqua 100×.
Long. : N =30 ; dMd ; (8,13)8,554 - 8,86 - 9,451(10,05)
Larg. : N =30 ; dMd ; (5,46)5,912 - 6,19333333333333 - 6,667(6,79)
Q : N =30 ; dMd ; (1,30)1,35 - 1,42 - 1,557(1,61)
N° Long. Larg. Q
Moy 8,99 6,29 1,43
Min 8,13 5,46 1,30
Max 10,05 6,79 1,61
Media 9,02 6,34 1,43
Cortinarius purpurascens Fr. 1838
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Cortinarius purpurascens Fr. 1838
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Cortinariaceae
Foto e Descrizioni
Bellissimo Cortinarius capostipite dell'omonimo gruppo, che racchiude specie caratterizzate da un viraggio su toni viola-porporini allo sfregamento o alla manipolazione. Crescita gregaria sia sotto latifoglie che conifere.
Regione Lombardia; Ottobre 2006; Foto di Massimo Biraghi.